Dopo il tentato omicidio, sequestrata la pizzeria

Quando aveva sparato alle gambe del dipendente che gli chiedeva gli stipendi arretrati forse non aveva calcolato che quel gesto avrebbe acceso su di lui i riflettori delle forze di polizia.

Un anno dopo i fatti dunque la giustizia ha presentato la seconda parte del conto al pregiudicato calabrese titolare di fatto della pizzeria Le Muse di Desenzano. I carabinieri hanno sequestrato il locale e tutte le attrezzature che contiene.  Dopo i colpi contro il ragazzo infatti l’uomo era fuggito per poi consegnarsi dopo qualche ora.

Le indagini, coordinate dalla direzione distrettutale antimafia, hanno acclarato che il locale fosse fittiziamente intestato: «Il ristorante, teatro della sparatoria, benché formalmente intestato alla ex moglie dell’uomo in realtà era riconducibile al pregiudicato stesso. – scrivono i carabinieri – Per tale motivo veniva richiesto al gip l’emissione un provvedimento di sequestro preventivo delle quote societarie e delle licenze e dei materiali per la conduzione dell’attività di ristorazione, il cui valore veniva stimato in 250mila euro, in quanto fittiziamente intestata. Il decreto veniva quindi eseguito oggi con l’apposizione dei sigilli».

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