Rodolfo e Mario: anni d’argento per risultati d’oro su due ruote

Rodolfo Danieli, ovvero, la moto… perpetua. Da 22 anni cavalca scoppiettanti motociclette d’epoca, vincendo molte gare, campionati italiani e regionali assoluti, di categoria e a squadre, con la «bicicletta fuoco», come viene anche chiamata con un filo d’ironica iperbole, in compagnia salda col meccanico Mario Filippini, detto «Cavrì», originario di Nuvolento, capace della duplice virtù pazienza-competenza.

Danieli veleggia oltre 72 anni, l’assistente tecnico Filippini oltre gli 80. Eppure, sia con la Ducati Standard del 1970, sia con la Gilera 175 Sport del 1956, Danieli ha «dato la baia» a piloti ben più giovani di lui. Basta scorrere (velocemente, per quanto moto d’epoca) il suo invidiabile palmares: 2002, Milano-Taranto in Gilera; 2005, campione italiano assoluto al Motoraid, con la moto Norton, detta «La Temeraria»; 2006, primo al campionato italiano a squadre, come pure negli anni 2007-2008; sempre nel 2008, 10° al Motogiro d’Italia, dove, nel 2009 ha fatto sue due tappe; 2010 primo assoluto a squadre nel campionato italiano; 2013 ancora campione italiano assoluto, secondo nel 2014; di nuovo primo di categoria nel 2015 e secondo nel Gran Fondo (da 800 a 1.200 chilometri in tre giorni, su sette gare disseminate di prove speciali e di abilità, con scarti al centesimo di secondo. Infine la vittoria, che Rodolfo Danieli considera più appagante di tutta la sua invidiabile carriera, quella conseguita alla mitica Targa Florio, in Sicilia.

Attualmente corre col Moto Club Magenta, di Milano. Ultimo, fresco… cimento il campionato italiano a squadre, svoltosi a Bolzano, domenica 19 settembre, con un più che onorevole secondo posto ottenuto al termine di una gara davvero impegnativa. Danieli ha ereditato la passione «motorina» dal padre e continua a coltivarla, sia pure con qualche freno (a mano): «Ho un’età che consiglia qualche prudenza in più – ammette sorridendo – e una moglie che giustamente pensa agli anni che ho. Poi il mio bravissimo meccanico, Mario Filippini mi sopravanza per età. Però la voglia di andare avanti è più forte di tutto». Insomma, se è concesso un filo di umore buono, Rodolfo Danieli ha assecondato come pochi, il salutare suggerimento dei medici di «stare in moto».

 

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