Imprenditore precipitato a San Felice: risposte attese dall’autopsia

Il fiuto per gli affari, la semplicità che lo ha sempre contraddistinto, il suo amore per i figli e per la sua famiglia. È così che lo raccontano i tanti che hanno conosciuto Giancarlo Bertelli, l’imprenditore sessantacinquenne di casa a Salò morto lunedì mattina a San Felice del Benaco.

Se n’è andato un volto importante dell’imprenditoria bresciana, fratello del patron di Italcase Mario e da una vita attivo nel settore delle compravendite immobiliari e nelle iniziative edilizia sia commerciali che residenziali.

Sono ore di attesa e di dolore per i familiari e di profondo cordoglio sul lago e nella vicina Val Sabbia, la sua terra natale. Si aspettano gli esiti dell’autopsia disposta dalla magistratura per far luce sulle cause che hanno portato alla sua tragica caduta. Per ora si conosce solo quanto emerso dai primi interventi: erano le 7.30, lunedì mattina, quando Bertelli è precipitato da un’altezza di circa nove metri. Era salito sul ponteggio che circonda la villa affacciata sulla spiaggia della Gardiola che la sua azienda, la Eurocomp & Ind di Cunettone di Salò, aveva acquistato per ristrutturare e rivendere una volta rimessa a nuovo.

Con ogni probabilità l’imprenditore voleva verificare di persona l’andamento del cantiere e ora gli inquirenti puntano a comprendere se la sua caduta sia da imputarsi a una tragica fatalità oppure alla conseguenza di un malore. Resta purtroppo che nulla hanno potuto i soccorritori per salvargli la vita. Anche l’elisoccorso, atterrato sulla spiaggia vicino alla villa ha fatto ritorno al Civile vuoto. Per il paziente non c’era più nulla da fare. E resta, soprattutto, il profondo dolore dei tanti che in zona, ma non solo, conoscevano il sessantacinquenne. A partire dai suoi familiari, i suoi tre ragazzi cui in tanti ci stanno stringendo.

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