Tag: Libri

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Gestisco qualche negozio on-line e faccio commercio elettronico.  Sui miei siti c’è in vendita di tutto.
Vendo carrelli manuali, ho un e-commerce di vendita gioielli in pietre dure, faccio anche la vendita di carrelli sollevatori. Non manca neanche la vendita di software gestionali.
Seppur per gioco, ultimamente ho iniziato la vendita di libri e dvd e la […]

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Fedeli alla linea (la linea qual è?)

Ma poi, c’è davvero bisogno di una linea? non dal punto di vista degli elettori (che gradirebbero, mi fanno sapere), ma da quello di chi deve effettivamente tenere assieme il vecchio Ulivo riverniciato. Oddio, sembro Cicchitto, facciamo che mi fermo, respiro e riprendo a capo.

Anzi no, vado avanti imperterrito e se mi riesce comincio pure una bella polemica (poi equilibrio con un post contro Cicchitto), in fondo non li ho votati proprio perchè volevano far fuori la componente “mancina”, e in parte è il tema di oggi. Per quale motivo la somma algebrica di Margherita e DS (più o meno l’opinione espressa oggi da Rutelli) deve dare per forza sinistra DC? voglio dire, c’è una spiegazione seria? non mi serve per forza uno scienziato, mi basterebbe una voce unificata che dal Loft scendesse tra noi comuni mortali e portasse il Verbo (meglio cominciare a utilizzare termini adeguati), se saranno perle ci sforzeremo di essere meno porci, promesso. E se non ce la faremo perderete qualche voto ora, ma alla lunga la chiarezza paga, perlomeno a sinistra.

Intendiamoci, anche a me piace sentirmi definire “progressista” e la “grande casa di tutti i partiti democratici mondiali” sembra davvero un posticino accogliente, ma prima o poi la differenza tra politica e letteratura va compresa. Se il PD si vuole spacciare per partito di sinistra deve stare nel Partito Socialista Europeo, non c’è molta alternativa, o quelli della Margherita non lo sanno di stare a sinistra? A un certo punto dovranno pur capirlo, e sennò che si staccassero e se ne andassero con Casini, tanto per prolungare ancora un poco la sua agonia. Seriamente, si potrebbe anche fare a meno di loro, e l’emorragia di voti la si recupererebbe in un paio d’anni (senza contare che un’alleanza per le elezioni la si può sempre fare e non cambierebbe molto da ora).

Ma non è tanto questo il motivo principale del mio rifiuto attuale per il PD (in futuro chissà, per ora mi sono iscritto alla Fondazione Daje su Facebook), quanto quell’insopportabile aria da primi della classe. Al grido di “noi siamo i buoni” si finisce per perdere, anche perchè non è solo snob ma soprattutto ingenuo: perchè non dovremmo avere con noi anche qualche “cattivo”? Perchè non possiamo avercela visceralmente con i capitalisti, i grandi ladri, i bigotti, i reazionari?. Dov’è finita l’energia che la classe operaia e i giovani trasmettevano al partito? (io sono dell’84, queste cose le ho più che altro lette in giro). Si capiva che il dialogo non lo si può assicurare sulla fiducia solo perchè “sarebbe bello”: ci sono tempi per il dialogo e tempi per la lotta, sbagliare questa valutazione significa condannarsi ad essere inefficaci, e il motivo per cui non ho votato Pd è che sapevo quale strada avrebbero imboccato, l’avevano addirittura annunciato. Ora, superati persino dalla Lega in quanto a capacità di fare opposizione, se ne accorgono anche loro proprio mentre riemergono antichi problemi che ne minano l’efficacia.

Senza contare la famosa “anima cattolica” del Pd, che come tutte le anime cattoliche il confronto tende a evitarlo il più possibile con pretese di comuni radici cristiane (cristiano a chi? vade retro) che dovrebbero far partire il supposto confronto da un punto molto vicino al loro. E il bello è che c’è ancora chi gli va dietro! voglio dire, dichiararsi anticattolici sarebbe una cazzata, ma spacciarsi per laici in certi casi è quasi un crimine. Ma dove intende andare il Pd con personaggi come Rutelli al seguito? ci sono anche personaggi maggiormente ragionevoli come la Bindi, io darei a loro le chiavi della cattolicità PD, se proprio non possiamo farla sparire (sempre tenendo conto che questo non significa diventare anticattolici). Sarebbe anche ora di schierarsi con forza su temi sgraditi alla Chiesa ma importanti per fare qualche altro passo verso una società migliore, o il PD vuole interpretare il lato (già coperto a destra) del cristianesimo più bigotto e appiattito sulle posizioni della Chiesa? un partito sinceramente progressista dovrebbe invece rivolgersi alla consistente parte di cristiani più o meno critici nei confronti del Papa (e non solo a loro, si spera).

Ma poi questi sono tutti discorsi che si scontrano con la realtà delle persone che lo dirigono, questo PD. Io ci provo anche a scrivere righe e righe su come cosa quando, meglio di me fanno tanti altri più bravi e più letti…ma poi uno pensa un attimo a chi sarebbe l’interlocutore e gli viene in mente D’Alema. Non so voi, ma a me pensare a D’Alema sfianca, mi sento come Sisifo, condannato a una pena tanto faticosa quanto inutile. I casi di Marta Meo e Scalfarotto, emersi questi giorni alla vigilia della fantomatica superassemblea, e le sporadiche rivelazioni sui minitramacci delle branche locali del PD che arrivano via Zoro sono solo l’ennesima conferma della situazione di cui D’Alema è il simbolo principe: una massa di personaggi più o meno competenti (soprattutto meno) che tiene saldamente le redini della nuova macchina da voti. Io non vedo da dentro la questione (non ditelo in giro, ma mi è venuta voglia di provare a infilarmi in qualche sezione bolognese), ma non capisco proprio come si possa uscire dal pantano. Ma sono pronto a dare una mano, giuro! dovete solo farmi capire come.

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Ritorno (macchizzato)

Era un po’ che non scrivevo. Un po’ perchè mi sono intrippato con twitter, un po’ perchè sono stato in cina un paio di settimana ed ultimamente per il cambio da PC a Mac.
Questo non è stato così traumatico come avrei potuto pensare. La cosa più complicata è stata ricostruire mentalmente la struttura del computer.

Non risuscire a capire dove si trovassero i files è stato un po’ frustrante all’inizio. Ora grazie a qualche stratagemma sulle visualizzazioni, ordine dei files e cambio icone sto meglio. Quando voglio aprire un file so esattamente dov’è. Anche se devo dire che lo “spotlight” è una funzione molto utile… ma comunque mi piace sapere che quell’offerta fatta a quel cliente relativa a quel progetto si trova nella sua bella cartellina! Sono paranoico? Mah … forse.

Però è quello che mi succede anche quando metto a posto la cantina/garage. Butto li roba per mesi … poi la mia frustrazione sale fino a cha un giorno mi rimbocco le maniche e rimetto tutto a posto. Nei giorni che seguono mi sento così tranquillo nel sapere che gli sci da fondo (usati una volta) sono belli imballati e messi sulla scansia; che la mia vespa è bella smontata ed i suoi pezzi riposti metodicamente da 10 anni per essere, chissà un giorno, rimessi insieme; i miei libri dell’università incatolati e catalogati, come se mi fossero di qualche aiuto o di qualche ispirazione. C’è uno psicologo alla lettura? Sono schizofrenico?

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La mia relazione con i libri

LeggereNon riesco a saziarmi di libri.E sì che ne posseggo un numeroprobabilmente superiore al necessario;ma succede anche coi libri comecon le altre cose: la fortuna nel cercarliè sprone a una maggiore aviditàdi possederne. Anzi coi libri si verif…

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La mia relazione con i libri

Leggere

Non riesco a saziarmi di libri.
E sì che ne posseggo un numero
probabilmente superiore al necessario;
ma succede anche coi libri come
con le altre cose: la fortuna nel cercarli
è sprone a una maggiore avidità
di possederne. Anzi coi libri si verifica
un fatto singolarissimo: l’oro, l’argento,
i gioielli, la ricca veste, il palazzo
di marmo, il bel podere, i dipinti,
il destriero dall’elegante bardatura,
e le altre cose del genere, recano con sé
un godimento inerte e superficiale;
i libri ci danno un diletto che va
in profondità, discorrono con noi,
ci consigliano e si legano a noi con una
sorta di famigliarità attiva e penetrante.

Da una lettera di Francesco Petrarca a Giovanni Anchiseo

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Il passato è una terra straniera – Gianrico Carofiglio

E’ da qualche settimana che ho finito di leggere questo libro di Gianrico Carofiglio, che di mestiere non fa esattamente lo scrittore, ma è sostituto procuratore antimafia a Bari.  E’ proprio a Bari è ambientato “Il passato è una terra straniera“; è un libro che fa riflettere sui momenti della vita, quando di fronte a […]

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Oscar e la dama in rosa – Eric Emmanuel Schmitt


Ci sono libri che cambiano la vita. Libri che racchiudono in sé un istante dell’infinito.
Sicuramente questo libro è uno di quelli! Potrà suscitare sorrisi, lacrime, angoscia, stupore.
Ma comunque sia, lascierà il segno. Una ferita. Uno squarcio. Un profondo dolore.
E con questi anche tanta, tanta speranza! Perché il male esiste, certo. Però dopo di esso c’è sempre qualcos’altro. Un qualcosa di positivo, di gioioso, di infinitamente più grande della sofferenza.

Con qualche citazione vi propongo la lettura di questo testo fondamentale per capire la preziosità della vita in ogni sua singola manifestazione.

“Ed è stato allora che ho capito che i miei genitori erano due vigliacchi. Peggio: due vigliacchi che mi prendevano per un vigliacco!”
“Se mi interesso a quello che pensano i cretini, non avrò più tempo per quello che pensano le persone intelligenti.”
” Ho capito che eri qui. Che mi rivelavi il tuo segreto: ogni giorno guarda il mondo come se fosse la prima volta. Allora ho seguito il tuo consiglio con impegno. La prima volta. Contemplavo la luce, i colori, gli alberi, gli uccelli, gli animali. Sentivo l’aria che mi passava nelle narici e mi faceva respirare. Udivo le voci che salivano nel corridoio come nella volta di una cattedrale. Mi trovavo vivo. Fremevo di pura gioia. La felicità di esistere. Ero incantato.”

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