Categoria: Desenzano

Desenzano del Garda è un comune italiano di 29 108 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. È il comune più popoloso del lago di Garda e il secondo della provincia di Brescia. È situato a circa 25 chilometri a est del capoluogo.

Essere d’accordo non basta

L’ho detto e lo ribadisco: a me Italia Futura piace. Ma ho anche sempre pensato che ci sono cose che non vanno bene. Quella che più mi infastidisce è la scarsa concretezza degli appelli. Ripubblico sotto l’ultima newsletter che mi è arrivata.

Magari avrete la mia stessa impressione leggendo: si parte con un appello esaltante che ti fa sperare in una proposta, in un cambiamento, in un’azione. Invece il tutto si conclude con l’invito a firmare il manifesto. Già. Il prossimo passo sarà chiedere di condividere una foto sulla propria bacheca Facebook per fermare la fame nel mondo.
Tipicamente, terminato il discorso di incitamento che si fa prima di scendere sul campo di battaglia, si scende sul campo di battaglia. Si urla, si grida, si sguainano le spade e poi ci si lancia sul nemico a spargere il suo sangue. Non si firma un manifesto. Se questa è la flemma con cui si riformare l’intero sistema…

Cara amica, caro amico,
milioni di cittadini guardano con forte preoccupazione all’assenza di un’offerta alternativa in grado di rappresentare chi ritiene che le riforme di cui il paese ha bisogno siano di segno esattamente opposto rispetto a quanto proposto da una sinistra tornata alle ricette dello statalismo più tradizionale e da una destra populista che ha predicato la rivoluzione liberale moltiplicando invece sprechi e abusi di una classe dirigente impresentabile
Sono quegli italiani che ritengono sia arrivata l’ora per lo Stato di fare la sua parte in termini di sacrifici e che la pressione fiscale non possa in nessun modo e per nessuna ragione essere aumentata. Quella parte del Paese che vuole un sistema di welfare più orientato alla crescita e contratti che premino la produttività
Un duello tra un’Unione 2.0 e una Forza Italia 2.0 ci riporterebbe nel pieno della Seconda Repubblica. E non siamo affatto sicuri che la maggioranza degli italiani non veda l’ora di assistere al confronto tra Bersani e Berlusconi.
L’Italia ha bisogno di un fronte della responsabilità, di un movimento popolare, liberale e riformista che, nel solco di quanto iniziato dal Governo Monti, metta insieme la società civile disposta a impegnarsi e la politica che accetti la sfida della responsabilità e del rinnovamento.
Contro i populismi di destra e di sinistra, verso la Terza Repubblica.
Firma il manifesto Verso la Terza Repubblica   
Grazie,
Italia Futura

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Domenica 09 Dicembre: camminata nella natura del Parco del Mincio


Cari amici camminatori,
questo fine settimana l’occasione per camminare in Nordic sarà domenica mattina nella sempre suggestiva natura del Parco del Mincio fra Monzambano e Borghetto di Valeggio (MN).

 Per qualsiasi altra informazione contattate comunque il vostro istruttore di riferimento.

Buon fine settimana.

Gli istruttori della Scuola Italiana Certificata Nordic Walking Lago di Garda 

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Chi ha orecchie per intendere gli elettori intenda

Nonostante lo sport nazionale resti criticare tutto, in generale credo che a conclusione di questo giro di elezioni per il centro sinistra tanto male non sia andata. Si poteva fare meglio, ma quello dipendeva dai candidati. La mia personale opinioni sulle primarie è che dovrebbero essere una roba abbastanza informale. Mi rendo conto che se non si trattasse di una vera e propria elezione, in pochi andrebbero a esprimere il proprio parere, ma al contempo credo che è nell’interesse del partito recepire e accogliere il sentire dei propri elettori. Ecco perché non ho voluto interessarmi della fondatezza delle critiche di Renzi al sistema e alle regole di questo giro. Alla luce di questo, mi stupisce della complessità del voto. Perché non è possibile di votare online anche ai residenti in Italia? Io ho votato entrambi i giri online dall’estero. Non mi sono stati chiesti i 2€ nessuna delle due volte. La coda non l’ho fatta. Niente certificati elettorali. Così mi sono stupito a leggere che in certe città estere ci fossero dei seggi. Perché mai si dovrebbe far lavorare della gente quando si potrebbe fare la stessa cosa, offrendo un servizio più comodo, lasciando che si stia tutti a casa – volontari ed elettori? Non credo che il sistema possa funzionare per le elezioni nazionali (non ancora, almeno), ma per le primarie mi pare che funzioni benissimo. A questo punto i partiti potrebbero rivolgersi agli elettori anche con maggior frequenza per vedere come la pensano su certe cose, trovando un buon compromesso tra spam e democrazia semi-diretta.

Comunque mi pare che si possa essere soddisfatti di come sono andate le cose. Poteva andare anche molto peggio. Basta guardare a cosa fanno gli altri…

Adesso il PD si ritrova con un sacco di informazioni su quello che preferisce la gente. Sono sicuro che Bersani, pur avendo vinto, sappia riconoscere e valorizzare le posizioni che rappresentavano gli altri candidati. Ad esempio, forse gli elettori di sinistra sono in maggioranza non così di sinistra come si pensava. Non era poi così scontato che Renzi arrivasse in finale e che Vendola facesse così poco. Insomma, chi ha orecchie per intendere intenda.

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L’Italia non cambia

Stravince Bersani, e il paese sceglie di non cambiare. Di che ci stupiamo? In quasi 70 anni gli italiani hanno “osato” sperare nel nuovo una sola volta, e l’han preso nel di dietro esattamente come prima … e come dopo … Ormai hanno il callo, non vogliono pensare a nulla di diverso. Metti che arrivi […]

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Baccalà ripieno

Il premio per una intensa sessione di lavoro: l’esclusivo baccalà ripieno di Marina. Ricetta rara di un piatto povero che diventa principesco arricchito dal buon vino della Capuzza, dalla polenta di Storo e di amici allegri. Che dire delle verdure stufate? E del semifreddo ai marron glaceés? Brava davvero.

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Che belle lezioni!

Lorenzo e Simone, due grandi amici mi hanno affiancato oggi in un lungo meeting sulla gestione delle risorse umane: che bravi, che grande umanità ed esperienza hanno saputo condividere!

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Come quella canzone di Mina

I sostenitori di Renzi mi pare abbiano perso un’ottima occasione di stare zitti. Le frasi, le polemiche, i polveroni non hanno fatto altro che avvantaggiare l’antagonista facendolo apparire pacato e rispettoso ed il proprio candidato "peggio di un bambino capriccioso" che la vuole sempre vinta, come dice la canzone di…

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Lezione privata

Prima di andare a letto, Carlo mi ha fatto ascoltare una delle tante "rarità" che aveva portato con sè per la serata d’ascolto: una riedizione del disco di Mauro Pagani. Lo abbiamo ascoltato sul mio stereo e Carlo me ne ha guidato la comprensione: un raro privilegio una "lezione privata"…

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Storia della musica e musica della storia

Carlo boccadoro ha tenuto una lezione davvero speciale parlando degli Area e di Demetrio Stratos contestualizzandone la musica in quegli anni di sconquasso. Chi, come me, ricorda quegli anni non ha solo ascoltato della musica straordinaria ma ha rivissuto il film dell’epoca, ha ricordato le tensioni i disagi, le speranze,…

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Da 5 a 3 milioni di dipendenti pubblici

Mi piacciono le soluzioni creative. Ecco perché riporto le parole di Fabio Franceschini, titolare di  Grafica Veneta, su cui è incentrato un recente articolo di Linkiesta. Neanche il settore statale può salvarsi se non innova il suo business model, secondo me.

«Abbiamo quasi 5 milioni di dipendenti pubblici, dobbiamo ridurli di almeno 2 milioni. La soluzione ideale contempla un percorso d’esodo che prevede l’assunzione di dipendenti pubblici alle aziende private, pagati dallo Stato per i primi tre anni, e poi assunti a tempo indeterminato dagli imprenditori, con i contributi pagati ancora dallo Stato per i due anni rimanenti». «In questo modo», prosegue Franceschi, «si trasformano i dipendenti da un centro di costo a uno di ricavo». In questo modo lo Stato riduce i costi del 30%, e guadagnerà dalle maggiori entrate sull’incremento del fatturato che i nuovi dipendenti svilupperanno. Difficile dire se l’ipotesi, il cui padre sembra sia l’attuale assessore regionale all’Agricoltura, Franco Manzato (Lega) possa funzionare in tempi di crisi. Franceschi è però ottimista: «Gli ex dipendenti pubblici che ho assunto sono i migliori dell’azienda, non è colpa loro se la Pa non funziona. Come dice il proverbio, il pesce puzza dalla testa. Bisogna partire dalla politica». La campagna elettorale è già cominciata.

Il resto su Linkiesta.

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Specializzati anche in…NORDIC WALKING e DIABETE

I nostri Istruttori Adriano Bertazzi e Antonella Bianchi, lo scorso sabato 24 novembre a Verona, hanno partecipato con successo al corso di specializzazione su Nordic Walking e Diabete. A dimostrazione di come si continui a lavorare sulla qualità per avere istruttori sempre più preparati che possano operare con conoscenza e professionalità nella diffusione del Nordic Walking anche in ambito medico…. 
La nostra Antonella con Paolo Cristofoletti, Coordinatore Italiano Progetto Nordic Walking Diab.

   
Il nostro Adriano con il Dott. Carlo Negri, Responsabile del Centro di Diabetologia dell’Ospedale di Verona. 

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Perché sto con Renzi

Oggi alle 20.00 c’era la deadline per l’iscrizione al voto online per le primarie (possibile per chi è all’estero). Inizialmente non era mia intenzione votare per le primarie, visto che il PD, per quanto io l’abbia votato in più di un’occasione, non corrisponda alla mia “naturale inclinazione politica”. Il mio pensiero è sempre stato che sta agli appartenenti di ciascun gruppo scegliersi la propria guida, e poi gli altri, se vogliono e purché tacciano, possono unirsi, altrimenti vadano altrove. E di fatto io non mi sento di appartenere al PD. Il partito che finalmente mi pare rappresentarmi al meglio e che non voterei solo perché è “il meno peggio” ma proprio quello che vorrei è Italia Futura, se è concesso chiamarlo partito. Ci sono però ancora troppe incognite e incertezze sul candidato premier e sulle alleanze (ma questo è un altro post). Quindi intanto mi sono iscritto e sosterrò Renzi. Sulla questione se è giusto che io voti alle primarie del non-mio partito, penso che sia legittimo per il fatto che se vincesse Renzi, voterei PD al secondo turno (ceteris paribus).

Ora, perché Renzi?

Come persona e personaggio mi piace di più Bersani. Dosato e diplomatico, ma al contempo deciso e schietto. Se dovessi uscire a cena con uno dei cinque candidati, sarebbe Bersani. Il problema è la corte di gente che lo circonda e il suo allineamento con certi sindacati. Penso che a certe scelte di Monti Bersani avrebbe potuto mostrare un po’ più di appoggio rispetto al solito “non ci piace, ma siamo costretti”. Non vorrei che poi magari da premier si sentisse di nuovo costretto a fare qualcosa per qualcun altro. Sono sicuro che Bersani farebbe un buon premier, ma temo non faccia un buon riformatore. Non sono sicuro che Renzi faccia un buon premier, ma lo vedo bene come riformatore.
Renzi mi sembra più lontano dal mondo corporativo italiano, che a mio avviso è una delle zavorre peggiori del Paese in questo momento, e con meno vincoli ideologici al classico “essere di sinistra”. I suoi pregi sono descritti secondo me benissimo dal discorso di Ichino alla Leopolda 2012 che inserisco qui sotto.

 

In tanti criticano di Renzi la scarsa conoscenza dei meccanismi politici (l’essere “navigato”, per intenderci), ma anche nell’improbabile caso che dimenticasse tutto quello che ha imparato come sindaco di Firenze, dietro alle sue spalle comunque avrebbe un partitone, che ha tra le sue caratteristiche delle forti radici nel passato e nell’esperienza. Vedo in Renzi insieme al PD una buona sintesi tra passato e futuro. A me pare l’incarnazione della buona mediocritas (chiamarla “aurea” mi pare troppo) tra sfruttamento del conosciuto e ricerca del nuovo che tanto pesa in termini di importanza nei miei corsi di innovazione.

Perdonatemi se gli altri non li prendo neanche in considerazione. L’unico che forse potrebbe avere un numero significativo di voti è Vendola, che è troppo lontano dal mondo reale per sperare di poterlo gestire.

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