Egr. Direttore – lettera al direttore mai pubblicata

Dopo questo articolo pubblicato sul Giornale di Brescia il giorno 11 novembre 2010 e viste le mie considerazioni pubblicate in questo mio post, ho deciso di prendere carta e penna e scrivere questa  “lettera al direttore”.

Egr. Direttore,
faccio riferimento all’articolo pubblicato sul suo giornale Giovedì 11 novembre 2010 (pag. 23) con il titolo “S.Felice «Comune nuovo? Meglio di no»” nel quale viene riportato puntualmente dal cronista la posizione dell’Associazione “Tuteliamo l’Ambiente ed il Territorio” in merito al Piano del Governo del Territorio che l’amministrazione di San Felice del Benaco si appresta ad adottare. Mi permetto di esprimere qui le mie personali considerazioni sull’argomento
Nell’articolo viene riconosciuto all’attuale giunta il “merito di aver predisposto uno strumento a salvaguardia del territorio”.
Evidentemente il Presidente dell’Associazione citata non ha letto in modo approfondito la scarsissima documentazione messa a disposizione dall’Amministrazione Rosa. Dico questo perché se l’avesse valutata con attenzione non avrebbe sicuramente fatto certe affermazioni.
Il PGT che si sta per adottare prevede 129 mila metri quadrati di nuove edificazioni con oltre 42 mila metri cubi di nuove case. A questi dati mancano le volumetrie residenziali su lotti liberi poiché non ancora note.
Se per il Presidente dell’Ass. “Tuteliamo l’Ambiente ed il Territorio” un PGT da circa 14 milioni di euro, che prevede l’incremento di oltre 700 abitanti equivalenti (a mio avviso non inferiori a 1000 abitanti reali) in un paese con 3200 anime, significa salvaguardare il territorio, allora credo sinceramente si sia perso il senso della misura.
Non si capisce come un’Associazione che si ripromette di tutelare l’ambiente ed il territorio di San Felice del Benaco possa considerare il PGT dell’Amministrazione Rosa uno strumento di salvaguardia. Questa contraddizione presta al fianco a molte illazioni.
Su una cosa tuttavia concordo con l’Associazione ovvero l’insensatezza della scelta del Sindaco Rosa di spostare la sede del Comune dal centro storico in zona Paludi con costruzione di un nuovo edificio da parecchi milioni di euro.
Il Sindaco Rosa ha creduto opportuno accogliere le richieste edificatorie (sinceramente non condivisibili) arrivate dalla parrocchia di San Felice che comporteranno la sparizione del campo da calcio attualmente presso l’oratorio, con la conseguente necessità di individuare un’area agricola per costruirne uno nuovo.
Sono convinto che la Parrocchia non voglia fare mera speculazione edilizia, e penso che il denaro rinveniente dalla vendita delle case costruite sul campo da calcio, sia necessario per realizzare le opere di manutenzione e ristrutturazione della chiesa.
E se così fosse l’Amministrazione avrebbe dovuto progettare l’acquisto dell’attuale sede comunale (di proprietà della parrocchia) che risulta essere più che adeguata alle attuali e future esigenze della comunità. Questo permetterebbe di mantenere l’attuale campo sportivo, di avere un oratorio funzionale, una sede comunale fruibile e centrale al paese, evitando di consumare ulteriore suolo agricolo,  senza sperperare denaro pubblico per la costruzione di un nuovo campo da calcio. E la Parrocchia avrebbe raccolto i fondi per la ristrutturazione.
Per le coscienze critiche di San Felice questa sì sarebbe stata una scelta saggia nel senso della tutela e salvaguardia del territorio e dell’ambiente del nostro bel paese.

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