Tag: rete

Mobile: ancora una questione di fiducia

IAB ha analizzato una recente indagine condotta da Unisys  e messo ben inevidenza come la ‘fiducia’ sia ancora la questione irrisolta nel commercio elettronico anche quando si parla di mobile.
Nel caso specifico si paral di fiducia percepita nella ’sicurezza nell’effettuare operazioni on-line”.

il 59% degli intervistati non ritiene sicuro effettuare operazioni online – attraverso dispositivi mobile – […]

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WI-MAX: finalmente è arrivata (non è gratis ma…)

E’ Linkem la prima società che propone WiMax in Italia e i prezzi sono assolutamente compatibili con le altre offerte di connettività banda larga. Sul sito Linkem ci sono diverse offerte per la wi-max. La entry è abbastanza interessante  perchè è una flat (nessun limite di tempo), ha 7Mega in down e 1Mega in up, modem […]

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e ora qualcosa di completamente diverso

E insomma io volevo, giunto alla sessantina di post, preparare una selezione del meglio prodottovi, tanto per seguire le orme dei meglio blogger. Per questo mi rivolgo a voi lettori in cerca di suggerimenti, meglio, in cerca degli unici pareri autorevoli in questo campo.

Avete apprezzato la rubrica sui testimonial di Geova? (per inciso, la voglio continuare appena possibile) preferite qualche pezzo di politica? la “Gente con dei problemi” vi fa sganasciare? scrivetemi alla mail marco.michelutto@gmail.com (ma leggo anche i commenti) e segnalatemi i post che avete apprezzato di più, quando avrò abbastanza dati per stilare un best of (mi aiuterò anche con le statistiche) potreste avere il privilegio di dire “avevo ragione!”, a qualsiasi cosa questo serva.

Siete vecchi e affezionati lettori? su, fate uno sforzo di memoria!

Siete nuovi oppure occasionali lettori? è un buon pretesto per dare un’occhiata all’archivio, non ci si mette molto (io l’ho fatto ieri e ci è voluto davvero poco)

Ad ogni modo, penso che raccoglierò votazioni fino a quando mi andrà di farlo, quindi direi più o meno un mesetto (ogni tanto linkerò questo appello per rinfrescarvi la memoria), voi non aspettate lo scadere del tempo come al solito!

p.s. magari se vi viene in mente qualcosa datemi anche qualche idea su come realizzarlo, io pensavo di dedicare una pagina alla raccolta link e poi linkarla nella colonnina, oppure usare un tag apposito e poi linkare la ricerca secondo quel tag.

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La frazione di secondo che cambia il corso degli eventi. Facendoti sentire pure un po’ pirla.

Finita l’estate, mentre ripesco dall’armadio i maglioni pesanti e dalla scarpiera gli stivali, decido che è anche tempo di mettere a nanna il mio mezzo a due ruote.
E così inforco lo scooter e vado a portarlo al negozio di mio fratello, che lo ospita tutti gli inverni nel suo garage.
O meglio… Diciamo che doveva andare […]

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Fare il Cinema, come, dove e perchè

Quelli del Cineforum Feliciano ne hanno combinata un’altra di nuova.
Fare il Cinema, come, dove e perchè. Qual’è il ruolo delle nuove tecnologie?
Un seminario che si terrà nel splendido Palazzo Cominelli a Cisano di San Felice del Benaco dal 10 al 12 Ottobre 2008.Il Direttore del Seminario e Massimo Nardin, conosciuto docente di Costruzione della scena […]

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[OT] C’è uno che …

… mi ha dato dello schizofrenico e dell’incoerente. Ha scritto sul suo blog parole forti condite da altre cose che a me non risultano essere vere. Una attacco diretto alla mia persona e non al mio ruolo di assessore.
Ho risposto al suo post argomentando le mie posizioni. Una lunga risposta che sicuramente avrebbe fatto capire […]

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Le proprietà dell’amido di mais

La ricetta è facile: dite alla vostra massaia preferita di andarvi a prendere una confezione di amido di mais (quello con la scritta Maizena per intenderci) o anche la fecola di patate, 250 gr.

Preparate una terrina, un cucchiaio ed iniziate a mescolare 125 gr di amido di mais con dell’acqua tiepida, mescolando fino a che la consistenza dell’impasto non sia troppo liquida nè eccessivamente solida. Per capirci quando battete con forza il cucchiaio sull’impasto non parte nessuno schizzo.

Fase 1

Continuate e mescolate anche i restanti 125 gr, mettendo acqua in quantità sufficiente da mantenere le proprietà precedenti.

Fase 2 

Ora avete creato un liquido non newtoniano, ovvero un sistema la cui viscosità dipende in maniera non lineare dall’intensità dello sforzo di taglio applicato. Tradotto: se cercate di agitarlo con violenza o imprimete delle forze impulsive il liquido si comporterà quasi come un solido, mentre se cercherete di penetrarlo lentamente, ad esempio con un dito, l’impasto si comporterà come un liquido poco viscoso.

Curva reologica di un liquido non newtoniano

Gli esperimenti che si possono fare con questo impasto sono molteplici, ma forse i più interessanti sono quelli che riguardano le sollecitazioni prodotte prodotte da onde acustiche (preferibilmente pure).

Preparate un cd contenente diverse frequenze sonore pure (onde sinusoidali a partire dai 30 Hz fino ai 150 Hz) e ricoprite un buon subwoofer con un nylon (ho usato il nylon per cucina). Alzate il volume a tutta sperando che il vostro vicino sia sordo e versate il liquido preparato sul woofer.

Fase 3

Inizialmente si creerano delle onde di superficie stazionarie. Ho notato che questo tipo di onde, nonostante il dominio circolare, non creino nodi e ventri rispondenti alla tipica equazione del tamburo vibrante, in breve suppongo che le autofunzioni rappresentate dall’altezza del fluido visibile, appartengano ad una classe di equazioni delle onde con termini di densità fortemente non lineari. I modi normali di questo sistemi NON sono i modi normali della membrana circolare. (come pare anche ovvio in fondo viste le proprietà di questo fluido).

Basti solo considerare che la propagazione ondosa in fluido la cui viscosità dipende dallo sforzo, diventa una funzione non lineare della densità.

Alcuni ricercatori hanno verificato il comportamento reologico di una soluzione di Mazenza 50-50 http://glass.ruc.dk/studentprojects.php .

Fase 4

Oltre una certa soglia di intensità sonora questi modi normali venutisi a creare evolvono in uno stato disordinato, acquisendo la terza dimensione e creando così particolari modi di vibrazioni tridimensionali, vale a dire, delle specie di mostricciattoli che si muovono sul vostro subwoofer.

L’evoluzione dello stato del sistema dipende dal tempo, le onde stazionarie scompaiono ed assistiamo a strani fenomeni, come quello documentato qua sotto e nella figura precedente.

Fase 5

 

 

P.S. Fate questi esperimenti quando i vostri genitori sono fuori casa e provvedete a pulire il tutto. Basta un panno bagnato, l’impasto si scioglie velocemente in acqua ed ovviamente non è tossico, anche se sconsiglio di ingerirlo, chissà che non parta a fare quanto visto durante la peristalsi!

A breve includerò anche il video che ho realizzato!

Stay tuned!

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Adotta un Analogico

Volevo segnalare questa interessante iniziativa lanciata da Codice Internet: Adotta un Analogico
L’obiettivo è quello di allargare la rete “anche a coloro che non hanno ancora abbracciato questa opportunità”.
Per ora l’iniziativa è legata al prossimo evento Internet Tour:  il ’digitale’ che parteciperà all’evento è invitato a portare un amico, un parente, un collega o chiunque proprio non […]

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Darwin e il suo destino

Personalmente non credo che dottrina cristiana ed evoluzionismo siano così compatibili come dicono certi (se seguite il link trovate un’ottima recensione del libro di Mancuso, “l’anima e il suo destino”). No, non si tratta di ingiustificato odio per l’uomo in bianco e i suoi amici, ma di una considerazione piuttosto semplice: come stanno assieme il finalismo cristiano (il mondo è fatto per l’uomo) e la non-direzionalità dei processi evolutivi? per farla breve, difatti, facendo ripartire da capo il giocattolo della vita non è affatto detto che si otterrebbero gli stessi risultati, e questo perchè i fenomeni biologici sono, a un certo livello esplicativo, intrinsecamente storici (non mi piace parlare di casualità, è un termine che ingenera troppi equivoci). Questo non esclude che si possa coniugare un sentimento religioso con la teoria dell’evoluzione, ma si deve prendere la cosa seriamente e rendersi conto delle implicazioni di tale scelta. A mio parere, un Dio potrebbe eventualmente aver dato una scossa al nulla da cui è scaturito il Big Bang (sono un profano di astrofisica, perdonatemi le imprecisioni) e poi aver deciso di gestire la cosa, pretendere che abbia creato la vita mi sembra un po’ troppo. Ora, vi sembra un Dio compatibile con quello cristiano?

Detto questo, pur accogliendo con discreta soddisfazione l’annuncio che la Pontificia Università Gregoriana, dimostrando una salubre refrattarietà alle teorie dell’Intelligent Design, ha indetto un convegno internazionale per dibattere sull’evoluzione biologica (e secondo la Castellacci è, inaspettatamente ,una cosa seria), rimango un po’ così quando mi capita di leggere delle inevitabili discussioni che stanno montando in casa nostra.

Innanzitutto c’è Mancuso, che vuole riabilitare, oltre a Darwin, anche Theilard de Chardin, un personaggio quantomeno controverso che pur essendo gesuita di mestiere era paleontologo e convinto evoluzionista (secondo Gould arrivò addirittura al punto di partecipare alla frode di Piltdown, dove venne trovato un finto “anello mancante” tra uomo e scimmie, S.J. Gould – “The Panda’s Thumb” 1980), tanto da ricevere addirittura un monitum nel 1962. Non vedo sinceramente perchè la Chiesa dovrebbe farlo, quantomeno fino a che non accetterà la teoria evoluzionistica (per inciso, De Chardin era comunque carente da questo punto di vista, poichè nel cercare di unificare le due visioni accettava un finalismo nell’evoluzione biologica, finalismo che non c’è di fatto). A lui risponde monsignor Facchini, curiosamente anch’egli paleontologo, che di Mancuso rifiuta il recupero di De Chardin ma che come lui ammette una validità scientifica alla teoria dell’evoluzione. Entrambi, insomma, credono che Dio e Darwin possano spartirsi a metà la torta della vita, senza rendersi conto di aver capito poco di entrambi: se da una parte la teoria dell’evoluzione non è compatibile con Dio, dall’altra il Dio cristiano (perchè di questo si tratta, non di un’entità divina qualsiasi) fonda la propria religione su alcuni capisaldi presenti nella Bibbia, un esempio su tutti il peccato originale. Non si può, a mio avviso, conciliare questo Dio con la Biologia moderna senza rinunciare a quei capisaldi prima.

Tuttavia discussioni come queste sono stimolanti da un punto di vista ancora intellettuale, mentre le posizioni riportate nel proseguo dell’articolo spostano lo stimolo decisamente più in basso. In un’escalation imbarazzante, difatti, De Mattei sostiene che Darwin è stato complice inconsapevole delle teorie di Marx e Hitler, la Scaraffia proclama che si devono distinguere le teorie scientifiche dall’uso antireligioso che ne fanno loschi figuri come Odifreddi, e che anzi i cattolici meno legati alla lettera del testo biblico le accettano senza problemi (e senza rendersi conto dell’ipocrisia insita nel non fare i conti con le proprie credenze, aggiungo io), e infine Blondet arriva alla sublime vetta del ridicolo:

«La teoria dell’ evoluzione – dichiara – viene tenuta in piedi dalla corporazione dei biologi, ma è smentita di continuo dalle scoperte della paleontologia e della genetica. Il grande merito degli evangelici americani è stato quello di dare coraggio ai numerosi scienziati che non esprimevano i loro dubbi sulla visione dominante per timore di rovinarsi la carriera. Che poi oggi gli anglicani chiedano scusa a Darwin, si deve a quella smania deleteria del politicamente corretto che sta provocando un enorme smarrimento anche all’ interno della Chiesa cattolica»

Il che, per tono e serietà degli argomenti, mi fa pensare che Libero abbia una rubrica sulla biologia e Blondet ne sia assiduo lettore. Per una volta però voglio essere ottimista, e attendere i risultati della conferenza in programma nel 2009, sperando non tanto che dia il via a un rinnovamento della Chiesa (poco probabile) ma, una volta tanto, a un clima più favorevole al discorso scientifico.

p.s. firmate tutti il manifesto antirazzista, una volta tanto una petizione online ben documentata.

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TiRiciclo – Tetra Pak

Non so in quanti si siano mai chiesti come riciclare i Tetra Pak dopo l’uso. Io sì. Anche perché in Germania sono stato abituato a differenziare più o meno qualunque cosa e i Tetra Pak rientrano tra gli scarti riciclabili. In Germania. Adesso però anche in Italia è possibile “ridare vita” ai cartoni del latte con il marchio Tetra Pak che mi pare riportino in cima alla confezione. Basta cercarlo che si trova.

Da qualche giorno sento alla radio la pubblicità del sito e finalmente mi sono ricordato di metterlo sul blog. Allora, se abitate in una delle province indicate dal sito TiRiciclo.it accessibile anche da www.tetrapak.it, non avrete sulla coscienza quei due kg di rifiuti-tetrapak che in media ciascuno di noi produce in un anno (se la mia fonte è affidabile). Riporto dalle FAQ:

“Il protocollo Comieco/Tetra Pak indica le diverse modalità con cui attivare la raccolta differenziata degli imballaggi poliaccoppiati.
La raccolta dei cartoni per bevande nei contenitori destinati alla raccolta differenziata di carta e cartone, può essere fatta laddove le Cartiere di riferimento abbiano dato il loro consenso a Comieco e il Comune abbia attivato una campagna informativa ad hoc.
In alternativa, i cartoni per bevande possono essere conferiti nelle varie tipologie di raccolta differenziata multimateriale, ad esempio insieme a plastica e metalli, per essere poi conferiti ad una Piattaforma di selezione.”

Qualcuno è venuto a conoscenza di campagne ad hoc finora? Io no. Né a Bolzano né a Desenzano ma aspetto e spero.
In ogni caso si può anche fare a meno del Tetra Pak e di ogni altra confezione ricorrendo ai distributori di latte crudo. Clicca qui per consultare la mappa e qui per più informazioni sul latte crudo.

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Carrefour: le scuse arrivano via e-mail

Come altri, ho raccolto l’invito di Luca e contattato il servizio clienti di Carrefour.
Con sorpresa, ho ricevuto una mail dal Servizio Clienti. E’ una mail standard probabilmente inviata a quanti hanno manifestato la propria indignazione, ma è un inizio. 
Buongiorno.
Il Gruppo Carrefour Italia è profondamente sorpreso e sinceramente dispiaciuto dell’accaduto riferito dalla Signora, fatto che […]

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Unico è meglio

Come avrete sentito dall’anno prossimo alle elementari sarà reintrodotto il maestro unico, come ai tempi di Pinocchio.
I difensori di questo ritorno dicono che psicologicamente è provato che il bambino ha bisogno di un’ unica figura di riferimento.
Per questo ecco gli ulteriori provvedimenti che il governo prenderà per curare la salute psicologica dell’infante in crescita:

  • Genitore unico: è scandaloso come un bambino possa essere traviato da 2 figure, che lo confondono. Per questo il bambino potrà essere cresciuto solo da un genitore, scelto dal governo.
  • Nonno unico: in alcuni casi 4 figure di riferimento possono traumatizzare il piccolo, causando fenomeni di bullismo. Ecco perchè solamente uno dei nonni potrà vedere e interagire con il nipote. Per farlo dovrà avere alcuni requisiti, come non essere stato partigiano
  • Fratello maggiore unico: vedi indicazioni precedenti.
  • Allenatore unico: Gli assistenti allenatori sportivi saranno aboliti per legge, così da salvaguardare l’integrità morale, fisica e mentale del bambino.
  • Animatore unico: è scandaloso che nei campi scuola, nei grest parrocchiali o comunali ci siano svariati animatori, che traumatizzano i piccoli. Da oggi in poi obbligatoriamente un solo animatore sarà responsabile di tutti i ragazzini, provvedendo alla crescita equilibrata degli stessi.
  • Partito unico: perchè confondere la psiche degli elettori con tanti nomi, tante facce e tante dichiarazioni? Solo un partito sarà legale, quello dell’Altissimo salvatore cav. ing. gran cons. prel. figl. di put. perf. stronz. on. nan. Silvio Berlusconi (inchino obbligatorio)
  • Ministro unico: come da sopra, perchè sprecare tante energie quando uno può fare tutto? Oltre al partito unico solo una persona avrà il potere decisionale, escutivo e giudiziario (la magistratura sarà abolita, quindi è inutile il magistrato unico)

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I rifiuti non sono mai spariti


Chi nelle ultime settimane accendendo la tv non ha sentito glorificare sansilviopapa per aver risolto l’emergenza dei rifiuti a Napoli? I suoi telegiornali, personali ovviamente, facevano servizi su servizi riguardanti il nuovo padre pio, gli altri pure (anche perchè sono tutti suoi). Giornalisti pronti a dichiarare e a scrivere che i rifiuti avevano seguito questo nuovo pifferaio magico e si erano buttati da soli chissà dove.
La cosa deve aver fatto un po’ incazzare chi abita in zone sommerse di rifiuti, dove la situazione non è mai cambiata, è cambiato solo il fatto che i cameraman non arrivano più lì (misteriosamente). Quindi hanno deciso di munirsi di videocamere e aprire un sito: La Terra dei fuochi, dove riportare quello che effettivamente succede in Campania.
Dateci un’occhiata, e ditemi cosa pensate dell’informazione italiana.
Per fortuna come sempre c’è la rete, e svariati blog stanno cercando di diffondere l’inizativa, come ad esempio:
Teo News
Diego Garcia
Beppe Grillo
e sicuramente molti altri.
Per farlo anche voi mettete questo banner nel vostro blog:

codice:

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Conferenza di Richard Stallman

Come vi avevo annunciato ieri sono andato a sentire la conferenza tenuta da Richard Stallman a Brescia.
Era stata organizzata in soli 3 giorni, quindi non era stato possibile fare un’ampia pubblicità, e la sala dove si teneva era abbastanza piccola.
Richard ha parlato per circa 2 ore in inglese, non c’era interprete ma ho capito abbastanza, cosa che mi rende felice.
Ovviamente ha cominciato con il software libero, le libertà fondamentali che deve avere un utente quando utilizza un software, ovvero di eseguirlo, di studiarlo e adattarlo alle proprie esigenze, libertà di distribuirlo gratuitamente per aiutare il prossimo e libertà di migliorarlo e rendere disponibili in rete i miglioramenti.
In seguito si è soffermato sul copyright, sulle decisioni dei governi nazionali, sulla musica e i libri. Contro la volontà delle case discografiche di ottenere una tassa dai governi per permettere di scaricare la musica ha lanciato l’idea di una tassa che vada direttamente agli artisti.
Ha parlato anche di DRM e tutte le implicazioni che può avere.
Una conferenza molto interessante, ancor più per il fatto che l’oratore è un personaggio considerato padre e “guida spirituale” del free software.
Dovrebbe essere a breve disponibile un video della conferenza, ve lo segnalerò

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BLOGFEST a Riva del Garda: GARDABLOG vi aspetta numerosi!

Come già anticipato, questo fine settimana, 12-13 e 14 settembre, Riva del Garda, fungerà da palcoscenico per tutti gli amanti, gli appassionati e gli esperti della rete e dei blog.
BlogFest rappresenta infatti la prima grande occasione nazionale grazie alla quale chi condivide e frequenta il web ed in particolare i blog, i social networks e […]

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