Il Castello di Sirmione: info, prezzi e orari dello Scaligero

Sembra emergere dalle acque del Garda, con un aspetto favoloso come solo una fortezza medievale può fare… è il Castello Scaligero di Sirmione, noto in tutto il mondo per la sua bellezza, ma non abbastanza come dovrebbe.

La Rocca Scaligera di Sirmione: alcune pillole 

Si tratta, infatti, di un vero gioiello delle fortificazioni trecentesche, nato come rocca di epoca Scaligera, ovvero sotto il dominio dei signori di Verona, i celebri Della Scala di cui anche Dante scrisse nella sua Divina Commedia.

La sua unicità non sta solo nel fatto che rappresenta uno dei castelli italiani meglio conservati, ma che come baluardo lacustre sul Garda, è rimasto nella sua funzione originale: è l’unico punto d’accesso al borgo di Sirmione, oggi come allora!

Per entrare a Sirmione è obbligatorio passare dal castello e per entrare al castello è obbligatorio passare dal ponte levatoio: il resto della fortezza è costeggiato dall’acqua su tutti i lati. La rocca si affaccia sul lago e la sua darsena ne contiene una parte, quindi, facendolo sembrare emerso dal Garda in modo favoloso. 

La darsena era il luogo dove si rifugiava la flotta dei Della Scala, e fu costruita poco dopo la costruzione del Castello di Sirmione, difesa tramite le mura e alcune torri sovrastate da una struttura detta “a punta di lancia” – in un lato, le mura lasciano spazio ad un fossato esterno che sfocia direttamente sul Garda.

Ad un livello ancora più alto spiccano le tre torri maggiori, che presentano dei merli a coda di rondine, e proteggono il mastio centrale dello Scaligero, la torre di 47 metri che domina il paesaggio  gardesano in molti punti. 

Sotto al mastio si trovavano le prigioni, e sopra era una vera e propria fortificazione del territorio. Alla rocca centrale si accedeva un tempo sia dall’esterno che dall’interno di Sirmione, mentre oggi solo dal borgo si può entrare mediante delle porte, poi un portico e una scala con un ponte levatoio. 

Si deve percorrere una rampa di 146 gradini, e alla fine si raggiunge il baluardo principale, che dirama nei camminamenti di ronda delle mura, da cui una vista decisamente degna di meraviglia per chi le visita. 

La storia del Castello di Sirmione

Per come lo vediamo oggi, il fortilizio sembra essere di un’unica epoca, ma sappiamo dagli studi di archeologia medievale, che invece è stato realizzato in tempi diversi. 

Mattoni e pietre provengono da zone circostanti il borgo, e furono importante per la prima costruzione già nelle metà del Duecento, per ampliare una precedente struttura che probabilmente era una fortificazione di epoca romana. Già all’età del Bronzo questa zona era abitata (II millennio avanti Cristo), e tra il IV e il I secolo dopo Cristo, venne colonizzata dai Galli Cenomani. Un territorio ambito in riva al lago, che in epoca romana vide come detto il sorgere di una “mansio” ovvero una struttura di riposo per i cavalli e i cavalieri, una cosiddetta stazione di posta sorta lungo una strada imperiale.

La Rocca di Sirmione nasce, quindi, su un’altra fabbrica antica per volere del podestà di Verona, all’epoca Leonardino Della Scala – la storia lo conosce con il nome di Mastino I. 

Come barriera strategica, il castello iniziale era piuttosto un punto di controllo del porto e di difesa dai possibili attacchi, essendo Sirmione una zona di confine del territorio veronese, esposta a piraterie e aggressioni esterne da vari fronti.

Cosa vedere a Sirmione

Nel Trecento, furono fatti dei lavori di ammodernamento del maniero, aggiungendo una fortificazione indipendente che si collegava alla vecchia tramite un barbacane, e due cortili esterni per ospitare probabilmente più persone e armi, ai fini difensivi. Sempre in questo secolo si pensa fu costruita la darsena con elementi lignei, una fortificazione portuale eccezionale, emblema del potere navale degli Scaligeri. È il loro stile che domina nella creazione del castello, un’architettura scaligera che spesso nelle fortezze realizza torri aperte verso l’interno da un lato, cosiddette torri scudate (facilitavano lo spostamento delle munizioni nei vari spazi e piani durante la difesa).

Nel 1405 i documenti testimoniano come il Castello di Sirmione venne ceduto al nuovo potere, e dal dominio dei Della Scala passò ad essere un baluardo della Repubblica di Venezia.

Le strutture difensive della Repubblica erano ampie, la darsena fu amplificata e costruita con la muratura, e il castello di Sirmione divenne un punto fondamentale di sicurezza del territorio, fin quando nel Cinquecento fu potenziata la fortezza di Peschiera del Garda. 

Ancora oggi è una delle rocche scaligere conservate al meglio, anche perché fu mantenuta nella sua funzione anche in seguito: in epoca napoleonica il maniero fu utilizzato come deposito di armi e alloggio per le truppe, così anche sotto l’Impero Austriaco. In epoca più recente diventò sede di uffici comunali e poi alloggio dei Carabinieri, fino ad essere stato anche un piccolo luogo di detenzione. 

Nei secoli l’interno della darsena fu anche interrato dai detriti, e nell’Ottocento era calpestabile – fu sgomberata in occasione dei lavori di restauro del 1919, e da allora è tornata ad accogliere l’acqua del Garda all’interno.

Restaurato anche in anni recenti dal Polo Museale Regionale della Lombardia, dopo l’apertura nel 2018 il Castello di Sirmione appare oggi simile ai suoi albori, come una fortezza tipica del territorio gardesano e veneto, ma anche unica nel suo splendore!

Le leggende della Rocca Scaligera

L’atmosfera fiabesca rende il castello uno dei luoghi più visitati, anche per le leggende che circolano intorno alle sue mura. 

La più celebre è quella di Ebengardo e Arice, non proprio felice come storia d’amore ma sicuramente suggestiva.

Si narra nella fantasiosa storia, che Ebengardo fu un proprietario della fortezza insieme alla sua Arice, di cui era molto innamorato. Ad un certo punto, l’idillio viene infranto dall’arrivo di Elalberto, un cavaliere che arrivò nella classica “notte buia e tempestosa” per chiedere riparo. Affascinato dalla bellezza di Arice tentò di avvicinarsi a lei durante la notte, ma alle sue urla di paura il cavaliere rispose pugnalandola. 

Ebengardo accorse subito nella stanza e trovò morta la sua ama, impazzendo di dolore e uccidendo Elalberto con il suo stesso pugnale. La storia, alquanto triste, sembra rivivere ogni notte di tempesta, quando l’anima di Ebengardo si vede vagare per il Castello piangendo la sua Arice.

Favole suggestive, forse con un fondo di verità su qualche evento cruento, che non ha storia scritta ma solo di tradizione orale: tutta da verificare visitando la Rocca Scaligera!

Prezzo del biglietto

Non solo mura e paesaggi, ma anche spazi espositivi alloggiano all’interno del maniero. Nell’ampio portico esterno si trova un lapidario con marmi e resti di epoca romana e medievale, provenienti anche da chiese ed edifici dei dintorni; ai reperti sono collegati a dei pannelli informativi sulla Rocca e la sua storia. 

Il biglietto d’ingresso alla rocca è di circa 6 euro (ridotto 3 dai 18 ai 25 anni per i cittadini UE). L’entrata è gratuita per studenti e personale docente in visita, e per i bambini e giovani UE sotto i 18 anni.

Orari di apertura

In estate il Castello di Sirmione è aperto con orari dal martedì al sabato 8.30-19.30, domenica 9:15 – 17:45. L’orario estivo entra in vigore dal 1 aprile al 30 settembre.
In inverno l’orario del castello è dal martedì al sabato 8.30-19.30, domenica 9:15 – 13:30.

Per altre info contattate il personale della Rocca Scaligera che si trova in piazza Castello, 34 – 25019 Sirmione (BS) – tel. 030 916468 – e-mail: pm-lom.roccascaligera@beniculturali.it 

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