COMUNICATO STAMPA 03 agosto 2020

In località Prada, nel comune di San Zeno di Montagna, erano attivi nella sola stagione estiva, fino al 2013 due impianti a fune di proprietà della società Prada Costabella s.r.l., l’uno denominato “Prada-Ortigaretta” (telecabina biposto cessato il 22 agosto 2013) e l’altro denominato “Ortigaretta-Costabella” (seggiovia monoposto cessato il 21 agosto 2013).

La cessazione dell’attività degli impianti aveva determinato una notevole perdita nell’economia dell’intera zona, precipitandola in una spirale involutiva di notevole peso. Ben consapevoli di ciò la Provincia di Verona e la Camera di Commercio di Verona si erano preoccupate di trovare il modo di intervenire per evitare che il declino economico diventasse irreversibile.

Si era dunque trovata la soluzione coinvolgendo la funivia di Malcesine Monte Baldo come soggetto dotato di risorse finanziarie e management in grado di risolvere una volta per tutte il problema degli impianti a fune di Prada.

L’Azienda Trasporti Funicolari Malcesine-Monte Baldo (ATF), dopo aver analizzato a fondo le problematiche tecniche e finanziarie dell’iniziativa aderiva al progetto, sottoscrivendo con Prada Costabella s.r.l., proprietaria degli impianti dismessi, l’accordo di programma, propedeutico per la partecipazione alla gara indetta dalla Provincia di Verona per l’aggiudicazione della concessione, in cui assume l’onere e l’onore di costruire e gestire per i prossimi trenta anni gli impianti concessionati.

E’ cominciato così nel 2016 un iter estremamente complesso volto a ottenere la concessione e finalmente, in data 30 luglio 2020 con la determinazione n. 1873 del 30/07/2020, è arrivata la tanto attesa autorizzazione, atto conclusivo della procedura aperta per la selezione di un potenziale concessionario cui affidare la realizzazione e la gestione degli impianti a fune di Prada, nel Comune di San Zeno di Montagna.

E’ un progetto in cui ATF crede molto e che permette una gestione degli impianti in sinergia con quello storico di Malcesine e Monte Baldo, sfruttando le ovvie economie di scala per poter trarre il massimo beneficio dall’utilizzo degli impianti sempre avendo ben presente che la logica a cui ATF si attiene, oltre all’aspetto meramente industriale/economico, considera anche un aspetto sociale, attento al territorio e ai suoi sviluppi sociali.

L’iniziativa è stata promossa e perseguita con straordinaria determinazione e dedizione dal Presidente del Consiglio d’Amministrazione cav. Daniele Polato che, in tutto l’arco della suo mandato (2015/2018), si è adoperato per la realizzazione degli impianti, consapevole della loro importanza territoriale.

Azione ben proseguita dall’attuale CdA, presieduto dall’avv. Pier Giorgio Schena che fin dalla sua nomina nel 2019, ha proseguito con eguale impegno l’azione per l’ottenimento della sospirata concessione, foriera di grande sviluppo socio economico per l’intero territorio montano e non solo.

Si deve dare atto della grande coesione ideale dei Soci di ATF, Provincia di Verona, Camera di Commercio di Verona e Comune di Malcesine che hanno promosso e appoggiato con straordinario senso civico l’intervento consapevoli della sua importanza.

Da sottolineare l’appoggio e la disponibilità sempre fornite dal presidente della Provincia di Verona dott. Manuel Scalzotto che in ogni momento è stato vicino ad ATF svolgendo in piena concretezza il suo alto ruolo.

Possiamo dunque oggi essere contenti del risultato ottenuto che ci permette di iniziare i lavori ai primi giorni d’autunno per essere pronti nella prossima primavera, ben consapevoli che solo il coeso gioco di squadra, sinergico e determinato, tra ATF, con l’identità di vedute fra i soci e la determinazione del suo CdA, le amministrazioni territoriali di San Zeno di Montagna e Brenzone sul Garda, ha potuto superare gli scogli di un iter amministrativo di complessa problematica.

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