Tag: Servizi

Carrefour: le scuse arrivano via e-mail

Come altri, ho raccolto l’invito di Luca e contattato il servizio clienti di Carrefour.
Con sorpresa, ho ricevuto una mail dal Servizio Clienti. E’ una mail standard probabilmente inviata a quanti hanno manifestato la propria indignazione, ma è un inizio. 
Buongiorno.
Il Gruppo Carrefour Italia è profondamente sorpreso e sinceramente dispiaciuto dell’accaduto riferito dalla Signora, fatto che […]

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I rifiuti non sono mai spariti


Chi nelle ultime settimane accendendo la tv non ha sentito glorificare sansilviopapa per aver risolto l’emergenza dei rifiuti a Napoli? I suoi telegiornali, personali ovviamente, facevano servizi su servizi riguardanti il nuovo padre pio, gli altri pure (anche perchè sono tutti suoi). Giornalisti pronti a dichiarare e a scrivere che i rifiuti avevano seguito questo nuovo pifferaio magico e si erano buttati da soli chissà dove.
La cosa deve aver fatto un po’ incazzare chi abita in zone sommerse di rifiuti, dove la situazione non è mai cambiata, è cambiato solo il fatto che i cameraman non arrivano più lì (misteriosamente). Quindi hanno deciso di munirsi di videocamere e aprire un sito: La Terra dei fuochi, dove riportare quello che effettivamente succede in Campania.
Dateci un’occhiata, e ditemi cosa pensate dell’informazione italiana.
Per fortuna come sempre c’è la rete, e svariati blog stanno cercando di diffondere l’inizativa, come ad esempio:
Teo News
Diego Garcia
Beppe Grillo
e sicuramente molti altri.
Per farlo anche voi mettete questo banner nel vostro blog:

codice:

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FoolDNS: forse mi piace, forse no

Da qualche giorno ho attivato un servizio di DNS particolare che mira a proteggere la privacy dell’utilizzatore: FoolDNS
FoolDNS vuole eliminarela maggior parte dei tentativi di intrusione nella nostra privacy bloccandole sul nascere.  Con l’uso di un server DSN a disposizione degli utenti si può filtrare a priori qualsiasi contenuto pubblicitario oltre a rendere impossibile la profilazione.
FoolDNS non vuole ‘eliminare la pubblicità’ […]

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Lo stato di polizia


Che l’Italia fosse una democrazia imperfetta era noto da decenni. Che la polizia fosse sempre stata usata per reprimere il dissenso pure.
Non abbiamo un’informazione veramente libera, come certificato da osservatori internazionali, non possiamo eleggere i nostri rappresentanti direttamente, ma solo da una lista di nomi scelta dai partiti, e adesso non possiamo più manifestare liberamente senza venire schedati, come è successo ieri ai professori che manifestavano contro la Gelmini.
Del resto perchè aspettarsi che siano garantiti i diritti previsti dalla costituzione se chi è al governo la delegittima, preferendo gli antidemocratici, razzisti, liberticidi, antisemiti, assassini della repubblica si Salò a chi ha contribuito a riportare la democrazia?
Nell’immagine la nuova bandiera italiana, la repubblica delle banane

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Giorgia va a scuola!

Parte una nuova fase….

Servizio fotografico: QUI

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Scuola, scontro Bossi-Gelmini

Bossi da dell’incompetente alla Gelmini.
Forse Bossi ha letto (o meglio, gli avran letto)  Wikipedia!
BlogBabel: Bossi, Gelmini, Scuola, riforma

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Allora volete farmi morire!

Bhe allora ditelo.
Se volte farmi morire dal ridere pottete dirlo però. Certo che se continuate così….
Prima la togliete, poi la ripoponente ora la ritogliete. Certo che il decisionismo è il vostro forte.
Una sola cosa mi balza in testa dopo le dichiarazioni di Bossi. Perchè il termine "tassa sui servizi" mi dà l’impressione di fregatura? L’unica […]

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TIM: anche noi usiamo Vodafone !

Non è una battuta.  E’ quanto ha risposto la gentile signoria del Servizio Clienti TIM alle mie rimostranze per il trattamento riservato ai vecchi abbonati e alla minaccia di cambiare operatore perchè più conveniente.
Ero carico, pronto a discutere, pronto a giocarmi la carta della (pre) redemption che gli operatori telefonici fanno quando cambi gestore e […]

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Discussione informata – Regolamento mediateca

Già avevo parlato di e21, progetto “costola” di OnDe. Affianco alle discussioni geolocalizzate sulla CityMap di Desenzano, ecco «uno spazio dove la partecipazione è più strutturata ed è articolata in fasi.
La prima fase, detta “discussione informata”, ha l’obiettivo di raccogliere idee e proposte per aggiornare il regolamento della sala informatica presso la Biblioteca Civica di villa Brunati.
Nella seconda fase le proposte verranno elaborate in un documento di sintesi che verrà preso formalmente in esame per la preparazione del dibattito in Consiglio comunale».

«L’amministrazione comunale, nel progetto di riassetto e allineamento della Biblioteca di villa Brunati con le indicazioni della Regione Lombardia e del Sistema interbibliotecario Brescia Est, intende acquisire elementi utili per aggiornarne il regolamento, nello specifico, in merito ai servizi offerti dalla sala informatica.
[…]
La discussione informata è infatti uno strumento analogo ad un forum, che consente la discussione ed elaborazione collaborativa di proposte e produce in un tempo definito un documento di sintesi frutto degli interventi dei partecipanti.

L’esito della discussione verrà presentato come contributo alla prima Commissione consiliare, che lo prenderà formalmente in esame in preparazione del dibattito in Consiglio comunale.»

Penso che sia un dovere partecipare o almeno essere coscienti della rielaborazione del regolamento della mediateca di Desenzano, ma la partecipazione è utile se informata a mio avviso e dunque ecco qualche consiglio per documentarsi velocemente su cosa è la Mediateca o, magari, cosa dovrebbe essere:

«La Mediateca è uno spazio pubblico in cui e’ possibile conoscere e provare diversi prodotti multimediali. Lo scopo è quello di far scoprire le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie nell’apprendimento e nella cultura.
È un’iniziativa che si rivolge sia alle famiglie che ai professionisti ed agli insegnanti che possono trovare supporto innovativo al proprio lavoro. È una biblioteca multimediale, ma anche un luogo dove ci si incontra per dialogare con altri cittadini della nuova Società dell’Informazione.
La Mediateca dispone di una dotazione di materiale multimediali, che potrà essere ulteriormente ampliata anche attraverso le donazioni , che possono essere consultati direttamente su computer messi a disposizione degli utenti. Nella sezione video trovano posto produzioni didattico scientifiche a fianco di opere di registi locali.
[…]
Il Laboratorio di Informatica Civica è un luogo di sperimentazione e di apprendimento, di lavoro e di scoperta. I computer multimediali collegati in rete e le varie attrezzature sono a disposizione degli utenti per svolgere lavori particolari o semplicemente per familiarizzare con i nuovi strumenti informatici, per collegarsi alla Rete Civica o alla rete Internet. È un’iniziativa che si rivolge a tutti i cittadini che non dispongono di strumenti informatici propri ma che vogliono essere utilizzatori consapevoli delle nuove tecnologie. Il Laboratorio di informatica civica e’ una specie di palestra dove ci si allena all’innovazione.» – www.onde.net

Quanto segue è invece tratto dalla presentazione della Mediateca di Flemington (NJ), costruita secondo il modello di quella di Desenzano:

  • To give middle and high school students a wholesome, safe, supervised, fun, highly social option in the after school hours
  • To provide access to powerful technology to anyone, for as many hours as possible
  • To give other groups in Flemington a high-tech meeting place where they can have access to a large screen projector, reliable Internet access and meeting facilitation software
  • To give the parents of younger children a place to borrow software, video games and technology toys
  • To provide a smart learning lab resource to any member of the community with free access to a variety of computer-aided instruction resources
  • To provide a national model for others, who want to create similar centers in their towns.

Mi pare inutile dire quanto sia innovativo questo modo di pensare. Partire da una discussione informata per redarre il regolamento di un servizio comunale! Credo che sia la forma di democrazia più diretta che io abbia mai visto. Non mi resta dunque che lasciare il link per la registrazione a e21 per tutti i desenzanesi che passassero di qui.

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Valore del prezzo nell’e-commerce

Ho trovato un mio intervento datato Luglio 2006 in Mlist. Una discussione sul ‘futuro’ dell’e-commerce aveva messo in evidenza un ‘falso mito’ dell’e-commerce: il prezzo (basso) è la variabile determinante per il successo di un e-commerce.
Due anni dopo, con qualche migliaio di post tematici e di vendite on-line di esperienza, posso con tranquillità ribadire lo […]

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1… 2… 3… Entusiasmo!

Ovvero: Comunicazione di servizio per i miei compagni del corso di nuoto.
Si sappia, è ora.
Come preannunciato con entusiasmo da Elena, tra poche settimane si ricomincia. Quando esattamente? Boh, avevo il foglietto da qualche parte ma chissà che fine ha fatto.
Comunque, io mi sono iscritta, stessi giorni, stesso orario, immagino stesso istruttore, ma questo ce lo […]

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Euroclub Mondolibri

Ormai da un po’ di tempo volevo disdire il contratto con Euroclub, così domenica ho inviato una mail al Servizio Soci e sono receduto. Penso che dopo il libro “La filosofia del Dr. House” non possano più esserci libri che possano cogliere la mia attenzione. Su internet si trovano moltissimi commenti negativi nei riguradi di Euroclub Mondolibri e mi chiedo cosa aspettino a essere più trasparenti nei dettagli del contratto o fare qualcosa per smentire tutte le voci che girano. Perché se sperano di fare soldi ingabolando gente, allora fossi in loro mi aspetterei una class action.

Il contratto a me lo hanno fatto firmare in stazione a Brescia e mi pare di capire che succede così a molti. Dicono che ci sono molti vantaggi ad essere soci perché i libri che vendono sono molto scontati. La tessera socio può anche essere prestata a non soci, visto che non è nominale. Sono tra l’altro scontati dvd e cd. A quanto pare sembra tutto bello. Spediscono anche a domicilio le ordinazioni con € 3,50 in più, indifferentemente dal volume dell’acquisto.

Delle magagne uno se ne accorge quando dopo un po’ si rende conte che magari i suoi gusti non rientrano nella ristretta scelta che offrono, che in fondo si trovano sconti simili su internet senza la costrizione di un acquisto ogni due mesi (più o meno) e che la consegna impiega un casino di tempo (due settimane o più anche se non sono mai stato a cronometrare).

Dai titoli che propongono le varie riviste che vengono inviate a casa m pare di capire che gli unici titoli validi sono i romanzi best seller, gialli e simili. La saggistica non mi pare molto “classica”. Ruota più o meno intorno al libro citato prima come Dr. House e altri argomenti molto commerciali e poco scientifici.

Se uno avesse sottoscritto il contratto e poi non si trovasse d’accordo con i termini e le clausole può sempre disdire tutto entro 10 giorni dalla redazione del contratto. Altrimenti resterà vincolato per 10 acquisti o per due anni circa.

Personalmente devo dire di non essere stato molto soddisfatto del servizio. La disdetta l’ho mandata per e-mail dopo più di un anno. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano altri “soci”.
Qui il modulo di rescissione.

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Ricapitolando

In questi giorni, a forza di cercare (con successo) scuse per non studiare, ho fatto parecchie cose, meno che aggiornare il blog. Venerdì scorso sono andato a Sesto in treno portandomi dietro la bicicletta. Lì ho passato quattro giorni ospite di Gigi, Marina e compagnia bella facendo qualche camminata con Giulio e Piero.

Martedì poi ho preso quello che ci stava in uno zaino (e a giudicare dal peso non era poco) e sono partito alla volta di Bolzano con Giulio in bicicletta. Saremo partiti per le 10 e senza troppa fretta, dopo una lunga pausa a Bressanone siamo arrivati a casa mia, dove Giulio mi ha fatto compagnia per due giorni.

Stamattina ha ripreso il treno per tornare in val Pusteria, mentre io, sistemate un po’ di faccende domestiche, ho viaggiato verso i lidi di Desenzano, dove avrò una riunione col don per il catechismo dell’anno alle porte e poi inizierò a organizzarmi per Taizé, intervallando il far le valigie con qualche escursione (domani si parte per il monte Civetta sopra Belluno).

Questo giusto per fare il quadro della situazione visto che non scrivo da una settimana circa sul blog (sul mio, perché ho aggiornato stamattina il blog della FKWI). L’unica cosa che tende ad avere un aggiornamento semi continuo è il mio stato su Twitter, visto che il microblogging ha molte meno pretese del blog normale.

Visto che ormai sono nella scia dell’autogossip, nei momenti liberi leggo I Barbari di Baricco (un libro che si legge anche quando si è stanchi, con un italiano molto scorrevole e colloquiale), traduco un saggio di storia dell’arte incentrato sulla pittura dalla caduta dell’impero romano d’occidente al VII secolo dal tedesco (non chiedetemi perché!), o mi dedico al ripasso di microeconomia, che in fondo non è molto logorante visto che la materia mi piace.

Per le ammiratrici di D-u, devo comunicare che non sarà in servizio più o meno fino a inizio settembre.

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Aziende illuminate

Ieri sera ho visto Italoamericano, programma di Fabio Volo, che in questa occasione ha visitato le due più significative aziende che hanno cambiato il mondo di Internet: Google e YouTube (anche se la seconda è comunque proprietà della prima).
Volevo soffermarmi in particolare su Google.
All’entrata biciclette non legate a disposizione dei dipendenti, all’interno campi da pallavolo, mense e bar gratuiti aperti 24 ore su 24, spazi per progetti dei dipendenti indipendenti dal lavoro dell’azienda, come un orto funzionante ad energia solare, al posto delle macchinette del caffè frigoriferi e dispense a libera disposizione.
Ogni venerdì si festeggia l’inizio del week end con una birra al bar aziendale, e i proprietari sono a disposizione per chiedere loro qualsiasi cosa.
Un ingegnere che lavora per Google deve fare nel tempo stabilito un progetto, e per farlo può gestirsi come meglio crede, ecco perchè tutti questi servizi per mettere a proprio agio il lavoratore, dato che è seguita la filosofia: “una persona felice rende di più”.
Si può lavorare il mattino, farsi una partita di pallavolo, lavorare ancora un po’, mangiare, dedicarsi al proprio hobby, lavorare un po’, giocare a biliardo e farsi una birra. L’importante è fare il lavoro assegnato bene.
Inoltre nel valutare i curriculum non possono essere guardati età, fotografia, sesso, religione, ma ci si basa sulle esperienze professionali e non solo, di una persona.
Tutto questo sembra incredibile in confronto all’ottusità delle aziende italiane, dove sembra che l’importante sia andare in ufficio vestiti bene (mi chiedo come si possa essere creativi in camicia, cravatta e giacca quando fa caldo), e non avere idee troppo intelligenti per non essere visti come pericoli dai vecchi manager italiani.
Eppure sembra che questo metodo funzioni, google è una realtà che conoscono tutti, che offre sempre nuovi servizi.
Mi sembra scontato quale filosofia di approccio al lavoro renda di più…
Ecco il link alla puntata:
http://www.mtv.it/tv/programmi/serie/lista_video.asp?id_prog=509&page=1&id=255755

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Nuove figure professionali: il portarotolaio.

Tra le piccole curiosità che ho scoperto a Cuba (e le foto? già viste? bravi…) ce n’è una in particolare che mi ha colpita e mi ha indotta a profonde riflessioni socio-economiche che voglio portare a conoscenza dei miei lettori.
Il fatto è il seguente: laggiù, nelle toilette dei locali pubblici, non c’è la carta igienica.
Non […]

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