Tag: Garda e Valtenesi

Il finto alpino truffatore si “autodenuncia” in tv: “Ma sono stato truffato anch’io”

Nei giorni scorsi la presenza di un finto alpino che chiedeva soldi alle attività commerciali era stata segnalata a Salò. Ma nelle settimane precedenti diversi altri raggiri erano stati messi  segno, tutti con lo stesso copione, in diversi Comuni di Veneto e Trentino.

A rintracciare il presunto colpevole, prima delle forze dell’ordine, è stata la trasmissione televisiva Pomeriggio 5 (in onda sulle reti Mediaset e condotta da Myrta Merlino). L’inviata Ilaria Dalle Palle, infatti, ha intervistato un 40enne bresciano che si è autoaccusato dei raggiri, ma si è definito “a mia volta truffato”.

Come? L’uomo, da mesi senza lavoro e stipendio, ha riferito di essere stato agganciato in un bar di Conegliano da un giovane di nome Simone che gli avrebbe promesso aiuto e lo avrebbe introdotto alla vendita-raggiro. A lui – della cui esistenza il 40enne ha ammesso di non avere prove – il 40enne ha spiegato di aver versato circa 6mila euro in tre mesi, tenendone per sé 1.300.

Una versione che ha suscitato qualche dubbio da parte dell’intervistatrice e che ora spetterà ai Carabinieri verificare. Stando a quanto si apprende, l’uomo chiedeva denaro affermando di aver organizzato una lotteria per sostenere progetti dedicati ad anziani e disabili e promettendo in cambio della donazione omaggi (vino e olio del Garda) che poi non venivano mai consegnati (circostanza di cui il finto alpino ha spiegato di non essere a conoscenza).

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Il finto alpino truffatore si “autodenuncia” in tv: “Ma sono stato truffato anch’io”

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https://bsnews.it/2024/10/24/il-finto-alpino-truffatore-si-autodenuncia-in-tv-ma-sono-stato-truffato-anchio/

★ Chiari, Salò, Brescia: a novembre tre eventi per il libro-indagine sul femminicidio di Carol Maltesi

Triplice appuntamento con il giornalismo d’inchiesta e con le riflessioni sul tema (purtroppo attualissimo) del femminicidio, a novembre, in provincia di Brescia. Le date sono domenica 10 novembre a Chiari (ore 16, rassegna della Microeditoria), giovedì 14 novembre a Salò (ore 20.30, biblioteca comunale) e martedì 26 novembre a Brescia città (ore 10, biblioteca di Buffalora).

Nelle tre occasioni il direttore di BsNews.it Andrea Tortelli presenterà il libro “Sulla tua pelle” e racconterà l’indagine giornalistica che, nel marzo del 2022, lo ha portato a dare per primo un nome al cadavere fatto a pezzi della 26enne Carol Maltesi (brutalmente uccisa tre mesi prima), chattando con l’assassino (Davide Fontana) e aiutando le forze dell’ordine a incastrarlo. Un caso di cui hanno parlato i media di tutto il mondo, citandolo ad esempio di buona pratica giornalistica. > QUI TUTTE LE NOTIZIE PUBBLICATE DA BSNEWS SUL CASO. La storia di Carol Maltesi e dell’inchiesta è diventata appunto un libro pubblicato nel 2023 da Giunti editore (qui il link per acquistarlo su Amazon).

L’EVENTO DI CHIARI

L’evento di Chiari si terrà domenica 10 novembre, dalle 16, all’interno della rassegna della Microeditoria (sala Giunchi), la rassegna dedicata ai libri ospitata nella prestigiosa cornice di Villa Mazzotti. A intervistare l’autore sarà Anna Giunchi. Ingresso libero fino a esaurimento dei posti.

L’EVENTO DI SALO’

L’evento di Salò si terrà dalle 20.30 nella biblioteca comunale (via Leonesio 4) e a dialogare con l’autore sarà Marjkal Tomasi. L’ingresso è libero fino all’esaurimento dei posti. PER INFO: 0365.20338 – biblioteca@comune.salo.bs.it

L’EVENTO DI BRESCIA

La presentazione di Brescia si terrà alla biblioteca di Buffalora (via delle Bettole 101) nell’ambito di “Storie di vita / sguardi in alto”, evento che punta a sensibilizzare i cittadini sul tema della violenza contro le donne. L’appuntamento (a ingresso libero)  è dalle 17 (a precederlo un dibattito con l’assessore Marco Fenaroli e Marisa De Fazio, responsabile servizio sociale territoriale est). L’iniziativa è promossa da Comune di Brescia, N.e.t e Casa delle associazioni.

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★ Chiari, Salò, Brescia: a novembre tre eventi per il libro-indagine sul femminicidio di Carol Maltesi

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https://bsnews.it/2024/10/23/novembre-salo-chiari-brescia-presentazione-libro-indagine-omicidio-carol-maltesi/

A4, sabato notte chiude il tratto tra Peschiera e Sirmione

Nell’ambito delle lavorazioni avviate dal Consorzio Cepav due per la realizzazione del Lotto Brescia-Verona della Linea Ferroviaria Alta Velocità Torino-Venezia – informa una nota – sono state programmate lavorazioni di varo del nuovo cavalcavia (ex n. 247) al km 252+600.

A tal fine, lungo l’autostrada A4 Brescia – Padova, in entrambe le carreggiate tra i caselli di Peschiera e Sirmione (dal km 259+300 al Km 251+713) verrà chiuso il tratto autostradale dalle ore 23.00 di sabato 26 ottobre 2024 alle ore 6.00 del giorno successivo.

I viaggiatori diretti a Milano verranno fatti uscire al casello di Peschiera e una volta convogliati nella S.R.11 potranno proseguire il viaggio rientrando in autostrada al casello di Sirmione. Similmente i viaggiatori diretti a Venezia verranno fatti uscire al casello di Sirmione e attraverso la S.R.11 potranno rientrare in A4 al casello di Peschiera. Nei medesimi orari saranno chiusi lo svincolo di entrata in direzione Milano al casello di Peschiera e lo svincolo di entrata in direzione Venezia al casello di Sirmione.

“La Società profonderà comunque ogni sforzo per riaprire il tratto autostradale anticipatamente rispetto agli orari di chiusura programmati”, conclude il testo secondo rito.

AV/AC BRESCIA EST – VERONA: IL PROGETTO

I lavori, commissionati da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), si inseriscono nel progetto per la costruzione della nuova linea ferroviaria AV/AC Brescia Est – Verona che si sviluppa per circa 48 km, iniziando il percorso nel comune di Mazzano, in provincia di Brescia, sino a raggiungere il comune di Verona nel lato occidentale con i nuovi binari AV e la nuova interconnessione di Verona Merci. Il tracciato ferroviario attraversa 2 Regioni, 3 Province, 11 Comuni e si sviluppa per lo più in affiancamento alle infrastrutture esistenti nel territorio, 30 km circa in parallelo all’autostrada A4 e 8 km circa in allineamento alla linea ferroviaria.

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A4, sabato notte chiude il tratto tra Peschiera e Sirmione

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https://bsnews.it/2024/10/22/a4-sabato-notte-chiude-il-tratto-tra-peschiera-e-sirmione/

Omicidio Bozzoli, ecco perché Giacomo è colpevole e deve scontare l’ergastolo

Nelle scorse ore sono state depositate, e sono dunque pubbliche, le motivazioni che il primo luglio 2024 hanno portato la Cassazione a confermare l’ergastolo a carico di Giacomo Bozzoli (una sentenza che ne determinò poi la rocambolesca fuga, di cui trovate il riassunto cronologico qui).

Stando a quanto riportato dai giudici nelle trenta pagine del dispositivo, non ci sono dubbi circa la responsabilità “concorsuale” del 39enne e dell’operaio Oscar Maggi (per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per concorso in omicidio) nell’uccisione di Mario Bozzoli, avvenuto l’8 ottobre del 2015 all’interno della fonderia di Marcheno, di cui la vittima e la famiglia del condannato erano soci.  Anche se non ci sono prove del fatto che tra Giacomo e Maggi sia intercorso un “previo accordo criminoso”.

Il nipote, in particolare, avrebbe avuto il “ruolo di mandante di istigatore della condotta delittuosa” di Giuseppe Ghirardini (morto suicida pochi giorni dopo, ndr) e sarebbe stato “presente sul luogo dell’esecuzione dei crimini”.

Anche l’assenza del cadavere non può incidere sulla sentenza, chiariscono i giudici, perché le telecamere non hanno mai ripreso la vittima uscire dall’azienda e – smentendo la consulente del pm – “durante l’esperimento giudiziale e l’introduzione della carcassa di un maiale già deceduto nel forno di una fonderia simile a quello della Bozzoli, i periti avevano verificato la completa carbonizzazione dell’animale e la polverizzazione dei resti”. Così sarebbe successo al povero Giacomo, bruciato vivo in quel forno.

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Omicidio Bozzoli, ecco perché Giacomo è colpevole e deve scontare l’ergastolo

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https://bsnews.it/2024/10/21/omicidio-bozzoli-ecco-perche-giacomo-e-colpevole-e-deve-scontare-lergastolo/

Pioggia, pioggia e ancora pioggia: il Garda torna al limite

Il maltempo continua a fare danni in tutta Italia e la pioggia – come confermano le previsioni del tempo di domani per Brescia e provincia – non dà sosta.

Ma con le precipitazioni tornano a salire in maniera significativa anche i livelli del lago di Garda, che già aveva preoccupato la scorsa estate. Nella giornata di ieri, infatti, il Benaco – secondo la postazione di rilevamento di Peschiera – ha raggiunto i 123,5 centimetri sullo zero idrometrico.

Il dato, va detto, non deve allarmare. A giugno, infatti, il lago era oltre 20 di centimetri sopra e non si sono registrati particolari problemi. Ma va anche registrato anche che da inizio mese il livello del Garda è salito di ben 37,5 centimetri e che per trovare un altro 20 ottobre così bagnato bisogna risalire al lontano 1998. Inoltre l’acqua è destinata a salire ancora, visto che nche per i prossimi giorni si annunciano piogge e l’afflusso da nord e di 220 metri cubi per secondo, contro un’uscita verso la Bassa di 130 metri per secondo.

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Pioggia, pioggia e ancora pioggia: il Garda torna al limite

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Serie C, la FeralpiSalò ferma la corsa del Padova e aspetta il Lecco

Contro c’erano le due migliori difese del girone A della serie C. Ma per la Feralpi non incassare reti si annunciava un’impresa. Dall’altra parte, in casa, c’era infatti il Padova, forte di un tabellino di marcia da record: otto vittorie e un solo pareggio nelle nove partite precedenti. Con 20 reti fatte e solo 4 subite.

All’Euganeo i gardesani hanno centrato l’impresa, resistendo anche a un finale di partita in inferiorità numerica per l’espulsione di Balestrero (migliore in campo) al 36′ del secondo tempo. La partita, va detto, è stata caratterizzata da continui ribaltamenti di fronte: i veneti – nel primo tempo – hanno sfiorato il vantaggio in almeno tre occasioni, ma anche la FeralpiSalò è stata molto insidiosa.

Nel prossimo turno i salodiani affronteranno il Lecco, altra retrocessa dalla B. La classifica del girone dice che il Padova è primo a 26 punti, la Feralpi ottava a 16 (quattro vittorie, quattro pareggi, due sconfitte), il Lecco decimo  15 (quattro vittorie, tre pareggi, tre sconfitte).

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Salò, attenzione al finto alpino che chiede soldi ai negozianti

Un finto alpino si aggira per le strade di Salò e dei paesi limitrofi. E cerca di approfittare del buon nome del corpo per ottenere denaro. E’ quanto denunciato dal locale gruppo dell’Ana, che avrebbe già raccolto una decina di segnalazioni da privati e, soprattutto, attività commerciali contattate dal presunto truffatore.

Stando a quanto si apprende, si tratterebbe di un uomo di 30-35 anni, vestito con abiti civili, che si presenta alle porte di ristoranti e negozi chiedendo denaro per l’acquisto di un pulmino adibito al trasporto disabili. Quando riceve la donazione, quindi, rilascia una ricevuta compilata a penna.

Un modo di fare che ha evidentemente insospettito molti, arrivando fino agli alpini veri (che in queste ore sono impegnati nelle celebrazioni di Montichiari e devono far fronte al lutto di Tecla Pluda, morta nella notte in un incidente) e alle forze dell’ordine.

Il truffatore, stando alle ipotesi, potrebbe essere la stessa persona che nelle ultime settimane è entrata in azione in altre zone del Nord Italia, in particolare nelle province di Belluno e Treviso, dove avrebbe raggirato un centinaio di persone.

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Leone di Lonato, scoperto a rubare reagisce con calci e pugni: 28enne arrestato

Si sono vissuti momenti di tensione, nella giornata di sabato, al centro commerciale Il Leone di Lonato. La dinamica di quanto accaduto non è nota dei dettagli, ma – stando a quanto si apprende – tutto sarebbe partito da un tentativo di furto all’interno di un negozio.

Qui, infatti, un 28enne di origine rumena sarebbe stato sorpreso mentre cercava di andarsene – “ovviamente” senza pagare – con oltre mille euro di merce. Ma il personale lo ha sorpreso e ha cercato di fermarlo.

A quel punto il giovane ha reagito con calci e pugni (più d’uno sarebbe rimasto leggermente ferito), ma il ladro è stato comunque arrestato poco dopo. Il giovane, nelle cui tasche è stata trovata anche una modica quantità di droga (hashish), è accusato di rapina impropria.

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Leone di Lonato, scoperto a rubare reagisce con calci e pugni: 28enne arrestato

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Incidente con il trattore, Toscolano (e non solo) piange il Cavalier Giacomo Usardi

Tragedia ieri mattina a Toscolano Maderno, dove un uomo di 82 anni – Giacomo Usardi – ha perso la vita in un incidente con il trattore.

E’ accaduto intorno alle 11.30, in località Folino Cabiana (frazione Gaino), sulle colline che sovrastano il paese. Stando a quanto si apprende, Usardi era impegnato nel taglio dell’erba all’interno del proprio terreno, quando il trattore che stava conducendo avrebbe perso aderenza e sarebbe scivolato lungo un pendio, ribaltandosi.

Inutile, purtroppo, l’intervento dei Vigili del fuoco (che lo hanno liberato dal mezzo) e dell’eliambulanza arrivata da Verona. L’anziano sarebbe molto sul colpo.  Sulla dinamica esatta dell’incidente indagano i carabinieri.

Giacomo Usardi, classe 1948, era stato nominato prima Cavaliere (a sua insaputa) e poi Ufficiale della Repubblica su proposta del senatore Natale Carlotto di Cuneo. Di origini umili, lavorò come operaio nella Cartiera di Toscolano e poi divenne commerciante di abbigliamento. Fu anche pugile professionista nella scuderia di Nino Benvenuti. Ma ciò che gli valse le onorificenze civili fu l’impegno per gli altri. Usardi, infatti, avviò un’attività agricola con giovani affetti da problemi psicologi e disagio sociale in un terreno abbandonato e, successivamente, fu tra i fondatori dell’associazione “Amici dello sport e della natura nel Parco alto Garda”.Una vita davvero intensa la sua, raccontata anche in un libro (“Costruire la vita”).

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Incidente con il trattore, Toscolano (e non solo) piange il Cavalier Giacomo Usardi

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Desenzano, il comitato Montecroce dice no al nuovo ospedale a Lonato

È un altro “NO” quello che il Comitato per l‘ospedale di Desenzano esprime alla nuova proposta di spostare la struttura sanitaria di Asst Garda (non più a norma antisismica) a Lonato sulle cave Vezzola. 

«Sembra che a tutti i costi, pur di “lasciare libero” l’immobile sul Montecroce (che secondo alcune voci potrebbe essere messo a disposizione di privati, ndr), si debba prendere in esame qualsiasi altra soluzione, persino quella di costruire il nuovo ospedale sopra una discarica di rifiuti tossico-nocivi già inserita nell’elenco ufficiale dei “Siti contaminati” della regione Lombardia già negli anni ’80» sostiene il Comitato. 

La posizione dei sostenitori del restyling dell’attuale sede dell’ospedale su Montecroce è ormai più che chiara (lo testimoniano manifestazioni e raccolta firme), ma l’ipotesi emersa durante un incontro tra il sindaco di Lonato Roberto Tardani e l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso provoca turbamenti all’interno del Comitato. 

L’organizzazione cittadina – lo si legge sulla pagina Facebook del Comitato – chiede dunque «a Regione Lombardia di mantenere l’ospedale sul Montecroce e di effettuare studi seri e non desunti dalla letteratura sulla messa a norma antisismica e sul SUO REALE COSTO. Nello Studio di Fattibilità si afferma che mettere a norma costerebbe 160 milioni; ma com’è possibile visto che il costo dell’esoscheletro, come riportato nello studio di vulnerabilità, ammonta a c.a. 23 milioni di euro? Com’è possibile se ospedali come Borgo Roma a Verona vengono messi a norma antisismica con 40 milioni? Sembra proprio che, per sottolineare la “bontà della scelta” di edificare un nuovo ospedale, si siano sovrastimati i costi per la messa a norma antisismica.» 

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Desenzano, il comitato Montecroce dice no al nuovo ospedale a Lonato

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Frane sulla SP9, via ai cantieri per il ripristino della strada | LE IMMAGINI

Nella mattinata del 9 settembre, a seguito di un evento pluviometrico particolarmente intenso, la SP9 tra Gargnano e Valvestino è stata interessata da quattro distinti eventi franosi che hanno danneggiato e reso inagibile la sede stradale e, in alcuni casi, hanno causato il crollo della stessa. Il Settore Strade della Provincia di Brescia, valutate varie ipotesi progettuali con il supporto dei geologi incaricati, dopo un confronto con le Amministrazioni Comunali interessate ha definito le modalità di intervento per ripristinare la viabilità nel più breve tempo possibile. L’intervento complessivo ha come obiettivo quello di poter rendere transitabile la strada provinciale a doppio senso di marcia, ma verrà raggiunto per fasi. Con l’avanzare dei lavori sarà possibile prevedere periodi transitori in cui sarà garantita la percorrenza della strada a senso unico alternato in corrispondenza delle frane: soluzione che eviterebbe agli abitanti della zona di ricorrere a percorsi alternativi molto più lunghi, riducendo il più possibile i disagi.

L’intervento complessivo sulla SP9 si suddivide in quattro zone, ovvero dove si sono verificate le quattro frane, due di queste più gravi, con crollo della sede stradale. Le frane si trovano al km 12+200, al km 13+000, al km 12+400 e al km 15+800. Le opere previste avranno la funzione di garantire la stabilità dei fronti instabili a medio-lungo termine, limitando l’evoluzione geomorfologica locale in prossimità della sede stradale della SP9.

Per risolvere i danni causati dalle due frane più gravi (km 12+200 e km13+000) si interverrà con importanti opere di consolidamento e messa in sicurezza attraverso la posa di “ombrelli consolidatori”, cioè di strutture metalliche monoancoraggio ancorate al terreno mediante tiranti profondi, e la formazione di berlinese di micropali e tiranti con cordolo in cemento armato. Inoltre, saranno posate barriere anti debris-flow flessibili in rete d’acciaio per la mitigazione del rischio indotto da colate di fango e detriti. Il tutto si completerà con l’asfaltatura e con la posa di una cunetta alla francese per l’allontanamento delle acque piovane e con l’installazione di una nuova barriera guardrail. Questa tipologia di opera è stata scelta sia per facilità di posa in opera dei singoli elementi, sia per evitare la realizzazione di strutture particolarmente impattanti dal punto di vista strutturale e visivo.

Sulle due frane secondarie si interverrà con formazione di berlinesi di micropali e tiranti con cordolo in cemento armato e con la posa di una rete a doppia torsione con rafforzamento corticale e chiodature a maglia. Anche in questo caso, l’opera di concluderà con asfaltatura, posa di cunetta per l’allontanamento dell’acqua piovana e nuovo guardrail.

I lavori di accantieramento inizieranno la prossima settimana.

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Frane sulla SP9, via ai cantieri per il ripristino della strada | LE IMMAGINI

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Desenzano, ladri nello spogliatoio: i calciatori rimangono senza scarpe

Non c’è veramente nulla di sportivo nel gesto compiuto nelle scorse ore ai danni dei giocatori di un club di calcio locale, che si è trovato al centro di un evento imprevisto e meschino.

Nella notte tra lunedì e martedì ignoti hanno violato lo spazio del Calcio Desenzano – società la cui prima squadra milita, con ottimi risultati, in Serie D – nel centro sportivo Maraviglia di via Durighello, sottraendo ai ragazzi che si dedicano con passione allo sport alcune scarpe da gioco, quelle che i giovani calciatori utilizzano per allenarsi e scendere in campo.

Seppure il valore economico delle scarpette rubate non sia particolarmente consistente e quanto accaduto non abbia influenzato le attività sportive dei giocatori, il furto rappresenta un “colpo al cuore” per il club. Le scarpe, scelte con cura e adattate a ogni giocatore, sono sì un equipaggiamento essenziale per la pratica sportiva, ma simboleggiano anche il sogno di ogni atleta di esprimere il proprio talento sul campo. I ragazzi hanno comunque potuto allenarsi regolarmente, seguendo le indicazioni del tecnico Marco Gaburro, in vista anche della prossima sfida che si terrà sabato pomeriggio allo stadio Tre Stelle contro il Fanfulla di Serafini.

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Desenzano, ladri nello spogliatoio: i calciatori rimangono senza scarpe

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⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ I 5 Comuni-gioiello della provincia di Brescia… | ✅ SCOPRI BRESCIA

Rubrica i consigli di BsNews

Tra i 206 comuni che fanno parte della provincia di Brescia, Bsnews.it ne ha selezionati cinque cheper posizione, natura e territorio possono essere considerati dei piccoli gioielli. Dai borghimedioevali dell’alta Valcamonica fino alle scogliere del Garda, questi piccoli comuni brescianiracchiudono in se una magia impossibile da spiegare, ma non da visitare.

I 5 PAESI GIOIELLO DELLA PROVINCIA DI BRESCIA

BIENNO

Fa parte del club de “I borghi più belli d’Italia” creato della Consulta del Turismodell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI). E non solo per la sua posizione arroccata, le strade inciottolato e la tradizionale lavorazione del ferro battuto tramite magli azionati da mulini ad acqua,ma anche per la più piccola chiesa gotica intitolata a Santa Maria Annunziata, formata da una solanavata e contenente affreschi di notevole valore prodotti nel corso del XVI secolo da diversi artisti,fra cui Giovanni Pietro da Cemmo e, soprattutto, Girolamo di Romano, detto il Romanino.

Visit Brescia – Mostra Mercato Bienno – Scultore al lavoro – credit @biennoturismo

BAGOLINO

Il borgo conserva l’aspetto medievale, con case addossate e strade tortuose, portici,piazze, fontane, palazzi antichi e le strette scalinate che salgono alla chiesa di San Giorgio.Località climatica e di soggiorno, è sede dell’omonima manifestazione carnevalesca che si articolain due manifestazioni distinte,animate rispettivamente dalle figure deiBalarì (ballerini e suonatori)e dalle grottescheMaschér(maschere). oltre ad essere zona di produzione casearia del formaggio Bagòss.

Veduta di Bagolino, foto da Wikipedia, Di © Superbass / CC BY-SA 4.0 (via Wikimedia Commons), CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=71829634

TREMOSINE

Posto su di un terrazzo strutturale che sovrasta l’alto Lago di Garda, fa parte de I borghi più belli d’Italia. Un’oasi naturale ancora incontaminata che appaga lo spirito. Frankfurter Zeitung la definì «la strada più bella del mondo». Percorrendola, in pochi minuti si passa dalla vivacità della riviera Gardesana alla tranquillità dell’altipiano, dalle cui terrazze a picco sul lago lanatura mostra all’uomo tutto il suo splendore. Dalla «Terrazza del brivido», sospesa a 350 metri sul lago, la vista toglie fiato. E al calar Della sera, scoprite le delizie di una cucina semplice raffinata.

Tremosine, foto da Flickr

GARGNANO

Situato nell’Alto Garda Gargnano non solo comprende all’interno il Parco regionaledell’Alto Garda Bresciano ma possiede anche uno dei più bei centri storici del lago di Garda. AGargnano ha sede nel palazzo Feltrinelli il Centro d’Ateneo per la promozione della lingua e culturaitaliana (CALCIF) dell’Università degli Studi di Milano. La cittadina è famosa per le manifestazionie le attività sportive di carattere nautico che si svolgono durante il periodo estivo, ma anche per ipanorami e i tramonti mozzafiato sul lago.

Gargnano, foto da Wikipedia, De Eugen Kalloch, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=60099340

MONTE ISOLA

Si tratta di un comune sparso la sede comunale si trova nella frazione di Siviano.L’isola è raggiungibile in traghetto dalla sponda bresciana. I principali approdi sono i porti di Sulzano e Sale Marasino dai quali si raggiungono rispettivamente le frazioni di Peschiera Maraglioe Carzano. Tra le attrazioni principali il Santuario della Madonna della Ceriola che si trova sulla cima del monte che sovrasta l’isola, poco sopra la frazione Cure. All’interno si possono osservare affreschi del XVI secolo e un’icona in legno dorato, dello stesso periodo, con le figure dellaMadonna con Bambino tra S. Faustino e Giovita; inoltre dipinti di Angelo Paglia e Giovanni da Marone.

Monte Isola, foto da Pexels

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⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️ I 5 Comuni-gioiello della provincia di Brescia… | ✅ SCOPRI BRESCIA

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Tumori della pelle, tempi decisivi: a Manerbio la diagnosi si fa in un mese

(f.p.) Tempi ridotti, anzi fortunatamente ridottissimi, per diagnosticare i tumori della pelle e poter raggiungere la guarigione: succede all’ospedale di Manerbio grazie a «Riguardati», l’iniziativa  promossa in sinergia con la Fondazione Carolina Zani di Passirano.

Il progetto ha consentito l’apertura di un ambulatorio aggiuntivo nella mattinata del sabato, così da poter prendere in carico i pazienti sia per effettuare le biopsie sia per intervenire  chirurgicamente in caso di diagnosi di melanoma. Ciò ha permesso di ridurre    notevolmente le lunghe liste d’attesa, ostacolo significativo alle diagnosi precoci che rappresentano uno snodo fondamentale nella cura dei tumori della pelle (e non solo).

Se nella maggior parte delle strutture sanitarie è necessario attendere in media almeno un anno per effettuare visite ed esami istologici per melanomi sospetti, nell’ospedale di Manerbio l’attesa può ridursi ad un solo mese.

Nata a ricordo della figlia di Patrizia Ondelli, scomparsa all’età di 27 anni a causa di un melanoma, la Fondazione Carolina Zani prosegue così il suo importante ruolo non soltanto di supporto ma di vera e propria promotrice nell’ambito della Salute. 

La stessa realtà è artefice dal 2001 di una campagna di visite convenzionate e gratuite all’ospedale Poliambulanza di Brescia, nell’ospedale di Desenzano e a Villa Barbarano di Salò, garantendo ogni anno 1.200 visite. All’ospedale civile di Brescia è inoltre stato inaugurato un reparto di Dermatologia dedicato a Carolina Zani.

Alla conferenza stampa hanno partecipato:
– Roberta Chiesa, Direttore Generale ASST Garda
– Emanuela Marinello, Direttore Medico di Presidio di Manerbio
– Ondelli Patrizia, Fondatrice dell’Associazione Carolina Zani Melanoma Foundation ETS

– Stefania Lanni, Direttore dell’Associazione Carolina Zani Melanoma Foundation ETS

– Roberto Farfaglia, Direttore di Struttura complessa di Chirurgia Generale, Ospedale di Manerbio
– Nicola Personeni, Direttore di Struttura Complessa di Oncologia, ASST Garda

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Il Polo oncologico dell’ospedale di Manerbio

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Tumori della pelle, tempi decisivi: a Manerbio la diagnosi si fa in un mese

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Collebeato piange il 20enne Nicola Faroni: è lui la vittima dell’incidente in A4

Ha un nome – ed è purtroppo quello di un altro giovane bresciano – la vittima dell’incidente avvenuto questa notte in autostrada A4 tra i caselli di Peschiera e Sirmione, in direzione di Brescia.

A perdere la vita, infatti, è stato Nicola Faroni, 20enne residente a Collebeato.

Stando a quanto si apprende il ragazzo viaggiava come passeggero in una delle automobili coinvolte nel maxitamponamento. La sua Dacia avrebbe centrato l’auto che la precedeva, invadendo quindi la terza corsia e venendo infine travolta da un’altra vettura.

Per il 20enne non c’è stato nulla da fare. Nell’incidente è rimasta ferita (non gravemente) anche una donna, portata all’ospedale di Peschiera.

CHI ERA NICOLA FARONI

Nicola (26-03-2004) aveva frequentato l’Itis Castelli di Brescia. Giocava come difensore nella squadra di calcio del Collebeato, che ha voluto ricordarlo con un breve post sui social.

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