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Categoria: Desenzano
Desenzano del Garda è un comune italiano di 29 108 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia. È il comune più popoloso del lago di Garda e il secondo della provincia di Brescia. È situato a circa 25 chilometri a est del capoluogo.
Bellum Aquilarum
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Carne al fuoco
Si è parlato di grigliate preparate nelle feste popolari nel basso Garda in questo periodo estivo e mi è arrivata la segnalazione della community Carne al fuoco molto attiva per gli appassionati di barbecue.
Presente la sezione del mi faccia il braciere con tutti i trucchi e i segreti per cuocere e l’abc del fuochista […]
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Ferrata del Rio Secco
Adesso che ne ho un’altra alle spalle, penso che mi comprerò tutta l’attrezzatura necessaria e magari la collauderò prima di partire per Taizé questo mese. Sicuramente non mi dimenticherò di prendermi anche dei guanti per la scalata visto che la mano destra ha ancora qualche “traccia” dolente sul palmo.
Dopo la scalata a tratti verticale e soprattutto a tratti scivolosa, abbiamo proseguito lungo vari sentieri fino al rifugio Sauch dove abbiamo provveduto a mangiare polenta, fagioli, coniglio, crauti e gulasch fino a scoppiare (era il menù della domenica. La porzione da tre è bastata e avanzata per quattro). Un’oretta all’ombra sdraiati nell’erba per contemplare gli alberi dal basso, per poi ripartire verso l’auto di R-u parcheggia a tre quarti d’ora dal rifugio.
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1992: “SOS Garda, troppe seconde case”. 15 anni di follia.
Articolo pubblicato dal Corriere della Sera il 31 maggio del 1992.Mentre un’ indagine mette sotto accusa i piani regolatori, i docenti del Politecnico chiedono maggiori controlli. Garda cementificato. L’ allarme viene dalle piccole capitali del turismo…
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Casa, dolce casa
Rieccoci a casa. La vacanza continua qui per tutta la settimana nel relax più completo: piscina, lago e tanti tanti giochi.
ps: uso le accentate dall’iPhone con wordpress. È uscito l’atteso aggiornamento che dovrebbe risolvere il bug. Mo vediamo.
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Biketour in val Venosta
Alle 7 di mattina R-u e D-u zompano in piedi e si organizzano per la biciclettata, comprando panini e sistemando tutto negli zainetti. Alle 8 sono in stazione e si accorgono che il treno delle 8 non c’è di sabato così prendono quello delle 8.30, raggiungono Ch-u a Merano e con un altro treno arrivano infine a Malles per le 11.
La partenza è in salita. A dire il vero la strada resta ripida per un altro pezzo. Adesso che ci penso sembra che sia tutta salita fino al lago di Resia, ma la vista dalle sponde rialzate di questo laghetto artificiale con tanto di campanile semi sommerso è davvero speciale.
Ch-u ha dimostrato qualche difficoltà perché non aveva la superpozione di cui si erano dotati gli altri due campioni. La pozione, trafugata ad uno scienziato pazzo di nome Despar, contiene succo di kiwi + mela + 10 vitamine (di numero) per metà della borraccia, e altre due metà di acqua perché non diluito fa quasi ribrezzo, ma non c’era altro in casa prima di partire. Non che diluito fosse molto meglio…
E dunque, in compagnia di pozioni succose, biciclette e mosche così deficienti da andarsene solo se grattate via dalla mano una volta spiaccichiate sul palmo, i nostri eroi arrivano appunto al lago di Resia per l’una, mangiano i panini rimasti/comperati (Ch-u per compensare la mancanza di pozione se li era mangiati per strada) ripartono. Meta finale: Merano.
D-u indossa ora una bellissima bandana rossa del campo scuola infradiciata di acqua. Ch-u invece gira ormai senza maglietta e R-u è l’unico a mantenere un briciolo di dignità.
La strada è di nuovo in salita. Quando ormai D-u si era quasi convinto che le strade in Alto Adige fossero tutte in salita, indifferentemente da che verso le si prendano, ecco un discesa. Ma che discesa! Per la prima volta D-u raggiunge la soglia del suono, superando i 60 km/h con la mountain bike. Un sacco di moscerini invece per la prima volta nella loro breve vita sono morti andandosi a spappolare a caso sulla faccia di D-u e dei suoi compagni (vorrei ricordare che Ch-u era senza maglietta).
La strada ora è un sali e scendi continuo fino a stabilizzasi in una lieve ma costante salita in mezzo ad un mare di meli e mele, due delle quali non giungeranno mai a completa maturazione, dopo aver attratto un po’ troppo l’attenzione di Ch-u e D-u. R-u che invece non si è fermato a mangiare le mele ha avvisato che poco più avanti, dopo una breve salita ovviamente, c’era una fontana.
Vittime delle risa di quattro bambini tirolesi scatenate dalla natura italiana dei nostri eroi, i tre ciclisti hanno affogato la tristezza nell’acqua gelida. La pozione era ormai finita. Motivati dal count down di Ch-u che ogni dieci chilometri annunciava quanto rimanesse da percorrere, i tre protettori di forti, potenti e persone senza problemi, giunsero a Foresta, frazione di Merano, forse più nota per la denominazione tedesca Forst forse ancora più nota per la birra ivi prodotta, la Forst appunto. Là non poterono passare senza prima essersi fermati a bere e mangiare qualcosina (Strudel, Sacher e da bere Radler) e brindare ai 100 km percorsi nel bellissimo e grandissimo Biergarten.
Con le utlime forze (ed erano davvero le ultime, credetemi!) si trascinarono a Merano City dove delegarono alle linee ferroviarie locali il loro trasporto fino a casa.
Piccole considerazioni personali di D-u:
– voglio vedere domani per la camminata come faremo…
– ho gli avambracci scottati, ma la pancia è bianca come al solito.
– entro la fine dell’estate non riuscirò a fare andare via il segno del braccialetto.
Trovate parecchie foto sul mio account Flickr.
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Lunario della musica
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Facebook vs. StudiVZ
“I legali del popolare sito di social networking Facebook all’attacco contro alcuni cloni nati un po’ ovunque. Ora nel mirino il sito tedesco StudiVZ da 10 milioni di utenti.”
Non so se vi sono stati altri tentativi di sistemazione più pacifici. Penso ad esempio ad un acquisto o unione tra le due reti o la creazione di ponti tra account situati nei vari servizi-copia di Facebook.
Ma in fondo all’utente cosa cambia? Beh, da un lato sapevi che su StudiVZ tutto è in tedesco e che tutti gli altri membri possono comprenderti nella tua lingua madre. StudiVZ ha creato anche dei paralleli in altre lingue anche se non hanno lo stesso successo come nella madrepatria.
Di svantaggioso è la ristrettezza del bacino d’utenza del network, visto che predilige solo tedescofoni allemannoglotti.
StudiVZ, come si deduce dal nome, richiedeva inizialmente che i membri fossero studenti. È ovvio però che nessuno resta studente a vita e cosa se ne fa di un account su StudiVZ quando ha finito di studiare? Finge? Forse. Sta di fatto che il network ha dato luogo anche a MeinVZ ampliando così il potenziale pubblico.
Adesso vedremo se a questione risolta gli utenti ne trarranno vantaggi e nel caso quali. Io tanto ho un account per social network e molti degli amici che ho da una parte sono anche nell’altra. Magari potrò togliere un link dalla mia barra dei preferiti.
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Attenzione agli Spyware
Mi è capitato in questo periodo di dover mettere mano ad alcuni PC di amici e conoscenti disperati per aver subito danni dovuti a spyware. Quando cominciano ad apparire strane finestre all’avvio del PC significa che la frittata è fatta.
Purtroppo in questi casi vale molto il motto prevenire è meglio che curare. Noto un […]
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Un’altalena sicura per i bimbi
Idea semplice e geniale.
X’ nn nei nostri parchi?
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Come cambiano usi e costumi
Quest’immagine racconta l’evoluzione di usi e costumi di Fai (e nn solo) piu’ di mille parole. Oggi cosa e’ decoroso?
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Blue prende le misure
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Che si mangia stasera?
Tanto per cambiare stasera siamo al Keller (e come noi ci sono tutti i turisti e gli abitanti di Fai). Un rapido sguardo al menu e stasera optiamo per focaccine e affettati. Slurp
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Ma come si apre?
Nico da qualche giorno sale e scende dal passeggino “in autonomia”. Ora sta cercando di capire come si apre. In questa foto lo vedete impegnato nel tentativo di smontare la protezione.
“guadda papi, non si appe”.
La tenerezza di puffo e’ inesauribile!
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