Tag: Animali

Giornata mondiale della Biodiversitàil caso natura sì

LA UE CHIEDE SPAZI DI NATURA NEI CAMPI AL 2030. IL BIOLOGICO RISERVA AGLI HABITAT “AMICI DELLA BIODIVERSITÀ’’ QUASI 1/6 DEI TERRENI COLTIVATI Nelle aziende agricole di NaturaSì, animali e vegetali rari grazie alla differenziazione degli habitat. Airone rosso, Falco pecchiaiolo, Cervo volante tra le specie protette rilevate durante il BioBlitz organizzato da NaturaSì, un’esperienza […]

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▼ Dalle sponde del Garda a quelle del Sebino: due lupi avvistati in poche ore

Lupi sui laghi. Ieri, sabato 13 maggio, due lupi sono stati avvistati sul Garda e sul Sebino. La prima segnalazione è arrivata alla Polizia provinciale nelle prime ore del mattino: un lupo sarebbe infatti stato visto lungo la statale 45 bis. Prima l’esemplare ha attraversato la strada in direzione del lago ma poi è tornato […]

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▼ Desenzano, derattizzazione “fai da te”: sul lungolago una decina di esche avvelenate

Un cittadino avrebbe deciso di sbarazzarsi dei ratti da solo e avrebbe disseminato esche velenose tra la spiaggia Feltrinelli e il Desenzanino. Ad accorgersi di quanto era successo è stato il Wwf: immediata la segnalazione al comune di Desenzano che ha provveduto ad una bonifica dei luoghi. Ancora non c’è certezza ma la dinamica sembrerebbe […]

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Centri di recupero fauna selvatica, da Regione Lombardia 510.000 euro

Beduschi: nel 2022 soccorsi oltre 13.000 animali feriti o in difficoltà

Comazzi: Cras fondamentali per salvaguardia territorio e tutela

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▼ Visone contagiato dal Covid: Ats: “Sopprimere i 1600 esemplari dell’allevamento”

L’ordinanza del ministero della Salute è stata pubblicata e Ats ha emesso il proprio provvedimento: non ci sono speranze per i 1600 visoni di un allevamento di Calvagese. Da alcune analisi infatti un esemplare è risultato contagiato dal Covid. La legge vuole che l’intero allevamento sia abbattuto e così sarà fatto. I visoni abbattuti non […]

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apicoltura, apiterapia e apiturismo:le api come valore aggiunto di un territorio

L’apicoltura sappiamo quanto sia importante per l’agricoltura, con l’impollinazione non solo garantisce il raccolto, ma anche la biodiversità di un territorio per la salute dell’ambiente e per chi lo abita. L’umanità ha beneficiato dei prodotti delle api nel corso dei secoli per curare e prevenire varie malattie e l’apiterapia è impiegata in diversi paesi come […]

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Verona: FIERACAVALLI in novembre

LA 124ª EDIZIONE È A VERONA DAL 3 AL 6 NOVEMBRE 2022 La manifestazione internazionale del comparto equestre è pronta a ripartire con grandi appuntamenti, tra lo sport della ventunesima edizione della Coppa del Mondo di Salto Ostacoli Longines FEI Jumping World Cup™, lo spettacolo con il Gala serale e la sostenibilità che diventa filo […]

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Parchi zoologici chiusi senza aiuti

Parchi zoologici ignorati dal decreto “Ristori”: “Siamo chiusi dal 27 ottobre e senza aiuti” Bussolengo, 5 novembre ’20 – Parchi zoologici ignorati dal decreto “Ristori”: parte dal Parco Natura Viva di Bussolengo l’appello al Governo per ricordare che il codice ATECO dei parchi zoologici non è stato inserito nelle ultime misure di aiuto disposte per […]

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La classifica degli animali

Era da un po’ che lo promettevamo a Camilla e finalmente sabato l’abbiamo portata a vedere un po’ di animali. Beh, devo dire che anche a me è inaspettatamente piaciuta come gita. Quindi ecco la mia personale classifica. Il migliore Beh, incrociare lo sguardo della pantera nera a distanza ravvicinata è inquietante ma affascinante. Il […]

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Uso dell’acqua per orto e animali

Oggi ho parlato con la Guardia Igienista dell’ASL in merito all’uso dell’acqua dell’acquedotto sia per bagnare l’orto che per gli animali da cortile.
Per l’orto mi ha detto che non ci sono problemi ad utilizzarla per non far morire la verdura, il vero problema rimane solamente il lavaggio, quindi l’insalata consiglia di innaffiarla ma di non […]

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Una splendida domenica!

Che domenica fantastica! Ieri avevamo ipotizzato in caso di bel tempo una visita al parco Sigurtà, in caso di cattivo tempo all’acquario di Gardaland.
Il sole ha fatto capolino e, così, alle 10.00 siam partiti alla volta di Valeggio sul Mincio per tornare al mitico parco. Silvy non ci andava dal matrimonio, mentre io ci sono […]

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Buoni propositi

Ieri per la serie “Buoni Propositi per il 2009” sono andato a fare una bella corsa nella neve con Ferruccio. Che spettacolo! Questa mattina ho fatto fatica a scendere le scale ma è stato davvero bello. Peccato che non ho preso il GPS perchè ho fatto un giro che non avevo mai fatto prima grazie a Ferruccio. In alcuni tratti abbiamo corso con la neve fino sopra le caviglie!
Unica nota dolente è che siamo stati assaliti da un cane… penso un Pitbull. Fortunatamente aveva la museruola ed il propietario vicino. Quest’ultimo è scusato molto dicendo che non era mai successo… fino ad oggi.
Capita spesso di sentire questa frase… ed in diverse situazioni. Penso che se per ogni cosa facessimo un vero esame di pro e contro molti incidenti e problemi si eviterebbero.

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Contro quale Natura?

Tormentone tra i tormentoni, la condanna di “innaturalità” è da sempre (o perlomeno da che io ricordi) una delle più efficaci armi d’offesa nel dibattito pubblico. Chissà poi perchè, in fondo non c’è in giro molta gente così determinata a tornare nel proprio Eden ideale. È probabile che, più o meno consciamente, la Natura tirata in ballo sia in effetti una costruzione narrativa, mitologica, una maniera per raccontarsela ed evitare di affrontare direttamente ciò che sfugge alla propria manichea versione del mondo, a ciò che è ambiguo e in quanto ambiguo da sempre tabù.

Il motivo della tirata di qua sopra è che dal 7 ottobre 2008 al 7 gennaio 2009 Genova (dove peraltro si terrà il Gay Pride 2009) ospiterà la mostra “Against Nature”, dove prevalentemente per mezzo di cartelloni esplicativi (ma si sa mai che si riesca a vedere anche qualche filmato, cari lettori zoofili) verrà trattato in maniera decisamente esaustiva il tema dell’omosessualità nel mondo animale.

“Dalla pletora di casi portati si deduce che l’atto sessuale negli animali sociali esuli dalla mera riproduzione e sia piuttosto praticato per trarne piacere. Più gli animali sono sociali più questi presentano varietà di comportamenti sessuali, di cui l’omosessualità è il più diffuso. La causa dell’omosessualità, probabilmente, non è univoca e può risiedere sia in componenti genetiche che ambientali. In entrambi i casi si tratterebbe di processi che avverrebbero normalmente in natura.” (dal già linkato articolo di Pikaia)

Ricordo che quando ero alle scuole medie un amico mi disse che di tutti gli animali apprezzava soprattutto umani e delfini, poichè unici a godersi l’amplesso (non conosceva la famosa storiella sui maiali, pare), a quanto sembra sbagliava per difetto se i casi documentati di “specie omosessuali” (e che quindi praticano il sesso anche al di fuori di logiche riproduttive), in continuo aumento, sono oltre 1500.

Ora, appurato che l’omosessualità non è “contro natura” nel senso più letterale del termine (ovvero: prodotto di una o più culture umane, in questo caso “deviate”), sono andato in cerca delle critiche di routine che eventi come questi suscitano per trovare eventuali altre fandonie da sfatare. Ho scoperto, con mia sorpresa, solo questo articolo dell’Occidentale che porta tuttavia avanti le sue argomentazioni in una maniera interessante, vediamo:

è il termine ‘natura’ che viene equivocato dai nemici-di-tutti-i-pregiudizi. Per il giusnaturalismo classico, natura non è tutto ciò che è oggetto di esperienza […] ma ogni vita che si svolge nel segno della conservazione della specie e che, pertanto, adempie tanto meglio al suo fine quanto più cresce sana e gagliarda. Il problema non sta nel registrare quel che c’è ma nello stabilire se quel che c’è è sano o patologico.[…]Il vero contenzioso tra modernisti e tradizionalisti sta in ciò che per i primi la distinzione tra il normale e il patologico è molto problematica se non arbitraria mentre per i secondi vi è una ‘recta ratio’ iscritta ‘in rerum natura’ che consente di affermare che certi prodotti sono ben conformati mentre altri presentano evidenti difetti. Entrambe le posizioni stanno nel regno dei ‘giudizi di valore’ e, pertanto, non possono esibire il lasciapassare della scienza.[…] basta, però, che non si pretenda di imporre a tutti le stesse ‘concezioni del mondo’( o meglio le stesse ‘filosofie della natura’) attraverso una mirata riforma morale e intellettuale dell’insegnamento e, quel che è peggio, di farlo in nome della Scienza

L’argomentazione è più sottile di quella che mi aspettavo (già, non mi aspettavo granchè) ma come al solito in questi casi denota un’ignoranza di fondo, o perlomeno una cattiva fede sottesa (se non entrambe). Innanzitutto non coglie l’importanza di documentare l’incredibile diffusione di una pratica che prima si credeva, al di fuori del genere Homo e dei bonobo, quantomeno episodica (perlomeno per quanto riguarda l’opinione pubblica, e di una mostra stiamo parlando): se un comportamento del genere è così diffuso è probabile, difatti, che banalmente “serva” a qualcosa. È questo a smontare l’argomentazione di Cofrancesco (il giornalista dell'”Occidentale”), perchè proprio questa diffusione esclude la possibilità che l’omosessualità sia un comportamento patologico e la pone nel novero delle strategie disponibili per l’organizzazione della vita animale. Se volete è un po’ lo stesso motivo (qui però potrei attirarmi le antipatie anche di qualche scienziato più dawkinsiano di me) per cui la ricerca sulle supposte cause dell’omosessualità brancola tanto nel buio: non si tratta tanto di un’eccezione alla norma, quanto di una delle carte che si possono pescare nel mazzo, e pertanto è probabilmente correlata biologicamente solo a fattori di “preferenza” (che sono stati più o meno individuati a più riprese), un po’ come la passione per le bionde e statuarie nordiche o per le focose e tascabili latine.

Certo, se fosse scelta dalla totalità di una specie questa non supererebbe la prima generazione, ma questo ha importanza? In qualche maniera il comportamento omosessuale si protrae presumibilmente da sempre in un numero vertiginoso di specie, questo dovrebbe bastare ad assicurargli la patente di comportamento non-patologico e probabilmente utile (ad esempio ad assicurare cure parentali aggiuntive in un eventuale threesome animalesco, tanto per fare un esempio fantasioso). Questa è semmai l’unica “recta ratio inscritta in rerum natura” tanto sbandierata da Cofrancesco: la conservazione della specie va oltre la semplice equazione xx+xy=andate, moltiplicatevi e morta lì.

Per chiudere (sperando di continuare nei commenti come nel pezzo su Darwin), vorrei far presente quanto poco sopporti chiose conclusive come quella di Cofrancesco. Chi impone ad altri le proprie concezioni del mondo è proprio quella schiera di “naturalisti fai-da-te”, che nel nome della propria libertà limitano quella altrui, arrogandosi il diritto di decidere cosa sia giusto e insegnabile e cosa sia sbagliato e perlomeno da nascondere, visto che per generosa concessione hanno smesso (a parole) di vietare e perseguitare.

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