Il pienone sul Garda in attesa del Depuratore

Il Garda, l’amato (da bresciani e foresti) Lago con la maiuscola vive in questi giorni pasquali gli assaggi di una stagione turistica che – dicono tutte le previsioni – per il 2023 promette numeri record, forse oltre anche le spettacolari cifre di presenze dei migliori anni prima del Covid.

Un successo per tanti versi meritato e di cui andare giustamente orgogliosi. Paesaggi, strutture ricettive, cibo, escursioni, patrimonio culturale del territorio e adesso anche Brescia Capitale…: tutto contribuisce a conferire un valore speciale al dono che Madre Natura ci ha voluto fare qualche decina di milioni di anni fa. In questi stessi giorni la sponda bresciana dello stesso specchio d’acqua vive una situazione al limite dello psicodramma che rischia di compromettere non solo l’immagine ma il futuro stesso del lago celebrato fin dall’antichità.

Parliamo del Depuratore (con la maiuscola perché qui e ora lo è per antomasia). Cioè del realizzando (da diversi anni) e irrealizzabile (al momento) impianto che dovrebbe garantire un sereno avvenire in fatto di acque al Garda, a quanti vi abitano e a quanti vorranno passarvi del tempo. Irriverente l’accostamento di due situazioni così stridenti nei «giorni sereni» della Pasqua?

Può essere, ma forse conviene non dimenticarci né dell’una né dell’altra. Sempre si voglia che la festa sul nostro Lago (traffico e siccità permettendo) continui alla grande ancora per molte Pasque e stagioni a venire.

EMBED [box Newsletter BUONGIORNO]

Vai articolo originale: https://www.giornaledibrescia.it/garda/il-pienone-sul-garda-in-attesa-del-depuratore-1.3879531

Lascia un commento