Tag: Comunicazione

Social media per PMI e partite IVA

Questo post vuole dare qualche utile consiglio per l’uso dei social media per le piccole imprese, le partite iva, imprese familiari e tutte quelle altre piccole attività di una o poche persone.

Online si trovano tanti consigli e tante guide su come utilizzare i social media in maniera appropriata (questo post non fa eccezione). La lezione generale da questa marea di informazione è che i social media bisogna usarli con criterio, con una strategia chiara. Qui un consiglio semplice che penso sia chiave per un utilizzo semplice alla portata di tutti.

Innanzitutto bisogna considerare che i social media non sono necessariamente una novità radicale, ma sono un modo nuovo di fare una cosa che abbiamo sempre fatto: comunicare. Con i social media comunichiamo come sempre, ma con strumento nuovi. (Spesso bisogna insegnare proprio a comunicare in maniera umana.) Come può sfruttare dunque i social media un panettiere, un elettricista, una famiglia che gestisce un bed&breakfast per comunicare come ha sempre fatto, ma… meglio?

«The purpose of business is to create [and retain] customers»
– Peter Drucker [aggiunta di Charles Snow]
tradotto: “L’obiettivo del fare impresa è create (e trattenere) clienti”

Come possono i social media dunque aiutarci “a fare impresa” secondo la regola aurea di P. Drucker? Ecco tre esempi: il panettiere, l’elettricista e l’hotel/pensione/b&b.

Il panettiere*:
Pensiamo a un piccolo panettiere che twitta quello che ha appena sfornato. Non è una strategia volta a incrementare il parco clienti in maniera spropositata. Non inizierà ad esportare pane all’estero grazie a Twitter. Probabilmente dell’esistenza suo account lo sanno soltanto quei pochi passanti e i clienti abituali che recentemente hanno notato il nuovo cartellone sulla porta di vetro in ingresso che recita a lettere cubitali ai passanti:

«Seguimi su Twitter @Panettieredietrolangolo che ti racconto in tempo reale quello che sforno»

Non provereste? Non vi iscrivereste per vedere se veramente potrete portarvi in tavola la baguette ancora fumante dal panettiere che sta all’angolo? Non sarebbe un ottimo incentivo per mandare vostro figlio dal panettiere all’angolo a prendere due brioche che sono appena sfornate e così si stacca finalmente da quel computer che è da tre ore che cazzeggia quando fuori c’è un tempo meraviglioso e già che c’è porta fuori la spazzatura? Non dopo, adesso, che sono ancora calde! Chi andrebbe più al supermercato a prendere il pane precotto che diventa duro la sera del giorno stesso?

L’elettricista:
E l’elettricista non potrebbe dire ai suoi clienti: «Signora, mi segua su Foursquare – guardi, le mostro come può farsi un account gratuito in 10 secondi, lasci fare – così se ha bisogno che faccia un salto da lei a casa le basta vedere dove sono che se mi vede in zona mi fa uno squillo che sono da lei in 5 minuti!»?

L’albergatore:
O un albergo che la sera prima mette online sulla sua pagina Facebook un sondaggio per il menù del giorno dopo: “come piatto del giorno chi preferisce la ribollita e chi il fritto misto?” O, ancora meglio nel B&B la signora che lo gestisce che fa scegliere la torta per la colazione del giorno dopo ai suoi ospiti (mica può fare tre torte al giorno in miniporzioni, ma una torta che stia bene alla maggior parte, quello sì!): “metta un like chi vuole la crostata di mele domani”. Chi non consiglierebbe quel posto con le torte su Facebook agli amici per l’estate prossima?

La chiave di un utilizzo che trattiene i vostri clienti (come ci insegna a fare Drucker), che li fa comprare e consumare di più, che vi fa parlare con loro come se fossero con voi lì al bancone del bar, che vi permette di conoscerli e di farvi conoscere da un punto di vista umano e quotidiano e che alla fine, si spera, li spinge a passare parole e a invitare gli amici a venire da voi, tutto questo sta nella creazione di una piccola ma solida community**.

Piccolo consiglio: una cosa che eviterei e alla quale va prestata attenzione è ricordarsi il perché i tuoi clienti hanno iniziato a seguire il tuo profilo, qualsiasi social medium sia. Ti segue perché sei il suo panettiere, il suo elettricista, perché sta al tuo albergo. Non inquinarlo con informazioni che non gli servono: non inoltrare la campagna di adozione di cuccioli di cane che ti ha intenerito. Neanche le campagne di solidarietà per le vittime delle catastrofi, anche se sono senz’altro meritevoli. Online ci sono già questi canali e se proprio vuoi parlare di altro, fallo con un profilo personale: separa la vita privata da quella sociale e non spammare!

Ci sono poi mille altri trucchi e trucchetti su come ottimizzare, ma penso che sia inutile entrare nei dettagli dei singoli casi. I vostri clienti, voi piccoli imprenditori, già li conoscete. Sono le stesse persone con cui avete a che fare quotidianamente. Voi li conoscete al meglio e solo voi potete adattare il servizio ai loro bisogni comunicativi.

Riassumendo e concludendo in un due consigli:

1) Siate online quello che siete offline e buona parte del lavoro è fatta.

2) Separate la vita privata da quella professionale e non spammate.


* Btw, in Francia un panettiere l’ha fatto davvero. C’era un bel video online che mostrava che aveva costruito una macchinetta con una manopola e un bottone: quando era pronto qualcosa settava la manopola sul prodotto appena sfornato e poi pigiando il bottone partiva un tweet in automatico già preparato che comunicava cosa era pronto. Se trovo il video lo linko.

** Community significa un insieme di persone riunite dall’interesse in un’idea comune, come la gente attorno al fuoco: quello sta al centro e attorno a quello ci si riunisce. L’idea può essere un prodotto, un luogo, un evento, un brand, una persona…

L’immagine l’ho presa da qui.

Puoi leggere l\’Articolo completo direttamente sul sito di Il blog di Daniel

Social media per PMI e partite IVA

Questo post vuole dare qualche utile consiglio per l’uso dei social media per le piccole imprese, le partite iva, imprese familiari e tutte quelle altre piccole attività di una o poche persone.

Online si trovano tanti consigli e tante guide su come utilizzare i social media in maniera appropriata (questo post non fa eccezione). La lezione generale da questa marea di informazione è che i social media bisogna usarli con criterio, con una strategia chiara. Qui un consiglio semplice che penso sia chiave per un utilizzo semplice alla portata di tutti.

Innanzitutto bisogna considerare che i social media non sono necessariamente una novità radicale, ma sono un modo nuovo di fare una cosa che abbiamo sempre fatto: comunicare. Con i social media comunichiamo come sempre, ma con strumento nuovi. (Spesso bisogna insegnare proprio a comunicare in maniera umana.) Come può sfruttare dunque i social media un panettiere, un elettricista, una famiglia che gestisce un bed&breakfast per comunicare come ha sempre fatto, ma… meglio?

«The purpose of business is to create [and retain] customers»
– Peter Drucker [aggiunta di Charles Snow]
tradotto: “L’obiettivo del fare impresa è create (e trattenere) clienti”

Come possono i social media dunque aiutarci “a fare impresa” secondo la regola aurea di P. Drucker? Ecco tre esempi: il panettiere, l’elettricista e l’hotel/pensione/b&b.

Il panettiere*:
Pensiamo a un piccolo panettiere che twitta quello che ha appena sfornato. Non è una strategia volta a incrementare il parco clienti in maniera spropositata. Non inizierà ad esportare pane all’estero grazie a Twitter. Probabilmente dell’esistenza suo account lo sanno soltanto quei pochi passanti e i clienti abituali che recentemente hanno notato il nuovo cartellone sulla porta di vetro in ingresso che recita a lettere cubitali ai passanti:

«Seguimi su Twitter @Panettieredietrolangolo che ti racconto in tempo reale quello che sforno»

Non provereste? Non vi iscrivereste per vedere se veramente potrete portarvi in tavola la baguette ancora fumante dal panettiere che sta all’angolo? Non sarebbe un ottimo incentivo per mandare vostro figlio dal panettiere all’angolo a prendere due brioche che sono appena sfornate e così si stacca finalmente da quel computer che è da tre ore che cazzeggia quando fuori c’è un tempo meraviglioso e già che c’è porta fuori la spazzatura? Non dopo, adesso, che sono ancora calde! Chi andrebbe più al supermercato a prendere il pane precotto che diventa duro la sera del giorno stesso?

L’elettricista:
E l’elettricista non potrebbe dire ai suoi clienti: «Signora, mi segua su Foursquare – guardi, le mostro come può farsi un account gratuito in 10 secondi, lasci fare – così se ha bisogno che faccia un salto da lei a casa le basta vedere dove sono che se mi vede in zona mi fa uno squillo che sono da lei in 5 minuti!»?

L’albergatore:
O un albergo che la sera prima mette online sulla sua pagina Facebook un sondaggio per il menù del giorno dopo: “come piatto del giorno chi preferisce la ribollita e chi il fritto misto?” O, ancora meglio nel B&B la signora che lo gestisce che fa scegliere la torta per la colazione del giorno dopo ai suoi ospiti (mica può fare tre torte al giorno in miniporzioni, ma una torta che stia bene alla maggior parte, quello sì!): “metta un like chi vuole la crostata di mele domani”. Chi non consiglierebbe quel posto con le torte su Facebook agli amici per l’estate prossima?

La chiave di un utilizzo che trattiene i vostri clienti (come ci insegna a fare Drucker), che li fa comprare e consumare di più, che vi fa parlare con loro come se fossero con voi lì al bancone del bar, che vi permette di conoscerli e di farvi conoscere da un punto di vista umano e quotidiano e che alla fine, si spera, li spinge a passare parole e a invitare gli amici a venire da voi, tutto questo sta nella creazione di una piccola ma solida community**.

Piccolo consiglio: una cosa che eviterei e alla quale va prestata attenzione è ricordarsi il perché i tuoi clienti hanno iniziato a seguire il tuo profilo, qualsiasi social medium sia. Ti segue perché sei il suo panettiere, il suo elettricista, perché sta al tuo albergo. Non inquinarlo con informazioni che non gli servono: non inoltrare la campagna di adozione di cuccioli di cane che ti ha intenerito. Neanche le campagne di solidarietà per le vittime delle catastrofi, anche se sono senz’altro meritevoli. Online ci sono già questi canali e se proprio vuoi parlare di altro, fallo con un profilo personale: separa la vita privata da quella sociale e non spammare!

Ci sono poi mille altri trucchi e trucchetti su come ottimizzare, ma penso che sia inutile entrare nei dettagli dei singoli casi. I vostri clienti, voi piccoli imprenditori, già li conoscete. Sono le stesse persone con cui avete a che fare quotidianamente. Voi li conoscete al meglio e solo voi potete adattare il servizio ai loro bisogni comunicativi.

Riassumendo e concludendo in un due consigli:

1) Siate online quello che siete offline e buona parte del lavoro è fatta.

2) Separate la vita privata da quella professionale e non spammate.


* Btw, in Francia un panettiere l’ha fatto davvero. C’era un bel video online che mostrava che aveva costruito una macchinetta con una manopola e un bottone: quando era pronto qualcosa settava la manopola sul prodotto appena sfornato e poi pigiando il bottone partiva un tweet in automatico già preparato che comunicava cosa era pronto. Se trovo il video lo linko.

** Community significa un insieme di persone riunite dall’interesse in un’idea comune, come la gente attorno al fuoco: quello sta al centro e attorno a quello ci si riunisce. L’idea può essere un prodotto, un luogo, un evento, un brand, una persona…

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A pranzo col maestro

Piacevolissimo incontro oggi: ero a pranzo con Alberto De Martini uno dei miei maestri della comunicazione d’impresa. Era molto contento di ascoltare i racconti delle applicazioni dei suoi principi nei diversi lavori che fatto in questi anni e io altrettanto orgoglioso di mostrargli come il modello si è evoluto e…

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Comunicare a Desenzano

«Se io fossi uno che ha “non vinto” le elezioni a Parma, mi chiederei perché le ha vinte il candidato di una forza politica che nei telegiornali non esiste, che sui giornali prende solo insulti e che vive e cresce esclusivamente in rete. E prove…

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Grande soddisfazione

Ci sono molti modivi per essere contenti del risultato elettorale a Desenzano: per la prima volta nella sua storia una donna diventa Sindaco, i cittadini hanno scelto andando oltre le simbologie guardando alla credibilità del candidato e soprattutto è stato premiato un lavoro certosino di dialogo con la gente. Io…

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Divoratori

Peccato che si concluda la campagna elettorale perchè la saga degli "zombie" che divorano il terreno a Desenzano stava diventando davvero intrigante.

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Piccoli gioielli

Lo spot della Procter & Gamble per sottolineare la loro sponsorizzazione alle Olimpiadi di Londra è un piccolo gioiello di intelligenza e poesia. Un racconto filmato con una storia che si sviluppa ai quattro angoli del mondo e un claim finale essenziale e diretto. In due minuti si può raccontare…

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Trend e derive

Da mesi mi sembra che su Facebook ci sia una crescita di immagini di cani e gatti: che siano tutti diventati amanti degli animali? Noto invece con maggiore preoccupazione la deriva qualunquista dei messaggi contro il governo, i parlamentari, le tasse, e mi chiedo se sia solo lo specchio di…

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Stronzate

In uno slancio di sincero affetto, ieri Fabio Koryu Calabrò mi ha regalato un illuminante libretto: Stronzate di Harry G. Frankfurt, un saggio che fa il pari con l’ "Allegro ma non troppo" di Carlo Maria Cipolla che ci ha dischiuso la comprensione della differenza tra la persona intelligente e…

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Stronzate

In uno slancio di sincero affetto, ieri Fabio Koryu Calabrò mi ha regalato un illuminante libretto: Stronzate di Harry G. Frankfurt, un saggio che fa il pari con l’ "Allegro ma non troppo" di Carlo Maria Cipolla che ci ha dischiuso la comprensione della differenza tra la persona intelligente e…

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CheFuturo!

Sto seguendo con curioso interesse gli sviluppi di CheFuturo! un sito che si definisce “lunario dell’innovazione” (non so se la scelta della definizione di lunario sia un gioco di parole voluto con il cognome di Riccardo Luna, che ne è il direttore …

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Austriaci

Come l’anno scorso, anche quest’anno mi arriva dall’Hotel Post di Bad Kleinkirchheim la cartolina di auguri per il compleanno, come lo scorso anno arriva ESATTAMENTE oggi e non credo l’abbiano portata di persona: avranno un algoritmo sofisticato per calcolare la data in cui spedire perchè arriva esattamente nel giorno da…

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An the letter is…

Che meraviglia il sito che presenta NUMBERLYS, il nuovo film di animazione degli autori dei "libri volanti". C’è un uso innovativo dell’interfaccia , dei filmati su Vimeo, insomma tanto da imparare e gustare. Ovviamente stasera mi compero la app e domattina ce la guardiamo a letto su iPad 🙂

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Montagne e marketing

A proposito di metafore e modelli mentali… mi ero perso questa riflessione di Piero che trovo densa di significato.

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