Tag: iene

Film “La giusta distanza” a Molina di Ledro


Venerdi 6 Febbraio al Centro sociale Molina di Ledro alle ore 21.00, film “LA GIUSTA DISTANZA” di Carlo Mazzacurati con Giovanni Capovilla, Ahmed Hafiene, Valentina Lodovini.

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Notizie Ansa.it via Twitter

Twitter è comodissimo. Due giorni fa mi sono iscritto agli aggiornamenti dell’account inufficiale Ansa_it. Avevo bisogno che le notizie mi venissero recapitate direttamente sul desktop e con Twhirl la cosa funziona benissimo.
Nascono spontanee due domande però:
1) perché Ansa non ha un account ufficiale? Cercando appunto Ansa spuntano 4 account di privati più Ansa_it, creato tramite Twitterfeed.
2) perché non hanno pensato alla possibilità di selezionare uno o più temi (magari facendo più account) per chi non fosse interessato a tutto quello che viene pubblicato su Ansa.it? Nel solo tempo che impiego a scrivere questo post saranno passate una dozzina di notifiche. Se non è questo che si intende quando si parla di information overload

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Digitale Terrestre, calendario anno 2009

Nel corso della conferenza Nazionale DGTVi sulla Televisione Digitale Terrestre è stato annunciato il calendario dettagliato per il 2009 degli switch-over e switch-off al Digitale Terrestre.

Per switch-over viene definito lo spegnimento delle tramissioni del segnale analogico con il passaggio al segnale digitale, mentre per switch-off si intende il passaggio definitivo di tutte le reti televisive dal segnale analogico alla tecnologia digitale terrestre.

Calendario anno 2009 :

15 Febbraio: Switch-Over in Trentino
20 Maggio: Switch-Over in Piemonte Occidentale (prov. di TO e CN)
16 Giugno: Switch-Over in Lazio (esclusa prov. Viterbo)
10 Settembre: Switch-Over in Campania
14 – 23 Settembre: Switch-Off in Valle d’Aosta
24 Settembre – 9 Ottobre: Switch-Off in Piemonte Occidentale (TO e CN)
15 – 30 Ottobre: Switch-Off in Trentino
26 Ottobre – 13 Novembre: Switch-Off in Alto Adige
16 – 30 Novembre: Switch-Off in Lazio (esclusa prov. Viterbo)
1 – 16 Dicembre: Switch-Off in Campania

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ccTLD.it (sigh sigh e ancora sob sob)

Che fra me e il nic.it non corra ‘buon sangue’ è ormai cosa nota. Mi lamento da sempre, a mio parere è inmacettabile che per registrare un dominio .it ci vogliano moduli, carte e fax quando nel resto del mondo il tutto avviene in pochi secondi direttamente da terminale. Ma si sa.. a noi (?) […]

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[sur]realmente accaduto

Nella sala d’aspetto di un ambulatorio, stamattina.
Una decina di donne sedute in attesa di essere chiamate.
Esce l’infermiera e fa l’appello per verificare che ci siano tutte, ed al termine una ragazza (straniera) interviene per dire che il suo nome non c’è.
L’infermiera la guarda storto e le chiede: “a che ora aveva l’appuntamento?”
La ragazza, timidamente: “alle […]

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Sprintrade e UnaBuonaCausa insieme per Aidmaker

Come forse alcuni avranno notato ho inserito degli ulteriori banner sul mio blog, un po’ meno mimetizzati di quelli di AdSense. Perché?
1) Per vedere se riesco guadagnare qualcosa con il blog; 2) per capire se la pubblicità coi banner, tanto criticata, ha un senso; 3) perché ritengo che la pubblicità, se ben organizzata, può essere un servizio per chi la percepisce e non solo un peso (e per raggiungere questo stadio serve avere un minimo di esperienza sulle spalle).

I due banner inseriti (uno nella sidebar a destra e uno in fondo al blog) sono promossi da Sprintrade, un servizio appunto di pubblicità online. A differenza di Google AdSense non ti fa guadagnare se i tuoi visitatori ci cliccano sopra, ma se una volta cliccato si sono iscritti al servizio o hanno scaricato il programma pubblicizzato. Non si accontenta delle apparenze, insomma!

Mi sono appena documentato un po’ su quello che pubblicizzo (cosa doverosa, direi) e scopro che UnaBuonaCausa.it (banner sulla sidebar di destra coi pacchetti regalo) promuove l’installazione di un piccolo software che permette di far devolvere ai negozi online aderenti all’iniziativa del denaro a favore di progetti che combattono la fame nel mondo. Il programmino si chiama AidMaker e viene presentato così sulla pagina del Comitato Italiano per il Programma Alimentare Mondiale:

Da oggi c’è un modo nuovo per sostenere i progetti del Programma Alimentare Mondiale.
Basta scaricare, prima di fare un acquisto online, un programma chiamato AidMaker, che è stato sviluppato in collaborazione con UnaBuonaCausa.it.
Scopo della campagna è far si che migliaia di negozi on-line sostengano il Programma Alimentare Mondiale, senza costi aggiuntivi per gli utenti.
Ad ogni acquisto presso di loro, i negozi faranno una donazione al Programma Alimentare Mondiale.

Purtroppo dal link indicato dal banner non si può scaricare Aidmaker per Mac, perché è ancora in fase di sviluppo. Appena verrà rilasciato lo comunicherò. (Fortuna che il 91,5% dei miei visitatori usano SO Microsoft!) (Strano però visto che anche Apple vi ha aderito).

Qui potete vedere quali imprese hanno aderito. Alcune donano addirittura il 18,75% del vostro acquisto.

Quindi se volete fare una doppia buona azione, scaricatevi partendo dal banner sul mio blog Aidmaker. In questa maniera ci guadagno io 85 centesimi e in maniera variabile contribuirete ad una buona causa!
[Potete naturalmente anche usare il banner qui sotto che non cambia niente. Grazie]

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Servizi di networking light e heavy

Stamattina mi stavo documentando un po’ su Facebook Connector. Intanto mi pare di capire che, come avevo già verificato appena uscito, per la piattaforma Blogger ancora non è disponibile. Speriamo che arrivi presto. Ieri poi è stata pubblicata la notizia su questo blog che FB stia lanciando l’opzione “Like”, come su Friendfeed, per gli elementi pubblicati sulla propria pagina. Indubbiamente FB sta moltiplicando i servizi offerti. Quali sono i vantaggi per gli utenti?

Facebook al momento ha moltissimi vantaggi, ma ci sono cose che non può offrire. Per capire i pro e i contra di FB bisogna metterlo a confronto con gli altri servizi gratuiti di social networking.

Ci sono servizi che possiamo definire light e altri invece che sono heavy. Con questo intendo indicare il peso di informazioni personali che richiede e che mette in gioco un dato servizio.
Twitter, ad esempio, richiede appena un indirizzo email e uno Username che ci si può tranquillamente inventare. Poi chiaramente dipende dalle informazioni che pubblichiamo, ma direi che è un servizio decisamente leggero. Possiamo utilizzarlo senza problemi con uno pseudonimo senza essere rintracciabili ai più.
Alla stessa maniera sono light YouTube, Flickr, Tumblr, Anobii, Del.icio.us, forum, wiki e così via. O almeno lo possono essere se non ci sbilanciamo troppo sui contenuti personali.

Heavy è invece Facebook, in cui si compare con nome, cognome, città di residenza, età, foto. Certo, possiamo mascherarci e inserire dati a caso e agire come se fossimo qualcun altro, ma a quel punto serve a poco un account su FB. Lo stesso vale per tutti gli altri social network. Per certi versi potremmo definire pesante anche Brightkite, che ci rende rintracciabili geograficamente. Metterei anche Friendfeed in questa categoria, perché aggregando così tanti servizi, qualche errore ci scappa sempre laddove ci sentiamo protetti e tra amici.

Poi ci sono blog, che però sono strumenti così versatili che difficilmente si possono definre univocamente come light o heavy.

Per concludere, servizi heavy offrono moltissimi strumenti di comunicazione. Molto del lavoro va in automatico o può essere in qualche maniera delegato agli amici (come i tag nelle foto). Tutto questo va a discapito della privacy nei confronti di chi ci segue e di chi ci ospita sui suoi server (di cosa la gente abbia più paura ancora non l’ho capito).
I servizi light forse sono un po’ più da geek, vanno conosciuti e ogni volta bisogna creare il proprio network intorno al proprio account o inserirsi in altri già presenti. Permettono un maggiore controllo dei dati personali e una più capillare distinzione dei gradi di “amicizia” laddove entrano in gioco i nostri dati sensibili.

Mi verrebbe da fare qualche osservazione sulla diversa diffusione delle due diverse categorie di servizi, ma forse conviene che si plachi un attimo la tempesta intorno a Facebook.

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A casa

Questa notte ho apprezzato il letto di casa (2 metri e 20, contro i (forse) 2 metri di quello di Fai).
Anche il materasso dimostra tutta la sua superiorità nel coccolare le nostre schiene maltrattate per giorni da quello di Fai.
Per contro, la febbre è salita fino a 38,7 e solo la tachipirina mi ha permesso […]

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Facebook: What was wrong with the pub?

Dicono che l’attenzione si sia spostata dai blog a Facebook. Di conseguenza si fa enormemente pubblicità all’ultimo arrivato e si lascia sedimentare il polverone sui primi. Non che questa sia una novità. Prima cos’erano i generatori di dibattiti? Gli SMS? Le chat? Twitter? Ce n’è sempre una che catalizza l’attenzione dei “tecnoscettici” conservatori che non si accorgono che, abbaiando alle ultime novità, aprono le porte al loro ultimo nemico.

L’ultima che ho letto proviene da guardian.co.uk.

This enormously successful American business describes itself as “a social utility that connects you with the people around you”. But hang on. Why on God’s earth would I need a computer to connect with the people around me? Why should my relationships be mediated through the imagination of a bunch of supergeeks in California? What was wrong with the pub?

Analizziamo la critica. Primo, il nuovo fenomeno è enormously successful. Se una cosa viene criticata è perché è enormously successful. Altrimenti tutti rimarrebbero a criticare la precedente enormously successful cosa. Enormously successful è diretta conseguenza di enormously useful o come minimo enormously funny. E allora di cosa ci lamentiamo? Di un bisogno soddisfatto? Al massimo, se c’è qualcosa che non va, sta nell’utente e non nello strumento. (Sembra ovvio, ma a quanto pare c’è sempre qualcuno che non ci arriva.)

Quello che da sempre brucia ai critici è l’innovazione apportata alle relazioni sociali: “Why on God’s earth would I need a computer to connect with the people around me?” Forse perché almeno metà delle conoscenze uno le ha fuori dalla propria città? Forse perché un amico non hai la necessità di vederlo per forza sempre di persona e ti puoi accontentare di strumenti più comodi per comunicare quello che hai da dire?

E chi ha poi mai detto che Facebook è utile solo a mantenere i contatti con i propri amici? Come ogni altro strumento anche FB può essere utilizzato per scopi diversi da quelli pensati alla sua creazione.

Quindi io dico, non ragioniam di lor, ma guardiamo e passiamo!

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Videochiamata Skype da FAI !!!

Che forza! Finalmente TIM ha potenziato la cella di telefonia mobile di FAI portando l’UMTS (in verità visibile solo da una stanza di casa) ed è ora possibile navigare ad una velocità decente e, incredibile ma vero, è possibile fare una videochiamata con un’ottima qualità! (sul blog di DiRete ho dato qche dato più tecnico).
Abbiamo […]

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Fuso

Ma lo sapevate che a Fai della Paganella c’è il fuso orario?
Come no??? Ve lo dimostro: Nico si addormenta intorno alle 21.30, si sveglia intorno alle 9.00, viene nel lettone per le consuete cocche mattutine e … si riaddormenta fino alle 11.30 circa (adesso dorme ancora!!!). È quello che io e Silvy chiamiamo l’effetto “ghiro” […]

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Usare iPod SENZA ITUNES

Impariamo ad utilizzare il nostro iPod senza appesantire il nostro povero pc con iTunes, uno dei porting per windows più malfatti della storia.

Vogliamo elencare i difetti di iTunes in windows? Vi rimando ad altri siti pieni zeppi di osservazioni al vetriolo da parte di centinaia di utenti.

Scopriamo invece il nuovo mondo dell’utilizzo del nostro iPod con il mitico Winamp.

Scarichiamo l’ultima versione dal sito www.winamp.com e siamo già pronti per lavorare, perchè l’ultima versione contiene il plugin ml_pod.

Basterà una volta avviato il programma, scansionare la libreria musicale ed una volta fatto selezionando un brano con il tasto destro, cliccare su
“SendTo:” e selezionare il nostro iPod.

P.s. alla libreria si accede con la combinazione di tasti ALT+L.

Il contenuto sarà visualizzato nella finestra Portable Devices, ove è possibile creare playlist in maniera elementare e modificare le proprietà dei file.

 Quindi si può utilizzare iPod senza iTunes – ipod video without iTunes

Il bello è si possono anche copiare su iPod i video presenti nella libreria di Winamp purchè in formato mp4 ma soprattutto effettuare il trasferimento iPod–>Computer dei file presenti!

 

 

Spettacolare.

iTunes sucks!

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D-u non ha la pancia!

I bambini euforici vedono il povero D-u accasciato in un angolo del blog e ridacchiano un po’ impauriti un po’ incuriositi del suo stato. Poi uno, con lo sguardo cattivo fés, raccoglie un bastoncino di legno lungo 73,4 cm circa e ben piazzato sulle gambe, pronto a scattare lontano, si avvicina al nostro debilitato eroe e lo punzecchia godendo della sua passività sulla pancia… No, D-u non ha la pancia! Sul ventre, ecco. Tutti ridono come iene intorno alla carcassa di un okapi abbattuto e poi scappano.

D-u aveva reagito alla puntura con un greve grugnito di sgradimento grattando grossi grilli, ma i bambini erano ormai lontani, fieri della loro azione. Solo una bambina, l’unica che finora non aveva riso e che non era corsa via con gli altri ora fa un passetto avanti. Poi un altro poco più deciso. Al terzo prende rincorsa e assesta un calcione nella pancia ventre di D-u.

Tutto questo per dire che pur non essendo D-u sotto esami in vacanza (magari!), questo blog è entrato inusualmente in letargo da una settimana. Si risveglierà? Di più non appena farà meno male la pancia ventre a D-u!

Nella foto NON c’è D-u che NON chiede: “Quello… [pausa di riflessione] … VOGLIO!” (megasorriso di soddisfazione).

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La distribuzione delle lettere alfabetiche

Ci capita in TV di guardare spesso dei quiz in cui al giocatore viene richiesto di scoprire una lettera alfabetica per creare una frase.

Io, da buon fisico, ho pensato che se si sapessero le distribuzioni di probabilità delle lettere alfabetiche sarebbe, non dico più facile, ma più probabile imbroccare qualche lettera in più…

Allora è nato questo favoloso grafico:

 

 

Questo grafico rappresenta la frequenza con cui compaiono le lettere dell’alfabeto italiano (x,y,w,j sono relegate in fondo senza nessun motivo linguistico-semantico ma solo perchè mi stanno sulle balle.

Le opere analizzate sono state estratte dal sito del progetto GutenBerg http://www.gutenberg.org e dal progetto Manuzio.

Le opere qui elencate sono in ordine di colore, dalle colonne blu alle rosse:

Pirandello  6 Personaggi in cerca d’autore

Marinetti – L’aeroplano del papa

Agrippa – OPRA LA GENERATIONE  de’ Venti, Baleni, Tuoni, Fulgori, Fiumi, Laghi, Valli, & Montagne.

Pirandello – Enrico IV

D’Annunzio – La gioconda

Manzoni – I promessi sposi

Antonio Fogazzaro – Il mistero del poeta

Ariosto – L’Orlando furioso

Cordelia – Piccoli eroi

Shakespeare – La tempesta (ita)

Sigmund Freud – Aforismi e pensieri (ita)

Charles Dikens – Cantico di natale (ita)

Costituzione della repubblica

Eco – De Bibliotheca

C.Beccaria – Dei delitti e delle pene

G.Della Casa – Galateo

San Francesco – Cantico delle creature

G.Flaubert – Madame Bovarie (ita)

L.Blisset – Q (ita)

L.Ariosto – Satire

G.Abba – Storia dei Mille

 

Se analizziamo il comportamento in media invece otteniamo questo grafico più leggibile:

 

 

Quindi la TOP TEN delle lettere alfabetiche è per le vocali:
1° E

2° A

3° I

4° O

5° U

Per le consonanti invece

N, R, T, L, C

e le altre le le lascio classificare a voi.

 

Se volete divertirvi a fare un campione molto più grande di quello che ho analizzato io, sappiate che basta dare in pasto all’algoritmo dei file in formato txt.

Il codice MatLab per realizzare questi grafici è disponibile qui.

Buon divertimento

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