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mi piace pensarla così

E’ una storiella che gira da anni in rete. La prima volta che l’ho pubblicata era il 24 Maggio 2005
Stasera mi è arrivata una mail da Ullis (carissma amica svedese) contenente la traduzione in inglese della storia che lei ha ricevuto nella sua lingua madre… che giri!!!
L’ho ripescata:
Un professore di filosofia, davanti alla sua classe, […]

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“Sì, ma prima mi mandi una mail”

Fortuna che ci sono quei professori che spronano gli studenti a trovare le risposte da soli. Purtroppo finora posso dire questo solo di un prof, ma spero che molti seguano presto il suo esempio. Da noi alla Libera Università di Bolzano ce n’è uno così.

Finora se uno studente aveva dei dubbi non faceva altro che dare un’occhiata all’orario e vedere quando il professore di suo interesse era reperibile in quelle che vengono chiamate ore di ricevimento. Prendeva i suoi appunti che gli risultavano poco chiari e andava nell’ufficio del professore per farsi spiegare cosa non aveva capito.

E pensare che l’Università incentiva questo cattivo comportamento pagando (e non poco) i professori che perseverano in questo cattivo comportamento.

Come dicevo però, abbiamo un professore che spinge affinché gli studenti si abituino a ragionare da soli. Questi, infatti, ritiene controproducente farsi trovare in ufficio quando l’orario indica la sua presenza. Se proprio volete un ricevimento presso questo professore dovete mandargli una e-mail e accordarvi per vedervi a quattr’occhi.

E se il dubbio vi è venuto durante lo studio e non prima e senza un chiarimento vi è difficile continuare a studiare? Beh, o vi arrangiate, o la prossima volta vi fate venire i dubbi prima di aprire il libro! Altrimenti potete sperare che ci sia un altro professore che copra le spalle a quello assente e che sia così gentile da spiegarvi i dubbi che avete in una materia diversa da quella che insegna.

Intanto io ringrazio l’Uomo di Pietra per impiegare a favore degli studenti il suo acume!

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Monumento alla Vittoria di Bolzano

Bolzano viene spesso classificata una città noiosa, soprattutto per gli studenti. Se però osserviamo quello che avviene al di fuori dell’Alltag, ovvero la routine, ci accorgiamo che, al contrario, ci troviamo in una polveriera di opinioni contrastanti determinate da un passato che spera di essere superato, ma che viene regolarmente richiamato all’attualità da fraintendimenti e malintesi forse legati alle differenze linguistiche.

Ieri sera si è tenuta una conferenza in università sull’architettura mussoliniana nel capoluogo altoatesino. La presentazione del prof. Nicoloso si è incentrata sul monumento alla vittoria costruito nella piazza della Vittoria (che per meno di un anno si è chiamata piazza della Pace) dall’architetto Marcello Piacentini. Il monumento è un arco che richiama esplicitamente alla memoria dell’osservatore gli archi di trionfo dei grandi imperatori dell’antica Roma. (link per chi ha Facebook sulla conferenza)

Il pubblico preferendo dare sfoggio della propria cultura, anziché fare domande ai relatori, tra cui il rettore Lorenz e il professor Prey, ha comunque fatto emergere alcuni interessanti spunti per una riflessione.

L’osservazione più interessante, mossa da una persona di cui mi sfugge purtroppo il nome, sottolineava che il monumento fascista dava forza a coloro che di cultura tedesca pretendono di voler vestire ancor oggi i panni della vittima. All’italiano invece trasmette forse un senso di vergogna e colpa che però oggidì, mi permetto di dire, sono fuori luogo. È vero sì che ci sono ferite ancora da rimarginare, ma la ferita non va toccata bistrattata, se non per disinfettarla o circoscriverla.

Il messaggio che Mussolini desiderava comunicare e che senza dubbio è riuscito a comunicare a suo tempo è di un Italia che non si deve piegare. Una nazione che “vuole la pace ma non teme la guerra”. Oggi il messaggio sembra avere effetti opposti, dove chi prima era pieno d’orgoglio, adesso ritira la coda fra le gambe e abbassa le orecchie.

Il monumento però, è stato sottolineato dal professor Nicoloso, non è dedicato ad una vittoria italiana ma fascista, come aveva commentato lo stesso Piacentini, un particolare che sembrano essersi dimenticati coloro che il 4 novembre in occasione del memoriale dell’Unità italiana depongono una corona d’alloro ai piedi dell’arco. Cosa ne pensino oggi i bolzanini è un domanda interessante che sicuramente va approfondita ma non senza prima aver indagato più a fondo quali altri attriti vi sono in questa bellissima città.

A tal fine spero di potermi avvalere degli studenti oriundi della zona per farmi illustrare cosa resta e cosa è cambiato del Passato che l’Alto Adige alternatamente mostra e nasconde.

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RICCARDO IIICon i Teatri Possibili

Al Teatro Alberti di Desenzano alle ore 21, martedì 25 novembre la Compagnia Teatri Possibili presenta Riccardo III di William Shakespeare, con la regia di Corrado d’Elia. Con la partecipazione di Alessandro Castellucci, Monica Saggiani, Bruno Viola. Scene e costumi di Francesca Morsella. “Riccardo, mattatore camaleontico e istrionico che sulla scena incanta. Muove ogni pedina […]

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Face of Millions: il tuo faccione sul più grande fotomosaico

Rilancio con piacere il post di Roberto Scano: Face of Millions sbarca in Italia  E’ un’iniziativa divertente, gratuita e volta ad aumentare il già esagerato ego dei bloggers.
Face of Millions mira a creare il più grande foto-mosaico mai creato sino ad ora (10 metri per lato) utilizzando 300 poster che conterranno immagini di chi contribuirà al progetto.
Chi vuole […]

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eBay: non ti fidare dei nostri venditori

La responsabile legale di eBay Marilù Capparelli ha affermato
Di solito non ci si fida del venditore che non offre alternative al mezzo di pagamento, che tiene nascosti i suoi dati personali e omette di fornire informazioni sul bene messo in vendita o non garantisce all’acquirente il diritto di recesso
Considerato che eBay non ha alcun interesse a […]

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RIVA DEL GARDA FIERECONGRESSI successo per la 16esima edizione di Motorissima

Settanta espositori hanno dato la propria adesione alla sedicesima edizione di Motorissima.
Il lungo lavoro di Cesare Bazzanella, ideatore e principale promotore, anche quest’anno ha garantito una parco espositori di grande livello con circa settanta aziende che contribuiscono alla realizzazione della più importante (in provincia) rassegna espositiva dedicata al motore, andata in scena l’8 e […]

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Di ritorno da Koblenz

I WHU-Euromasters sono l’evento sportivo studentesco più grande che si possa trovare in Europa e lo S.C.U.B. c’era. Strano ma vero, dei 44 studenti partiti sono tornati tutti. Anzi, con uno in più visto che questi abita nelle vicinanze di Koblenz e ha deciso di aspettarci là.

Giovedì sera siamo arrivati letteralmente alle porte della WHU con il pullman dopo più di 10 ore di viaggio. Una volta fatto il check in e sistemati tutti negli appartamenti di alcuni studenti abbiamo cenato a base di pizza e birra, entrambe da dimenticare. Alle nove di sera sembrava ai più che fossero già le 3 di mattina, impressione condivisa anche l’indomani.

La mattina dopo eravamo già pronti ad iniziare effettivamente gli Euromasters. Grazie ai frequenti bus navetta siamo stati tutti deportati alla palestra dove per due giorni sono stati i tornei i calcetto, pallavolo, basket, cheerleading, le qualificazioni di canoa e la Wii Challenge.
L’effettiva gara di canottaggio e la staffetta erano l’una sul Reno che scorre ai piedi di Vallendar e l’altra per le vie (in salita) della cittadina.

Tra l’altro la staffetta si è dimostrata essere di 800 m a testa anziché 500 m cogliendoci un po’ alla sprovvista. Penso che siamo arrivati penultimi o giù di lì, ma posso dirmi comunque soddisfatto della mia prestazione personale. Rudi ha corso con gli occhiali lampeggianti a forma di cuore per finire nel video. Presto vedremo se è stato accontentato. Io ho corso per ultimo del quartetto.

Domenica mattina alle 4 dopo l’ultima festa del sabato siamo partiti per tornare a Bolzano. Non vi dico la stanchezza.

Alla fine dell’evento noi di Bolzano non abbiamo vinto niente, ma ci siamo certamente divertiti tutti e abbiamo provveduto a creare un po’ di atmosfera festosa in qualunque momento in parallelo agli studenti della ESB (European School of Business) che sono sempre mega organizzati con tanto di mascotte a forma di orso anche quando vengono agli Snowdays. Chissà se anche lo S.C.U.B. riuscirà a organizzarsi a breve con una mascotte da far saltellare sulle piste innevate a marzo insieme all’orso?

Di università italiane erano presenti oltre alla LUB anche la Bocconi (anche se gli studenti presenti erano solo in minoranza dell’università) e l’Università di Siena.

Una piccola considerazione personale sull’evento. Trovo stupefacente come degli studenti universitari riescano ad organizzare eventi così spettacolari semplicemente basandosi su volontari. Se sono presenti persone con più di 25 anni sono unicamente impiegati degli sponsor o comunque gente che con l’organizzazione non ha nulla a che fare. E questo ovviamente non vale solo per gli Euromasters ma anche per gli Snowdays!

Online si trova:
il video delle cheerleader dell’ESB
il video delle cheerleader della Zeppelin University
il video delle cheerleader della WHU (1° posto)
il video delle cheerleader della Bocconi*
un video della prima festa (la canzone che si sente, Infinity, è “l’inno” degli Euromasters di quest’anno)
le nostre foto
Per il materiale ufficiale bisognerà aspettare ancora un po’. Sarà reperibile al sito degli Euromasters www.whu-euromaster.de.

* Da quando hanno visto le performance delle cheerleader delle varie università, tutti i ragazzi di Bolzano presenti sono convinti che è necessario formare un gruppo di cheerleading anche da noi.

Nell’immagine l’attimo antecedente alla cerimonia di apertura. Noi eravamo i primi ad entrare.

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IN 4000 PER PER LA GARDA TRENTINO HALF MARATHON Cresce l’attesa per la Gara di domenica

Saranno 4.000, con un vero e proprio boom di iscrizioni, i partenti della settima Garda Trentino Half Marathon, che si correrà domenica prossima sul tracciato di 21.097 km che si snoda in gran parte lungo la pista ciclabile lungo il fiume Sarca e sul lungolago rivano, con partenza alle 10 dal Quartiere Fieristico di Riva […]

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Escursione da San Genesio

Per il fine settimana si pensava di andare con vicine e amici a fare una ferrata qui in zona a Bolzano, ma il tempo negli ultimi giorni è peggiorato troppo e quindi i piani sono sfumati, prima ancora di essere definiti. Ormai avevo deciso di rimanere a Bolzano comunque, cosa che di norma non faccio a causa degli impegni a Desenzano. Domenica, quando stavo lavorando al computer, mi suona Steffi chiedendo se avevo voglia di fare una camminata sopra San Genesio, proposta che ho subito accettato. In 5 min ero vestito come si deve e per le 11.30 eravamo a prendere la funivia.

La vista da là, appesi nella cabina, era bellissima per via della luce e dei colori che si sono decise a prendere le piante sia nella valle che sul pendio. Genesio poi merita che torni su a visitarla da turista facendo foto e quant’altro. È il classico paesino di montagna, per quanto moderno e vicino alla città. Si respirava un’aria completamente diversa che giù a Bolzano.

Da lì abbiamo deciso di avviarci per Afing dove avrebbe dovuto trovarsi un rifugio dove avremmo potuto mangiare anche se in ritardo. Dopo circa un’ora e mezza o due di sentieri in discesa (ai visto un rifugio che per raggiungerlo bisogna scendere a valle) non abbiamo trovato niente e ormai si faceva un po’ troppo tardi per tornare su alla funivia perché ormai alle 5 diventa buio e nel bosco anche prima.

Quando ormai avevamo messo mano alle scarse scorte di cibo provvidenzialmente portate dalla Steffi ancora più provvidenziale fu il passaggio di un ragazzo al quale abbiamo chiesto un passaggio fino a Bolzano, dove anche lui era diretto. La domenica non passano pullman.

Riccardo ho notato che in 15 giorni hanno fatto due escursioni e questa era la seconda volta in due settimane che doveva fare l’autostop per tornare a Bolzano.

Ringrazio il mister B per la foto con il sentiero coperto di foglie

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GARDA TRENTINO HALF MARATHON Ai blocchi di partenza!

Oltre 1.900 iscritti ad un mese dalla partenza della settima edizione della ormai classica di metà novembre, la “Garda Trentino Half Marathon”, l’ormai classica mezza maratona agonistica internazionale in programma domenica 16 novembre. Il percorso, quest’anno rinnovato rispetto alle precedenti edizioni, prevede la partenza e l’arrivo dall’accogliente Polo Fieristico situato in località Baltera a Riva […]

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30/10/2008 – Bologna che manifesta, polizia che prova a guastare la festa

Cerco il più possibile di fare fredda cronaca, ovviamente con qualche concessione alla leggibilità, le impressioni più generali un’altra volta (è già abbastanza lungo così).

Più di quarantamila, non mi interessa cosa può dire la questura, e alla fine della giornata molti sorrisi stanchi, tanta soddisfazione e qualche chiacchiera incredula: “son qui da 11 anni e non ho mai visto una manifestazione simile” sento dire a uno degli ultimi rimasti fino in fondo. E se dopo più di 7 ore rimangono solo gli studenti universitari, la vera bella notizia della giornata è la larga e trasversale partecipazione di tutto il mondo studentesco bolognese alla lunga camminata contro le iniziative sfascia-scuola di questo governo (e dire se sia colpa della Gelmini, di Tremonti, di Berlusconi o di Confindustria ha forse poco senso, al di fuori degli slogan).

Si parte presto la mattina in Piazza Nettuno, e chi arriva tra i primi vede crescere il corteo gruppo dopo gruppo, lo vede prendere dimensioni sempre maggiori finchè non stropiccia gli occhi chiedendosi se per caso per non far tardi non abbia dormito troppo poco. E’ un corteo immenso quello che infila via Indipendenza, e come se non bastasse gli studenti di Veterinaria vi si aggiungono qualche minuto dopo, tanto per rincarare la dose agli increduli e far lavorare sodo i numerosi fotografi e giornalisti. Potrei raccontare ancora di questo biscione eterogeneo e colorato che pacifico ma rumoroso si è snodato per la città per raccontare storie di scuola minacciata e far sentire alla popolazione l’urgenza del caso, ma ho avuto da fare un paio d’ore e mi sono perso la festa, tornando però giusto in tempo per vedere chi la voleva guastare (e non ci è riuscito, per fortuna).

Antefatto: sin dalla mattina un nucleo dei carabinieri stazionava nei dintorni di porta Castiglione, nucleo a cui si è aggiunta la polizia quando il corteo ha cominciato ad avvicinarsi (da quello che ho capito la polizia fin lì ha seguito il corteo) col timore peraltro infondato che una parte dei manifestanti si dirigesse verso il vicino Cafè Pound, luogo di ritrovo dei giovani di destra. Ora, quando il corteo, che aveva in testa gli studenti universitari e solo dietro i ragazzi dei licei, delle scuole medie eccetera, ha raggiunto l’aula santa Lucia di Scienze Politiche (quella ricavata da una chiesa sconsacrata, per intenderci), la polizia si è disposta in maniera da bloccare la strada dove alcuni lavori in corso sulla sinistra formavano una strettoia. Per vedere meglio mi sono arrampicato su un impalcatura (e ho poi chiesto ai vari ragazzi che guidavano oggi il corteo), e lo svolgimento dei fatti è stato questo: dapprima si è fermato il corteo e si sono inviati dei rappresentanti a “trattare”, ovvero a far presente che si voleva semplicemente proseguire a sinistra in via Cartoleria (e il cafè Pound non era quindi un obiettivo), e per qualche motivo la discussione non ha portato a niente per un po’ (non capisco davvero il perchè, mi fa sospettare che la polizia cercasse lo scontro, e probabilmente ci prendo) e la folla ha cominciato a rumoreggiare. Come spesso capita, un movimento improvviso della massa di persone dietro di loro ha spinto qualche rappresentante a contatto con i poliziotti, e subito si è scatenata la reazione violenta: per qualche lungo istante (sembra incredibile quanto possa durare un mezzo minuto) è sembrato che tutto dovesse degenerare, con poliziotti che manganellavano convinti, qualche sporadica reazione di alcuni studenti (saranno volate due-tre bottiglie a far tanto) e i carabinieri che cominciavano solerti ad infilarsi tra i poliziotti. Fortunatamente, la presenza di spirito degli studenti ha evitato che la situazione degenerasse, e nonostante il gruppo di carabinieri si sia poi piazzato all’imbocco di una via laterale pronto a tagliare fuori la testa del corteo se si fossero presentati casini, si è riusciti a imboccare tutti quanti via Cartoleria quando finalmente ci hanno fatto passare una quindicina di minuti dopo. Qualche contuso, molto spavento ma in fondo poteva andare peggio, e sicuramente si è dimostrata la natura pacifica (per quanto incazzata) di questo movimento.

Superata la trappola si raggiunge in fretta la sede bolognese di Confindustria all’incrocio tra via Santo Stefano e via Dante, e li ci si ferma per un lungo discorso a più voci. Giungono notizie incredibili da Roma e Milano: Piazza Affari e il Parlamento assediati da un coro festante di studenti e professori d’ogni età, centinaia di migliaia di persone lì a far sentire la loro voce come noi abbiamo fatto sentire la nostra oggi; ma la più grande soddisfazione è per aver passato tutti assieme la mattinata, senza farci dividere da chi ha provato a usare i soliti vecchi trucchi. Comincia anche a piovigginare, e se pur si riprende fino a raggiungere i viali l’idea è di chiudere la manifestazione a Porta Maggiore (che comunque credevo si chiamasse porta San Mamolo) dopo aver bloccato il traffico per un po’. Nel frattempo i più giovani se ne tornano pian piano a casa, considerato tralaltro che la manifestazione era programmata fin qui, e gli universitari sono praticamente i soli a resistere sotto la gelida pioggia che ormai cade copiosa, una bella giornata che si conclude forse presto, ma sicuramente bene per molti. Però…

…c’è un però: complice forse il clima che si mette inaspettatamente al bello, o la gran massa di gente che comunque rimane e non da segni di stanchezza, la manifestazione continua e si dirige verso la stazione. Ormai i cori e gli striscioni sono queli universitari, contro i tagli e contro le baronie che appestano un sistema universitario tra i peggiori del mondo (con qualche deriva sull’autoformazione, che suona un po’ sessantottina ma suggestiva), e la voglia è quella di osare, di provare a bloccare nuovamente i treni come qualche giorno fa. In apprensione un po’ per l’immagine del corteo, un po’ per l’incolumità di tanti ragazzi (tra i quali c’ero pur sempre anch’io) ho parlato con gli organizzatori, che ancora non avevano ben deciso se valeva la pena di forzare l’inevitabile blocco della polizia; una corsa in stazione per dare un’occhiata e i numeri che ho riportato (3 camionette della polizia per una cinquantina di poliziotti, più alcuni carabinieri pronti vicino al comando accanto alla polizia) sembrano aver fatto decidere definitivamente per la soluzione più cauta: arrivare di fronte alle forze dell’ordine e rimanere lì, senza cercare lo scontro.

Un poco alla volta ci si avvicina e, chi sedendosi chi rimanendo in piedi, si gridano ai poliziotti i propri cori e le proprie idee, si parla ancora e ci si racconta quello che è successo oggi, e quello che continuerà a succedere domani e dopodomani e i giorni dopo ancora. Qualcuno tra la folla vorrebbe portare avanti la prima idea di sfondare, ma un poco alla volta tutti capiscono che oggi non si può, e si rischia solo di compromettere tutto quello che di bello è stato costruito. Ci vuole un po’ per far muovere tutti (circa 3000-4000 studenti universitari), ma dopo un lungo stazionamento ci si incammina un poco alla volta verso la strada, per fermarsi però poco dopo all’incrocio del ponte a bloccare il traffico. Sarà stata la stanchezza a suggerire quest’idea, ma passa una ventina di minuti prima che ci si alzi e si riprenda il cammino (anche se mi è giunta poi voce che una parte degli studenti abbia deciso di non seguire gli organizzatori e di rimanere li per un bel po’ ancora) in direzione di Piazza Maggiore, dove è invece sicuramente la stanchezza a ispirare la chiusura della manifestazione. Non servono più discorsi, ora c’è solo la voglia di tornare alle proprie vite e riposare in vista dei prossimi impegni.

p.s. io Grillo non l’ho visto.

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Visualizza le tue relazioni su Facebook

Con Nexus, una delle applicazioni per Facebook, è possibile vedere in forma grafica le connessioni del proprio network

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Shinystat + Audiweb

Ieri sera mi è arrivata la newsletter di Shinystat che comunica l’integrazione dei dati del servizio con quelli di Audioweb:

“Da oggi gli Utenti del servizio sviluppato da Shiny avranno una garanzia in più: Audiweb, l’Ente preposto alla verifica e al controllo dei dati sulla fruizione di Internet, ha ufficialmente accreditato ShinyStat come strumento idoneo alla rilevazione censuaria per AW Census (report di pubblicazione quotidiana dei dati certificati sul traffico online).”

Mi resta il dubbio di quale contatore sia più adatto ai fini di Audiweb tra Shinystat e Google Analytics, visto che li uso entrambi e mi danno risultati diversi. Capisco che usano diversi sistemi e regole ma in termini statistici con grandi numeri, l’errore può essere fuorviante.

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Gli itachiani a Profumo di Mosto 2008

Anche quest’anno una folta delegazione di itachiani ha partecipato all’appuntamento Profumi di Mosto che si è svolto il 12 ottobre 2008 nel territorio del Garda Bresciano.
Iniziativa che a nostro avviso sta crescendo molto. Quest’anno l’organizzazione ha deciso di plasmare l’iniziativa attorno ad un progetto su cui il consorzio Garda Classico sta puntando molto: Creare un marchio unico […]

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