Tag: Viaggi

Alpidia: Share your experiences all over the world!

ALPIDI

Sembrebbe il solito sito di condivisione di fotografie, alla Picasa o Flickr.

Alpidia (www.alpidia.com) in realtà è molto di più! E’ condivisione di risorse su escursioni, gite, trekking in tutto il mondo grazie alla versatilità del GeoTagging, ossia delle georeferenziazione fotografica.

Diventa così facile per chiunque disponga di cellulari di ultima generazione con dispositivo GPS incorporato, addirittura caricare l’esperienza del percorso appena fatto o della gita fuori porta, in pochi istanti grazie anche al software dedicato MobiSheep 

 

 

Oltre al geotagging automatico, che si può ottenere anche con le ultime fotocamere o appositi supporti da montare su certe reflex, è anche possibile inserire manualmente le coordinate geografiche e creare un percorso spaziale e temporale del nostro “giretto” preferito.

 

Il sito è una grande scommessa e si basa sulla voglia di esplorare e scoprire nuovi orizzonti grazie alle esperienze che si possono scoprire in prima persona dietro il monitor.

L’interfaccia è senza fronzoli e dopo una semplice registrazione, ci permette già di “uppare” le nostre fotografie che se opportunamente georefenziate andranno a piazzarsi automaticamente nella mappa di Google a lato.

L’upload è un processo davvero velocissimo, pochi servizi possono vantare un upload rate simile! Io ho caricato una ventina di foto in un minuto o meno!

In pratica un nuovo Panoramio ma per chi vuole condividere non posti isolati nel tempo e nello spazio ma vere e proprie esperienze di viaggio!

 

 

AD

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Che cosa c’è stato

E insomma ho deciso di non lamentarmi.
Di contrarre volontariamente i muscoli facciali in un grande sorriso e ripensare alle cose buone di questo 2008. Che non è andato come forse avrei sperato, ma che di cose buone invero ne ha portate eccome.
Eccome.
Ci sono stati tanti viaggi, in giro per il mondo, che io adoro vedere […]

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Stoccolma, e Buon Natale

Ci siamo, un mese dopo il viaggio, ecco il post su Stoccolma che bilioni, ma che dico, trilioni di lettori attendevano con la bava alla bocca. Speriamo di non deludere quei prodi.

Le cose da raccontare su questa meravigliosa città però sono davvero tante e ne è uscito un post lunghissimo (no, beh, non lunghissimo issimo […]

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Accampando puerili scuse

Son qua, eh.
Lo so, è quasi un mese che non scrivo un post come si deve, ma dopo il faticosissimo esperimento di ottobre in cui ho prodotto finamai* un post al giorno, ho denotato in me stessa una generale stanchezza mista a chiari sintomi di c’houncazzovoglia. Ma i motivi per cui sono stata assente per […]

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IL «VIAGGIO IN PARADISO» Di David Riondino

La stagione di prosa dei Comuni di Riva del Garda, Arco e Nago-Torbole propone mercoledì 17 dicembre nella Sala dei Mille del Palazzo dei Congressi di Riva del Garda alle ore 21  Viaggio in Paradiso di Mark Twain, per l’interpretazione di David Riondino (voce recitante); con Fabio Battistelli ai clarinetti, Stefano Taglietti al pianoforte e […]

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Linkato su Trivago

Stavo osservando un po’ i link in entrata al mio blog su Shinystat e ho scoperto così che un mio post relativo ad un’uscita al giardino botanico di Merano fatta tempo fa con alcuni miei amici è stato linkato, riassunto e valutato sulla relativa pagina di Trivago, servizio di condivisione di opinioni e consigli relativi a viaggi, da una loro utente. Purtroppo sulla homepage di Trivago non ho trovato alcuna presentazione dettagliata del progetto quindi non posso dire molto di più.

Sta di fatto che ho avuto l’ennesima conferma che on line la propria opinione conta (… almeno per qualcuno)!

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InGarda Trentino L’ATMOSFERA DEL NATALE E…I SENSI DEL NATALE 2008

Visitare Riva del Garda nel periodo natalizio significa percorrere un appassionante viaggio attraverso i cinque sensi.
Un luogo incantato, un’atmosfera raffinata per una passeggiata tra il candore scintillante dell’inverno nel Garda Trentino all’insegna dei piaceri della vista e del palato.
La magia del Natale illumina un paesaggio di rara bellezza, con avvolgenti sensazioni di calore e benessere. […]

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Deve pungere per fare male

Santoro sulle recenti critiche ricevute per aver tentato di censurare la satire a lui non gradita sbotta dicendo:
Ma quale censura? Quella radio danneggia il mio lavoro
Ritengo inutile entrare nel merito: dal mio punto di vista ne hanno già parlato fin troppo in troppi.
Mi permetto solo di far notare al conduttore di Anno Zero (e a […]

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Di ritorno da Koblenz

I WHU-Euromasters sono l’evento sportivo studentesco più grande che si possa trovare in Europa e lo S.C.U.B. c’era. Strano ma vero, dei 44 studenti partiti sono tornati tutti. Anzi, con uno in più visto che questi abita nelle vicinanze di Koblenz e ha deciso di aspettarci là.

Giovedì sera siamo arrivati letteralmente alle porte della WHU con il pullman dopo più di 10 ore di viaggio. Una volta fatto il check in e sistemati tutti negli appartamenti di alcuni studenti abbiamo cenato a base di pizza e birra, entrambe da dimenticare. Alle nove di sera sembrava ai più che fossero già le 3 di mattina, impressione condivisa anche l’indomani.

La mattina dopo eravamo già pronti ad iniziare effettivamente gli Euromasters. Grazie ai frequenti bus navetta siamo stati tutti deportati alla palestra dove per due giorni sono stati i tornei i calcetto, pallavolo, basket, cheerleading, le qualificazioni di canoa e la Wii Challenge.
L’effettiva gara di canottaggio e la staffetta erano l’una sul Reno che scorre ai piedi di Vallendar e l’altra per le vie (in salita) della cittadina.

Tra l’altro la staffetta si è dimostrata essere di 800 m a testa anziché 500 m cogliendoci un po’ alla sprovvista. Penso che siamo arrivati penultimi o giù di lì, ma posso dirmi comunque soddisfatto della mia prestazione personale. Rudi ha corso con gli occhiali lampeggianti a forma di cuore per finire nel video. Presto vedremo se è stato accontentato. Io ho corso per ultimo del quartetto.

Domenica mattina alle 4 dopo l’ultima festa del sabato siamo partiti per tornare a Bolzano. Non vi dico la stanchezza.

Alla fine dell’evento noi di Bolzano non abbiamo vinto niente, ma ci siamo certamente divertiti tutti e abbiamo provveduto a creare un po’ di atmosfera festosa in qualunque momento in parallelo agli studenti della ESB (European School of Business) che sono sempre mega organizzati con tanto di mascotte a forma di orso anche quando vengono agli Snowdays. Chissà se anche lo S.C.U.B. riuscirà a organizzarsi a breve con una mascotte da far saltellare sulle piste innevate a marzo insieme all’orso?

Di università italiane erano presenti oltre alla LUB anche la Bocconi (anche se gli studenti presenti erano solo in minoranza dell’università) e l’Università di Siena.

Una piccola considerazione personale sull’evento. Trovo stupefacente come degli studenti universitari riescano ad organizzare eventi così spettacolari semplicemente basandosi su volontari. Se sono presenti persone con più di 25 anni sono unicamente impiegati degli sponsor o comunque gente che con l’organizzazione non ha nulla a che fare. E questo ovviamente non vale solo per gli Euromasters ma anche per gli Snowdays!

Online si trova:
il video delle cheerleader dell’ESB
il video delle cheerleader della Zeppelin University
il video delle cheerleader della WHU (1° posto)
il video delle cheerleader della Bocconi*
un video della prima festa (la canzone che si sente, Infinity, è “l’inno” degli Euromasters di quest’anno)
le nostre foto
Per il materiale ufficiale bisognerà aspettare ancora un po’. Sarà reperibile al sito degli Euromasters www.whu-euromaster.de.

* Da quando hanno visto le performance delle cheerleader delle varie università, tutti i ragazzi di Bolzano presenti sono convinti che è necessario formare un gruppo di cheerleading anche da noi.

Nell’immagine l’attimo antecedente alla cerimonia di apertura. Noi eravamo i primi ad entrare.

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Si parte per Koblenz

Domattina alle 6.00 si parte per Coblenza. Vallendar per essere precisi. Una cinquantina scarsa di studenti dell’Università di Bolzano, ovviamente tutti membri dello SCUB, partono per un viaggio di circa 10 ore o più in pullman per partecipare come ogni anno ai WHU-Euromaster, il più grande evento sportivo per studenti in Europa. SCUB gareggerà nel calcetto, basket, pallavolo, canottaggio e staffetta. Niente cheerleader per noi, quindi. Io corro la staffetta.

Oltre alla macchina fotografica mi porterò dietro il computer, così magari con un po’ di fortuna trovo una connessione e farò un po’ di cronaca nei momenti liberi tra gare e feste. In fondo sono o non sono il responsabile per la comunicazione dello SCUB?

Sotto trovate il video degli Euromaster dell’anno scorso. Sul loro sito comunque si trova tutto.

WHU Euromasters 2007 – The official video – MyVideo

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Intervista a Patrick Amici

Ho deciso di intervistare Patrick Oliver Amici per documentare un po’ il Red Bull Can You Make It perché hanno partecipato amici miei sia come organizzatori che come competitori. Inoltre il tutto ha avuto luogo anche nella nostra università.

Patrick, di cos’è che ti occupi all’interno dell’uni?
Da più di un mese ho fondato insieme ad altri ragazzi uni-party, un’associazione che si occupa principalmente di eventi serali a Bolzano. Le feste sono la risposta al nostro desiderio di far divertire i ragazzi senza farli spendere troppo. E questo non solo una volta alla settimana! Assenzio e Boulevard [due locali in centro a Bolzano, ndr] fanno ogni giorno sconti a studenti con la tessera universitaria. La nostra sede operativa è all’interno dell’uni nella stanza C4.6.

E qual’è il tuo rapporto con RedBull?
La mia qualifica ufficiale con RB è Student Brand Manager. Ciò non significa essere parte attiva nelle vendite ma dare un contributo all’organizzazione di eventi all’interno dell’università. Con RB ci scambiamo idee su cosa organizzare e da loro otteniamo poi il supporto. Ad esempio agli Snowdays RB ci tiene molto a collaborare dando un contributo sul piano logistico e organizzativo. RB vede negli Snowdays una forma di divertimento per gli studenti. Io personalmente non ho orari fissi, né deadline da rispettare. Sono molto flessibile e se ci sono eventi all’università che non partono direttamente da me sono sempre disponibile a collaborare.

Cosa ti ha spinto a portare il Red Bull Can You Make It a Bolzano?
L’idea pazzesca di muovere studenti da 15 paesi europei senza che essi abbiano con sé soldi, carte di credito né documenti mi ha subito fatto decidere di offrire un checkpoint qui.

Cosa dovevano fare i team che passavano da Bolzano?
Io, in qualità di Checkpoint leader, ho ideato tre prove delle quali ogni team se ne sceglieva una: a) trovare vestiti tipici sudtirolesi e riprende un piccolo giro per piazza Walter così vestiti con una telecamera, b) trovare cinque panifici diversi e portare da ciascuno del pane tipico dandone prova via foto, c) (questa ha coinvolto anche gli studenti di Bolzano) trovare tre biciclette per se e altri tre sfondanti, studenti appunto, e fare una gara di velocità con itinerario a scelta loro.
Se non portavano a termine la prova non beccavano niente. “Work hard, play hard” è il motto del RBCYMI. Il premio era una cassa di Red Bull con cui poi avrebbero dovuto finanziarsi il viaggio.

Quanti team erano in tutto e quanti di questi sono passati da Bolzano?
Sono passati 22 team. Alcuni di questi provenivano dall’Italia, altri dalla Svizzera, Ungheria, Spagna e anche dagli Stati Uniti su un totale di 99 team. Principalmente le squadre erano di ragazzi ma in due o tre team c’erano anche ragazze, che è stato positivo perché in qualche modo… hanno coinvolto la community studentesca.

Chi ti ha aiutato nell’organizzazione dell’evento? L’università come ha reagito?
All’interno dell’associazione [uni-party, ndr] ho avuto un consenso immediato così come anche da SCUB e Alumni. Kikero invece ha tardato in questo. Anzi, ha dato disdetta il giorno stesso dell’apertura dell’evento che avevamo prima programmato nel social club dell’università. Sarebbe stata gradita una risposta in anticipo. Il checkpoint è poi stato spostato nel nostro ufficio.

[Nell’immagine parte del team organizzativo]

Che cosa ha funzionato bene e cosa invece ha dato problemi?
La gestione del posto ha funzionato benissimo, perché tanti ragazzi mi hanno aiutato, in particolare i ragazzi di uni-party, ma anche esterni. Di cose che non hanno funzionato non saprei… Forse solo il fatto che ogni tanto era difficile dar trovare il checkpoint ai team, visto che c’era chi toglieva i cartelli nell’uni.

C’è qualcosa che vuoi aggiungere in generale?
Sì. A breve (la data è ancora da stabilirsi) ci sarà il Red Bull Paper Wings e invito tutti gli studenti a partecipare. L’evento, se tutto va bene, sarà ospitato da SCUB e uni-party nella zona sportiva dell’università. L’appuntamento costituisce le qualificazioni per la finale nel Red Bull Hangar 7 a Salisburgo in Austria.

Ringrazio Patrick per la disponibilità. A breve spero di riuscire a fare anche un’intervista ai Grazing Cows o come minimo ad un loro membro.

[Nell’immagine in alto Patrick è quello sdraiato con una scarpa sulla testa insieme ad alcuni team e altri dell’organizzazione]

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Bozner checkpoint

E così mi sono perso il passaggio per Bolzano dei GrazingCows. Ciò non vuol dire che mi manchino le informazioni sui loro spostamenti!
Siamo rimasti che il trio era a Bolzano tre giorni fa. Dalle testimonianze che ho colto per via informale i nostri viaggiatori hanno fatto tappa nelle loro magioni studentesche per la notte. Qui a Bolzano c’è uno dei checkpoint dove, grazie a una prova che deve avere esito positivo, le squadre possono guadagnare una cassa di RedBull da barattare con fantasia per giungere a Parigi. Ho pure scattate due foto del punto.

Adesso, nel momento della stesura di questo post, un team della Germania è arrivato nel Social Club dell’uni al sesto piano. Il checkpoint però aprirà alle 12.00 per poi chiudere di nuovo alle 18.00. All’interno di questa fascia oraria arrivano in uni studenti di ogni dove per fare una prova di cui momentaneamente all’oscuro, ma non per molto penso.

Prima della fine dell’evento riuscirò a fare un’intervista a Patrick e Kai che si occupano dei Red Bull events qui a Bolzano.
Ci sono già domande dal pubblico?

Per votare i Grazing Cows click qui e se necessario sign-up qui.

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Perchè, tutto sommato, potremmo ancora dirci piddini

Stamattina stavo scrivendo un pezzo sulla manifestazione di sabato (uscirà domani, credo), quando mi sono reso conto che ormai la mia posizione nei confronti del Partito Democratico si sta cristallizzando verso un rifiuto più o meno marcato. Magari qualcuno di voi sarebbe contento di risolvere una lunga diatriba interiore con una posizione netta, a me invece una situazione del genere turba, soprattutto perchè dopo aver lasciato dietro di sè anche il partito democratico non rimane molto (oltre all’espatrio, intendo) nel panorama politico italiano.

I comunisti, a mio parere, sono andati del tutto: già il fatto che Ferrero abbia fatto tanto per diventare segretario, aggregando a sè tutti i groppuscoli che si opponevano come lui a Vendola, non mi aiuta a vederlo come un dirigente interessato più alle lotte che al potere; se poi mi capita di ripensare a Diliberto, Rizzo o il recentemente tornato in auge (anche se solo come consulente) Bertinotti, mi rendo conto che l’occasione di rinnovarsi arrivata con la batosta elettorale non è stata, non è e non sarà mai colta. Il futuro nel quale si può sperare, per loro, non è certo quello prossimo.

L’Italia dei valori ha fatto quello che col mio voto le avevo chiesto di fare, si può dire, ma per quanto mi riguarda il mandato vorrebbe finire qui (non escludo di rivotarli in futuro, ma spero di no). Non sarà certo dal gruppo di DiPietro che arriverà il futuro migliore per l’Italia, il suo compito era ed è, per quanto mi riguarda, vigilare acchè la situazione non peggiori e possibilmente migliori nei nodi crociali che possono vanificare ogni spinta innovativa: giustizia,informazione, meccanismi elettorali. Li ho votati perchè temevo, a ragione credo, che Veltroni non avrebbe avuto la stessa determinazione nell’opporsi a una destra che su questi tre temi ha fatto i più grandi sfaceli, e ancora non è sazia. Li ho votati per questi motivi, ma le chiavi del mio futuro le vorrei affidare a qualcun’altro.

E quindi? se resta solo Veltroni, ci dobbiamo affidare a Veltroni? proprio qui sta il punto cruciale: se si tratta di mettersi dalla parte di questo segretario finchè morte non ci separi allora non ci siamo, e la scelta è tra Spagna, Inghilterra o Germania. Se però…

…se però il partito democratico fosse l’unico che per qualche strana contingenza è ancora dotato della capacità di cambiare? se per caso la venerazione veltroniana per Obama avesse prodotto, di sponda, un partito che in una qualche maniera (più teorica che pratica per ora) ha una vocazione partecipativa? se ci si fossero infilate, malgrado le intenzioni dell’establishment di cambiare tutto perchè niente cambiasse, persone con voglia di modificare le facce e i modi della politica? ecco, tutto questo è successo, credo (o forse spero). Mi è capitato di sentire da esponenti locali fidati (come TheNib) notizie rassicuranti sulla capacità locale di proporre persone e idee nuove, forse il problema è solo nazionale? in tal caso potrebbe essere una questione di tempo, ma tanto vale accelerare il processo.

Per questo, se il partito democratico è davvero l’unica grande partito con un residuo di democrazia interna rimasto in Italia, vale la pena cercare di non staccare quest’ultima spina. Rileggendoli, mi sono reso conto che i miei primi pezzi sul Pd denotavano un misto di curiosità e voglia di sperare, che man mano sparivano per lasciar posto a diffidenza, poi rabbia e infine rassegnazione. Prima di arrivare alla fase “vecchietto acido e brontolone” vorrei invertire la rotta e stabilizzarmi su una vigile e apprensiva attenzione per un partito che non abbiamo ancora perso del tutto.

Come fare? per ora ho trovato dei compagni di viaggio: la Fondazione Daje, che forse è nata un po’ per celia, ma sta diventando qualcosa di più strutturato senza perdere, ed è importante, la voglia di scherzare. Seguite il mio esempio e vedrete che qualcosa, ancora, si può fare.

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Grazing Cows Begins

I Grazing Cows sono tre studenti dell’Unibz partiti prima per Roma e da lì per Parigi. Ne ho già parlato e dunque chiudo qui per passare subito agli aggiornamenti del team.

I GC sono partiti giovedì da Bolzano con uno zaino a testa nel caldo del pomeriggio salutando gli amici sulla piazza Sernesì davanti all’uni. Un blogger accanito li ha seguiti per i primi 100 m ma non avevano nulla da dichiarare.

Ieri, venerdì, erano già a Roma da dove la competizione partiva veramente. Hanno fatto il gioco per ottenere delle Red Bull per poi riprendere il viaggio spalla a spalla con un team canadese e uno svizzero scherzando con una signora sarda. Dopo aver passato la notte a Bologna sono giunti questa mattina per le 8.30 a Venezia.

Cosa succederà ai nostri viaggiatori? Riusciranno a scavalcare le Alpi? Riuscirà D-u a intervistarli quando passeranno da Bolzano? Ma soprattutto, arriveranno a Bolzano?
Rimanete sintonizzati su questo blog!

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