Notturna nell’oblio nel porto di Dusano

La giornata per la “banda della Multipla” si è presentata subito difficile e gli eventi avversi si sono manifestati in un perverso “gioco delle dimenticanze”.
Il primo ad essere colpito sono stato proprio io che ricevuto l’incaricato di lanciare gli sms per la convocazione all’immersione riuscivo a ciccare in modo assai maldestro l’opzione di invio multiplo sul mio telefonino con il risultato che praticamente non avvisavo nessuno tranne chi mi aveva chiesto di avvisare.
Arrivati sul posto e iniziata la vestizione qualcuno si è accorto di non avere la maschera, qualcun altro le pinne. Rimediato al primo problema grazie ad una maschera realizzata con fondi di bottiglia limati raccolti sulla spiaggia, provvedevamo al recupero delle pinne di Chiara scorrazzando allegri con la Multipla tra le vie dell’antica rocca di Manerba in assetto da immersione rischiando di essere fermati dalle forze dell’ordine e trasportati direttamente alla neurodeliri!
Finalmente pronti iniziamo l’immersione. L’acqua inizia ad essere freddina, quindi sotto si comincia a percepire un po’ di freddo anche se ancora sopportabile. Io ed il gran maestro ci dirigiamo subito alla ricerca di qualcosa da fotografare, c’è la G11 scafandrata da provare e siamo tutti curiosi!!!
Iniziano gli scatti del “Gran Maestro” ma qualcosa va storto, le foto vengono tutte con un cono d’ombra nel lato inferiore… chissà? Qualcosa non torna.
Riguadagnata la superficie a fine immersione iniziamo a spogliarci facendo la danza del pinguino! Fa un freddo bestia fuori dall’acqua e i 12 gradi esterni si sentono tutti!
Qualcuno come al solito non trova le mutande, qualcuno improvvisa “jodel” per scaldarsi, altri bevono grappa di nascosto!
Raggiunta la pizzeria, dove apprendiamo che l’Inter ha massacrato il povero Werder Brema 4 a zero (EVVAI CHE FACCIAMO IL BIS!!!), inizia la conta delle foto riuscite e di quelle bruciate ed è qui che il “gioco perverso delle dimenticanze” si manifesta in tutta la sua potenza perché la G11 fa a meraviglia il suo dovere ma lo fa a metà, quel cono d’ombra imperversa nelle foto con flash! Fu allora che qualcuno con aria innocente, nascondendosi dietro la birra media, chiese tra il serio e il faceto, “ma allora quel pezzo di plastica dovevo metterlo”. Non si chiama “pezzo di plastica” si chiama “diffusore” e sott’acqua serve di brutto! La discussione poi è continuata sull’abbinamento maglione camicia del “Gran Maestro” fino a notte fonda quando, la banda della Multipla, ha deciso di andare a nanna!

P.S.: Scusami ancora Fabio!

Vai articolo originale: http://www.aolamagna.it/2010/09/notturna-nelloblio-nel-porto-di-dusano/

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