Perchè lo faccio?

GigiClown2Me le aspettavo, sia le battute sulla mia presenza in TV a Mezzogiorno in Famiglia, sia le domande "ma perchè lo fai? Cosa ci guadagni?". Anche i complimenti per la verità: quando ho accettato l'invito del Sindaco Rosa Leso, sapevo cosa facevo e l'apporto che avrei potuto dare grazie all'esperienza.

Mi rendo conto che la gente vede la facciata, la spagnola stangona e non sa le ore di attesa nei corridoi, il nervosismo dei ragazzi che devono cantare o ballare, l'imbarazzo delle domande a cui devi rispondere in 5 secondi.

Non si mettono in conto 14 ore di viaggio in pulmann o le levatacce o le rinunce allo studio o la giornata di ferie presa per partecipare.

E il soggiorno non è a Via Veneto ma dalle Suore Oblate o al Bonus Pastor in stanze doppie e la diaria di 30 euro per due giorni e mezzo per ripagare il panino in treno o in autogrill.

Perché lo fai?

Per lo stesso motivo per cui faccio il volontario alla Scuola di Musica come migliaia di altri fanno generosamente cose per gli altri nel sociale, nella cultura, nel lavoro: Perchè è utile alla città e alla sua gente e perchè in un mondo arrogante, egoista e meschino è un gesto di ribellione, anzi di più è un gesto "rivoluzionario" e un esempio etico di valore.

Non ho la vocazione al martirio, questo è certo, ma non vedo un futuro possibile se non ci liberiamo della patina di squallore che da venticinque anni ci infanga la vita, facendo cose concrete, azioni piccole ma azioni che cambiano il mondo in meglio alla stessa stregua di chi pianta un albero.

Non sopporto quelli che si lamentano seduti alla tastiera, quelli che "bisognerebbe", quelli che "nel contesto generale", e ho imparato a decidere al volo i miei "si" e i miei "no".

Quattro ore di presenza televisiva in "daytime" in un paese che elegge in TV e sui palcoscenici i propri governanti sono un valore immenso per la città anche se è così meschina da non capirlo al punto che so che in comune si dannano per trovare le persone che psartecipino ai giochi o semplicemente vengano a fare il tifo: al televoto la settimana scorsa ci ha battuto l'Isola d'Elba ! (la cantante avversaria veniva da lì e non era di certo più brava della nostra)

Eppure ne vale la pena, anche di fare la figura dello stupido che non sa che l'Elba è in provincia di Livorno e non di Grosseto perchè la prima ricompensa mi viene dai ragazzi del team: incitarli, incoraggiarli, prevenire i loro dubbi, sciogliere le loro tensioni e vederli felici di vincere, non ha prezzo.

Sono contento di aver convinto gli albergatori e i commercianti a pagarci il viaggio di andata e ritorno, mentre il comune paga il soggiorno, non per la cifra (850 euro per ciascuno) e non perchè il comune non avesse 1700 euro per farlo ma perchè volevo che fosse riconosciuto il valore di quello che gli 11 partecipanti stanno regalando alla comunità.

Ognuno di loro regala alla città un bene prezioso: tre giorni del proprio tempo, emozioni e adrenalina a kili (dovevate vedere le mani di Paolo come tremavano quando ha vinto la gara la scorsa settimana!), fatica e prove e ripetizioni e il caldo appiccicoso dello studio o l'odore dei pupazzoni di gommapiuma mai lavati.

Sindaco Gigi AssessoriVincere è bello, tra l'altro è anche utile (il premio finale è uno scuolabus per la città) e comunque porta valore concreto in termini di visibilità e promozione turistica alla città che questo significa sviluppo e ricaduta su tutti.

La vittoria dipende in gran parte da fortuna, sennò che gioco è?, da una fortuita conoscenza della differenza tra un fungo e un calzare romano, da una stramba abilità a passarsi le mele o le uova guancia a guancia e comunque quando si vince è grande la gioia, come l'applauso finale dopo un concerto.

Ma noi abbiamo già vinto e ai ragazzi del team non mi stanco di ripeterlo, abbiamo vinto quando abbiamo accettato di partecipare: abbiamo vinto l'egoismo, abbiamo vinto le paure di fare "brutta figura", abbiamo vinto la meschinità di chi chiede "quanto ti danno", abbiamo vinto la fatica e lo sconforto.

In cuor mio sono convinto di aver fatto in questi anni cose ben più meritevoli per la città che non rispondere a dei quiz, ma il senso è uguale e in cuor mio qul calore e quel ringraziamento l'ho suddiviso sulle altre attività a cui mi sono dedicato, senza nulla togliere alla soddisfazione di aver guidato un team di ragazzi che non si conoscevano tra loro fino alla piena condivisione dell'obiettivo e alla vittoria.

All'ennesima richiesta "perchè lo fai?", l'altro giorno ho risposto "perchè questo è il mio modo di fare politica, di cambiare le cose, di non prendersi tanto sul serio da non saper cacciare l'individualismo con uno sberleffo, sapendo che nuove generazioni ti guardano e pensano, se lo fa lui, forse anche io…".

Vai articolo originale: http://blog.gigitaly.it/2013/03/perch%C3%A8-lo-faccio.html

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