Il toto-Giunta a Desenzano è cominciato e c’è chi scommette sul fatto che anche questo passaggio regalerà sorprese. Come se fossero mancate, le sorprese, negli ultimi due giorni. La più grossa certamente è la vittoria al primo turno di Guido Malinverno, fatto che di per sé rappresenta un inedito per due ragioni: mai nella «capitale» del Garda un sindaco era stato eletto al secondo mandato consecutivo, mai un candidato era riuscito a farcela al primo turno.
Ma domenica 12 giugno (come pure lunedì 13 giugno) sarà ricordata anche per altro. In primis, per un ridisegno «del potere» a Desenzano che, nella continuità, bisognerà vedere quali cambiamenti porterà negli assetti. Perché li porterà, e l’ha già detto anche il riconfermato primo cittadino Malinverno: tra le primissime parole che ha proferito c’è il profetico «cambiamenti in Giunta». Nei prossimi giorni si capirà.
In primo luogo, i rumors raccontano di uno Stefano Medioli (numero uno di Idee in Comune) nelle vesti di vicesindaco al posto della leghista Cristina Degasperi. Le seconda carica per importanza della città, vale a dire quella di presidente del Consiglio comunale, dovrebbe andare a un esponente di Fratelli d’Italia: forse l’ormai ex assessore al Bilancio Pietro Avanzi, forse Tommaso Giardino. I risultati di lista. Poi c’è tutta la partita degli assessorati da affrontare: tema che certamente non è arrivato lunedì per la prima volta sul tavolo del sindaco, anzi, ma che alla luce degli esiti delle consultazioni dovrà essere messo nero su bianco.
La coalizione a supporto di Malinverno, praticamente la stessa che ha governato negli ultimi cinque anni, conta quattro formazioni e ciascuna dovrà trovare la propria soddisfazione. Nel mandato appena concluso, il presidente del Consiglio comunale era il leghista Rino Polloni (non più candidato) e si contavano due assessori di Forza Italia (Giovanni Maiolo ai Lavori pubblici e Annalisa Colombo ai Servizi sociali), uno di Fratelli d’Italia (Avanzi), un altro ancora della civica (Francesca Cerini, titolare di Turismo, cultura e attività produttive), e un ultimo della Lega (la vicesindaco Degasperi era anche assessore a Sicurezza e Ambiente).
Al di là degli accordi pre-elettorali, la distribuzione non potrà non tener conto dei risultati di lista, che al di là di Lega e Forza Italia (stabile la prima, in crescita di due punti la seconda), segnano un exploit non indifferente di Fratelli d’Italia e di Idee in Comune : la prima è passata dal 5,87% del 2017 al 17,77% del 2022, ed è riuscita ad ottenere addirittura tre seggi in Consiglio invece dell’unico che aveva ottenuto cinque anni fa; la seconda ha guadagnato cinque punti percentuali e dal 7,49% è arrivata 12,52%.
Le preferenze
E non potrà non tenere conto, la distribuzione, dei risultati personali raggiunti dai candidati. Nota di merito per la già consigliera Laura Tavelli (FdI): con 330 preferenze è in assoluto la più votata. Brillante risultato anche per Maiolo (FI), che invece ne ha ottenute 289. E brillante anche quello di Paolo Abate: cinque anni fa aveva corso con la lista (sempre a sostegno di Malinverno) Desenzano Civica e anche all’epoca era stato tra i più preferenziati, con 322 voti personali. Questa volta, nella Lega, ne ha ottenuti 242. Dunque questo è il podio: Tavelli, Maiolo, Abate.
Insieme a loro (escludendo eventuali assegnazioni di incarichi assessorili proprio a loro), nei banchi della maggioranza in Consiglio siederanno per Fratelli d’Italia Pietro Avanzi (199 preferenze) e Tommaso Giardino (135), per la Lega Paolo Formentini (185) e Sonia Carella (78), per Forza Italia Emanuel Piona (198 preferenze) e per Idee in Comune Pierluigi Fondacaro (190) e il consigliere uscente Giovita Girelli (156).
Chi, almeno per ora, resta fuori tra i volti «noti»? Restando su Idee in Comune, l’ex assessore Cerini (105 preferenze per lei) e l’ex consigliere Stefano Zani (156 preferenze come Girelli, ma valendo l’ordine di lista, quest’ultimo è più in alto); per la Lega, non bastano 68 preferenze all’ex vicesindaco Degasperi per guadagnarsi il posto in Consiglio.
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