Universale e particolare

Mi è capitato di ricevere commenti, sia su questo blog sia direttamente, che contestano alcuni dei sindaci intervistati nel corso della , di cui si parla nel libro ma anche qui. In qualche modo le critiche ai sindaci intervistati sembrerebbero mettere in discussione le tesi del libro.

“Sindaci imprenditori” però non è un'apologia degli imprenditori che fanno i sindaci. Neanche contiene una tesi “antipolitica”, favorevole “a prescindere” a una sostituzione del personale politico professionale con figure provenienti dalla cosiddetta “società civile”. Metto tutto tra virgolette perché ogni espressione richiederebbe pagine e pagine di specificazioni, e chi ha letto il libro si è fatto un'idea delle mie posizioni in merito.

Mi limito a dire che ho cercato di ricavare da un numero limitato ma significativo di casi particolari alcune indicazioni universali: su come dovrebbe essere un sindaco, su come dovrebbe essere la politica. Il fatto che il sindaco di Pagani Alberico Gambino sia stato dichiarato decaduto dal prefetto di Salerno perché condannato per peculato non mi sorprende (non perché me lo aspettassi ma perché ho conosciuto la persona soltanto per un'intervista, benché lunga, e mi guardo bene dal costituirmi un'idea sull'ipotesi che sia un approfittatore o la vittima di un errore giudiziario – che potrebbe fare riconoscere nei successivi due gradi di giudizio dimostrando la propria innocenza). E neanche mette in dubbio l'impianto della ricerca, che non a caso si rifiuta di raccontare storie individuali come se si trattasse di campioni da imitare: se di “campione” possiamo parlare lo facciamo in senso statistico e in un campione si dovrebbero cogliere tutte i casi possibili, i buoni e i cattivi.

Allo stesso modo, i commenti sull'operato del sindaco di Leinì arrivati su questo blog contengono un giudizio politico (e infatti vengono anche da formazioni politiche): legittimo, ovviamente. Ma non minano le tesi del volume (sarei “vittima” del “sistema Coral”, addirittura). In questo caso devo dire di essere rimasto colpito dall'energia di Nevio Coral, e dalla competenza e determinazione del figlio Ivano, ma – come spiego nel libro – se chiedo all'oste com'è il suo è per farlo parlare e ricavarne delle indicazioni, non per “credere” alla veridicità di ciò che viene raccontato (il racconto non potrebbe essere una fonte in questo senso per il mio lavoro, anche se l'intervistato fosse in assoluta buona fede: per questo tipo di indagine andrebbero anzi sentite esclusivamente terze parti e raccolti dati oggettivi).

Non sono in grado di dire chi abbia ragione, perché non è stato questo l'oggetto del mio lavoro. Ho provato a identificare un modello: secondo il quale un buon sindaco deve avere capacità di visione, competenze gestionali, determinazione. Ogni cittadino giudicherà se e in che misura il proprio sindaco vi corrisponde.

PS: per i canavesani ci sarà l'opportunità di confrontarsi su tutto questo il prossimo 3 dicembre a Rivarolo.

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