Tag: lago di garda

Pic-nic Val di Ledro

Buongiorno a tutti,domenica 5 maggio 2013 faremo una gita in Val di Ledro passando dalla Val sabbia
Ritrovo ore 9:30 al bar blu vida a Manerba del Garda ( crociale a destra )
Pranzo al sacco e serbatoi pieni
Vi aspettiamo numerosi

P.s martedì 7 maggio ci incontreremo per organizzare la VESPALCOLICA presso birreria Manerba BREWERY dalle ore 21:15
É gradita la vostra presenza

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Mezzo giro del lago di Garda in bicicletta e coregone

Io sono bicicletta, qual’è quindi il motivo per cui ho deciso di fare il mezzo giro del lago di Garda in bicicletta? Ma ovvio, per il piacere di un buon coregone ai ferri con polenta abbrustolita e un bicchiere di chiaretto fresco, gustati in riva al lago con il sole in fronte! Ho percorso in […]

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Sul diritto di proprietà e la legittimità dell’IMU

L’IMU è una tassa giusta a livello ideologico, IMHO. Va corretta, attualizzata, adattata, ma di base è una tassa che deve rimanere. Il concetto ideologico su cui si basa il mio ragionamento è relativo al diritto di proprietà del suolo.
Se guardiamo l’Italia dall’alto, lo Stilvale è nostro. Ciascuno di noi è italiano e a ciascuno di noi quel territorio appartiene. Nessuno si sognerebbe di dire che le Dolomiti gli appartengono, così come nessuno si sognerebbe di dire che gli appartiene il Lago di Garda, l’Etna, o l’Isola d’Elba. Se però ci pensiamo bene, ad eccezione dei terreni demaniali, non c’è spazio che non sia di proprietà privata. Ogni metro quadrato mostrato dalle immagini del satellite è di proprietà di qualche singolo individuo. E dunque a cosa ci riferiamo quando parliamo del “mio Paese”. Non c’è nulla di tuo se non un’irrilevante porzione di quel territorio. Com’è che una persona qualsiasi, addirittura senza neanche l’esclusiva della cittadinanza italiana, possa rivendicare la completa e assoluta negazione di alcun beneficio ad altri nei confronti di una porzione di territorio nazionale? Concettualmente, cosa rende diversa l’estensione territoriale su una collina rispetto a quella di un lago? Eppure l’una è privatizzata, l’altro no.
La logica che ci sta dietro è limpida e lineare e nessuno se la sente di discuterla: se non è di valore strategico per la Nazione, non c’è motivo di limitare il diritto costituzionale dell’individuo alla proprietà privata, base e motore di crescita economica e ricchezza diffusa. Il principio però reggerebbe anche se noi anziché chiamarla proprietà privata (attenzione, mi riferisco solo agli immobili terrieri) la chiamassimo diritto all’usufrutto del terreno. A differenza del diritto di usufrutto che abbiamo oggi, basterebbe consentire al detentore di poterne cambiare l’indirizzo d’uso (nei limiti che comunque vengono posti comunque anche alla proprietà privata di oggi) così come dargli la libertà di cederlo a terzi secondo le sue condizioni. In pratica, uguale al diritto di proprietà, ma in teoria connotato dal principio che il territorio nazionale è di tutti. La Terra è di tutti e la sua tutela è prioritariamente orientata secondo il bene comune. Se lo osserviamo a livello satellitare tutti d’accordo, se lo osserviamo al piano terra un po’ meno. In un ottica del genere, di fatto comunista, sarebbe legittimo chiedere una sorta di tassa d’affitto per il terreno. Un’IMU.
Non serve sottolineare la puzza che accompagna il termine comunismo. Io per primo storco il naso. E da liberista che mi reputo, nulla dovrebbe interferire con il libero scambio dei beni, ma a livello di principio nulla ci impedisce di rivedere in ottica comunitaria il senso della proprietà privata di beni immobili, e accettare che una parte dei frutti di questo terreno che possediamo vada reinvestito a livello nazionale come indennizzo verso i concittadini per il fatto che su alcuni prati, pur appartenendo a tutti a livello satellitare, non ci si possa andare, e che di alcuni campi non se ne possano beneficiare gratuitamente dei frutti.
Sull’ammontare di questa tassa di usufrutto poi ovviamente c’è da discutere. In termini di principio anche un importo simbolico potrebbe funzionare, purché si riconosca che la Terra è una e così pure il territorio nazionale di ogni singolo paese è finito e di tutti i cittadini.
Che poi Berlusconi la pensi diversamente da come la pensi io non mi sorprende, ma pensavo che come concetto era bello condividerlo e sentire il parere di altri.

Immagine tratta dal commons di Wikimedia.

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Sul diritto di proprietà e la legittimità dell’IMU

L’IMU è una tassa giusta a livello ideologico, IMHO. Va corretta, attualizzata, adattata, ma di base è una tassa che deve rimanere. Il concetto ideologico su cui si basa il mio ragionamento è relativo al diritto di proprietà del suolo.
Se guardiamo l’Italia dall’alto, lo Stilvale è nostro. Ciascuno di noi è italiano e a ciascuno di noi quel territorio appartiene. Nessuno si sognerebbe di dire che le Dolomiti gli appartengono, così come nessuno si sognerebbe di dire che gli appartiene il Lago di Garda, l’Etna, o l’Isola d’Elba. Se però ci pensiamo bene, ad eccezione dei terreni demaniali, non c’è spazio che non sia di proprietà privata. Ogni metro quadrato mostrato dalle immagini del satellite è di proprietà di qualche singolo individuo. E dunque a cosa ci riferiamo quando parliamo del “mio Paese”. Non c’è nulla di tuo se non un’irrilevante porzione di quel territorio. Com’è che una persona qualsiasi, addirittura senza neanche l’esclusiva della cittadinanza italiana, possa rivendicare la completa e assoluta negazione di alcun beneficio ad altri nei confronti di una porzione di territorio nazionale? Concettualmente, cosa rende diversa l’estensione territoriale su una collina rispetto a quella di un lago? Eppure l’una è privatizzata, l’altro no.
La logica che ci sta dietro è limpida e lineare e nessuno se la sente di discuterla: se non è di valore strategico per la Nazione, non c’è motivo di limitare il diritto costituzionale dell’individuo alla proprietà privata, base e motore di crescita economica e ricchezza diffusa. Il principio però reggerebbe anche se noi anziché chiamarla proprietà privata (attenzione, mi riferisco solo agli immobili terrieri) la chiamassimo diritto all’usufrutto del terreno. A differenza del diritto di usufrutto che abbiamo oggi, basterebbe consentire al detentore di poterne cambiare l’indirizzo d’uso (nei limiti che comunque vengono posti comunque anche alla proprietà privata di oggi) così come dargli la libertà di cederlo a terzi secondo le sue condizioni. In pratica, uguale al diritto di proprietà, ma in teoria connotato dal principio che il territorio nazionale è di tutti. La Terra è di tutti e la sua tutela è prioritariamente orientata secondo il bene comune. Se lo osserviamo a livello satellitare tutti d’accordo, se lo osserviamo al piano terra un po’ meno. In un ottica del genere, di fatto comunista, sarebbe legittimo chiedere una sorta di tassa d’affitto per il terreno. Un’IMU.
Non serve sottolineare la puzza che accompagna il termine comunismo. Io per primo storco il naso. E da liberista che mi reputo, nulla dovrebbe interferire con il libero scambio dei beni, ma a livello di principio nulla ci impedisce di rivedere in ottica comunitaria il senso della proprietà privata di beni immobili, e accettare che una parte dei frutti di questo terreno che possediamo vada reinvestito a livello nazionale come indennizzo verso i concittadini per il fatto che su alcuni prati, pur appartenendo a tutti a livello satellitare, non ci si possa andare, e che di alcuni campi non se ne possano beneficiare gratuitamente dei frutti.
Sull’ammontare di questa tassa di usufrutto poi ovviamente c’è da discutere. In termini di principio anche un importo simbolico potrebbe funzionare, purché si riconosca che la Terra è una e così pure il territorio nazionale di ogni singolo paese è finito e di tutti i cittadini.
Che poi Berlusconi la pensi diversamente da come la pensi io non mi sorprende, ma pensavo che come concetto era bello condividerlo e sentire il parere di altri.

Immagine tratta dal commons di Wikimedia.

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La crisi, il patto di stabilità … i comuni non hanno soldi

Quello delle pubbliche amministrazioni strozzate dalla crisi, dal calo dei flussi di denaro provenienti da Roma e ingessati dal patto di stabilità è diventato un vero e proprio tormentone. Poi, però, ti trovi il comune di Lonato del Garda che realizzando una pista ciclabile (ottimo) dedica risorse (certamente non poche) al rivestimento in pietra (bello […]

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CI SIAMO!!!!LA 2a VESPALCOLICA



Il Vespa Club Desenzano del Garda ” INSETTI METALLICI ” organizza Domenica

19 Maggio 2013 la 2a VESPALCOLICA ( tour nelle cantine dell’entroterra
gardesano )
Colazione e iscrizioni presso il “Il CHIOSCO MADAI” Lido di Lonato  ( 50mt
sx dopo il Coco Beach ) dalle ore 8:30/9:30
9:40 partenza per il giro
Visita guidata e degustazioni dei vini  del territorio
Ca dei Frati (Lugana di Sirmione )
Malavasi ( Pozzolengo )
Az. Agrigola Bosco ( Pozzolengo )
con buffet di formaggi e salumi selezionati .
Il percorso si snoderà lontano dal traffico tra le meravigliose stradine
attraverso i vigneti delle colline Moreniche del Garda .
Evento a numero chiuso
VI ASPETTIAMO!!!!!!!
Per una migliore riuscita del evento e per garantirvi il posto vi invitiamo
a dare una conferma ENTRO E NON OLTRE il 29 APRILE tramite mail o al
Presidente Willy 3331224108
L’evento verrà spostato a domenica 26 maggio in caso di maltempo

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2a VESPALCOLICA

Il Vespa Club Desenzano del Garda ” INSETTI METALLICI ” organizza Domenica
23 GIUGNO 2013 la 2a VESPALCOLICA ( tour nelle cantine dell’entroterra
gardesano )
Colazione e iscrizioni presso il “Il CHIOSCO MADAI” Lido di Lonato ( 50mt
sx dopo il Coco Beach )
Visita guidata e degustazioni dei vini del territorio
Ca dei Frati (Lugana di Sirmione )
Malavasi ( Pozzolengo )
La terza a sorpresa
con buffet di formaggi e salumi selezionati .

€35

Il percorso si snoderà lontano dal traffico tra le meravigliose stradine
attraverso i vigneti delle colline Moreniche del Garda .
Evento a numero chiuso
VI ASPETTIAMO!!!!!!!

Per una migliore riuscita del evento e per garantirvi il posto vi invitiamo
a dare una conferma tramite mail o al
Presidente Willy 3331224108

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22 aprile: il Bardolino a Monaco di Baviera

Comunicato Stampa – 14 aprile 2013 Il 22 aprile Anteprima Bardolino, Chiaretto e Custoza a Monaco di Baviera: "L’Italia e la Germania assieme assorbono tre quarti della produzione dei vini del Garda". La Germania costituisce il principale mercato di sbocco…

Puoi leggere l\\\’Articolo completo direttamente sul sito di Il Bardolino – Consorzio Tutela Vino Bardolino DOC

Gita a Montisola 21/04/2013

Buongiorno amici, domenica 21 aprile faremo una bellissima gita a Montisola sul lago d’Iseo passando per la Franciacorta

Ritrovo a Desenzano del Garda presso il bar BACCO TABACCO si trova nella zona cc LE VELE

Partenza ore 9:00

Proseguiremo per Sulzano passando dalla Franciacorta

Arrivati a Sulzano prenderemo il traghetto che ci porterà a Montisola dove pranzeremo al sacco e avremo la possibilità di visitare l isola , al ritorno se si vorrà faremo un giretto a Iseo per un caffè

PRANZO AL SACCO E SERBATOI PIENI

confermare la presenza con un messaggio a Willy o tramite mail
Vi aspettiamo numerosi

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