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LA VOCE DEL SARCA Mostra ed esperienza virtuale
Una mostra che è un tributo sia al fiume Sarca, sia più in generale all’acqua, la risorsa naturale universalmente considerata il simbolo stesso della vita. L’inaugurazione de La voce del Sarca avrà luogo sabato 6 dicembre a casa Collini (in via Segantini 9 a Riva del Garda); la mostra è all’interno del progetto S.a.r.c.a. […]
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EILEEN Incontro con la la scrittricie Elena Maria Pietra
Per la rassegna Corsi e incontri culturali, dalle 9.30 alle 11.30 di martedì 2 dicembre alla Biblioteca comunale di Sirmione si tiene l’incontro con la scrittricie Elena Maria Pietra, autrice di Elieen. Eileen è una ragazzina di dodici anni, come tante. Capelli rossi ribelli, un mare di lentiggini sul viso e la curiosa particolarità di […]
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CONFRONTIFino all’8 dicembre alla Galleria Civica Gian Battista Bosio
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Desenzano del Garda promuove la mostra collettiva Confronti, con opere degli artisti Alberto Cropelli, Cinzia Bevilacqua, Claudio Filippini, Elio Gnutti, Brescianini da Rovato, LeRond (Giovanni Lamberti), Giulio Mottinelli, Marco Manzella, Guido Moretti, Piero Tramonta. L’evento è allestito negli spazi della Galleria Civica Gian Battista Bosio fino all’8 dicembre. I […]
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Quando non riesci a mantenere il passo…
Io sono per la lentezza, ma quello schifo di Internet ci fa correre. Spero proprio che nel giro di dieci anni lo buttino nel cesso
Ornella Vanoni, Vanity Fair n. 42 del 22 ottobre 2008
E perchè non tornare al carretto con l’asino? Quello schifo di automobile ci fa correre!
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Perle ai porci
Questo potete leggerlo qui, ma vi consiglio di andare a cercarlo su LibMagazine dove troverete anche le fotografie di Nic’s Pics, lo Speakeasy di Michael Mazzei, la vignetta e i commenti cinematografici di Ciro Monacella, gli articoli di Piero dell’Olivo sulla manovra anticrisi, uno speciale sulla strage di Mumbay e molto altro. Buona lettura.
“Quando c’è […]
Cash cash cash
Pare che, nonostante nessuno là fuori voglia pagare questa crisi, i solerti giardinieri della Libertà non stiano perdendo tempo a chiedere pareri, tanto che nuovi tagli sempre più fantasiosi appaiono ogni giorno, accompagnati da esilaranti prove d’abilità comica.
“Prima di tutto Sky non e’ un concorrente di Mediaset in quanto viaggia sul satellite e ha altre regole. Quanto al provvedimento adottato dal governo, esso ha penalizzato anche Mediaset che sta per far partire una tv su abbonamento. Questo dimostra che la sinistra ha inventato il conflitto di interessi. E se Sky fino ad oggi ha goduto di un privilegio, questo lo deve ai suoi buoni rapporti con la sinistra. Noi siamo andati a eliminare questo privilegio e si sono inventati che e’ una norma punitiva. Non si sono accorti che qualche settimana fa abbiamo introdotto una norma che stabilisce che i libri di testo non si possono cambiare prima di cinque anni eppure questa norma colpisce la Mondadori nella quale la famiglia del premier ha qualche interesse. La sinistra e’ in divorzio con la realta’. La sua capacita’ di volgere a suo vantaggio, con assolute menzogne, quello che facciamo, e’ straordinaria”. (fonte addirittura il sito di Forza Italia)
Allora, va bene che stanno facendo cassa e da qualche parte i soldi devono uscire, ma è un peccato che, mentre ce lo mettono, per il culo ci debbano pure pigliare (anche se in effetti una presa salda aiuta, ma vabbè). Difatti Sky e Mediaset sono praticamente sullo stesso mercato, nel senso che Mediaset è di fatto la televisione a costo zero (la Rai è sempre meno un vero e proprio nemico) quindi far aumentare i costi della televisione a pagamento serve eccome a dirottare clienti sui tre canali di casa Berlusconi. Chiaro, non sono concorrenti diretti, ma questo non significa che Mediaset non benefici di eventuali flessioni nel mercato della tv via parabola (e la storia del canale commerciale di Mediaset non compensa poi più di tanto). Se Sky abbia avuto buoni rapporti con la sinistra non lo so, ma arrivare a dire che questo governo è occupato a riparare torti mi sembra degno al massimo del Bagaglino (ah, già)
È anche questo conflitto d’interessi? sinceramente non ne ho idea, potrebbe anche essere che l’IVA fosse effettivamente bassa, ma non essendo un esperto di questo genere di cose vi rimando a consultare blogger migliori (io mi sto solo divertendo con l’ennesimo, semplice post filologico-livoroso su Berlusconi e le sue dichiarazioni). Però il 10% in più sull’IVA porterà un 10% in più sugli abbonamenti, voglio vedere cosa si inventano per la campagna pubblicitaria di Natale. E infine affermare che una cosa del genera possa dimostrare che la sinistra ha inventato il conflitto d’interessi è addirittura incommentabile (sulla questione dei libri suppongo abbia invece ragione, ma non mi stupirei di scoprire che la Mondadori non ha interessi in quel campo).
Torna la porno tax, prelievo fiscale aggiuntivo che colpisce l’industria dell’eros più spinto. È una delle misure introdotte dal piano anti-crisi del governo, articolo 31. Non lieve: chi produce e commercializza materiale pornografico dovrà pagare un’addizionale del 25% sui redditi che ne derivano. (fonte il Corriere)
Un taglio invece sconfina nel surreale è questa famosa porno tax, “finalmente” da applicare dopo anni dalla prima proposta. Di per sè sarebbe già di suo una tassa difficile da applicare, dato che la maggiorparte del fatturato dell’industria porno è sommerso se non addirittura prodotto all’estero e “rivenduto” su internet, ma tanto per aggiungere ancora una spruzzata di ridicolo pare che la valutazione di cosa sia porno e cosa no (dato che esiste, oltretutto, una notevole mole di materiale borderline) spetti a Sandro Bondi. Il discrimine pare che sia la simulazione o meno dell’atto sessuale, il che ci fa pensare a un Bondi attivo già sul set per capire se v’è effettivamente penetrazione (ammesso che riesca a capirci qualcosa, s’intende) o più probabilmente un Bondi che ha finalmente un pretesto per compiere qualche sano atto censorio, che un po’ si era capito desiderasse da tempo attuare. Se poi ne uscirà anche qualche soldo per le casse dello Stato non si capisce bene, ma ho la netta impressione che ci credano davvero.
Tutto qui? no, il dl è lunghetto e andrebbe studiato a fondo, cosa che probabilmente farò nei prossimi giorni se troverò il tempo. Ma un po’ spero che lo faccia qualcuno per me (segnalate segnalate segnalate). (EDIT: non ho tempo, considerato che leggere economia per me è impegnativo, ma sono sicuro troverete blogger migliori in questo ambito)
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Cash cash cash
Pare che, nonostante nessuno là fuori voglia pagare questa crisi, i solerti giardinieri della Libertà non stiano perdendo tempo a chiedere pareri, tanto che nuovi tagli sempre più fantasiosi appaiono ogni giorno, accompagnati da esilaranti prove d’abilità comica.
“Prima di tutto Sky non e’ un concorrente di Mediaset in quanto viaggia sul satellite e ha altre regole. Quanto al provvedimento adottato dal governo, esso ha penalizzato anche Mediaset che sta per far partire una tv su abbonamento. Questo dimostra che la sinistra ha inventato il conflitto di interessi. E se Sky fino ad oggi ha goduto di un privilegio, questo lo deve ai suoi buoni rapporti con la sinistra. Noi siamo andati a eliminare questo privilegio e si sono inventati che e’ una norma punitiva. Non si sono accorti che qualche settimana fa abbiamo introdotto una norma che stabilisce che i libri di testo non si possono cambiare prima di cinque anni eppure questa norma colpisce la Mondadori nella quale la famiglia del premier ha qualche interesse. La sinistra e’ in divorzio con la realta’. La sua capacita’ di volgere a suo vantaggio, con assolute menzogne, quello che facciamo, e’ straordinaria”. (fonte addirittura il sito di Forza Italia)
Allora, va bene che stanno facendo cassa e da qualche parte i soldi devono uscire, ma è un peccato che, mentre ce lo mettono, per il culo ci debbano pure pigliare (anche se in effetti una presa salda aiuta, ma vabbè). Difatti Sky e Mediaset sono praticamente sullo stesso mercato, nel senso che Mediaset è di fatto la televisione a costo zero (la Rai è sempre meno un vero e proprio nemico) quindi far aumentare i costi della televisione a pagamento serve eccome a dirottare clienti sui tre canali di casa Berlusconi. Chiaro, non sono concorrenti diretti, ma questo non significa che Mediaset non benefici di eventuali flessioni nel mercato della tv via parabola (e la storia del canale commerciale di Mediaset non compensa poi più di tanto). Se Sky abbia avuto buoni rapporti con la sinistra non lo so, ma arrivare a dire che questo governo è occupato a riparare torti mi sembra degno al massimo del Bagaglino (ah, già)
È anche questo conflitto d’interessi? sinceramente non ne ho idea, potrebbe anche essere che l’IVA fosse effettivamente bassa, ma non essendo un esperto di questo genere di cose vi rimando a consultare blogger migliori (io mi sto solo divertendo con l’ennesimo, semplice post filologico-livoroso su Berlusconi e le sue dichiarazioni). Però il 10% in più sull’IVA porterà un 10% in più sugli abbonamenti, voglio vedere cosa si inventano per la campagna pubblicitaria di Natale. E infine affermare che una cosa del genera possa dimostrare che la sinistra ha inventato il conflitto d’interessi è addirittura incommentabile (sulla questione dei libri suppongo abbia invece ragione, ma non mi stupirei di scoprire che la Mondadori non ha interessi in quel campo).
Torna la porno tax, prelievo fiscale aggiuntivo che colpisce l’industria dell’eros più spinto. È una delle misure introdotte dal piano anti-crisi del governo, articolo 31. Non lieve: chi produce e commercializza materiale pornografico dovrà pagare un’addizionale del 25% sui redditi che ne derivano. (fonte il Corriere)
Un taglio invece sconfina nel surreale è questa famosa porno tax, “finalmente” da applicare dopo anni dalla prima proposta. Di per sè sarebbe già di suo una tassa difficile da applicare, dato che la maggiorparte del fatturato dell’industria porno è sommerso se non addirittura prodotto all’estero e “rivenduto” su internet, ma tanto per aggiungere ancora una spruzzata di ridicolo pare che la valutazione di cosa sia porno e cosa no (dato che esiste, oltretutto, una notevole mole di materiale borderline) spetti a Sandro Bondi. Il discrimine pare che sia la simulazione o meno dell’atto sessuale, il che ci fa pensare a un Bondi attivo già sul set per capire se v’è effettivamente penetrazione (ammesso che riesca a capirci qualcosa, s’intende) o più probabilmente un Bondi che ha finalmente un pretesto per compiere qualche sano atto censorio, che un po’ si era capito desiderasse da tempo attuare. Se poi ne uscirà anche qualche soldo per le casse dello Stato non si capisce bene, ma ho la netta impressione che ci credano davvero.
Tutto qui? no, il dl è lunghetto e andrebbe studiato a fondo, cosa che probabilmente farò nei prossimi giorni se troverò il tempo. Ma un po’ spero che lo faccia qualcuno per me (segnalate segnalate segnalate). (EDIT: non ho tempo, considerato che leggere economia per me è impegnativo, ma sono sicuro troverete blogger migliori in questo ambito)
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Pare che, nonostante nessuno là fuori voglia pagare questa crisi, i solerti giardinieri della Libertà non stiano perdendo tempo a chiedere pareri, tanto che nuovi tagli sempre più fantasiosi appaiono ogni giorno, accompagnati da esilaranti prove d’abilità comica.
“Prima di tutto Sky non e’ un concorrente di Mediaset in quanto viaggia sul satellite e ha altre regole. Quanto al provvedimento adottato dal governo, esso ha penalizzato anche Mediaset che sta per far partire una tv su abbonamento. Questo dimostra che la sinistra ha inventato il conflitto di interessi. E se Sky fino ad oggi ha goduto di un privilegio, questo lo deve ai suoi buoni rapporti con la sinistra. Noi siamo andati a eliminare questo privilegio e si sono inventati che e’ una norma punitiva. Non si sono accorti che qualche settimana fa abbiamo introdotto una norma che stabilisce che i libri di testo non si possono cambiare prima di cinque anni eppure questa norma colpisce la Mondadori nella quale la famiglia del premier ha qualche interesse. La sinistra e’ in divorzio con la realta’. La sua capacita’ di volgere a suo vantaggio, con assolute menzogne, quello che facciamo, e’ straordinaria”. (fonte addirittura il sito di Forza Italia)
Allora, va bene che stanno facendo cassa e da qualche parte i soldi devono uscire, ma è un peccato che, mentre ce lo mettono, per il culo ci debbano pure pigliare (anche se in effetti una presa salda aiuta, ma vabbè). Difatti Sky e Mediaset sono praticamente sullo stesso mercato, nel senso che Mediaset è di fatto la televisione a costo zero (la Rai è sempre meno un vero e proprio nemico) quindi far aumentare i costi della televisione a pagamento serve eccome a dirottare clienti sui tre canali di casa Berlusconi. Chiaro, non sono concorrenti diretti, ma questo non significa che Mediaset non benefici di eventuali flessioni nel mercato della tv via parabola (e la storia del canale commerciale di Mediaset non compensa poi più di tanto). Se Sky abbia avuto buoni rapporti con la sinistra non lo so, ma arrivare a dire che questo governo è occupato a riparare torti mi sembra degno al massimo del Bagaglino (ah, già)
È anche questo conflitto d’interessi? sinceramente non ne ho idea, potrebbe anche essere che l’IVA fosse effettivamente bassa, ma non essendo un esperto di questo genere di cose vi rimando a consultare blogger migliori (io mi sto solo divertendo con l’ennesimo, semplice post filologico-livoroso su Berlusconi e le sue dichiarazioni). Però il 10% in più sull’IVA porterà un 10% in più sugli abbonamenti, voglio vedere cosa si inventano per la campagna pubblicitaria di Natale. E infine affermare che una cosa del genera possa dimostrare che la sinistra ha inventato il conflitto d’interessi è addirittura incommentabile (sulla questione dei libri suppongo abbia invece ragione, ma non mi stupirei di scoprire che la Mondadori non ha interessi in quel campo).
Torna la porno tax, prelievo fiscale aggiuntivo che colpisce l’industria dell’eros più spinto. È una delle misure introdotte dal piano anti-crisi del governo, articolo 31. Non lieve: chi produce e commercializza materiale pornografico dovrà pagare un’addizionale del 25% sui redditi che ne derivano. (fonte il Corriere)
Un taglio invece sconfina nel surreale è questa famosa porno tax, “finalmente” da applicare dopo anni dalla prima proposta. Di per sè sarebbe già di suo una tassa difficile da applicare, dato che la maggiorparte del fatturato dell’industria porno è sommerso se non addirittura prodotto all’estero e “rivenduto” su internet, ma tanto per aggiungere ancora una spruzzata di ridicolo pare che la valutazione di cosa sia porno e cosa no (dato che esiste, oltretutto, una notevole mole di materiale borderline) spetti a Sandro Bondi. Il discrimine pare che sia la simulazione o meno dell’atto sessuale, il che ci fa pensare a un Bondi attivo già sul set per capire se v’è effettivamente penetrazione (ammesso che riesca a capirci qualcosa, s’intende) o più probabilmente un Bondi che ha finalmente un pretesto per compiere qualche sano atto censorio, che un po’ si era capito desiderasse da tempo attuare. Se poi ne uscirà anche qualche soldo per le casse dello Stato non si capisce bene, ma ho la netta impressione che ci credano davvero.
Tutto qui? no, il dl è lunghetto e andrebbe studiato a fondo, cosa che probabilmente farò nei prossimi giorni se troverò il tempo. Ma un po’ spero che lo faccia qualcuno per me (segnalate segnalate segnalate). (EDIT: non ho tempo, considerato che leggere economia per me è impegnativo, ma sono sicuro troverete blogger migliori in questo ambito)
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Pare che, nonostante nessuno là fuori voglia pagare questa crisi, i solerti giardinieri della Libertà non stiano perdendo tempo a chiedere pareri, tanto che nuovi tagli sempre più fantasiosi appaiono ogni giorno, accompagnati da esilaranti prove d’a…
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strani movimenti
Alcuni dicono che sono troppo "sensibile" alle chiacchiere di paese.
Forse è vero. Ma una cosa ho imparato. Ascoltare tutti, filtrare e poi pensare con la mia testa.
Le chiacchiere di paese in questi ultimi giorni sono assordanti specialmente dopo le dimissioni di un consigliere comunale di minoranza.
Si parla di un ex sindaco che ha in tasca […]
Puoi leggere l\\\’Articolo completo direttamente sul sito di rosso di sera…
Trove l’errore
Considerando la definizione di pure players (aziende nate in rete e che solo in rete operano) trovare l’errore nel periodo seguente:
Esempi di pure player sono marchi cari ai navigatori come Expedia.it, Volagratis.com, eBay, Yoox;
Puoi leggere l\\\’Articolo completo direttamente sul sito di Il blog di Andrea Spedale
I BackLinks e il tuo PageRank
BackLinks
I backlinks sono collegamenti verso il tuo sito provenienti da altri siti. I backlink permettono di tenere la traccia di altre pagine del web che ti linkano. Il numero di backlink è un’indicazione della popolarità o dell’importanza di un sito web o di una pagina.
Backlinks are incoming links to a website or web page. Backlinks enable you to keep track of other pages on the web that link to your website. The number of backlinks is an indication of the popularity or importance of that website or page. In basic link terminology, a backlink is any link received by a website (web page, directory, website, or top level domain) from another website. Backlinks are also called incoming links, inbound links, inlinks, and inward links.
Perchè i backlinks sono importanti?
La loro importanza sta tutta in un termine: motore di ricerca. Quando i motori di ricerca calcolano la rilevanza di un risultato ad una parola chiave (keyword), l’algoritmo considera il numero di backlink di qualità al determinato sito. Maggiore è il numero di backlink al tuo sito, più è alta la posizione del motore di ricerca. E’ facile capire che i backlink giocano un ruolo importante nel posizionamento su motori di ricerca (SEO). Alcuni motori di ricerca, soprattutto Google, danno grande importanza al numero di backlink di un sito, considerandolo più o meno credibile di altri sulla base della qualità dei backlink.
Quindi quantità ma anche qualità.
Misurare la qualità dei backlink.
Esistono diversi strumenti a disposizione in rete per misurare la qualità ed il numero di backlink del proprio sito.
Segnalo http://www.build-reciprocal-links.com/backlink_checker_tool.html
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Ritorno dal Catai
Puoi leggere l\\\’Articolo completo direttamente sul sito di Blog di Gigi Tagliapietra
Noi e gli altri
Puoi leggere l\\\’Articolo completo direttamente sul sito di Blog di Gigi Tagliapietra
Vedendo com’è andata
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Only the fittest
L’avevo promesso qualche tempo fa e oggi mi sono finalmente deciso, dopo aver trovato un metodo un po’ approssimativo ma efficace. Il blog “in che senso?” ha finalmente una galleria ufficiale dei migliori post scritti in questi primi mesi e in quelli che verranno, per accedervi basta cliccare sul nuovo bannerino posto subito sotto l’archivio dei post, nella colonna di destra (nota: cliccare sull’immagine qua sopra in questo post porterà invece all’indirizzo dell’immagine). A proposito, non essendo io un granchè come grafico il bannerino fa effettivamente un po’ pena: c’è qualche lettore smanettone che ha voglia di crearne uno simile (stesse dimensioni, colori e temi, magari solo col guscio del paguro) ma più bello?
Ora, perchè inserire un best of? oramai il blog sta crescendo, e se un tempo i visitatori occasionali potevano sfogliarsi l’archivio in una mezzoretta scarsa ora l’operazione sarebbe più laboriosa. Per questo ho inserito questa possibilità, così che i vecchi post più validi, secondo criteri del tutto personali (anzi, se voleve segnalarmi qualche vecchio pezzo che ho ignorato e che a vostro parere merita ascolterò volentieri), non vadano persi nei meandri della rete a causa della giustificata poca voglia di perdere ore dietro a uno schermo.
Buona lettura!
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Only the fittest
L’avevo promesso qualche tempo fa e oggi mi sono finalmente deciso, dopo aver trovato un metodo un po’ approssimativo ma efficace. Il blog “in che senso?” ha finalmente una galleria ufficiale dei migliori post scritti in questi primi mesi e in quelli che verranno, per accedervi basta cliccare sul nuovo bannerino posto subito sotto l’archivio dei post, nella colonna di destra (nota: cliccare sull’immagine qua sopra in questo post porterà invece all’indirizzo dell’immagine). A proposito, non essendo io un granchè come grafico il bannerino fa effettivamente un po’ pena: c’è qualche lettore smanettone che ha voglia di crearne uno simile (stesse dimensioni, colori e temi, magari solo col guscio del paguro) ma più bello?
Ora, perchè inserire un best of? oramai il blog sta crescendo, e se un tempo i visitatori occasionali potevano sfogliarsi l’archivio in una mezzoretta scarsa ora l’operazione sarebbe più laboriosa. Per questo ho inserito questa possibilità, così che i vecchi post più validi, secondo criteri del tutto personali (anzi, se voleve segnalarmi qualche vecchio pezzo che ho ignorato e che a vostro parere merita ascolterò volentieri), non vadano persi nei meandri della rete a causa della giustificata poca voglia di perdere ore dietro a uno schermo.
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