Spettacolo teatrale a Riva de Garda

Per la Rassegna di teatro amatoriale “Ottobre a Teatro”, Sabato 17 ottobre, ore 20.45 al Teatro Comprensoriale di Riva del Garda :
LA NUORA
Filodrammatica “Tra na roba e l’altra”, Cavrasto
Un padre, messo alle strette tra la giovane nuora e la moglie, è costretto a vendere le sue vacche, una decisione difficile che lo rende triste, ma la nuora riporterà la serenità in famiglia.

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Spettacolo teatrale a Riva de Garda

Per la Rassegna di teatro amatoriale “Ottobre a Teatro”, Sabato 17 ottobre, ore 20.45 al Teatro Comprensoriale di Riva del Garda :
LA NUORA
Filodrammatica “Tra na roba e l’altra”, Cavrasto
Un padre, messo alle strette tra la giovane nuora e la moglie, è costretto a vendere le sue vacche, una decisione difficile che lo rende triste, ma la nuora riporterà la serenità in famiglia.

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METEORE DEL MESE DI OTTOBRE: LE ORIONIDI

METEORE DEL MESE DI OTTOBRE: LE ORIONIDI

Sciame meteorico associato alla famosissima cometa di Halley. Questo corpo celeste, la cui orbita interseca due volte quella della Terra (nodo: il punto di intersezione con l´orbita terrestre), ha dato origine tramite i suoi corpuscoli dispersi nell o spazio nei passaggi in vicinanza del sole a ben due sciami meteorici: per l´appunto quello delle orionidi osservabile in autunno e quello delle aquaridi in primavera. Sono meteore in genere di debole luminositá, frammiste a bolidi occasionali. Recentemente sono stati osservati tassi di meteore più sostenuti. Nel 2009 il radiante delle Orionidi, osservabile dopo la mezzanotte , sará alla maggiore altezza (circa 65°) all´alba. La notte tra il 21 e 22 ottobre quest´anno sarà molto favorevole sia per assenza completa del chiarore della Luna sia perchè il maggior numero di meteore sará in piena notte.
Claudio T.
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In Finlandia è diritto fondamentale dei cittadini l’accesso a Internet a 1Mb

Mentre noi in Italia stiamo ancora “a pettinare le bambole” sulla banda larga,  c’è una notizia che non ha trovato spazio sui media ma che a mio avviso è veramente di portata storica:
In Finlandia l’accesso ad internet a 1Mbps è diventato un diritto fondamentale dei cittadini
La Finlandia è la prima nazione al mondo a garantire per […]

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I colori del lago

Ragazzi, che colori in questi giorni sul lago!
Ieri pomeriggio non ho resistito, mi sono preso un pomeriggio libero e sono andato in bici lungo la Valtenesi, seguendo il litorale del lago e percorrendo ove possibile la spiaggia; l’aria era fresca, ma ecco la meraviglia che si poteva vedere e di cui si sono nutriti i […]

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Simboli sconosciuti … ma spiegatevi!

Ci sono talvolta dei simboli che mi incuriosiscono ma che allo stesso tempo mi fanno intrippare perché non li capisco e nessuno pare conoscerne il significato.
Da tempo vedo in giro attaccati adesivi piccoli oppure persone con spillette al bavero con un simbolo tipo μs o qualcosa del genere, comunque pare una h rovesciata con una […]

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Il resto è rumore

Ci sono libri che ti “saltano addosso”, che sembra ti vengano a cercare quando tu non sapevi nemmeno che esistessero. Ieri ero in libreria a cercare “Racconti Musicali” l’ultimo libro di Carlo Boccadoro, dato che lo incontrerò domenica mi pareva carino leggere almeno qui e là della sua ultima raccolta…

Computers televisione e cultura

Molto interessante la segnalazione di Luca di un articolo su Le Monde in cui un’indagine in cui “Si scopre che il maggior tempo dedicato dalla gente allo schermo del computer e del telefonino per stare online non è sottratto alle altre esperienze culturali. Anzi: proprio chi usa di più internet…

Dialetto e computers

Avevo letto su Wired una notiziola che mi aveva sorpreso positivamente: SCUOLA PRIMARIA / 350 LAPTOP XO IN SEI ISTITUTI / PROGETTO OLPC XO, il computer di Nicholas Negroponte pensato per le scuole dei paesi in via di sviluppo, è finito anche in due classi della primaria di Desenzano del…

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PIPPO POLLINA IN TOUR Con l’orchestra sinfonica del conservatorio di Zurigo

Dopo aver riscosso un grande successo in tutta Europa, Pippo Pollina torna in Italia per un tour accompagnato dall’orchestra del conservatorio di Zurigo composta da 75 elementi. Concerto impedibile quello di sabato 17  ottobre all’auditorium San Giuseppe  di Riva del Garda per gli amanti della musica d’autore. A pochi mesi di distanza del suo ultimo […]

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Vai Avanti! Vai Avanti!

Avete notato che mentre l’Italia ha riscoperto la costituzione e gli italiani (tutti) sono diventati esperti dell’art.3 e art.138, i politici (tutti) esortano il nostro Presidente del Consiglio ad andare avanti? E’ strano no?
Io una idea me la sono fatta e ieri sera prima di cena, così per gioco, l’ho pubblicata su FaceBook: «troppa gente gli […]

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Gli occhi nuovi del pipistrello

Pezzo scritto originalmente per Pikaia

In inglese si dice “Blind as a Bat” (“cieco come un pipistrello”), ma a quanto pare l’espressione è decisamente infelice se come rivela uno studio pubblicato su PlosOne da un gruppo di ricerca del Max Planck Institute for Brain Research di Francoforte e del dipartimento di Neurologia dell’università di Oldenburg questi animali stupendamente adattati (sono gli unici mammiferi dotato di volo battente e messi tutti assieme rappresentano un quinto del numero totale di specie nella classe dei mammiferi) non solo fanno affidamento sul senso della vista, ma perlomeno alcuni di loro sono tra i pochi mammiferi a possedere anche la visione a ultravioletti.

La retina dei mammiferi può contenere due tipi di fotorecettori: i coni per la normale visione diurna e i bastoncelli per la visione notturna o con luce scarsa, e a seconda dello stile di vita a cui si è adattato ogni mammifero possiede questi ultimi o entrambi. I coni di molti mammiferi, inoltre, possiedono due popolazioni di pigmenti (noi umani assieme a tutte le scimmie del Vecchio Mondo e alcune di quelle sudamericane ne abbiamo tre), L e S, capaci di assorbire due diverse lunghezze d’onda: quelle lunghe del verde/rosso e quelle corte del blu/violetto. Il pigmento capace di intercettare queste ultime, in particolare, si è evoluto da quello che serviva, e serve ancora solo in pochissimi tra gli esemplari della nostra classe, a catturare i raggi ultravioletti (in pratica il pigmento in questione si è “spostato” di frequenza).

Com’è strutturata quindi la retina dei pipistrelli? Innanzitutto c’è da dire che l’ordine dei Chirotteri è suddiviso in due sottoordini: i microchirotteri (detti anche “veri pipistrelli”) e i megachirotteri o pipistrelli della frutta (ne fanno parte ad esempio le volpi volanti, i pipistrelli viventi più grandi). Proprio due microchirotteri dotati come tutto il sottoordine di occhi molto piccoli con retine dominate dai bastoncelli , Glossophaga soricina e Carollia perspicillata, sono stati oggetti dello studio. In un un primo tempo i ricercatori hanno trattato le retine di questi pipistrelli con anticorpi specifici per i vari pigmenti, scoprendo così la presenza di una percentuale minima, tra il 2 e il 4% del totale, di coni in mezzo alla moltitudine di bastoncelli. Possono sembrare pochi, ma studi effettuati su animali che ne presentano una quantità simile hanno dimostrato come questa permetta tranquillamente la visione diurna. L’analisi genetica dei pigmenti che normalmente permettono la visione delle frequenze corte, inoltre, ha permesso di determinare come i pipistrelli utilizzino i pigmenti S non per il blu/violetto ma per captare invece le frequenze dell’ultravioletto.

Già uno studio di qualche anno fa in realtà aveva dimostrato la capacità di individuare la radiazione ultravioletta in un pipistrello della frutta, Glossophaga soricina, ma all’epoca non era stato possibile individuare coni nella retina di questa specie e si era quindi attribuita questa abilità a qualche proprietà dei coni; questo studio, quindi, permette di comprendere meglio il funzionamento di questa caratteristica anche in altre specie oltre a quella direttamente studiata, oltre che a estenderla a un altro sottoordine dei chirotteri. Essere dotati sia di visione dicromatica che di visione ultravioletta è un notevole adattamento, molto utile in specie come i pipistrelli che sono attive dal tramonto all’alba e ne abbisognano sia per evitare i predatori sia per procurarsi il cibo (molte specie di fiori alle quali si approvvigionano i megachirotteri riflettono i raggio UV, ad esempio), ed è solo un altra delle spiegazioni l’incredibile successo evolutivo di un ordine diffuso in quasi tutto il mondo.

Riferimenti:
Müller B, Glösmann M, Peichl L, Knop GC, Hagemann C, et al. “Bat Eyes Have Ultraviolet Sensitive Cone Photoreceptors”. PLoS ONE, 4(7)

Puoi leggere l\\\’Articolo completo direttamente sul sito di Scienzology

Gli occhi nuovi del pipistrello

Pezzo scritto originalmente per Pikaia

In inglese si dice “Blind as a Bat” (“cieco come un pipistrello”), ma a quanto pare l’espressione è decisamente infelice se come rivela uno studio pubblicato su PlosOne da un gruppo di ricerca del Max Planck Institute for Brain Research di Francoforte e del dipartimento di Neurologia dell’università di Oldenburg questi animali stupendamente adattati (sono gli unici mammiferi dotato di volo battente e messi tutti assieme rappresentano un quinto del numero totale di specie nella classe dei mammiferi) non solo fanno affidamento sul senso della vista, ma perlomeno alcuni di loro sono tra i pochi mammiferi a possedere anche la visione a ultravioletti.

La retina dei mammiferi può contenere due tipi di fotorecettori: i coni per la normale visione diurna e i bastoncelli per la visione notturna o con luce scarsa, e a seconda dello stile di vita a cui si è adattato ogni mammifero possiede questi ultimi o entrambi. I coni di molti mammiferi, inoltre, possiedono due popolazioni di pigmenti (noi umani assieme a tutte le scimmie del Vecchio Mondo e alcune di quelle sudamericane ne abbiamo tre), L e S, capaci di assorbire due diverse lunghezze d’onda: quelle lunghe del verde/rosso e quelle corte del blu/violetto. Il pigmento capace di intercettare queste ultime, in particolare, si è evoluto da quello che serviva, e serve ancora solo in pochissimi tra gli esemplari della nostra classe, a catturare i raggi ultravioletti (in pratica il pigmento in questione si è “spostato” di frequenza).

Com’è strutturata quindi la retina dei pipistrelli? Innanzitutto c’è da dire che l’ordine dei Chirotteri è suddiviso in due sottoordini: i microchirotteri (detti anche “veri pipistrelli”) e i megachirotteri o pipistrelli della frutta (ne fanno parte ad esempio le volpi volanti, i pipistrelli viventi più grandi). Proprio due microchirotteri dotati come tutto il sottoordine di occhi molto piccoli con retine dominate dai bastoncelli , Glossophaga soricina e Carollia perspicillata, sono stati oggetti dello studio. In un un primo tempo i ricercatori hanno trattato le retine di questi pipistrelli con anticorpi specifici per i vari pigmenti, scoprendo così la presenza di una percentuale minima, tra il 2 e il 4% del totale, di coni in mezzo alla moltitudine di bastoncelli. Possono sembrare pochi, ma studi effettuati su animali che ne presentano una quantità simile hanno dimostrato come questa permetta tranquillamente la visione diurna. L’analisi genetica dei pigmenti che normalmente permettono la visione delle frequenze corte, inoltre, ha permesso di determinare come i pipistrelli utilizzino i pigmenti S non per il blu/violetto ma per captare invece le frequenze dell’ultravioletto.

Già uno studio di qualche anno fa in realtà aveva dimostrato la capacità di individuare la radiazione ultravioletta in un pipistrello della frutta, Glossophaga soricina, ma all’epoca non era stato possibile individuare coni nella retina di questa specie e si era quindi attribuita questa abilità a qualche proprietà dei coni; questo studio, quindi, permette di comprendere meglio il funzionamento di questa caratteristica anche in altre specie oltre a quella direttamente studiata, oltre che a estenderla a un altro sottoordine dei chirotteri. Essere dotati sia di visione dicromatica che di visione ultravioletta è un notevole adattamento, molto utile in specie come i pipistrelli che sono attive dal tramonto all’alba e ne abbisognano sia per evitare i predatori sia per procurarsi il cibo (molte specie di fiori alle quali si approvvigionano i megachirotteri riflettono i raggio UV, ad esempio), ed è solo un altra delle spiegazioni l’incredibile successo evolutivo di un ordine diffuso in quasi tutto il mondo.

Riferimenti:
Müller B, Glösmann M, Peichl L, Knop GC, Hagemann C, et al. “Bat Eyes Have Ultraviolet Sensitive Cone Photoreceptors”. PLoS ONE, 4(7)

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Gli occhi nuovi del pipistrello

Pezzo scritto originalmente per PikaiaIn inglese si dice “Blind as a Bat” (“cieco come un pipistrello”), ma a quanto pare l’espressione è decisamente infelice se come rivela uno studio pubblicato su PlosOne da un gruppo di ricerca del Max Plan…

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Fine.

La verità è che non c’ho proprio più voglia.
Mi son divertita.
E’ stato bello.
Passo e chiudo.

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Mi son divertita.
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