Tag: la Rete

Gli errori sono sempre gli stessi, le soluzioni anche (cosa voglio da questo blog)

E insomma mi sono reso conto che gira che ti rigira si fanno sempre gli stessi errori, e anche questo blog è partito con la stessa piega sbagliata del mio primo (In che senso?). In breve: mi stavo prendendo troppo sul serio, e su un blog non è davvero il caso poichè questi hanno bisogno di nutrirsi del personale, del vissuto di chi li scrive, anche e forse soprattutto quando non parlano mai davvero di chi li scrive. Intendiamoci, questo non sarà mai il mio diario nè racconterà mai i miei tormenti adolescenziali (anche perchè ho 25 anni), ma non deve nemmeno essere una brutta copia di una rivista o di un giornale. Qui, d’ora in poi, ci troverete un ragazzo e (spero) futuro dottorando simpatico che alterna lunghi pezzi “accademici” (ma il meno legnosi possibile, e magari un po’ spiritosi se ci si riesce) di storia della scienza o divulgazione a raccontini, battute, segnalazioni conditi della parte pubblica della mia vita. Ed è così che si scrive un blog, credo (un anno di esperienza a scrivere di politica e attualità, perlomeno, mi dice che è una strategia che piace al lettore e rende più leggero lo scrivere al blogger).

Altrimenti, vi esorto a scrivere nei commenti una frase in dialetto trentino che esemplifica la situazione: “valà valà, vei zò da figher!” (“valà valà, vieno giù dal fico”).

p.s. Visto che, come ho scritto nell’ultimo post, l’Estate è tempo di repliche vi riporto anche un vecchio pezzo che scrissi un anno e qualche mese fa, quando mi resi conto di quello di cui mi sono reso conto oggi; è lungo, non leggetelo se avete di meglio da fare.

Accosta un attimo

Magari qualcuno si aspetta che io mi metta a parlare della manifestazione di Roma, considerato che come un po’ si temeva è stata buttata in caciara sul finire da Grillo. Nemmeno troppo dai, lui e la Guzzanti hanno usato parole un po’ forti, ma importa davvero qualcosa? c’era tanta gente (e questo è positivo), sul palco c’è stato spazio per tutti e non credo dovrebbe importare se qualcuno ha alzato il tono un po’ oltre la buona educazione, io per esempio mi sono un po’ stufato di essere educato (ma poi di fronte a una folla, e alla mamma davanti alla televisione, tornerei un ragazzo a modo non crediate). Ad ogni modo io a Roma non c’ero (gli ultimi esami mi trattengono a Bologna) e di farvi il commentino di quello che si legge in giro, stasera, non mi va.

Oggi volevo scrivere un po’ di questo blog, che circa tre mesi fa ho cominciato ad aggiornare con costanza nonostante la pagina fosse stata creata già qualche mese prima (c’erano un paio di post di prova, ora cancellati). Volevo, ma mi sono reso conto che sarebbe a) noioso per voi b) noioso per me c) Franco d) in controtendenza rispetto a come ho deciso di impostare il blog, e lì per lì non mi sembrava più il caso, finchè non mi sono reso conto di starmi prendendo troppo sul serio. Non so voi, ma a me l’idea di prendermi troppo sul serio (checché ne dica il mio coinquilino, che mi ha esortato a prendere questo blog perlappunto maggiormente sul serio) non piace per niente, sarà per via delle mie origini trentine ma mi sembra di sentire qualcuno che mi urla dietro “vèi zò dal figher!” (“vieni giù dal fico”, per chi non capisse), riportandomi coi piedi ben saldati al terreno. E quindi, ricapitolando, devo parlare del blog. Credo.

Divagazione n.1

Voi ve lo ricordate quando sono usciti i primi blog? ecco, bravi, io no. Ricordo vagamente che mentre a casa mia arrivava l’adsl flat (e finivano le bollette salatissime del 56k) qualcuno ogni tanto tirava fuori questa storia che c’erano i famosi blogger, gente scaltrissima che faceva tremare tutti nelle direzioni dei Grandi Giornali (in Trentino no, se vai da un trentino e gli dici che ci sta gente scaltra che fa tremare i Grandi Giornali quello ti lancia lo sguardo che si riserva ai pazzi e poi riprende a leggere l'”Adige”), ma non si sapeva bene chi fossero, o perlomeno io e i miei amici eravamo troppo occupati a passare da Napster a WinMx, da WinMx a Kazaa e da Kazaa a eMule per preoccuparcene. La rete allora era solo una grande banca dati, e io non avevo ancora la fame di informazioni che mi sarebbe venuta dopo.

Crescendo e passando di classe in classe cominciavo a diventare più colto, i miei voti salivano (non di tanto) ed essendo da sempre portato per le materie umanistiche (anche se con un professore di Scienze che non avesse fatto per buona parte Chimica forse sarei finito a Biologia) saliva in me anche la voglia di scrivere e di tenere uno dei famosi blog (che nel frattempo erano sempre più famosi, parlo del 2002-2003 circa). Il problema però era (è?) che mi mancavano sia gli argomenti sia la capacità di scrivere in maniera piacevole da leggere, e capirete che non sono due cose da niente, perciò il progetto naufragò…una mezza dozzina di volte. Eppure sembrava così facile per gli altri blogger! loro si mettevano alla tastiera e raccontavano le loro vite, apparentemente così interessanti ma a guardar bene molto ordinarie, e io che avevo una vita scoppiettante (a paragone di alcuni di loro, perlomeno), non riuscivo ad aprirmi o a scrivere qualcosa. Più tardi trovai uno sfogo per la voglia di scrivere (un gioco di ruolo testuale on line che mi tenne occupato quasi 3 anni, più un paio di forum connessi, ma è un’altra storia), ma questa cosa del blog che non riuscivo a scrivere mi rimase dentro, come quelle vesciche che si formano in bocca: a un certo punto ti dimentichi di averle, ma prima o poi la lingua ci passa sopra ricordandoti il fastidio che provocano.

Intermezzo

C’è da dire che ho cominciato a seguire seriamente alcuni blog solo da qualche mese, ovvero da quando ho cominciato a seguire quello di un mio ormai ex coinquilino, riscoprendo sia il piacere un po’ morboso di entrare per un poco nella vita degli altri in loro assenza sia quello di crearsi il proprio bar raccogliendo qua e là qualche fonte di dati e opinioni. E poi in tutto questo tempo (i 3 anni di prima) sono cresciuto, ho cominciato a diventare più consapevole del mondo in cui vivo e per il quale posso lottare, ho cominciato e ormai quasi finito l’università. Era forse così banale il problema? mi bastava accumulare qualche nozione e affinare un poco il senso critico? non lo so, ma ha funzionato.

Divagazione n.2

La colpa è di Berlusconi. Voglio dire, da quello che ho capito c’è una generazione che più o meno lo odia, gli attuali trentenni, una che più o meno lo ama, i ragazzini d’oggi, e io sto nel mezzo. Non nel senso che non lo odi, anche se forse lo faccio un po’ più freddamente, ma nel senso che il rapporto che la mia generazione ha con Berlusconi mi è sempre sembrato più complicato. Credo non ci pensi mai nessuno, ma la mia è la prima generazione che ha avuto sempre davanti Berlusconi e che in qualche maniera è cresciuta con lui, ma allo stesso tempo l’ultima che ha ha un vivo ricordo di Mani Pulite e delle monetine a Craxi, della Democrazia Cristiana universalmente riconosciuta come ladra e mafiosa (oggi tira aria di riabilitazione) e con un po’ di sforzo anche della caduta del Muro. In qualche maniera noi abbiamo sempre saputo che Berlusconi è un’anomalia, ma spesso ci sembra un’anomalia tutto sommato inevitabile, è un rapporto strano, che per molti non si risolverà mai in un giudizio vero e proprio.

Cresciuto in un ambiente un po’ ovattato, la mia presa di coscienza politica è avvenuta a scoppio ritardato e alla fine gira che ti rigira sempre perchè Berlusconi stava davvero esagerando, forse un po’ lo dovete ringraziare se vi piace questo blog (ma non fatelo con troppa convinzione). Col tempo ho studiato anche un po’ di teoria politica, e sono arrivato al punto da comprarmi storie del pensiero politico come quella di Chevalier per il solo fatto di averla trovata a metà prezzo (e non costa poco nemmeno scontata), oltre a volumi e volumi di storia e di attualità. Forse sto pure cominciando a entrare nell’età dell’attivismo, vedremo, sarebbe quasi ora. Insomma, da un’entrata nel “mondo degli argomenti da grandi” impulsiva, dettata dal midollo spinale, ora riesco pure a sostenere conversazioni interessanti, credo.

Cosa dovrebbe uscire da tutto ciò?

Confesso che mi sono un po’ perso, dov’ero rimasto? ah si, cosa vuole questo blog dal mondo (o più semplicemente da me). Beh, alla fine mi sono reso conto che non erano le nozioni e la capacità di scrivere a mancarmi, o mancavano ma non era importante perchè quello che mancava era la voglia di mettere la propria vita in rete. Me ne sono reso conto, perlappunto, quando mi sono fermato la prima volta che volevo parlare del blog (e quindi di me), ed è per questo che alla fine mi sono sforzato di fare oggi quello che non sono mai riuscito a fare, forse in una maniera che non avevo mai provato. Fateci caso, questo post parla di me ma non sembra davvero importante, e questo perchè ha anche altro da dire, dietro quella patina personale che sembra avvolgerlo. Per questo credo supererò il “complesso” che finora mi aveva fatto scrivere come se fossi un giornalista stipendiato da qualche testata un po’ faceta, e comincerò a metterci anche un po’ di me in questo blog. Anche per umanizzare una pagina che ha il difetto di sembrare, a volte, un po’ “artefatta”, freddina e forse un po’ legnosa.

Dove voglio arrivare? da nessuna parte in particolare, ma credo che aumentare gli accessi sia sempre piacevole, soprattutto per chi scrive pezzi destinati, idealmente, a essere letti da altre persone. Per questo, forse, ultimamente mi sta prendendo la sindrome da blogger novellino. Ma passerà, passano sempre queste manie, l’importante è che io non perda la voglia di scrivere, perché quello serve soprattutto a me per mettere in ordine i pensieri e costringermi a riflettere su quello che accade, racimolando pazientemente i dati necessari a inventarsi una spiegazione soddisfacente. Ed è una cosa che viene meglio se si ha anche un pubblico, reale o immaginario, da soddisfare.

post scriptum

Siete arrivati fino in fondo? secondo il contatore sono 8524 caratteri, complimenti! io, per esempio, non ho voglia di ricontrollare quello che ho scritto.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://scienzology.blogspot.com/2009/08/gli-stessi-errori-sono-sempre-gli.html

Scandalosa GARDAUNO

Questo è il testo della nota ufficiale rilasciata da GardaUno il 19.06.2009.Personalmente la trova SCANDALOSA!”L’azienda ha avviato la realizzazione degli interventi, attuati a scopo cautelativo, concordati con l’Asl di Brescia. Si tratta di lavori di disinfezione della rete di distribuzione dell’acqua potabile. Gli interventi sono stati attivati venerdì mattina partendo dalla presa a lago. A

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://laltrasanfelice.blogspot.com/2009/06/scandalosa-gardauno.html

11.30 all’ASL ancora tutto tace

Niente di fatto ancora sull’esito delle analisi sull’acqua dell’acquedotto di San Felice.
Alle 11.30 ho parlato con l’Assistente Sanitario dell’Ufficio Igiene dell’ASL di Salò ma mi ha detto di riprovare nel pomeriggio. Mannaggia.
Intanto il Sindaco Paolo Rosa mi ha detto che Garda Uno è partita oggi con la disinfezione della parte a lago dell’impianto dell’acquedotto e […]

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http://garda2o.wordpress.com/2009/06/19/11-30-allasl-ancora-tutto-tace/

TERREMOTO SUL GARDA VERONESE, MONTE BALDO

Un terremoto di magnitudo Richter 2.8 è stato registrato alle ore 18:58:25 italiane del giorno 23 maggio 2009. Il terremoto è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell´INGV nel distretto sismico: Zona_Lago_di_Garda. La profonditá dell´ipocentro è stato localizzata a circa 3km al di sotto del monte Baldo, sul versante est del lago di Garda. I comuni entro i 10km dall´epicentro sono: LIMONE SUL GARDA (BS), TIGNALE (BS),TREMOSINE (BS)BRENZONE (VR),F RARA DI MONTE BALDO (VR),MALCESINE (VR)

Fonte ingv
Claudio T.

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http://gardapanorama.blogspot.com/2009/05/terremoto-sul-garda-veronese-monte.html

Lavori per il Teleriscaldamento a Riva del Garda

Prosecuzione dei lavori per la posa delle condutture per il teleriscaldamento a Riva del Garda. In questa fase che avrà avvio a partire dal 25 maggio fino al 26 giugno sarà interessata l’area del Comprensorio Alto Garda e Ledro. Con partenza dei lavori da Via Rosmini, dall’intersezione con viale dei Tigli fino all’ingresso del Comprensorio.

I lavori per il tratto principale della zona 2 inizieranno il 15 giugno, all’altezza dell’intersezione tra via degli Oleandri con via 1° Maggio, per scendere progressivamente fino alla rotatoria di viale dei Tigli davanti all’Istituto Floriani

Nel corso dell’estate verrà posata la rete del teleriscaldamento tra via 1° maggio, il polo scolastico del Rione 2 Giugno e la piscina comunale.

Fonte : Comune di Riva del Garda


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http://feedproxy.google.com/~r/EventiENotizieDellaltoGarda/~3/UaGcSByRRWE/lavori-per-il-teleriscaldamento-riva.html

Festival della Lettura : Riva del Garda Villino Campi Giovedi 21 Maggio

Giovedì 21 maggio – ore 16.00 RIVA DEL GARDA – Villino Campi
“Favole di Uccelli”
La Rete trentina di educazione ambientale presenta letture per bambini a cura Maria Rosa Mongardi


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Scienzology

Scienzology parla (parlerà) di Scienza, come dice la prima parte del suo nome; anche la seconda per questo, dato che logos sempre Scienza vuol dire: a fare i seri potremmo dire che la Scienzologia è la Scienza della Scienza (che poi ha un nome vero, epistemologia), un discorso che per metà racconta la Scienza e per metà ci riflette un po’ sopra, con una y a inglesizzare e rendere il tutto meno noioso (è pur sempre un blog amatoriale). Tutto un giro di parole per dire quello che si vorrà fare qui, ma siccome non si è capito magari lo riassumo meglio:

– raccontare alcune imprese scientifiche

– dare loro una mano a farsi capire dall’Uomo della Rete (versione moderna dell’Uomo della Strada)

– inserire in tutto questo qualche riflessione sulla Scienza (pezzi dedicati sarebbero troppo pesanti per un blog)

Ai solutori più abili non sarà sfuggito, inoltre, un riferimento ulteriore e nemmeno troppo celato a Scientology, ma in realtà con l’intenzione di prendere di mira tutte le credenze che si danno una veste “scientifica” per meglio apparire (sul mercato delle anime ma anche solo nel palinsesto Rai), perchè anche di questo (e di mistificazione scientifica da parte di sette e religioni, perchè no) parlerà questo blog, per capire, informarsi ma anche solo per farsi due risate.

Chiuso il post di presentazione, auguro a me stesso di non aver esagerato con le intenzioni, e a voialtri buona lettura 🙂

Technorati Profile

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http://scienzology.blogspot.com/2009/05/scienzology.html

Twitter, Friendfeed, long tail

Vorrei riprendere un interessante post di Mushin riguardo al successo di Twitter a scapito di Friendfeed. Avrei, infatti, qualche considerazione da fare che a voler essere articolata un poco non ci starebbe tra i commenti al post (e chi mi segue sa che la sintesi non è tra le mie doti quando scrivo).

Riassumo brevemente il post di Techcruch dal quale tutto parte.
FriendFeed is in danger of becoming the coolest application that no one uses.”
In base ai dati forniti da Comscore, Twitter conquista ogni mese più utenti di quanti non ne abbia Friendfeed in totale. Nonostante FF sia un aggregatore in continua crescita che offre servizi molto apprezzati non riesce a convincere gli utenti che con lui possono fare molto più che con Twitter. Cosa tra l’altro vera, tant’è che Facebook e altri network continuano a copiargli le idee (a volte anche male, aggiungo io).
Poi c’è poco altro, ma di scarso rilievo per il post di Mushin.

Ora invece un breve riassunto, attraverso alcune frasi originali, del post di Mushin.
E se fosse la conferma che la Coda Lunga sia solo una bella favola?
“Suggerire che Friendfeed sia peggiore di Twitter perché non ne ha i numeri, significa negare la possibilità di un modello basato sulla Coda Lunga, significa dire che l’importante è avere mercato di massa, non massa di mercati.”
“non credo che la questione sull’utilità di Friendfeed sia legata a quanti utenti usano friedfeed.”

Ora il mio post.
È vero, la qualità di un prodotto non va misurata in base al numero di utenti, ma ai servizi offerti. Eppure se il prodotto nel nostro caso è un social network, come si potrebbe definire Friendfeed, allora il numero di iscritti diventa rilevante. Facebook potrebbe anche essere il migliore SN del mondo, ma se non avessi un’alta probabilità di trovare vecchi amici e colleghi, non ci passerei il mio tempo. Il valore di un SN sta innanzitutto nel numero di partecipanti.

Dov’è la lunga coda? C’è e non c’è. Nel senso che c’è nella misura in cui c’è sempre stata da decenni. Perché i video li cerchi prevalentemente su YouTube? Perché ce ne sono a tonnellate, nonostante Vimeo, ad esempio, offra una qualità migliore. Perché quando voglio un libro posso essere sicuro che Feltrinelli è la scelta giusta? Perché lì ne hanno così tanti che se anche non avessi idea di cosa voglio, uno che mi piace lo trovo (e in genere uno tornerebbe a casa con la valigia piena di libri!). Perché Microsoft Office ha così tanto successo? Perché tutti i miei colleghi lo usano e mi torna utile per via dell’alta compatibilità.

E la coda lunga che fine ha fatto? È mascherata come un frattale. Ogni negozio, sito, social network, impesa, discoteca, bar, biblioteca ecc. avrà due tipi di prodotti: quelli che vanno per la maggiore, di largo consumo, e quelli di nicchia, che non vuole quasi nessuno. In pratica riproduce la coda lunga al suo interno, anche se per forza di cose non può essere poi tanto lunga.
A sua volta, questo piccolo rivenditore o quello che è, rientra in un sistema maggiore, collocandosi, ad esempio, sulla coda lunga dei negozi di una città, e poi ancora la città si colloca nel sistema provinciale, regionale e nazionale.

Con internet la lunga coda di accentua perché la rete riesce ad evitare alcuni vincoli fisici, ma alla fine anche qui i siti, i blog, i social network e altri strumenti si collocano ciascuno nella coda del proprio settore, ciascuna delle quali si aggrega producendone una nuova maggiore. E al loro interno hanno essi stessi delle code lunghe. Si guardi ai tag delle immagini su Flickr, alcuni più frequenti di altri. Si guardi all’elenco di etichette dei post dei blog.

Essendo poi che la qualità effettiva può aiutare ad incrementare il numero di utenti e questi a loro volta (portando risorse) permettono al servizio di crescere in quanto ad offerta, si scatenano continuamente nell’economia globale circoli viziosi e virtuosi che premiano e macellano rispettivamente non i migliori e i peggiori, ma quelli che hanno saputo anche solo presentarsi meglio all’inizio, dimostrando anche deboli vantaggi sui concorrenti, scartando quelli che non erano in cima al podio.

Tutto questo per dire che la coda lunga non compare né scompare. È una semplice necessità di mercato e c’è sempre stata. I numeri restano e saranno sempre dannatamente importanti nella scelta di un social network.

Il vero punto, IMHO, non è che Friendfeed sia meglio o peggio, più frequentato o meno, di Twitter. Io li uso entrambi. FF è molto più di Twitter e per questo motivo non credo che debba preoccuparsi della fetta di utenti in più che ha questo rispetto a sé, ma piuttosto aiutare ad integrare ancora meglio Twitter (con i suo dm… e @…) e promuoversi attraverso di esso. Io non li metterei neanche a confronto, se non fosse per una cosa, intelligentemente osservata da TechCrunch: “FriendFeed may just be too complicated for the average user to quickly understand”. Non che lo sia, ma mi rendo conto che il 95% delle persone che mi circondano (per lo più coetanei) sono restii a voler sperimentare cose nuove. Twitter invece è così facile e intuitivo che anche Britney Spears lo usa : )
E poi FF è fatto per gente che passa davvero le ore online e al momento non sono che una minoranza le persone che passano le giornate al computer. Alle volte sembra addirittura troppo prendere che la gente legga la mail una volta al giorno!

[Nell’immagine vedete un grafico che mostra il numero di utenti di Twitter rispetto a Friendfeed. Me lo sono arrubato da Techcrunch]

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/vxrNqmd9eAs/vorrei-riprendere-un-interessante-post.html

Zeitgeist 2008

Finisce l’anno e oltre a Google un po’ tutti si celebra il simpatico rito dello Zeitgeist, ovvero la lista delle chiavi d’accesso più frequenti o curiose al proprio sito. Qualcuno ci fa pure delle analisi, io mi limito a qualche risata e, semmai, qualche riflessione quando si tratta di mezzi di ricerca informazioni importanti come Google; per quel che riguarda questo blog è però più che altro una finestra su questo lato della barricata, sulla curiosità che io provo verso voi lettori, che non posso conoscere oltre ai commenti che sempre più spesso lasciate.

Per una serie di motivi mi è difficile quantificare, ad ogni modo le chiavi di ricerca di maggior successo sono quelle correlate al blog (“paguropagano”, “inchesenso” ecc), quelle correlate a i testimoni di geova, quelle correlate a Fabrizio Cicchitto (sic!) e quelle correlate al concetto di “definizione operativa” (dev’esserci penuria di informazioni su internet a proposito).

Oracol’o’matic

Uno degli usi più comuni e scriteriati che si fa dei vari motori di ricerca (Google su tutti) è porgli domande, spesso come se ci si trovasse davanti a una persona in carne e ossa, fidando che nel guazzabuglio di risultati uno dei primi sia per puro caso anche autorevole; mi chiedo però come certe chiavi di ricerca possano aver portato su questo blog, forse i titoli dei post incuriosiscono e qualcuno clcica abbandonando la sua ricerca primigenia. A volte invece la ricerca sembra più il risultato di qualche trip da acidi, e in quel caso suppongo che il clic sia casuale (ma ringrazio questi allucinati lo stesso). Ad ogni modo, ecco le più strane:

– anselma dall’olio troppo belli (che abbia fatto una particina nel famoso film?)
– come morire (io capisco l’ignoranza, ma qui si esagera)
– cosa insegna realmente la bibbia?
– definizione vita (il giorno che ne avrò una buona ci scriverò un libro, non un post)
– a quanto deve essere gonfiato un pallone da calcio?
– annullamento del matrimonio civile se il coniuge e’ omosessuale
– arpa d’or dei fatidici vati che vuol dire (bella domanda, vorrei saperlo pure io)
– battute spiritose su chi non crede in dio (arrangiatevi, io sono occupato a farne su chi crede)
– blog di gente con problemi (…)
– canti dialetto siciliano figliol prodigo
– cern andando male non si muore subito ma dopo 4 anni
– che cosa sostiene darwin?
– che cosa vuol dire ouverture?
– che cosa è un ologramma ? (non immaginate quanti facciano questa ricerca)
– che senso ha la nostra fede? (fidati, non vuoi saperlo)
– che significa non mettere il culo nelle pedate (qui rispondo seriamente: è un detto trentino a cui sono peraltro molto legato, significa non cercarsi guai inutili)
– che vuol dire quando mi prudono le orecchie (cancro, spero)
– chi è zingarelli?
– chiesa + divieti di accesso ai bambini (ma no ma no, al massimo si accede dal retro)
– coccinella secondo gli ingegneri non può volare (la mitica bufala! io la sapevo col coleottero)
– come scegliere una squadra di calcio a chi non se ne intende (geniale)
– connotati vasco rossi
– contatterò “per protestare” (con chi vuoi protestare? con Google? quelle virgolette mi inquietano…)
– contatto msn umberto zingarelli
– cosa ce che non va,con i testimoni di geova (ecco, poverini)
– cosa sono gli omosessuali (non riesco a trovare il video dei griffin che lo spiegava, peccato)
– cosa vuol dire infierire
– cosa vuol dire quando si sognano carabinieri
– cose da ridere per bambini il pagliaccio
– credo in dio ma frase di vin diesel (…ma con una frase di vin diesel fa tutto un altro effetto)
– cullo di ragazze tropo geovane (trip da acidi, ci metto la mano sul fuoco)
– culo torta mele adam
– dante alighieri e la caina (e la COcaina magari?)
– il papa nero
– basta, è ora di dire due paroline ai gestori di internet perchè forse è meglio chiuderla (indimenticabile sentenza di Maurizio Costanzo, per chi non lo sapesse)
– qualcuno pensi ai bambini
– le cazzate di gasparri (più che quelle cosa si può cercare di suo, in effetti?)
– barzellette 2008 pompino testimon
– basta soldi ai terroni (vai Google, pensaci tu!)
– basta è meglio morire
– argomenti a favore dei matrimoni omosessuali
– differenza tra una questione di etica e di principio
– differenze tra petizione dei diritti e grande rimostranza
– dite se sono efficaci gli appelli ai giovani al fine di evitare le stragi del sabato sera (questo Google lo interroga addirittura)
– episodio che testimonia la fede di dio
– film che si tratta di fumo (un altro trip sicuro)
– frattini + ictus (è un augurio?)
– i giovani di oggi idee sul diventare una rockstar
– il giovane gambero significa le parole della vocabolario (eh???)
– il messaggio che vuole dare l’autore del film juno (niente di molto interessante)
– in che senso? carlo (carlo è una firma o una risposta?)
– la teoria dell’evoluzione uomo bianco uomo nero
– numeri hard che non si pagano pure se ho 0 euro (prova qui)
– prova a fare un ritratto umoristico ma sempre tenendo un buon gusto di un amico (siamo arrivati alla richiesta di fare un ritratto, povero Google…)
– quadro rosso con riga blu
– questi americani
– quindici minuti
– razze umane e prestazione sportiva
– ridi se non basta per piangere
– rns la teoria del bing bang spiegato semplice (detto, fatto)
– scherzo telefonate di piangere
– significato di noi che (che?)
– signore mature che vogliono il cazzo,blogspot.com (ci hanno fatto un blog?)
– spermatozio masturbazione (questa è la paraphilia definitiva, soprattutto fa ridere lo spermatoZIO)
– testimoni di geova rovinano i matrimoni (pure questo fanno?)
– tema su l’importanza che nella mia vita rivestono hobbies e passioni
– tema: un fatto da ridere accaduto quest’estate (questi ultimi due sono studenti svogliati? raggiungiamo nuove vette di utilizzo browser!)
– vocabolario essere la nemesi di qualcuno
– padre pio comunista (questa è nuova)
– adesso sono papa (questa è la mia preferita; Ratzi, hai bisogno di qualche consiglio?)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2008/12/zeitgeist-2008.html

Zeitgeist 2008

Finisce l’anno e oltre a Google un po’ tutti si celebra il simpatico rito dello Zeitgeist, ovvero la lista delle chiavi d’accesso più frequenti o curiose al proprio sito. Qualcuno ci fa pure delle analisi, io mi limito a qualche risata e, semmai, qualche riflessione quando si tratta di mezzi di ricerca informazioni importanti come Google; per quel che riguarda questo blog è però più che altro una finestra su questo lato della barricata, sulla curiosità che io provo verso voi lettori, che non posso conoscere oltre ai commenti che sempre più spesso lasciate.

Per una serie di motivi mi è difficile quantificare, ad ogni modo le chiavi di ricerca di maggior successo sono quelle correlate al blog (“paguropagano”, “inchesenso” ecc), quelle correlate a i testimoni di geova, quelle correlate a Fabrizio Cicchitto (sic!) e quelle correlate al concetto di “definizione operativa” (dev’esserci penuria di informazioni su internet a proposito).

Oracol’o’matic

Uno degli usi più comuni e scriteriati che si fa dei vari motori di ricerca (Google su tutti) è porgli domande, spesso come se ci si trovasse davanti a una persona in carne e ossa, fidando che nel guazzabuglio di risultati uno dei primi sia per puro caso anche autorevole; mi chiedo però come certe chiavi di ricerca possano aver portato su questo blog, forse i titoli dei post incuriosiscono e qualcuno clcica abbandonando la sua ricerca primigenia. A volte invece la ricerca sembra più il risultato di qualche trip da acidi, e in quel caso suppongo che il clic sia casuale (ma ringrazio questi allucinati lo stesso). Ad ogni modo, ecco le più strane:

– anselma dall’olio troppo belli (che abbia fatto una particina nel famoso film?)
– come morire (io capisco l’ignoranza, ma qui si esagera)
– cosa insegna realmente la bibbia?
– definizione vita (il giorno che ne avrò una buona ci scriverò un libro, non un post)
– a quanto deve essere gonfiato un pallone da calcio?
– annullamento del matrimonio civile se il coniuge e’ omosessuale
– arpa d’or dei fatidici vati che vuol dire (bella domanda, vorrei saperlo pure io)
– battute spiritose su chi non crede in dio (arrangiatevi, io sono occupato a farne su chi crede)
– blog di gente con problemi (…)
– canti dialetto siciliano figliol prodigo
– cern andando male non si muore subito ma dopo 4 anni
– che cosa sostiene darwin?
– che cosa vuol dire ouverture?
– che cosa è un ologramma ? (non immaginate quanti facciano questa ricerca)
– che senso ha la nostra fede? (fidati, non vuoi saperlo)
– che significa non mettere il culo nelle pedate (qui rispondo seriamente: è un detto trentino a cui sono peraltro molto legato, significa non cercarsi guai inutili)
– che vuol dire quando mi prudono le orecchie (cancro, spero)
– chi è zingarelli?
– chiesa + divieti di accesso ai bambini (ma no ma no, al massimo si accede dal retro)
– coccinella secondo gli ingegneri non può volare (la mitica bufala! io la sapevo col coleottero)
– come scegliere una squadra di calcio a chi non se ne intende (geniale)
– connotati vasco rossi
– contatterò “per protestare” (con chi vuoi protestare? con Google? quelle virgolette mi inquietano…)
– contatto msn umberto zingarelli
– cosa ce che non va,con i testimoni di geova (ecco, poverini)
– cosa sono gli omosessuali (non riesco a trovare il video dei griffin che lo spiegava, peccato)
– cosa vuol dire infierire
– cosa vuol dire quando si sognano carabinieri
– cose da ridere per bambini il pagliaccio
– credo in dio ma frase di vin diesel (…ma con una frase di vin diesel fa tutto un altro effetto)
– cullo di ragazze tropo geovane (trip da acidi, ci metto la mano sul fuoco)
– culo torta mele adam
– dante alighieri e la caina (e la COcaina magari?)
– il papa nero
– basta, è ora di dire due paroline ai gestori di internet perchè forse è meglio chiuderla (indimenticabile sentenza di Maurizio Costanzo, per chi non lo sapesse)
– qualcuno pensi ai bambini
– le cazzate di gasparri (più che quelle cosa si può cercare di suo, in effetti?)
– barzellette 2008 pompino testimon
– basta soldi ai terroni (vai Google, pensaci tu!)
– basta è meglio morire
– argomenti a favore dei matrimoni omosessuali
– differenza tra una questione di etica e di principio
– differenze tra petizione dei diritti e grande rimostranza
– dite se sono efficaci gli appelli ai giovani al fine di evitare le stragi del sabato sera (questo Google lo interroga addirittura)
– episodio che testimonia la fede di dio
– film che si tratta di fumo (un altro trip sicuro)
– frattini + ictus (è un augurio?)
– i giovani di oggi idee sul diventare una rockstar
– il giovane gambero significa le parole della vocabolario (eh???)
– il messaggio che vuole dare l’autore del film juno (niente di molto interessante)
– in che senso? carlo (carlo è una firma o una risposta?)
– la teoria dell’evoluzione uomo bianco uomo nero
– numeri hard che non si pagano pure se ho 0 euro (prova qui)
– prova a fare un ritratto umoristico ma sempre tenendo un buon gusto di un amico (siamo arrivati alla richiesta di fare un ritratto, povero Google…)
– quadro rosso con riga blu
– questi americani
– quindici minuti
– razze umane e prestazione sportiva
– ridi se non basta per piangere
– rns la teoria del bing bang spiegato semplice (detto, fatto)
– scherzo telefonate di piangere
– significato di noi che (che?)
– signore mature che vogliono il cazzo,blogspot.com (ci hanno fatto un blog?)
– spermatozio masturbazione (questa è la paraphilia definitiva, soprattutto fa ridere lo spermatoZIO)
– testimoni di geova rovinano i matrimoni (pure questo fanno?)
– tema su l’importanza che nella mia vita rivestono hobbies e passioni
– tema: un fatto da ridere accaduto quest’estate (questi ultimi due sono studenti svogliati? raggiungiamo nuove vette di utilizzo browser!)
– vocabolario essere la nemesi di qualcuno
– padre pio comunista (questa è nuova)
– adesso sono papa (questa è la mia preferita; Ratzi, hai bisogno di qualche consiglio?)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2008/12/zeitgeist-2008.html

Zeitgeist 2008

Finisce l’anno e oltre a Google un po’ tutti si celebra il simpatico rito dello Zeitgeist, ovvero la lista delle chiavi d’accesso più frequenti o curiose al proprio sito. Qualcuno ci fa pure delle analisi, io mi limito a qualche risata e, semmai, qualche riflessione quando si tratta di mezzi di ricerca informazioni importanti come Google; per quel che riguarda questo blog è però più che altro una finestra su questo lato della barricata, sulla curiosità che io provo verso voi lettori, che non posso conoscere oltre ai commenti che sempre più spesso lasciate.

Per una serie di motivi mi è difficile quantificare, ad ogni modo le chiavi di ricerca di maggior successo sono quelle correlate al blog (“paguropagano”, “inchesenso” ecc), quelle correlate a i testimoni di geova, quelle correlate a Fabrizio Cicchitto (sic!) e quelle correlate al concetto di “definizione operativa” (dev’esserci penuria di informazioni su internet a proposito).

Oracol’o’matic

Uno degli usi più comuni e scriteriati che si fa dei vari motori di ricerca (Google su tutti) è porgli domande, spesso come se ci si trovasse davanti a una persona in carne e ossa, fidando che nel guazzabuglio di risultati uno dei primi sia per puro caso anche autorevole; mi chiedo però come certe chiavi di ricerca possano aver portato su questo blog, forse i titoli dei post incuriosiscono e qualcuno clcica abbandonando la sua ricerca primigenia. A volte invece la ricerca sembra più il risultato di qualche trip da acidi, e in quel caso suppongo che il clic sia casuale (ma ringrazio questi allucinati lo stesso). Ad ogni modo, ecco le più strane:

– anselma dall’olio troppo belli (che abbia fatto una particina nel famoso film?)
– come morire (io capisco l’ignoranza, ma qui si esagera)
– cosa insegna realmente la bibbia?
– definizione vita (il giorno che ne avrò una buona ci scriverò un libro, non un post)
– a quanto deve essere gonfiato un pallone da calcio?
– annullamento del matrimonio civile se il coniuge e’ omosessuale
– arpa d’or dei fatidici vati che vuol dire (bella domanda, vorrei saperlo pure io)
– battute spiritose su chi non crede in dio (arrangiatevi, io sono occupato a farne su chi crede)
– blog di gente con problemi (…)
– canti dialetto siciliano figliol prodigo
– cern andando male non si muore subito ma dopo 4 anni
– che cosa sostiene darwin?
– che cosa vuol dire ouverture?
– che cosa è un ologramma ? (non immaginate quanti facciano questa ricerca)
– che senso ha la nostra fede? (fidati, non vuoi saperlo)
– che significa non mettere il culo nelle pedate (qui rispondo seriamente: è un detto trentino a cui sono peraltro molto legato, significa non cercarsi guai inutili)
– che vuol dire quando mi prudono le orecchie (cancro, spero)
– chi è zingarelli?
– chiesa + divieti di accesso ai bambini (ma no ma no, al massimo si accede dal retro)
– coccinella secondo gli ingegneri non può volare (la mitica bufala! io la sapevo col coleottero)
– come scegliere una squadra di calcio a chi non se ne intende (geniale)
– connotati vasco rossi
– contatterò “per protestare” (con chi vuoi protestare? con Google? quelle virgolette mi inquietano…)
– contatto msn umberto zingarelli
– cosa ce che non va,con i testimoni di geova (ecco, poverini)
– cosa sono gli omosessuali (non riesco a trovare il video dei griffin che lo spiegava, peccato)
– cosa vuol dire infierire
– cosa vuol dire quando si sognano carabinieri
– cose da ridere per bambini il pagliaccio
– credo in dio ma frase di vin diesel (…ma con una frase di vin diesel fa tutto un altro effetto)
– cullo di ragazze tropo geovane (trip da acidi, ci metto la mano sul fuoco)
– culo torta mele adam
– dante alighieri e la caina (e la COcaina magari?)
– il papa nero
– basta, è ora di dire due paroline ai gestori di internet perchè forse è meglio chiuderla (indimenticabile sentenza di Maurizio Costanzo, per chi non lo sapesse)
– qualcuno pensi ai bambini
– le cazzate di gasparri (più che quelle cosa si può cercare di suo, in effetti?)
– barzellette 2008 pompino testimon
– basta soldi ai terroni (vai Google, pensaci tu!)
– basta è meglio morire
– argomenti a favore dei matrimoni omosessuali
– differenza tra una questione di etica e di principio
– differenze tra petizione dei diritti e grande rimostranza
– dite se sono efficaci gli appelli ai giovani al fine di evitare le stragi del sabato sera (questo Google lo interroga addirittura)
– episodio che testimonia la fede di dio
– film che si tratta di fumo (un altro trip sicuro)
– frattini + ictus (è un augurio?)
– i giovani di oggi idee sul diventare una rockstar
– il giovane gambero significa le parole della vocabolario (eh???)
– il messaggio che vuole dare l’autore del film juno (niente di molto interessante)
– in che senso? carlo (carlo è una firma o una risposta?)
– la teoria dell’evoluzione uomo bianco uomo nero
– numeri hard che non si pagano pure se ho 0 euro (prova qui)
– prova a fare un ritratto umoristico ma sempre tenendo un buon gusto di un amico (siamo arrivati alla richiesta di fare un ritratto, povero Google…)
– quadro rosso con riga blu
– questi americani
– quindici minuti
– razze umane e prestazione sportiva
– ridi se non basta per piangere
– rns la teoria del bing bang spiegato semplice (detto, fatto)
– scherzo telefonate di piangere
– significato di noi che (che?)
– signore mature che vogliono il cazzo,blogspot.com (ci hanno fatto un blog?)
– spermatozio masturbazione (questa è la paraphilia definitiva, soprattutto fa ridere lo spermatoZIO)
– testimoni di geova rovinano i matrimoni (pure questo fanno?)
– tema su l’importanza che nella mia vita rivestono hobbies e passioni
– tema: un fatto da ridere accaduto quest’estate (questi ultimi due sono studenti svogliati? raggiungiamo nuove vette di utilizzo browser!)
– vocabolario essere la nemesi di qualcuno
– padre pio comunista (questa è nuova)
– adesso sono papa (questa è la mia preferita; Ratzi, hai bisogno di qualche consiglio?)

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2008/12/zeitgeist-2008.html

Zeitgeist 2008

Finisce l’anno e oltre a Google un po’ tutti si celebra il simpatico rito dello Zeitgeist, ovvero la lista delle chiavi d’accesso più frequenti o curiose al proprio sito. Qualcuno ci fa pure delle analisi, io mi limito a qualche risata e, semmai, qual…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2008/12/zeitgeist-2008.html

Biopalle, Bioballe

Forse non la prima ma comunque una delle prime regole di Internet è che ogni notizia apocalittica o messianica, prima di stupire, deve essere verificata a lungo. L’elenco delle bufale apparse sul web dalla sua creazione a oggi potrebbe riempire un enc…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2008/11/biopalle-bioballe.html

Biopalle, Bioballe

Forse non la prima ma comunque una delle prime regole di Internet è che ogni notizia apocalittica o messianica, prima di stupire, deve essere verificata a lungo. L’elenco delle bufale apparse sul web dalla sua creazione a oggi potrebbe riempire un enciclopedia, ed è bene per tutti trovare almeno una fonte autorevole per le verifiche del caso, dato che statisticamente, perlomeno durante il primo periodo, l’entusiasmo per l’ennesima grande invenzione contagia molta più gente di quanta non ne freni il dovuto scetticismo.

Il più famoso, autorevole e prezioso sito italiano del caso è il blog di Paolo Attivissimo, che puntualmente ha smontato (qui l’articolo) anche l’ultima fandonia dal sapore messianico pubblicizzata niente meno che da Beppe Grillo in carne e byte: la Biowashball. Questa miracolosa palla di plastica verde contenente palline di ceramica dovrebbe difatti, non si capisce bene se emettendo potenti raggi infrarossi (sic!) o emettendo ioni negativi (ari-sic!), permettere di lavare i panni a 30 gradi e senza detersivi, il che sarebbe effettivamente un bell’aiuto nella lotta all’inquinamento: sia perchè si eliminerebbe la diffusione di sostanze inquinanti come scarto dei lavaggi sia perchè si ridurrebbe di molto il consumo di energia elettrica. Il tutto è condito da un’altra chicca: per “ricaricare” la palla basterebbe un’oretta di sole al mese, e la durata dell’oggetto sarebbe addirittura di qualche anno. Tutto molto bello, peccato che, a meno che Biowashball non faccia come l’ormai proverbiale coleottero che non può volare ma non sapendolo vola (cosa che peraltro credo sia un’altra bella bufala), questa vera e propria “balla” non ha alcuna speranza di lavare davvero i vostri capi (al di là di quanto l’acqua di per sè non li lavi di suo, insomma, al di là di un curioso effetto placebo nella percezione del pulito). Paolo Attivissimo ha fatto qualche domanda in proposito a un chimico:

Può un oggetto di plastica e ceramica emettere raggi infrarossi, e per di più potenti?
No, non può, se non per l’ovvia emissione che hanno tutti i corpi che emettono calore. Emettere infrarossi ad alta intensità richiederebbe una sorgente di energia continua.

Possono i raggi infrarossi scindere una molecola d’idrogeno?
Possono farla bollire se sono alla giusta intensità. In realtà non è ben chiaro cosa faccia la molecola dell’acqua sottoposta ad intensi campi elettromagnetici. Per ora non ci sono studi accertati che parlano di infrarosso in grado di scindere l’acqua. In ogni caso si tratterebbe di intensità enormi, non generabili senza le strumentazioni adatte.

Il sito Biowashball.ch dice che “la Biowashball elimina i composti cloridrici nell’acqua e diminuisce la sua pressione superficiale, aumentando così il suo potere pulente”. Come fa una palla di plastica e ceramica ad eliminare i composti di cloro nell’acqua? Dove li nasconde? E cos’è la “pressione superficiale”?
Esistono dei mezzi per eliminare il cloro dall’acqua, ma solo tramite l’uso di metalli o di particolari molecole organiche; non se ne vede, poi, lo scopo: i cloruri sono presenti dovunque, anche nell’acqua per la pasta. Al chimico non viene in mente nessun modo per poter tirare via il cloro con delle sfere di plastica e ceramica, ma finché non viene analizzata la Biowashball non si possono esprimere giudizi definitivi. La “pressione superficiale” non esiste. Sembra una brutta traduzione per indicare la tensione superficiale, che può essere effettivamente variata tramite i tensioattivi (presenti nei detersivi) per migliorare la miscibilità dell’acqua (o di altri liquidi) con altri solventi. Se la tensione superficiale diminuisce, aumenta il grado di “lavaggio” ovvero nel caso specifico l’acqua bagna e scioglie meglio le sostanze che normalmente non verrebbero sciolte. I tensioattivi sono il vero motivo per il quale i detersivi puliscono, il resto ha funzioni accessorie come antibatteriche, sbiancanti, eccetera.

Il sito Biowashball dice che “per preservarne l’efficacia, basta posizionare la Biowashball al sole per un’ora al mese, per rigenerarne le microsfere di ceramica.” Ha senso esporre al sole delle microsfere ceramiche per “rigenerarle”? Che cosa vuol dire?
Non vuol dire nulla. Il sole non può rigenerare nulla in questo contesto. Le sfere dovrebbero essere fotosensibili, quindi assorbire la luce e reagire in base ad essa ripristinando il sistema inizialmente presente e liberando tutte le “schifezze” assorbite. Insomma nulla si distrugge: anche ammettendo che il sole potesse rigenerare queste sfere (cosa che non fa) comunque butterebbe fuori in un colpo tutto quello assorbito durante il mese.

Senza contare che:

Un altro dubbio sulla serietà di questo prodotto è l’assenza, a quanto risulta fin qui, di un brevetto che ne tuteli il principio di funzionamento. Sui vari siti ufficiali non c’è alcuna indicazione di tutele brevettuale: ci sono soltanto alcuni “certificati” decisamente surreali. Il 17 novembre ho inviato una mail alla società che commercializza il prodotto in Svizzera (info@lfb.ch) e a quella che sembra essere la casa madre a Hong Kong (biz@biowashball.ch) chiedendo di fornirmi i numeri di riferimento dei brevetti che tutelerebbero l’invenzione. Finora non ho ottenuto risposta.

E tanto per concludere il prodotto viene venduto assieme alle famose coccinelle che dovrebbero bloccare le emissioni dei telefoni cellulari (misteriosamente senza impedire ai telefoni stessi di funzionare). Peccato che Grillo caschi a piè pari, e credo in assoluta buona fede, in queste che sono tra le più pure espressioni di una tendenza ciclica e ineluttabile della Rete: i tentativi di spillare soldi ai faciloni. Si fa tanto parlare di internet come fonte privilegiata (e non subordinata ai media “ufficiali”) di informazioni e io sono assolutamente daccordo, ma aggiungo che questo privilegio costa ricerche e fatica. Forse chi si spaccia per paladino della Rete dovrebbe rendersene conto e rimboccarsi le maniche, una buona volta (soprattutto se fa da fonte autorevole per così tante persone).

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2008/11/biopalle-bioballe.html

Biopalle, Bioballe

Forse non la prima ma comunque una delle prime regole di Internet è che ogni notizia apocalittica o messianica, prima di stupire, deve essere verificata a lungo. L’elenco delle bufale apparse sul web dalla sua creazione a oggi potrebbe riempire un enciclopedia, ed è bene per tutti trovare almeno una fonte autorevole per le verifiche del caso, dato che statisticamente, perlomeno durante il primo periodo, l’entusiasmo per l’ennesima grande invenzione contagia molta più gente di quanta non ne freni il dovuto scetticismo.

Il più famoso, autorevole e prezioso sito italiano del caso è il blog di Paolo Attivissimo, che puntualmente ha smontato (qui l’articolo) anche l’ultima fandonia dal sapore messianico pubblicizzata niente meno che da Beppe Grillo in carne e byte: la Biowashball. Questa miracolosa palla di plastica verde contenente palline di ceramica dovrebbe difatti, non si capisce bene se emettendo potenti raggi infrarossi (sic!) o emettendo ioni negativi (ari-sic!), permettere di lavare i panni a 30 gradi e senza detersivi, il che sarebbe effettivamente un bell’aiuto nella lotta all’inquinamento: sia perchè si eliminerebbe la diffusione di sostanze inquinanti come scarto dei lavaggi sia perchè si ridurrebbe di molto il consumo di energia elettrica. Il tutto è condito da un’altra chicca: per “ricaricare” la palla basterebbe un’oretta di sole al mese, e la durata dell’oggetto sarebbe addirittura di qualche anno. Tutto molto bello, peccato che, a meno che Biowashball non faccia come l’ormai proverbiale coleottero che non può volare ma non sapendolo vola (cosa che peraltro credo sia un’altra bella bufala), questa vera e propria “balla” non ha alcuna speranza di lavare davvero i vostri capi (al di là di quanto l’acqua di per sè non li lavi di suo, insomma, al di là di un curioso effetto placebo nella percezione del pulito). Paolo Attivissimo ha fatto qualche domanda in proposito a un chimico:

Può un oggetto di plastica e ceramica emettere raggi infrarossi, e per di più potenti?
No, non può, se non per l’ovvia emissione che hanno tutti i corpi che emettono calore. Emettere infrarossi ad alta intensità richiederebbe una sorgente di energia continua.

Possono i raggi infrarossi scindere una molecola d’idrogeno?
Possono farla bollire se sono alla giusta intensità. In realtà non è ben chiaro cosa faccia la molecola dell’acqua sottoposta ad intensi campi elettromagnetici. Per ora non ci sono studi accertati che parlano di infrarosso in grado di scindere l’acqua. In ogni caso si tratterebbe di intensità enormi, non generabili senza le strumentazioni adatte.

Il sito Biowashball.ch dice che “la Biowashball elimina i composti cloridrici nell’acqua e diminuisce la sua pressione superficiale, aumentando così il suo potere pulente”. Come fa una palla di plastica e ceramica ad eliminare i composti di cloro nell’acqua? Dove li nasconde? E cos’è la “pressione superficiale”?
Esistono dei mezzi per eliminare il cloro dall’acqua, ma solo tramite l’uso di metalli o di particolari molecole organiche; non se ne vede, poi, lo scopo: i cloruri sono presenti dovunque, anche nell’acqua per la pasta. Al chimico non viene in mente nessun modo per poter tirare via il cloro con delle sfere di plastica e ceramica, ma finché non viene analizzata la Biowashball non si possono esprimere giudizi definitivi. La “pressione superficiale” non esiste. Sembra una brutta traduzione per indicare la tensione superficiale, che può essere effettivamente variata tramite i tensioattivi (presenti nei detersivi) per migliorare la miscibilità dell’acqua (o di altri liquidi) con altri solventi. Se la tensione superficiale diminuisce, aumenta il grado di “lavaggio” ovvero nel caso specifico l’acqua bagna e scioglie meglio le sostanze che normalmente non verrebbero sciolte. I tensioattivi sono il vero motivo per il quale i detersivi puliscono, il resto ha funzioni accessorie come antibatteriche, sbiancanti, eccetera.

Il sito Biowashball dice che “per preservarne l’efficacia, basta posizionare la Biowashball al sole per un’ora al mese, per rigenerarne le microsfere di ceramica.” Ha senso esporre al sole delle microsfere ceramiche per “rigenerarle”? Che cosa vuol dire?
Non vuol dire nulla. Il sole non può rigenerare nulla in questo contesto. Le sfere dovrebbero essere fotosensibili, quindi assorbire la luce e reagire in base ad essa ripristinando il sistema inizialmente presente e liberando tutte le “schifezze” assorbite. Insomma nulla si distrugge: anche ammettendo che il sole potesse rigenerare queste sfere (cosa che non fa) comunque butterebbe fuori in un colpo tutto quello assorbito durante il mese.

Senza contare che:

Un altro dubbio sulla serietà di questo prodotto è l’assenza, a quanto risulta fin qui, di un brevetto che ne tuteli il principio di funzionamento. Sui vari siti ufficiali non c’è alcuna indicazione di tutele brevettuale: ci sono soltanto alcuni “certificati” decisamente surreali. Il 17 novembre ho inviato una mail alla società che commercializza il prodotto in Svizzera (info@lfb.ch) e a quella che sembra essere la casa madre a Hong Kong (biz@biowashball.ch) chiedendo di fornirmi i numeri di riferimento dei brevetti che tutelerebbero l’invenzione. Finora non ho ottenuto risposta.

E tanto per concludere il prodotto viene venduto assieme alle famose coccinelle che dovrebbero bloccare le emissioni dei telefoni cellulari (misteriosamente senza impedire ai telefoni stessi di funzionare). Peccato che Grillo caschi a piè pari, e credo in assoluta buona fede, in queste che sono tra le più pure espressioni di una tendenza ciclica e ineluttabile della Rete: i tentativi di spillare soldi ai faciloni. Si fa tanto parlare di internet come fonte privilegiata (e non subordinata ai media “ufficiali”) di informazioni e io sono assolutamente daccordo, ma aggiungo che questo privilegio costa ricerche e fatica. Forse chi si spaccia per paladino della Rete dovrebbe rendersene conto e rimboccarsi le maniche, una buona volta (soprattutto se fa da fonte autorevole per così tante persone).

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://paguropagano.blogspot.com/2008/11/biopalle-bioballe.html