La “ciclabile dei sogni”, così è stata definita la famosa Ciclovia del Garda che aspira a coprire l’intero perimetro del lago di Garda offrendo in alcuni punti, come nella scenografica tappa a sbalzo sul lago, una vista mozzafiato sul Benaco, continua a far parlare di sé.
Mentre si discute sui rischi idrogeologici della zona, in particolar modo a seguito dell’evento franoso che si è verificato nella zona di Tremosine, e pure sull’aumento dei costi dell’infrastruttura, a Riva del Garda si avvia il cantiere per l’Unità Funzionale 3.1.
Il progetto esecutivo che concerne il percorso, e che era stato approvato dal commissario straordinario Francesco Misdaris, consentirà a ciclisti, turisti e a chi proverrà dalla ciclabile tra Limone del Garda e il confine tra Lombardia e Trentino di proseguire fino alla Galleria delle Limniadi. È qui che ora si circola a senso unico alternato: i lavori riguardano un tratto di strada di un centinaio di metri che la Provincia Autonoma di Trento, presieduta da Maurizio Fugatti, avrebbe deciso di finanziare per 2.180.000 euro.
Avanti tutta dunque, nonostante le rimostranze del Coordinamento interregionale per la tutela del Garda (che ha interpellato persino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella) e di quanti si sono sinora mostrati contrari alla ciclovia.
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