Si balla!

Come ogni sera, prima delle nanne, al bar “bay watch” c’è musica dal vivo (da noi è ormai quasi introvabile in un bar ).
Nico si diletta ogni sera in passi di danza diversi, imparati chissà dove … Stasera è la volta dell’ancheggio di fianchi e bacino.
Le foto son mosse ma rendono l’idea

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Una candidatura nuova e fresca

Alle 12 di oggi è scaduto il termine per la presentazione delle liste per le prossime amministrative comunali. Ho appreso dal blog di Simone che alla fine si sono presentati “solamente” in quattro per concorrere alla carica di Sindaco di San Felice del Benaco.Oggi è arrivato nella cassetta della posta il programma elettorale della prima lista denominata, con umiltà e riservatezza, FLORIOLI

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Pisolo

Oggi Puffo si è trasformato in Pisolo e svegliarlo è stato difficilissimo.
Stamattina l’abbiamo sfiancato, a pranzo si è abbuffato e queste son le conseguenze

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Giochi con le conchiglie

Prima di partire Nico ha ricevuto un incarico dalla nonna Livia: raccoglierle qualche conchiglia. L’ha presa in parola, ma furletto com’è ha prontamente delegato la funzione di ricerca alla sua mami che, diligentemente, fa avanti e indietro x la spiaggia continuamente alla ricerca del guscio più bello.
Lui, poi, di diverte a travasarle da uno stampino […]

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Pronti partenza … Via!

In questi giorni puffo se n’è inventata una nuova. Ci ferma nei corridoi dell’hotel (”femiti lì è!”) e poi conta prima di darci il via per micro gare di corsa (che vince puntualmente lui).
Cinque, nove, otto, quatto, cinque, e si patte!
Che sagoma!

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Palazzi Aperti a Pieve di Ledro

Da Domenica 10 a Lunedi 18 Maggio 2009 Palazzi Aperti a Pieve di Ledro, Museo Farmaceutico Foletto, 16.00-22.00

Apertura del Museo Laboratorio Foletto e dell’Antico Oratorio San Giuseppe che ospita la mostra fotografica “i Kaiserjäger”


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Come far funzionare Flash Player su Ubuntu 64 bit

Avete provato ad installare Gnash o le varie cose inutili che vi si propinavano come utenti di Ubuntu 64 bit per poter vedere i filmati in Flash?

 

Dimenticate tutto: questa è la soluzione definitiva.

Testa nel sacco, chiudete firefox, aprite il terminale e fate un bel copia ed incolla

 

sudo apt-get remove -y –purge flashplugin-nonfree gnash gnash-common mozilla-plugin-gnash swfdec-mozilla libflashsupport nspluginwrapper

sudo rm -f /usr/lib/mozilla/plugins/*flash*
sudo rm -f ~/.mozilla/plugins/*flash*
sudo rm -f /usr/lib/firefox/plugins/*flash*
sudo rm -rfd /usr/lib/nspluginwrapper

echo “Stopping any Firefox that might be running”
sudo killall -9 firefox

echo “Removing any other flash plugin previously installed:”
sudo apt-get remove -y –purge flashplugin-nonfree gnash gnash-common mozilla-plugin-gnash swfdec-mozilla libflashsupport nspluginwrapper
sudo rm -f /usr/lib/mozilla/plugins/*flash*
sudo rm -f ~/.mozilla/plugins/*flash*
sudo rm -f /usr/lib/firefox/plugins/*flash*
sudo rm -f /usr/lib/firefox-addons/plugins/*flash*
sudo rm -rfd /usr/lib/nspluginwrapper

echo “Installing Flash Player 10”
cd ~
wget http://download.macromedia.com/pub/labs/flashplayer10/libflashplayer-10.0.d20.7.linux-x86_64.so.tar.gz
tar zxvf libflashplayer-10.0.d20.7.linux-x86_64.so.tar.gz
sudo cp libflashplayer.so /usr/lib/mozilla/plugins/

echo “Linking the libraries so Firefox and apps depending on XULRunner (vuze, liferea, rsswol) can find it.”
sudo ln -sf /usr/lib/mozilla/plugins/libflashplayer.so /usr/lib/firefox-addons/plugins/
sudo ln -sf /usr/lib/mozilla/plugins/libflashplayer.so  /usr/lib/xulrunner-addons/plugins/

# now doing some cleaning up:
sudo rm -rf libflashplayer.so
sudo rm -rf libflashplayer-10.0.d20.7.linux-x86_64.so.tar.gz

 

Ripeto copiare ed incollare tutto. 

Riavviare Firefox ed il gioco è fatto, funziona tutto!

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Il poken del futuro (alle conferenze)

Io il mio poken ce l’ho attaccato al portachiavi. Così, anche se non lo uso mai (non ce l’ha quasi nessuno!), ce l’ho sempre tra le mani e più volte ho pensato all’uso che se ne potrebbe fare. In fondo è una chiavetta USB da 1 GB che in più c’ha la manina. Leggendo questo post di oggi, sull’impiego di Kindle (l’ebook di Amazon) alle conferenze, mi viene in mente un’applicazione alternativa/aggiuntiva dei poken.

L’autore, Gianfranco Chicco, ritiene che l’ebook, con alcune caratteristiche proprie di Kindle (connessione wireless, schermo tattile in primis) possa essere il perfetto integratore in una conferenza: il conferenziere vi manda le slide sul vostro ebook, voi ci potete prendere direttamente gli appunti sopra con una pennetta, a fine conferenza compilate direttamente da lì il questionario di valutazione …

Sarebbe figo, ma i costi sarebbero elevatissimi, a mio avviso, soprattutto tenendo in considerazione che il Kindle “più barboso” da 6 pollici costa € 359, al momento.

Facciamo un passo indietro e immaginiamo che ancora non siamo così avanti nel futuro, ma comunque un passettino l’abbiamo fatto.

Io vado alla conferenza. Per il momento tutto è tradizionale: le slide vengono proiettate, il tipo parla, gli appunti me li prendo sulla carta se è stato già consegnato il materiale cartaceo all’inizio, magari c’ho il portatile e uso quello e bla bla. A fine conferenza ecco però la figation: io vado in fondo alla sala e alla parete ci sono una serie di manine di poken incastonate in una parete. Io avvicino il mio poken e trick&track! in 3 sec ho tutte le slide, materiale integrativo, biglietto da visita del relatore, due righe sull’edificio che ospita l’evento e informazioni del genere sul mio poken. Arrivo a casa/in albergo e mi sparo tutto sul mio computer.

Quello che intendo dire è che la tecnologia che sta nel poken può essere applicata in maniera diversa rispetto al limitato scambiarsi biglietti da visita elettronici tra geeks. Tanto, se il poken anziché 1 GB ne avesse 10, quanto sarebbe più grande e costoso? Non credo molto. Così com’è ora, il poken è solo un gadgettino sfruttato ben al di sotto delle sue potenzialità.

[Nell’immagine il mio poken, che mi sono accorto che non c’ho fatto manco un post quando l’ho preso (però l’ho scritto su Twitter)]

Puoi leggere l\\\’Articolo completo direttamente sul sito di Daniel on line

Ah … Il latte!

Come faremmo senza?
In questi giorni puffo lo beve in braccio a me o Silvy come (parole sue) “quando ero piccolino”.
Come cresce il nostro ometto!
E quante cose sperimenta e impara. Stasera prima di cena, vicino al grande (e bellissimo) acquario della reception, ha conosciuto una bimba francese. Sentendola parlare ci ha chiesto: “pecché ha quetta trana […]

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Bielorussia 2009…qualche foto

Ecco qualche foto fatta durante la permanenza in Bielorussia del convoglio umanitario composto dai volontari dell’associazione Accoglienza e Fratellanza.
Sul sito dell’associazione è possibile leggere un articolo relativo all’esperienza di quest’anno.

Puoi leggere l\\\’Articolo completo direttamente sul sito di Blog di Marco Rizzini

Bandiere blu: Sirmione bocciata anche stavolta

Oggi milioni di italiani leggeranno su tutti i giornali i nomi delle migliori 113 località balneari italiane, premiate con la Bandiera Blu. Ma nell’elenco il lago di Garda è assente, zero «bandiere». Uno smacco, per il secondo anno consecutivo.
Non si può parlare oggi di una perdita, perché già lo scorso anno la Federazione europea per l’ambiente, la Fee, aveva revocato l’unica bandiera gardesana, quella di Sirmione, che era stata per anni in vetta alla hit parade delle località premiate per la loro qualità di acque, spiagge e servizi legati alla ricettività turistica.
SIRMIONE E LA RIVIERA del Garda insomma sono state cancellate tutto d’un colpo.
Il sindaco Maurizio Ferrari per ora preferisce non commentare la notizia, che certamente è di quelle che lasceranno il segno, dato che gli operatori turistici e la popolazione avevano sempre gradito di poter issare la bandiera blu. Anche se Ferrari per ora non intende parlare, rinviando ogni suo commento a una dichiarazione che farà entro pochi giorni, la ragione principale del mancato arrivo del riconoscimento non va ricercata tanto nella bocciatura del suo litorale, perché dopo tutto le spiagge sirmionesi sono state sempre premiate dall’Asl, quanto nella mancata adesione al bando di concorso.
Sembra che all’origine di tale scelta ci siano motivi di spesa perché i criteri di valutazione, stando al brevissimo commento del sindaco di Sirmione, da quest’anno erano ancora più rigidi degli anni passati ed occorreva, pertanto, mettere mano a nuovi servizi.
TRA L’ALTRO, Sirmione non ha ancora realizzata l’isola ecologica (la sua inaugurazione è prevista per fine mese) e, quindi, non avrebbe potuto in alcun caso chiedere la bandiera blu, che richiede servizi ben precisi anche in tema di trattamento dei rifiuti.
Non appare preoccupata nemmeno la Comunità del Garda che, per voce del suo segretario generale Lucio Ceresa, osserva che «anche se non ci sono sul Garda località con la bandiera europea, la qualità complessiva dell’offerta dei servizi sia nel settore pubblico che in quello privato, resta alta come del resto ha confermato giusto l’altro ieri il presidente dell’Enit Matteo Marzotto, intervenendo a Limone».
Ceresa, inoltre, fa notare che «le 125 spiagge dell’intero bacino del Garda da molti anni, tranne sporadiche eccezioni, sono balneabili».
I criteri imperativi per l’assegnazione della bandiera sono l’assoluta validità delle spiagge, l’efficienza della depurazione delle acque reflue, presenza di aree pedonali e piste ciclabili, e altri parametri.

Maurizio Toscano

Puoi leggere l\\\’Articolo completo direttamente sul sito di SOS Garda

Bandiere blu: Sirmione bocciata anche stavolta

Oggi milioni di italiani leggeranno su tutti i giornali i nomi delle migliori 113 località balneari italiane, premiate con la Bandiera Blu. Ma nell’elenco il lago di Garda è assente, zero «bandiere». Uno smacco, per il secondo anno consecutivo.
Non si può parlare oggi di una perdita, perché già lo scorso anno la Federazione europea per l’ambiente, la Fee, aveva revocato l’unica bandiera gardesana, quella di Sirmione, che era stata per anni in vetta alla hit parade delle località premiate per la loro qualità di acque, spiagge e servizi legati alla ricettività turistica.
SIRMIONE E LA RIVIERA del Garda insomma sono state cancellate tutto d’un colpo.
Il sindaco Maurizio Ferrari per ora preferisce non commentare la notizia, che certamente è di quelle che lasceranno il segno, dato che gli operatori turistici e la popolazione avevano sempre gradito di poter issare la bandiera blu. Anche se Ferrari per ora non intende parlare, rinviando ogni suo commento a una dichiarazione che farà entro pochi giorni, la ragione principale del mancato arrivo del riconoscimento non va ricercata tanto nella bocciatura del suo litorale, perché dopo tutto le spiagge sirmionesi sono state sempre premiate dall’Asl, quanto nella mancata adesione al bando di concorso.
Sembra che all’origine di tale scelta ci siano motivi di spesa perché i criteri di valutazione, stando al brevissimo commento del sindaco di Sirmione, da quest’anno erano ancora più rigidi degli anni passati ed occorreva, pertanto, mettere mano a nuovi servizi.
TRA L’ALTRO, Sirmione non ha ancora realizzata l’isola ecologica (la sua inaugurazione è prevista per fine mese) e, quindi, non avrebbe potuto in alcun caso chiedere la bandiera blu, che richiede servizi ben precisi anche in tema di trattamento dei rifiuti.
Non appare preoccupata nemmeno la Comunità del Garda che, per voce del suo segretario generale Lucio Ceresa, osserva che «anche se non ci sono sul Garda località con la bandiera europea, la qualità complessiva dell’offerta dei servizi sia nel settore pubblico che in quello privato, resta alta come del resto ha confermato giusto l’altro ieri il presidente dell’Enit Matteo Marzotto, intervenendo a Limone».
Ceresa, inoltre, fa notare che «le 125 spiagge dell’intero bacino del Garda da molti anni, tranne sporadiche eccezioni, sono balneabili».
I criteri imperativi per l’assegnazione della bandiera sono l’assoluta validità delle spiagge, l’efficienza della depurazione delle acque reflue, presenza di aree pedonali e piste ciclabili, e altri parametri.

Maurizio Toscano

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