Tag: foto

Fare il passaporto nel 2009

Se ti serve in fretta la posta nn va bene. Quindi
Commissariato x info e moduli
Posta x bollettini
Tabaccaio x le marche
Fotografo x le foto
Commissariato x consegna moduli
25 gg
Commissariato x ritiro passaporto
No comment …

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Le mie risorse su Alpidia

Qua vi mostro alcune delle foto che ho caricato sul portale Alpidia, devo dire che l’opzione che permette di condividerle dal sito funziona ottimamente!

 

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Corso di fotografia a Nago

Il gruppo Il fotogramma di Nago Torbole, propone un corso di fotografia per principianti.
Le lezioni si svolgeranno presso la sede alle case Eca di piazza Gazzoletti a Nago , a partire da giovedì 5 marzo.
Per maggiori informazioni telefonare al 347 1309753 oppure consultare il sito internet www.ilfotogramma.net

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Tre giorni a Moena!

Ci siam presi tre giorni di relax con i ns amici Ernesto e Carla.
Destinazione Moena. Oggi io e Erne abbiamo sciato mentre Nico, Silvy e Carla sono andati con lo slittino.
C’è un mare di neve e l’hotel è veramente carino (www.hotelmaria.com)
Ecco qche foto.

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Foto Madrid

Ecco il video con le foto che ho scattato durante i 4 giorni passati a Madrid(dal 15 al 18 gennaio 2009).

Il collegamento al video su Youtube

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Scuola materna parte seconda

Ed ecco che mammà ha spolverato il cassetto dei ricordi e mi ha mandato questa foto !!!
Sono io alla recita di Natale alla scuola materna Durighello!
Troppo mitico !!! Mi commuovo già pensando al piccolo Nico impegnato nello spettacolo di fine anno!!!

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Alpidia: Share your experiences all over the world!

ALPIDI

Sembrebbe il solito sito di condivisione di fotografie, alla Picasa o Flickr.

Alpidia (www.alpidia.com) in realtà è molto di più! E’ condivisione di risorse su escursioni, gite, trekking in tutto il mondo grazie alla versatilità del GeoTagging, ossia delle georeferenziazione fotografica.

Diventa così facile per chiunque disponga di cellulari di ultima generazione con dispositivo GPS incorporato, addirittura caricare l’esperienza del percorso appena fatto o della gita fuori porta, in pochi istanti grazie anche al software dedicato MobiSheep 

 

 

Oltre al geotagging automatico, che si può ottenere anche con le ultime fotocamere o appositi supporti da montare su certe reflex, è anche possibile inserire manualmente le coordinate geografiche e creare un percorso spaziale e temporale del nostro “giretto” preferito.

 

Il sito è una grande scommessa e si basa sulla voglia di esplorare e scoprire nuovi orizzonti grazie alle esperienze che si possono scoprire in prima persona dietro il monitor.

L’interfaccia è senza fronzoli e dopo una semplice registrazione, ci permette già di “uppare” le nostre fotografie che se opportunamente georefenziate andranno a piazzarsi automaticamente nella mappa di Google a lato.

L’upload è un processo davvero velocissimo, pochi servizi possono vantare un upload rate simile! Io ho caricato una ventina di foto in un minuto o meno!

In pratica un nuovo Panoramio ma per chi vuole condividere non posti isolati nel tempo e nello spazio ma vere e proprie esperienze di viaggio!

 

 

AD

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Unichoir – il coro della LUB

A suo tempo non sono più riuscito a farne un post, ciò non toglie che ne meriti uno. Parlo della prestazione degli studenti del coro dell’università, l’UniChoir. Ora che ho alcune fotografie che ha fatto Verena (in esclusiva nei confronti del flyer su cui saranno pubblicate nel prossimo numero) non posso più rimandare.

Chiunque era presente concorderà che i ragazzi sono stati bravissimi. Se non fosse per i miei impegni, penso che ora sarei là a rimpinguare le fila dei bassi che erano appena in tre. Non credo che ci siano registrazioni in giro per l’uni, quindi mi limiterò a pubblicare un video da YouTube della canzone più bella presentata, che è stata anche riproposta nel bis dopo un breve intermezzo di gospel presentato da un gruppetto di studentesse afro-americane.

Il video è della canzone Goodnight Sweetheart, Well it’s time to go [un grazie a Karin per avermi dato il titolo]. Attenzione però: ascoltata anche una sola volta rimarrà impressa nella vostra mente per un giorno e non riuscerete a fare a meno di sbottare fuori luogo con qualche tududududù di tanto in tanto. Buon ascolto!

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microsoft tag: questione di timing

Shotcode non ha mai preso piede mentre Microsot Tag parte adesso. 
Roberto mi dice che il successo è solo una questione di ‘timing’…. 
Mha vedremo, per ora rispolvero il mio shotcode e lo metto vicino al nuovo Microsoft Tag:

   

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Servizi di networking light e heavy

Stamattina mi stavo documentando un po’ su Facebook Connector. Intanto mi pare di capire che, come avevo già verificato appena uscito, per la piattaforma Blogger ancora non è disponibile. Speriamo che arrivi presto. Ieri poi è stata pubblicata la notizia su questo blog che FB stia lanciando l’opzione “Like”, come su Friendfeed, per gli elementi pubblicati sulla propria pagina. Indubbiamente FB sta moltiplicando i servizi offerti. Quali sono i vantaggi per gli utenti?

Facebook al momento ha moltissimi vantaggi, ma ci sono cose che non può offrire. Per capire i pro e i contra di FB bisogna metterlo a confronto con gli altri servizi gratuiti di social networking.

Ci sono servizi che possiamo definire light e altri invece che sono heavy. Con questo intendo indicare il peso di informazioni personali che richiede e che mette in gioco un dato servizio.
Twitter, ad esempio, richiede appena un indirizzo email e uno Username che ci si può tranquillamente inventare. Poi chiaramente dipende dalle informazioni che pubblichiamo, ma direi che è un servizio decisamente leggero. Possiamo utilizzarlo senza problemi con uno pseudonimo senza essere rintracciabili ai più.
Alla stessa maniera sono light YouTube, Flickr, Tumblr, Anobii, Del.icio.us, forum, wiki e così via. O almeno lo possono essere se non ci sbilanciamo troppo sui contenuti personali.

Heavy è invece Facebook, in cui si compare con nome, cognome, città di residenza, età, foto. Certo, possiamo mascherarci e inserire dati a caso e agire come se fossimo qualcun altro, ma a quel punto serve a poco un account su FB. Lo stesso vale per tutti gli altri social network. Per certi versi potremmo definire pesante anche Brightkite, che ci rende rintracciabili geograficamente. Metterei anche Friendfeed in questa categoria, perché aggregando così tanti servizi, qualche errore ci scappa sempre laddove ci sentiamo protetti e tra amici.

Poi ci sono blog, che però sono strumenti così versatili che difficilmente si possono definre univocamente come light o heavy.

Per concludere, servizi heavy offrono moltissimi strumenti di comunicazione. Molto del lavoro va in automatico o può essere in qualche maniera delegato agli amici (come i tag nelle foto). Tutto questo va a discapito della privacy nei confronti di chi ci segue e di chi ci ospita sui suoi server (di cosa la gente abbia più paura ancora non l’ho capito).
I servizi light forse sono un po’ più da geek, vanno conosciuti e ogni volta bisogna creare il proprio network intorno al proprio account o inserirsi in altri già presenti. Permettono un maggiore controllo dei dati personali e una più capillare distinzione dei gradi di “amicizia” laddove entrano in gioco i nostri dati sensibili.

Mi verrebbe da fare qualche osservazione sulla diversa diffusione delle due diverse categorie di servizi, ma forse conviene che si plachi un attimo la tempesta intorno a Facebook.

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Via A&O, arriva Despar

Ieri andavo a pallavolo e camminavo tutto tranquillo lungo le vie di Bolzano. Percorro via Goethe, attraverso piazza delle Erbe e mi immetto in via Museo quando noto che qualcosa non tornava. Un uomo sulla quarantina accompagnato da una donna sulla trentasettina, lui con un po’ di calvizie, capelli ancora scuri però, lei con un piumino beige e il pelo di animale morto sul collo escono dal supermercato A&O con una sportina del Despar. Ma non una sportina qualunque!

Era una sportina che si capiva che era nuova, appena presa, proprio come se gliel’avessero data al supermercato quando tu ti sei dimenticato di quella di stoffa a casa. E io mi sono detto: “Non è possibile!”

Voi certamente, lì seduti davanti allo schermo del vostro computer, vi chiederete: “Embè? Eannoi cehccefrega?” Un attimo e ci arrivo.
Io ovviamente non potevo mica andare all’allenamento con un dubbio del genere. Mi sarei sconcentrato alla battuta, pensando a questa incongruenza brand-spaziotemporale. Così appena noto il misfatto mi fermo e osservo con attenzione tutti i dettagli e… TADAHHH! (Vorrei che sia chiara la mia sorpresa quindi ripeto) TADAHHH!

A&O durante le vacanze è proprio diventato Despar. Quali vantaggi comporta tutto questo ad uno studente di economia che si interessa di entomologia e marmitte di motorino? Nulla! L’interessante è osservare quali vantaggi comporta questo per uno studente di economia che beve latte fresco parzialmente scremato riscaldato per un minuto nel microonde misto a caffè ogni mattina.

Despar vende il latte fresco parzialmente scremato da un litro a 74 centesimi! Quello che c’era da A&O prima della Mila, costava ben € 1,22. Vuol dire che ora, per risparmiare ben 48 cent per litro non dovrò più andare fino in piazza Walther! Figurarsi poi quando Despar farà la raccolta punti a fine anno.

Se mi chiedessero come descriverei il mio studentato in dieci parole incluse preposizioni direi: “Con ogni comfort a portata di 21 rampe di scale”.

[Nella foto si noti come le vecchie insegne A&O sono state coperte ma non ancora rimosse dalla parete]

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Foto da Fai

Questo post ha una sola finalità: soddisfare la richiesta dei nonni e della zia Sabry di vedere qche foto di puffo che gioca con la neve.
Già che ci siamo vediamo Nico che dà il fieno alle “Lucche” e che, con un bastoncino “colora” (???) nella neve. Alla mia domanda su cosa stesse disegnando mi ha […]

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Foto luminarie a Desenzano d/G (Natale 2008)

Come per lo scorso Natale ecco alcune fotografie delle luminarie di Desenzano del Garda che ho scattato ieri sera per le vie e le piazze del centro storico. L’allestimento è opera della Luminal Park Srl, ditta in provincia di Verona che ha curato l’allestimento anche dello scorso anno. Da segnalare l’attenzione avuta da questa azienda […]

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Il motto del 2009

Oggi sono andato a prendere gli scarponi, no? Il commesso mi mostra un paio di scarponi, io gli chiedo se tengono lacqualaneveilfreddopolareilfango e tutto quello che potrebbe insudiciare le mie calze e lui mi fa: sì. Poi poco dopo allunga la mano sullo scaffale e tira giù un altro paio di scarponi ancora più -oni, enormi!, e mi fa: questi tengono tutto. E io che sono un tipo in gamba mi chiedo: ci sarà allora qualcosa che gli altri non tenevano, ma lo scoprirò vivendo, mi son detto, che io comunque ci bado a dove metto i piedi e, tipo, nei bisognini dei barboncini che fanno la loro nobile pupù davanti ai negozietti di scarpe per donne che hanno barboncini non ci vado.

Ammettiamo però che poi io mi trovi in grande pericolo perché gli scarponi che ho preso (i primi) non mi salvano dalle sabbie mobili o dalla scale mobili o dalle auto mobili. Cosa fare? Cosa faremo per il 2009, che deve ancora iniziare, figurarsi finire, in caso ci periglio? Ma è ovvio! Non esitate a invocare D-u! Dovete dire: D-u, pensaci tu! Con entrambe le sopracciglia ben in su e sbracciandosi. Lui mi ha già promesso solennemente di mantener fede alla sua parola. Ci penserà su un po’ con tutto l’amore che ha in sé, mi ha detto. Poi si vedrà…

Ricordo che il D-u concorso per il pupazzo di neve che assomiglia più a D-u è ancora aperto.

(Nella foto gli scarponcini: in punta sono comodi, eh… è nella caviglia che la cassa disturba un po’!)

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