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Tag: p2p
wikipedia è credibile ed affidabile? dipende dal marketing!
Qualche giorno fa ho scritto sulla credibilità dei blog. Stamattina leggo un interessante post che mette in dubbio l’affidabilità di Wikipedia .
In Wikipedia gli utenti collaborano democraticamente per la creazione di contenuti portando la loro esperienza, onestà, preparazione e istruzione. Chiunque può partecipare al progetto e chiunque può modificare un contenuto. E’ solo richiesto di […]
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Juliette 2?
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A spasso con mia mamma
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Evvai….Italia!
Mentre la Germania sta valutando se abbandonare la produzione di Energia Nucleare per passare all’eolico e il paesino di Rock Port, nel Missouri, è alimentato al 100% da energia eolica in Italia stiamo pensando a costruire nuove centrali nucleari che forse saranno pronte tra vent’anni.
Evvai…Italia, sempre governata da geni!
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Le stelle
Ieri sera torndando a casa dalla quotidiana passeggiata con Enrica e Pietro, ho alzato il naso all’insù sperando di vedere il cielo stellato. Invece niente. Le stelle non si vedevano.
Anche il Garda soffre di inquinamento luminoso.
Mi è capitato di trovare, di ritorno in aereo da Roma, una sera senza nuvole. L’italia dall’alto era tutto un […]
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I tempi che cambiano!
Tg3 del 16 luglio 2008, edizione delle ore 14.20
[Questo non è un fotomontaggio!]
Grazie a Digressioni Nomadi Posmoderne
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Eluana
Ho le idee confuse.
Spesso ho le idee confuse. Spesso faccio ragionamenti contraddittori. Su questo tema poi non ne parliamo.
Parto da quello che considero un caposaldo del mio ragionamento: Se fossi nelle condizioni di Eluana vorrei che mi si lasciasse morire in pace.
Sedici anni sono tanti. Sono tanti per chi vive attorno ad una persona […]
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Triathlon sotto le stelle (brochure in stile Web 3.0)
Stile
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Vendo redirect 302 su “vendita iphone 3g”
Vendo iphone3G o meglio vendo il posizonamento dell’articolo del mio blog
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Attenzione
Domani mattina perto per il mare, ma prima vi lascio da fare questo test, segnalato da Cristiano.
E’ un test sull’attenzione, dovete contare quanti passaggi effettua la squadra bianca:
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Vertice G8 nel Garda Bresciano?
Quel poco sole di questo piovoso luglio ha dato alla testa a qualcuno.
Leggo da ADNKRONOS un lancio di agenzia dove si dice che la Comunità del Garda propone il Garda bresciano per la prossima seduta del G8 che si dovrà proprio tenere in Italia.
Questa brillante idea è venuta al Presidente Aventino Frau secondo quale da […]
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WordPress 2.6 aggiorno e non riesco più a loggarmi!
Nella pausa pranzo ho voluto essere fra i primi a passare a Wordpress 2.6 (attulamente ho la 2.5.1) anche invogliato dalla pronta traduzione in Italiano fatta dallo staff di Wordpress Italy (grazie ragazzi!)
Fatto il download, fatto il backup e fatto l’upload.. a piece of cake direbbe qualcuno!
Riaccedo al mio pannello di controllo e mi chiede […]
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Ma sarà poi così morale, la questione?
“è come mettere Dracula presidente dell’Avis” (anonimo)
Se la chiamassimo “questione legale?” oppure “questione non si ruba”? quel morale là suona un po’ da anziano nonnino rintronato che bacchetta i suoi nipoti se tornano tardi, e a me fa tornare in mente più che altro condotte assolutamente personali che credo dovrebbero, quelle si, interessare poco agli elettori (preferenze e pratiche sessuali, assunzione di droghe legali, alcolismo fuori servizio ecc…). Con “questione morale” s’intende, solitamente, il pretendere che chi fa il politico sia più “pulito” dei propri elettori, e questo per una questione di principio: a governare devono essere i migliori tra di noi. Suona un po’ platonico, non trovate? Ecco, io invece preferisco Aristotele (e mi rendo conto di far parte di una fazione in questo, ma tantè, credo sia la fazione giusta).
Ve li ricordate Platone e Aristotele? per chi di voi abbia visto la celebre “Scuola di Atene” di Raffaello sono i due personaggi centrali, che non a caso occupano una posizione da protagonisti nell’affresco: da loro in avanti buona parte della storia culturale dell’occidente può essere iscritta senza troppi sforzi (anche se, ovviamente, si fa per semplificare) in una dialettica tra aristotelici e platonici. Prima che qualche collega mi accusi di uccidere la Filosofia (vedo già le vostre dita fremere) preciso che sto solo parlando di una questione di metodo, della maniera in cui si organizza la propria ricerca a prescindere dagli esiti (in quel caso dividere la storia del pensiero occidentale in queste due fazioni si rivela un po’ più pretenzioso). Ma torniamo ai nostri due capoccioni, cosa li rende così speciali? Dopotutto la storia della filosofia greca si articola quasi sempre in rivalità tra personaggi e scuole (cinici/cirenaici, Socrate/Gorgia, stoici/epicurei ecc…) eppure è la loro dicotomia a farsi sentire anche negli autori di epoche successive (e difatti saranno loro i due grandi Maestri del Medioevo).
Partiamo dal quadro e dall’osservazione più classica che viene fatta: quello a sinistra, Platone, indica il cielo mentre quello a destra, Aristotele, fa cenno di rimanere per terra. Ciò che poi si capisce leggendo questi due autori non è che uno si interessi delle cose celesti e l’altro delle cose terrene, ma che interessandosi entrambi delle stesse materie si dotano di strumenti diversi per risolvere i problemi che trovano sulla strada: l’uno (Platone) parte da concetti puri che poi applica al reale, deducendo il mondo migliore che l’uomo può realizzare partendo dai concetti puri migliori che riesce a trovare, l’altro (Aristotele) cataloga il reale per trovarne le regole già esistenti e una volta compresone il funzionamento cerca di delimitare lo spazio di azione umano migliore possibile. Per questo nella riflessione politica, in parole povere, Platone ne fa una questione di principio, e quindi nella sua Repubblica devono governare i migliori e i più saggi perchè sono i più adatti, mentre Aristotele si prende la briga di analizzare le forme di governo già esistenti e di comprenderne il funzionamento e le ragioni, oltre che la possibile deriva.
Torniamo alla “questione morale” e al perchè non mi piace questo nome (e i nomi sono importanti, perchè in una certa misura determinano il significato). Se la questione è: “perchè ci dovrebbe interessare la caratura morale dei nostri politici?” non so davvero cosa rispondere, e questo perchè la parola “morale” evoca in me temi che riguardano tutto tranne l’amministrazione pubblica. Semmai proprio il contrario, dato che morale è un termine che rimanda decisamente alla sfera privata. E della sfera privata degli altri, a me, cosa dovrebbe importare? niente, appunto, a me degli altri (affetti esclusi, s’intende) interessa solo la sfera pubblica (altrimenti si scade nel gossip, che è precisamente l’interessarsi della sfera pubblica altrui). Ragionando da aristotelico non riesco a vedere la questione di principio che ad alcuni sembra un macigno insormontabile, perchè sto ragionando su come si governa un Paese, e nei politici vedo solo dei funzionari, non delle persone. Facendo un salto ulteriore mi renderei conto che ciò che è essenziale è che chi comanda non sia una persona che userà il potere cedutogli dagli elettori (ebbene si, democrazia è anche cedere un bel po’ del nostro potere decisionale a dei rappresentanti) per compiere dei reati o coprire quelli che ha commesso (e assicurarsi l’impunità): non perchè sarebbe scorretto in linea di principio, bensì perchè ogni reato prevede una vittima, e decidendo che alcune vittime non possano essere tutelate io sto trasformando la democrazia in qualcosa d’altro. Oltre a ciò permetterei che alcune persone fossero avvantaggiate nella propria personale vicenda umana, potendo compiere reati preclusi alle altre persone, il che risulta ancora più incompatibile con la democrazia. Questo non vuol dire che non possa essere necessario talvolta assicurare a qualcuno un’impunità, ma sicuramente può esserlo solo in vista di un bene comune (e non del conto in banca di qualcuno).
Per questo io cambierei quel termine, perchè ciò che è imprescindibile è l’immacolatezza della sfera pubblica di chi mi rappresenta in politica, ovvero l’onestà non tanto per una questione di immagine (che potrebbe anche essere vista come parte della sfera privata, in alcuni casi) ma per evitare che acceda alle leve del potere chi è interessato a sfruttarle per i propri fraudolenti interessi personali. Non devo provare gratificazione nel sapere “pulito” chi mi rappresenta, devo invece sentirmi rassicurato da una cosa del genere, perchè non posso pretendere che il voto della maggioranza degli italiani trasformi chiunque in un disinteressato fautore del bene pubblico, nè che alle cariche politiche aspirino solo onesti idealisti intenzionati a salvare la Patria.
Facciamo “questione etica”?.
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