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Cari 25 lettori…

Solo per avvisare che è un periodo un po’ così, tra gli ultimi due esami e la tesi che oggi mi è stata finalmente approvata dal professore, oltre che il corso di inglese e la vita sociale che ogni tanto mi fa sapere di aspettarsi qualcosa da me, ogni tanto. Se vi sembra che stia perdendo colpi resistete, tra poco riprenderò a scrivere con la solita frequenza, per la gioia di grandi, piccini e medi.

Per il resto sto or ora facendo un cospicuo aggiornamento del mio profilo Flickr, per chi fosse interessato alla mia attività di fotografo dilettante, e sto valutando la possibilità di dare un senso anche al mio tumblr, decisamente un po’ sacrificato alla lunaticità del mio umorismo. Datemi solo il tempo di inventarmi l’ennesimo hobby.

Ah già,il blog. Per questo blog pensavo di dare un po’ di spazio anche alla divulgazione scientifica, contestualmente alla tesi che tra poco comincerò seriamente a scrivere. D’altra parte solo politica stufa, no? beh, non penso di lasciarla perdere, comunque, il che temo significherà (sigh) un maggior numero di post. Vedremo, sono solito disattendere le mie stesse aspettative. Ad ogni modo questa eventuale divulgazione scientifica andrà sotto la categoria “il mondo funziona così”, che effettivamente da qualche tempo sta ritagliandosi sempre più spazio (a dimostrazione che parlo parlo, ma è più che altro un giustificare cosa già fatte o farle passare per progettate).

Fine del noioso post di servizio, see you soon!

p.s. ricordatevi che accetto ancora suggerimenti per creare il best of!

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Urbino happy ending

Lo so che avevo promesso di raccontare come era andato il fine settimana ad Urbino, ma che volete che vi dica, non ho l’ispirazione. In fondo, alla GGD non ci sono andata, l’AcaBarcamp l’ho proprio ignorato, alle Olimpiadi dei Blogger non ho partecipato… lo ammetto: ho solo cazzeggiato.
Ed è stato fa-vo-lo-so!!!
Siccome Sara non […]

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Nexus – Facebook’s graphical network

Grazie a Luca Conti ho scoperto dell’esistenza di Nexus (credo che per accedere alla pagina linkata si debba essere utenti di Facebook), una piccola applicazione che ha subito conquistato il mio cuore. Installandola sul proprio account di Facebook, questa traccerà tutti collegamenti che i propri contatti hanno tra loro, dando luogo a una bellissima nuvola (o di più a seconda dei casi). A lato è possibile visualizzare la mia dalla quale si evince come si distribuiscono le mie amicizie.

L’insieme più denso in basso a sinistra rappresenta la mia “nuvola sociale” di Desenzano e d’intorni. Quello invece in alto a destra è relativo a Bolzano. I pallini abbastanza isolati in alto a sinistra sono invece gli ultimi due anni di Taizé, se così si possono definire. A dire il vero c’è anche un’amicizia di tre anni fa ma è isolata tra i due insiemi maggiori.

Sarebbe interessante vedere la mappatura di tutte le relazioni umane di una persona, non solo dei contatti di Facebook, ma ovviamente non è possibile. Così si potrebbe vedere ancora più nel dettaglio quanto i propri impegni, responsabilità, attenzioni e tutti gli altri corollari delle relazioni umane si distribuiscono.

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Appunti di Viaggio: il mio Tumblr personale

Fino a poco tempo fa ne sapevo poco o nulla dei Tumblelog ma c’è davvero voluto nulla perchè non potessi più farne a meno.  
I tumblelog dovrebbero essere usati per condividere creazioni, scoperte, esperienze… il mio è diverso! 
Uso il tlog (wow vista la padronanza dei termini?!?) come ‘block-notes’: prendo nota di un link, di una notizia, […]

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INGARDA TRENTINO: Benessere al lago nel Garda Trentino

Durante l’arco dell’anno, tra lavoro ed impegni vari, il riposo e la spensieratezza del periodo estivo sembrano un ricordo lontano e sfumato.
Anche durante la stagione autunnale, vista la disponibilità di un sistema d’intrattenimento e relax ricco di iniziative, la straordinaria ricchezza del Garda Trentino rappresenta invece un’ottima soluzione allo stress ed alla noia del quotidiano.
Sin […]

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Conoscere la Borsa

Ormai da più di una settimana è partito il concorso “Conoscere la Borsa”, un gioco in cui le squadre iscritte (massimo 4 membri) partono con 100.000 euro virtuali e attraverso investimenti su alcune borse europee e su un carnet di titoli ristretto fino al 16 dicembre. In palio 600 euro per membro della squadra vincente. Dalle nostre parti (Bolzano) il concorso è supportato dalla Cassa di Risparmio. Più informazioni sono su questa pagina.

Dalla classifica provvisoria abbiamo scorperto di non essere l’unica squadra dell’università, quindi è in ballo una specie di derby. Vedremo come andrà.

Un’amica ci ha detto che è stato scelto il peridodo peggiore per un gioco del genere, visto l’andamento di questi giorni delle borse, ma non sono d’accordo. Il primo in classifica in neanche due settimane ha guadagnato € 28.000. Questo non per fare rabbia al mio prof di Diritto Commerciale che proprio settimana scorsa si lamentava di aver perso qualcosa come € 8000 in un giorno, ma per dire che si impara a non scoraggiarsi anche quando tutto sembra andare male. Noi siamo in attivo di soli € 2500 al momento e oggi si sono iscritti altri quattro nostri amici proprio quando ormai manca poco alla chiusura delle iscrizioni.

Il gioco mi sta appassionando parecchio. L’unica pecca è che possiamo fare transazioni alle 11 e alle 17 di ogni giorno e quindi spesso non possiamo fare altro che assistere passivi all’andamento della borsa.

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3° WORLD CUP TAEKWON-DO IL DU LAC ET DU PARC GRAND RESORT Ospita la Federazione Italiana Taekwon-do

Saranno ben 1500 gli atleti che dal 15 al 19 ottobre animeranno le sponde del Lago di Garda per il campionato di Taekwon-do che avrà luogo presso il Palacongressi.
Riva del Garda si trasformerà in un grande ring, dove avranno luogo gli incontri che decreteranno il campione del mondo della nobile arte marziale del Taekwon-do.
Come spesso […]

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I DEMONI DI SAN PIETROBURGO Il Cinema d’Autore A Riva del Garda

Torna puntuale l’appuntamento settimanale con la tradizionale rassegna dedicata al cinema di qualità: Cinema d’autore – proposto dal cinema Roma e patrocinato dal Comune di Riva del Garda – mantiene l’apprezzata formula della doppia proiezione settimanale, il mercoledì e il giovedì alle ore 21. Mercoledì 15 e giovedì 16 ottobre la prima proiezione con I […]

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I love Internet, e tu?

Autunno, tempo di memes!
Questa è la volta di I Love Internet: ci si scatta una foto o un video con un cartello con su scritto “I love Internet” (se volete lo scaricate qui) e la si carica online. Il tag da usare è iloveinternet.
L’obbiettivo è raccogliere 100.000 foto entro fine 2009. 
Io ho la fortuna di aver […]

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Mi è semblato di vedele un blogger

Ovvero della Sindrome da Miraggio Post BarCamp, più comunemente nota come Sindrome da Miraggio Post BarCamp.
Dottore, mi succede una cosa strana.
Mi dica.
Quando torno da questi week end con i miei amici blogger, in cui rendiamo tangibile quello che è l’abituale cazzeggio sul web, insomma quando torno dai barcamp o dalle blogfest o dai blograduni in […]

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CONFERENZA OCSEEconomia del turismo e Globalizzazione

I governi sono chiamati a mettere in atto strategie efficaci a rendere l’industria del turismo più competitiva e dare vita ad azioni di cooperazione con l’industria e le regioni nel promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile. E’ la sintesi del documento finale dell’incontro che si è tenuto il 9 ed il 10 […]

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Contro quale Natura?

Tormentone tra i tormentoni, la condanna di “innaturalità” è da sempre (o perlomeno da che io ricordi) una delle più efficaci armi d’offesa nel dibattito pubblico. Chissà poi perchè, in fondo non c’è in giro molta gente così determinata a tornare nel proprio Eden ideale. È probabile che, più o meno consciamente, la Natura tirata in ballo sia in effetti una costruzione narrativa, mitologica, una maniera per raccontarsela ed evitare di affrontare direttamente ciò che sfugge alla propria manichea versione del mondo, a ciò che è ambiguo e in quanto ambiguo da sempre tabù.

Il motivo della tirata di qua sopra è che dal 7 ottobre 2008 al 7 gennaio 2009 Genova (dove peraltro si terrà il Gay Pride 2009) ospiterà la mostra “Against Nature”, dove prevalentemente per mezzo di cartelloni esplicativi (ma si sa mai che si riesca a vedere anche qualche filmato, cari lettori zoofili) verrà trattato in maniera decisamente esaustiva il tema dell’omosessualità nel mondo animale.

“Dalla pletora di casi portati si deduce che l’atto sessuale negli animali sociali esuli dalla mera riproduzione e sia piuttosto praticato per trarne piacere. Più gli animali sono sociali più questi presentano varietà di comportamenti sessuali, di cui l’omosessualità è il più diffuso. La causa dell’omosessualità, probabilmente, non è univoca e può risiedere sia in componenti genetiche che ambientali. In entrambi i casi si tratterebbe di processi che avverrebbero normalmente in natura.” (dal già linkato articolo di Pikaia)

Ricordo che quando ero alle scuole medie un amico mi disse che di tutti gli animali apprezzava soprattutto umani e delfini, poichè unici a godersi l’amplesso (non conosceva la famosa storiella sui maiali, pare), a quanto sembra sbagliava per difetto se i casi documentati di “specie omosessuali” (e che quindi praticano il sesso anche al di fuori di logiche riproduttive), in continuo aumento, sono oltre 1500.

Ora, appurato che l’omosessualità non è “contro natura” nel senso più letterale del termine (ovvero: prodotto di una o più culture umane, in questo caso “deviate”), sono andato in cerca delle critiche di routine che eventi come questi suscitano per trovare eventuali altre fandonie da sfatare. Ho scoperto, con mia sorpresa, solo questo articolo dell’Occidentale che porta tuttavia avanti le sue argomentazioni in una maniera interessante, vediamo:

è il termine ‘natura’ che viene equivocato dai nemici-di-tutti-i-pregiudizi. Per il giusnaturalismo classico, natura non è tutto ciò che è oggetto di esperienza […] ma ogni vita che si svolge nel segno della conservazione della specie e che, pertanto, adempie tanto meglio al suo fine quanto più cresce sana e gagliarda. Il problema non sta nel registrare quel che c’è ma nello stabilire se quel che c’è è sano o patologico.[…]Il vero contenzioso tra modernisti e tradizionalisti sta in ciò che per i primi la distinzione tra il normale e il patologico è molto problematica se non arbitraria mentre per i secondi vi è una ‘recta ratio’ iscritta ‘in rerum natura’ che consente di affermare che certi prodotti sono ben conformati mentre altri presentano evidenti difetti. Entrambe le posizioni stanno nel regno dei ‘giudizi di valore’ e, pertanto, non possono esibire il lasciapassare della scienza.[…] basta, però, che non si pretenda di imporre a tutti le stesse ‘concezioni del mondo’( o meglio le stesse ‘filosofie della natura’) attraverso una mirata riforma morale e intellettuale dell’insegnamento e, quel che è peggio, di farlo in nome della Scienza

L’argomentazione è più sottile di quella che mi aspettavo (già, non mi aspettavo granchè) ma come al solito in questi casi denota un’ignoranza di fondo, o perlomeno una cattiva fede sottesa (se non entrambe). Innanzitutto non coglie l’importanza di documentare l’incredibile diffusione di una pratica che prima si credeva, al di fuori del genere Homo e dei bonobo, quantomeno episodica (perlomeno per quanto riguarda l’opinione pubblica, e di una mostra stiamo parlando): se un comportamento del genere è così diffuso è probabile, difatti, che banalmente “serva” a qualcosa. È questo a smontare l’argomentazione di Cofrancesco (il giornalista dell'”Occidentale”), perchè proprio questa diffusione esclude la possibilità che l’omosessualità sia un comportamento patologico e la pone nel novero delle strategie disponibili per l’organizzazione della vita animale. Se volete è un po’ lo stesso motivo (qui però potrei attirarmi le antipatie anche di qualche scienziato più dawkinsiano di me) per cui la ricerca sulle supposte cause dell’omosessualità brancola tanto nel buio: non si tratta tanto di un’eccezione alla norma, quanto di una delle carte che si possono pescare nel mazzo, e pertanto è probabilmente correlata biologicamente solo a fattori di “preferenza” (che sono stati più o meno individuati a più riprese), un po’ come la passione per le bionde e statuarie nordiche o per le focose e tascabili latine.

Certo, se fosse scelta dalla totalità di una specie questa non supererebbe la prima generazione, ma questo ha importanza? In qualche maniera il comportamento omosessuale si protrae presumibilmente da sempre in un numero vertiginoso di specie, questo dovrebbe bastare ad assicurargli la patente di comportamento non-patologico e probabilmente utile (ad esempio ad assicurare cure parentali aggiuntive in un eventuale threesome animalesco, tanto per fare un esempio fantasioso). Questa è semmai l’unica “recta ratio inscritta in rerum natura” tanto sbandierata da Cofrancesco: la conservazione della specie va oltre la semplice equazione xx+xy=andate, moltiplicatevi e morta lì.

Per chiudere (sperando di continuare nei commenti come nel pezzo su Darwin), vorrei far presente quanto poco sopporti chiose conclusive come quella di Cofrancesco. Chi impone ad altri le proprie concezioni del mondo è proprio quella schiera di “naturalisti fai-da-te”, che nel nome della propria libertà limitano quella altrui, arrogandosi il diritto di decidere cosa sia giusto e insegnabile e cosa sia sbagliato e perlomeno da nascondere, visto che per generosa concessione hanno smesso (a parole) di vietare e perseguitare.

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Urbino: andata.

Urbino andata non nel senso che ci sono andata, ma nel senso che oggi c’è il viaggio di andata. Perché ho già pensato che domani scriverò il post intitolato “Urbino: ritorno”. Lungimirante sono.
Insomma dicevo, ieri sera c’è stata la GGD ad Urbino. Non ne so ancora nulla ma immagino sia stata una delle GGD peggio […]

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