Tag: Famiglia

mi piace pensarla così

E’ una storiella che gira da anni in rete. La prima volta che l’ho pubblicata era il 24 Maggio 2005
Stasera mi è arrivata una mail da Ullis (carissma amica svedese) contenente la traduzione in inglese della storia che lei ha ricevuto nella sua lingua madre… che giri!!!
L’ho ripescata:
Un professore di filosofia, davanti alla sua classe, […]

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Save the Children… con uno yak

C’era una puntata di Tutto in famiglia in cui lui regala alla moglie uno yak. Cioè, non proprio a lei, ma ad un contadino in Nepal, se non ricordo male. Vabbeh! Sta di fatto che ogni anno ci scervelliamo su come fare regali a gente che non ne ha proprio bisogno. Mi vengono in mente parecchi esempi, ma immagino che ciascuno abbia già sperimentato quello che intendo personalmente. È inutile che mi dilunghi.

Quello che propone Save the Children per quest’anno lo trovate spiegato nel video che segue. Sembra strano, ma è proprio uno yak che invitano a regalare. Magari qualcuno non sa neanche cos’è uno yak. Per costoro ho inserito apposta questo link a Wikipedia.

Posso però capire l’imbarazzo di chi trova l’iniziativa lodevole e vorrebbe aderirvi piuttosto che regalare un tagliere tirolese o un mattarello andino o un set di cartelli che indicano le uscite di sicurezza. E se al mio nipotino non interessasse regalare uno yak ad un altro? (Certo che se lo ricevesse proprio lui ne sarebbe entusiasta, sono sicuro. Ecco, sua madre forse un po’ meno!)

A tal proposito avrei una proposta: sarà chi riceve l’attestato di donazione ad esplicitare il desiderio di ricevere uno yak per Save the Children! E mi ci metto anche io!

Caro Gesù Bambino,

sono disposto a rinunciare ad un regalo in cambio di uno yak per Save the Children.

Daniel


(Magari qualcuno che ha qualche capacità tecnica in più di me potrebbe preparare un bel bannerino per chi è disposto a ricevere uno yak come me. Io la butto lì…)

Quello che segue è del comunicato stampa relativo all’iniziativa:

Il simpatico bue tibetano che per le famiglie di questo Paese significa latte nutriente, lana per vestirsi e un indispensabile aiuto nell’aratura dei campi. Ma ci sono regali per tutte le tasche e adatti a dare libero sfogo alla nostra fantasia e voglia di novità: dalle caprette ai vaccini, da un kit di assistenza per il parto all’aula di una scuola materna per un villaggio.

Ecco, io onestamente non so se gli yak sono simpatici. Non ne conosco molti, me se lo dicono loro sarà vero!


Se qualcuno desiderasse più materiale, mi mandi una mail, che ne ho a megabyte! Per informazioni può andare su desideri.savethechildren.it.

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La scuola elementare …

Sto ascoltando Veltroni ed è veramente carino vedere che non si è accorto che la campagna elettorale è finita ed ha perso! Ma no … non perdiamo tempo a ragionare di topo Gigio … ma parliamo di scuola.
Dirò la mia, in pochissime parole, proprio per rispondere alla piazza che sta al Circo Massimo:

maestro unico: che […]

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LE TRE SCIMMIE Il Cinema d’Autore A Riva del Garda

Torna puntuale l’appuntamento settimanale con la tradizionale rassegna dedicata al cinema di qualità: Cinema d’autore – proposto dal cinema Roma e patrocinato dal Comune di Riva del Garda – mantiene l’apprezzata formula della doppia proiezione settimanale, il mercoledì e il giovedì alle ore 21. Mercoledì 22 e giovedì 23 ottobre la proizione della pellicola Le […]

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Una firma per Saviano

Da qualche giorno Repubblica ha lanciato una raccolta di firme a sostegno di Roberto Saviano, il giovane scrittore che con il best seller Gomorra ha denunciato azioni e metodi della camorra, facendo anche nomi e cognomi dei boss, è stato più volte minacciato di morte, e vive sotto scorta.
L’altro giorno ha espresso la volontà di lasciare l’Italia per avere una vita normale.
La raccolta di firme è un sostegno allo scrittore, e un rifiuto che chi si batte per la legalità debba scappare.
Ecco il testo della petizione:

Roberto Saviano è minacciato di morte dalla camorra, per aver denunciato le sue azioni criminali in un libro – “Gomorra” – tradotto e letto in tutto il mondo. E’ minacciata la sua libertà, la sua autonomia di scrittore, la possibilità di incontrare la sua famiglia, di avere una vita sociale, di prendere parte alla vita pubblica, di muoversi nel suo Paese. Un giovane scrittore, colpevole di aver indagato il crimine organizzato svelando le sue tecniche e la sua struttura, è costretto a una vita clandestina, nascosta, mentre i capi della camorra dal carcere continuano a inviare messaggi di morte, intimandogli di non scrivere sul suo giornale, “Repubblica”, e di tacere.
Lo Stato deve fare ogni sforzo per proteggerlo e per sconfiggere la camorra. Ma il caso Saviano non è soltanto un proble
ma di polizia. E’ un problema di democrazia. La libertà nella sicurezza di Saviano riguarda noi tutti, come cittadini.
Con questa firma vogliamo farcene carico, impegnando noi stessi mentre chiamiamo lo Stato alla sua responsabilità, perché è intollerabile che tutto questo possa accadere in Europa e nel 2008.

Vi invito dunque a firmare, per dare un sostegno, seppur misero, a Saviano e a tutti coloro che credono in un’Italia libera dalla piaga della mafia.
Per farlo cliccate QUI

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Dio Esiste! o forse no?

Haider è morto. Ubriaco.
I famigliari erediteranno un patrimonio pari a 15 milioni di euro. Uno zio di Haider aveva acquistato, nel periodo nazista, un’intera valle delle Alpi da una vedova ebrea. Ovviamente pagando un prezzo congruo. Con i tempi. Questa valle oggi vale 15 milioni di euro.
Ora capisco perchè Haider decantava le lodi di alcune politiche […]

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Una nuova partita IVA !!!

In verità c’è da un po’ … ma non le avevamo ancora dato il benvenuto!!!
Silvia è formalmente in attività !!! Ed ha già aperto lo studio !!!
Va da sè che … se qcuno cerca, o conosce qcuno che cerca … ora sapete chi consigliare !!! Garantisco io !!!
Di cosa si occupa??? Giusto, non l’ho scritto! […]

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Sul PGT di San Felice

Vi riporto la lettera della sig.ra Tiboni Michela pubblicata oggi sul Bresciaoggi. Potrà sembrarvi strano ma in fondo, se ci pensate, non lo è.
Quanto scritto dalla sig.ra Tiboni, che a tratti è frutto di una sua personale interpretazione dei dati e quindi non è necessariamente la verità , deve a mio avviso essere considerato come […]

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facciamo che ci crediamo…

Alitalia, pace fatta in casa Colaninno
La fumata bianca a palazzo Chigi ricompone anche la ‘distanza’ tra il padre Roberto presidente di Cai e il figlio Matteo, ministro ombra del Pd 
Se crediamo a quanto sopra, non avremo nessuna difficoltà a credere anche a questo
Matteo propendeva, in linea con tutta l’opposizione, per la cessione di Alitalia ad […]

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Il post annoiato della domenica pomeriggio.

Ciao.
Visto che son qui che mi sto annoiando, ho deciso di annoiare un po’ anche voi, o miei cari 3 lettori, raccontandovi come ho buttato via questa domenica. Ma anche no, direte voi. Ma anche sì, dico io. Non si parlava di Internet=Condivisione? E allora!
Stamattina sono andata all’Ikea, e come ogni ogni buona blogger che […]

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Taizé 08

Domenica sera sono rientrato da Taizé ma non ho scritto ancora niente (mica come chi si dà da fare) perché avevo un po’ troppe cose da recuperare prima di potermi mettere a produrre un post. Ora che mi sono liberato dagli impegni più pressanti è venuto il momento di mettere giù due righe su quello che è successo settimana scorsa, ma da dove cominciare? Facciamo che parto proprio dall’inizio inizio e poi vedo un po’ come sviluppare la cosa…

Quest’anno eravamo in 17 a partire da Desenzano. Per le iscrizioni ci avevo già pensato più di un mese prima, escluso per i due che si sono aggiunti più tardi. Ai biglietti del treno non ci ho pensato io. Ha fatto tutto il Cesare al quale vanno dunque i miei ringraziamenti e penso anche quelli degli altri. Nonostante questo lì a Taizé i frati e quelli dell’organizzazione hanno tendenzialmente fatto riferimento a me. Per fortuna però Anna e Micaela sono andate al posto mio al primo incontro con gli altri capi gruppo che me n’ero completamente scordato.

Quest’anno per la prima volta ho anche fatto da contact person, che significa che guidavo un piccolo gruppo di riflessione relativo all’Apocalisse, l’argomento scelto per la settimana. Appena si arriva a Taizé chi ha più di 17 deve scegliere tra due argomenti e la settimana di silenzio. Io ho appunto scelto l’Apocalisse e poi, già che c’ero, ho fatto da traduttore per alcuni italiani dall’inglese e da guida in questo gruppetto di dieci persone in cui abbiamo discusso sul brano biblico presentato da un frate prima. Nel dettaglio abbiamo parlato dei primi tre capitoli del libro della Rivelazione.

Come lavoro (già, perché mica si tratta di una vacanza) ho scelto di fare l’accoglienza alla Casa (così si chiama “l’ufficio” da cui passano quelli che sono appena arrivati a Taizé). Mi sono scelto il turno della mattina che andava dalla colazione alla preghiera di mezzogiorno, e dunque dalle 9.30 alle 12.20. Il primo giorno ci hanno spiegato cosa dire ai nuovi arrivati e i fogli da seguire, ma naturalmente a me nei primi giorni hanno solo dirottato casi non contemplati dalla guida. Almeno si tratta per lo più di italiani, visto che ero l’unico italiano nel gruppo. Il lavoro maggiore comunque l’hanno fatto quelli che parlavano francese, perché mi sono accorto che durante la settimana vengono più persone dai dintorni. La permanenza standard sarebbe da domenica a domenica, come abbiamo fatto noi.

Un po’ per il lavoro che ho scelto, un po’ per il gruppo grandicello, credo, non ho socializzato quanto gli anni scorsi, ma non fa niente, visto che la sera stessa del giorno in cui sono rincasato ho trovato una richiesta di amicizia su Facebook di un ragazzo olandese che avevo conosciuto l’anno scorso.

Poi mi sono informato per l’incontro che sarà a Nairobi in Kenya questo autunno. Sarei quasi intenzionato ad andarci per vari motivi che non spiegherò ora. I giorni dell’incontro sarebbero dal 26 al 30 novembre, ma è possibile presentarsi là anche un settimana abbondante prima per farsi ospitare da una famiglia locale per una decina di giorni prima dell’incontro e capire un po’ meglio come vive e ragiona la gente là. Ma prima devo un po’ vedere come sono messo con i vari impegni parrocchiali, sportivi e, non ultimi, universitari (mi riferisco alle associazioni studentesche, mica allo studio!).

Per il momento chiudo qua e aspetto domande nel caso ce ne fossero. Gli aneddoti arriveranno con le foto fra qualche giorno, senza troppa fretta che mi resta una settimana per preparare due/tre esami.

Nella foto il laghetto del parco di Taizé.

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Ottaviano Del Turco Superstar

“Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.” (Matteo 10,32)

Poi uno magari se la prende coi socialisti, ma a guardare bene tutti gli ultimi messia vengono da li. E se Craxi ormai è morto per mondarci dai nostri peccati pecuniari, Del Turco forse riusciamo a tenercelo ancora un po’ sperando in quache miracolo (l’Italia ne ha bisogno, no?).

Sarà per questo che in giro c’è tanta ansia di trovare il messia che nemmeno duemila anni fa a momenti (avete visto Brian di Nazareth?), perchè poi a non riconoscerlo si rischia l’inferno, e magari Dio è uno che ci tiene alle scadenze fighe (vabbè, i duemila sono passati da un po’, ma volendo il calendario lo si modifica poi).

E allora vai Del Turco! vinci, e con te vincerà l’Italia intera!

Hai rubato? hai messo le mani nel sistema sanitario per tornaconto finanziario fregandotene della salute dei cittadini? è pure un vizio di famiglia (politica)? anche fosse vero, a noi non importa. Ci servi pulito per pulire anche noi, per portarci una nuova era di speranza e felicità, e magari vedi pure se Dio mi può allungare i numeri dell’enalotto.

Anch’io voglio gridare che lo amo, l’ho sempre amato e credo in lui e nella sua innocenza, perchè ne va della mia anima! lasciate pure che i giudici facciano le loro sentenze, loro ce l’hanno sempre avuta coi messia, ma questa volta sulla croce ci finiranno loro! Cri…Cribbio!

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1° Agosto

Quand’ero piccolo (negli anni ‘70) si partiva per le vacanze il 1° di agosto e si tornava il 31° agosto. Lavorava solo mio padre, mia madre era una "scarpara" faceva cioè le tomaie delle scarpe e la paga non era una paga ma una miseria. Comunque, negli anni ‘70, una famiglia di 4 persone riusciva […]

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Lavorare meno, Guadagnare meno, Essere più ricchi

Durante gli incontri ed i dibattiti cui partecipiamo per discutere i temi del PIL superfluo e della cultura del BIL, ci capita spesso di trovare forti resistenze attorno a questo concetto.
Solitamente ci si fa notare che gli stipendi sono già bassi, e non si riesce ad arrivare a fine mese (tendenzialmente da parte di chi […]

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