Le coincidenze non esistono

In attesa del concerto ripensavo alla stranezza inspiegabile di quegli accadimenti che qualcuno chiama "coincidenze": è una coincidenza che l’altro giorno abbia preso quel libro sulla musica del ‘900 mentre ne stavo cercando un’altro? E’ una coincidenza che ne abbia letto le prime duecento pagine, proprio quelle in cui si parla della musica ai tempi di Weimar e del rapporto tra il jazz e la musica "classica" nei primi decenni del secolo scorso?

E’ una coincidenza la chiacchierata con Carlo Boccadoro, il suo invito al suo concerto?

Io non lo so ma preferisco credere che sia un sottile mistero, inspiegabile e per questo ancora più affascinante.

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