Autore: Daniel_Colm

Leggere lungo il Talvera

Anche oggi ho fatto andare una lavatrice e anche oggi, mentre aspettavo che il lavaggio facesse il suo corso, ho notato nel parco del Lungotalvera un baracchino con delle panchinette e tavoli in mezzo al prato. Mi sono avvicinato per saperne di più e ho visto che c’è la possibilità di consultare gratuitamente i giornali in esposizione. Obviously freschi di giornata. Obviously poi li devi resituire ben ripiegati senza sputacchi sopra.

Si tratta dell’inziativa “Leggere lungo il Talvera” organizzato dalla biblioteca civica di Bolzano. Fino a sabato 20 settembre e ormai da una decina di giorni è possibile sfogliare il proprio quotidiano preferito nella cornice del parco. Ma non solo i quotidiani sono disponibili. Curiosando un po’ sul bancone del baracchino ho visto che c’è anche un libro di Asterix & Obelix in Sidtiroulerisch (= dialetto altoatesino) e qualche Topolino.

L’orario di apertura è da lunedì a sabato dalle 10.00 alle 17.30.
Per più informazioni potete andare sul sito della bibliot… qui! anche se ormai mi pare di aver detto tutto.

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Simboli dei materiali d’imballaggio

I simboli che ci aiutano a “separare” i rifiuti è la pagina di Riciclandria che spiega per cosa stanno i simboli su ogni confezione e imballaggio che compriamo e, conseguentemente, come e dove smaltirli. Era da un bel po’ che volevo approfondire e finalmente ho trovato risposta. Tra l’altro ho scoperto che CA non sta per carta come pensavo ma per Cartone Accoppiato ad altri materiali.

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TiRiciclo – Tetra Pak

Non so in quanti si siano mai chiesti come riciclare i Tetra Pak dopo l’uso. Io sì. Anche perché in Germania sono stato abituato a differenziare più o meno qualunque cosa e i Tetra Pak rientrano tra gli scarti riciclabili. In Germania. Adesso però anche in Italia è possibile “ridare vita” ai cartoni del latte con il marchio Tetra Pak che mi pare riportino in cima alla confezione. Basta cercarlo che si trova.

Da qualche giorno sento alla radio la pubblicità del sito e finalmente mi sono ricordato di metterlo sul blog. Allora, se abitate in una delle province indicate dal sito TiRiciclo.it accessibile anche da www.tetrapak.it, non avrete sulla coscienza quei due kg di rifiuti-tetrapak che in media ciascuno di noi produce in un anno (se la mia fonte è affidabile). Riporto dalle FAQ:

“Il protocollo Comieco/Tetra Pak indica le diverse modalità con cui attivare la raccolta differenziata degli imballaggi poliaccoppiati.
La raccolta dei cartoni per bevande nei contenitori destinati alla raccolta differenziata di carta e cartone, può essere fatta laddove le Cartiere di riferimento abbiano dato il loro consenso a Comieco e il Comune abbia attivato una campagna informativa ad hoc.
In alternativa, i cartoni per bevande possono essere conferiti nelle varie tipologie di raccolta differenziata multimateriale, ad esempio insieme a plastica e metalli, per essere poi conferiti ad una Piattaforma di selezione.”

Qualcuno è venuto a conoscenza di campagne ad hoc finora? Io no. Né a Bolzano né a Desenzano ma aspetto e spero.
In ogni caso si può anche fare a meno del Tetra Pak e di ogni altra confezione ricorrendo ai distributori di latte crudo. Clicca qui per consultare la mappa e qui per più informazioni sul latte crudo.

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Giusto per… boh

In questi giorni mi continuano a venire in mente cose che potrei scrivere sul blog e poi, quando finalmente sono seduto davanti al computer mi sono dimenticato tutto. È quasi più aggiornato il blog parrocchiale del mio! (L’ultimo aggiornamento a dire il vero ce l’ho messo io.)

Venerdì ho fatto l’ultimo esame per settembre. Mi sarebbe piaciuto dare anche Statistica, ma me l’hanno spostato al giorno prima di Mate e quindi non sono riuscito a prepararlo. Sta di fatto che ora sono di nuovo in vacanza, se si esclude che il flyer dovrà uscire il prima possibile e che come al solito gli articolisti ignorano la deadline e che c’è da pensare al Rookie Day e alle altre cose da organizzare per lo SCUB.

In cambio ho finito di leggere Il profumo di Süskind e ho iniziato stamattina al parco Il terzo occhio di Lobsang mentre andava la lavatrice di roba biancha a chiara (la tovaglia ha ancora le macchie, ma almeno di capisce che la uso).

Ora dovrei studiare per il corso istruttori di Kung Fu e andare avanti con la traduzione di un testo relativo all’evoluzione della pittura e dei mosaici romani dalla fine dell’epoca romana all’Alto Medioevo. Quando avrò finito dovrò documentarmi se mi sarà possibile attribuire qualche licenza al mio operato e magari anche e magari anche guadagnarci qualcosina, anche se dubito che al mondo siano in tanti ad essere interessati all’argomento…

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September Campain

Prima che finisca settembre pubblico questo video che ho trovato nella newsletter di Twitter. Descrive una splendida iniziativa che interpella tutti quelli che fanno gli anni in settembre. Ciò non toglie che si potrebbe pensare ad una cosa simile anche per gli altri mesi dell’anno…

The September Campaign Trailer from charity: water on Vimeo.

The September campaign is a birthday initiative started by charity: water, a non-profit bringing clean, safe drinking water to people in developing nations. We’re asking everyone born in September to give up presents and ask for donations to build wells instead. We’re hoping to raise $1.5 million in one month and give 150 thousand people in Ethiopia access to clean drinking water. To learn more or sign up, go to borninseptember.org.

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Oscurità mondiale

Oscurità mondiale: il 17 settembre 2008 dalle 21.50 alle 22.00.

Proponiamo di spegnere tutte le luci e gli apparecchi elettronici affinchè il nostro pianeta possa ‘respirare’. Se ci sarà una risposta collettiva l’energia risparmiata sarà moltissima.
Solo dieci minuti e vedremo cosa succede. Stiamo 10 minuti nell’oscurità, prendiamo una candela e semplicemente fermiamoci a guardarla mentre il nostro pianeta respira.
Ricordate che l’unione fa la forza e internet ha molta influenza, può essere qualcosa di veramente grande.

L’invito mi è arrivato per e-mail e immagino sia arrivato anche a tanti altri. Non so se vi prenderò parte, ma intanto inoltro la notizia. Male di certo non fa…
A quanto pare non è la prima volta per quest’iniziativa che precedentemente è durata solo 5 min. Non ne ho memoria e a giudicare dalla mia breve ricerca su Google, non sembra aver riscosso molto successo.

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SMS e… grammatica

Sempre sul Corriere di ieri, gentilmente offerto sul regionale, leggo che la Commissione europea, nello specifico il commissario responsabile per le Telecomunicazioni Viviane Reding (lussemburghese), vuole abbassare il costo degli sms inviati all’estero a 11 centesimi l’uno nei 27 paesi membri. Ciò comporterebbe una riduzione della media attuale del 62%, che non mi pare affatto poco.

Se le compagnie telefoniche si lamentano, significa che si aspettano che l’aumento degli sms conseguente alla riduzione del prezzo non sia sufficiente a coprire e magari superare i profitti cui sono abituati. In ogni caso però ci sarebbe di sicuro un aumento di traffico internazionale e questo, pensavo, sarebbe un passo avanti nell’avvicinamento soprattutto tra i giovani europei.

A quel punto anche i messaggi interni all’Italia si adeguerebbero agli 11 centesimi al massimo (al momento la media è di 12) e poco cambierebbe se scrivo a un mio compaesano o ad un amico straniero. Nessuno sarà disposto a spendere meno inviando oltre il confine che in casa. Nel peggiore dei casi aumenterebbero solo gli errori di grammatica…

Nell’immagine: voglio vederti a scrivere un messaggio con due mani, se usi quel cellulare!

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Il tacco maledetto

Mi piace un sacco trovare il Corriere della Sera sul regionale che mi porta a Bolzano. È l’occasione di venire a conoscenza di cosa leggono coloro che non usano internet per informarsi.
Scherzi a parte, leggo (a pagina 25, ven 5 sett 08) che il ministro Brunetta è intenzionato ad eliminare i tacchi a spillo sul lavoro per ridurre gli infortuni e con questi le assenze per malattia.

Personalmente non ho idea di quanti siano questi infortuni, perché ad esempio la mia vicina di casa a Bolzano è in grado di giocare a pallavolo sui tacchi senza subirne conseguenze se non arrivare più in alto senza saltare. Ma mi chiedevo se è proprio necessario limitare la libertà personale in quanto ad abbigliamento quando forse sarebbe più “liberale” lasciare che siano le assicurazioni ad aumentare i canoni per coloro che si infortunano con i tacchi in dosso. Un po’ come già si fa con i fumatori che hanno meno coperture in caso di tumore.

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Discussione informata – Regolamento mediateca

Già avevo parlato di e21, progetto “costola” di OnDe. Affianco alle discussioni geolocalizzate sulla CityMap di Desenzano, ecco «uno spazio dove la partecipazione è più strutturata ed è articolata in fasi.
La prima fase, detta “discussione informata”, ha l’obiettivo di raccogliere idee e proposte per aggiornare il regolamento della sala informatica presso la Biblioteca Civica di villa Brunati.
Nella seconda fase le proposte verranno elaborate in un documento di sintesi che verrà preso formalmente in esame per la preparazione del dibattito in Consiglio comunale».

«L’amministrazione comunale, nel progetto di riassetto e allineamento della Biblioteca di villa Brunati con le indicazioni della Regione Lombardia e del Sistema interbibliotecario Brescia Est, intende acquisire elementi utili per aggiornarne il regolamento, nello specifico, in merito ai servizi offerti dalla sala informatica.
[…]
La discussione informata è infatti uno strumento analogo ad un forum, che consente la discussione ed elaborazione collaborativa di proposte e produce in un tempo definito un documento di sintesi frutto degli interventi dei partecipanti.

L’esito della discussione verrà presentato come contributo alla prima Commissione consiliare, che lo prenderà formalmente in esame in preparazione del dibattito in Consiglio comunale.»

Penso che sia un dovere partecipare o almeno essere coscienti della rielaborazione del regolamento della mediateca di Desenzano, ma la partecipazione è utile se informata a mio avviso e dunque ecco qualche consiglio per documentarsi velocemente su cosa è la Mediateca o, magari, cosa dovrebbe essere:

«La Mediateca è uno spazio pubblico in cui e’ possibile conoscere e provare diversi prodotti multimediali. Lo scopo è quello di far scoprire le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie nell’apprendimento e nella cultura.
È un’iniziativa che si rivolge sia alle famiglie che ai professionisti ed agli insegnanti che possono trovare supporto innovativo al proprio lavoro. È una biblioteca multimediale, ma anche un luogo dove ci si incontra per dialogare con altri cittadini della nuova Società dell’Informazione.
La Mediateca dispone di una dotazione di materiale multimediali, che potrà essere ulteriormente ampliata anche attraverso le donazioni , che possono essere consultati direttamente su computer messi a disposizione degli utenti. Nella sezione video trovano posto produzioni didattico scientifiche a fianco di opere di registi locali.
[…]
Il Laboratorio di Informatica Civica è un luogo di sperimentazione e di apprendimento, di lavoro e di scoperta. I computer multimediali collegati in rete e le varie attrezzature sono a disposizione degli utenti per svolgere lavori particolari o semplicemente per familiarizzare con i nuovi strumenti informatici, per collegarsi alla Rete Civica o alla rete Internet. È un’iniziativa che si rivolge a tutti i cittadini che non dispongono di strumenti informatici propri ma che vogliono essere utilizzatori consapevoli delle nuove tecnologie. Il Laboratorio di informatica civica e’ una specie di palestra dove ci si allena all’innovazione.» – www.onde.net

Quanto segue è invece tratto dalla presentazione della Mediateca di Flemington (NJ), costruita secondo il modello di quella di Desenzano:

  • To give middle and high school students a wholesome, safe, supervised, fun, highly social option in the after school hours
  • To provide access to powerful technology to anyone, for as many hours as possible
  • To give other groups in Flemington a high-tech meeting place where they can have access to a large screen projector, reliable Internet access and meeting facilitation software
  • To give the parents of younger children a place to borrow software, video games and technology toys
  • To provide a smart learning lab resource to any member of the community with free access to a variety of computer-aided instruction resources
  • To provide a national model for others, who want to create similar centers in their towns.

Mi pare inutile dire quanto sia innovativo questo modo di pensare. Partire da una discussione informata per redarre il regolamento di un servizio comunale! Credo che sia la forma di democrazia più diretta che io abbia mai visto. Non mi resta dunque che lasciare il link per la registrazione a e21 per tutti i desenzanesi che passassero di qui.

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Che nome dare al tuo animale?

Quante volte vi è capitato che una vostra zia, che però in realtà era una vostra prozia perché zia della mamma, vi regalasse un vitello (vivo) o un’iguana (viva) in maniera inaspettata, così!, per l’onomastico del corrispondente del vostro nome nel calendario tibetano? E che poi non vi veniva neanche in mente come chiamare il cucciolo e allora per mesi al vostro vitellino di mezza tonnellata o poco più date appellativi provvisori come tesorino della mamma o stellina mia?

Fermi, fermi! Non state neanche ad elencarmele! Però avete fatto bene a leggere questo post ché porto buone notizie per voi, o poveri sfortunati lettori.

Oggi, mentre discutevo con mia sorella su chi dovesse pulire la gabbia del nostro coniglio e, stabilito che toccava a me, sul quando (visto che lei non ha il raffreddore e il naso intoppato come me aveva una certa fretta che venisse fatto entro sera) ho pensato di dare, a chi necessitasse, dei consigli per battezzare il vostro amico rodidore che tenete in casa.
Molti danno nomi come Bagola, Cagone, Piscione, Puzzone e altri appellativi che poco aiutano l’autostima della bestiolina. E poi si tratta più che altro di attributi e non di nomi veri e propri.

Dunque propongo il nome di Emilio il Conilio e mi raccomando, l’epiteto che segue il nome di battesimo è molto importante ed è meglio che faccia rima, costi quel che costi! O anche Ettòre il Roditore. Anche qui attenti alla pronuncia. L’accento va sulla “O” ed è chiusa.

Se invece non avete la fortuna di possedere un tenero topo dalle orecchie lunghe e obeso come il mio coniglietto Quellopiccolomarrone, ma avete un rettile, consiglio Bertola la Lucertola. In caso di anfibio c’è il classico Ivana la Rana (le salamandre tendono a non girarsi se le chiamate così però). Ovviamente il figlio sarà Marino il Girino.

Ora però lascio il palco a voi! Forse voi stessi avete un pipistrello che si chiama Antonello o Molosso il Pesce Rosso (con la prima “O” di rosso aperta che faccia rima con Molosso, ovvio). Non abbiate timore e lasciate un commento.

Si ringrazia per la partecipazione alla stesura del post Chiara che finalmente ha dimostrato che il liceo classico serve a qualcosa. E per aver posato nella foto anche Donatto il Gatto.

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Taizé 08

Domenica sera sono rientrato da Taizé ma non ho scritto ancora niente (mica come chi si dà da fare) perché avevo un po’ troppe cose da recuperare prima di potermi mettere a produrre un post. Ora che mi sono liberato dagli impegni più pressanti è venuto il momento di mettere giù due righe su quello che è successo settimana scorsa, ma da dove cominciare? Facciamo che parto proprio dall’inizio inizio e poi vedo un po’ come sviluppare la cosa…

Quest’anno eravamo in 17 a partire da Desenzano. Per le iscrizioni ci avevo già pensato più di un mese prima, escluso per i due che si sono aggiunti più tardi. Ai biglietti del treno non ci ho pensato io. Ha fatto tutto il Cesare al quale vanno dunque i miei ringraziamenti e penso anche quelli degli altri. Nonostante questo lì a Taizé i frati e quelli dell’organizzazione hanno tendenzialmente fatto riferimento a me. Per fortuna però Anna e Micaela sono andate al posto mio al primo incontro con gli altri capi gruppo che me n’ero completamente scordato.

Quest’anno per la prima volta ho anche fatto da contact person, che significa che guidavo un piccolo gruppo di riflessione relativo all’Apocalisse, l’argomento scelto per la settimana. Appena si arriva a Taizé chi ha più di 17 deve scegliere tra due argomenti e la settimana di silenzio. Io ho appunto scelto l’Apocalisse e poi, già che c’ero, ho fatto da traduttore per alcuni italiani dall’inglese e da guida in questo gruppetto di dieci persone in cui abbiamo discusso sul brano biblico presentato da un frate prima. Nel dettaglio abbiamo parlato dei primi tre capitoli del libro della Rivelazione.

Come lavoro (già, perché mica si tratta di una vacanza) ho scelto di fare l’accoglienza alla Casa (così si chiama “l’ufficio” da cui passano quelli che sono appena arrivati a Taizé). Mi sono scelto il turno della mattina che andava dalla colazione alla preghiera di mezzogiorno, e dunque dalle 9.30 alle 12.20. Il primo giorno ci hanno spiegato cosa dire ai nuovi arrivati e i fogli da seguire, ma naturalmente a me nei primi giorni hanno solo dirottato casi non contemplati dalla guida. Almeno si tratta per lo più di italiani, visto che ero l’unico italiano nel gruppo. Il lavoro maggiore comunque l’hanno fatto quelli che parlavano francese, perché mi sono accorto che durante la settimana vengono più persone dai dintorni. La permanenza standard sarebbe da domenica a domenica, come abbiamo fatto noi.

Un po’ per il lavoro che ho scelto, un po’ per il gruppo grandicello, credo, non ho socializzato quanto gli anni scorsi, ma non fa niente, visto che la sera stessa del giorno in cui sono rincasato ho trovato una richiesta di amicizia su Facebook di un ragazzo olandese che avevo conosciuto l’anno scorso.

Poi mi sono informato per l’incontro che sarà a Nairobi in Kenya questo autunno. Sarei quasi intenzionato ad andarci per vari motivi che non spiegherò ora. I giorni dell’incontro sarebbero dal 26 al 30 novembre, ma è possibile presentarsi là anche un settimana abbondante prima per farsi ospitare da una famiglia locale per una decina di giorni prima dell’incontro e capire un po’ meglio come vive e ragiona la gente là. Ma prima devo un po’ vedere come sono messo con i vari impegni parrocchiali, sportivi e, non ultimi, universitari (mi riferisco alle associazioni studentesche, mica allo studio!).

Per il momento chiudo qua e aspetto domande nel caso ce ne fossero. Gli aneddoti arriveranno con le foto fra qualche giorno, senza troppa fretta che mi resta una settimana per preparare due/tre esami.

Nella foto il laghetto del parco di Taizé.

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Euroclub Mondolibri

Ormai da un po’ di tempo volevo disdire il contratto con Euroclub, così domenica ho inviato una mail al Servizio Soci e sono receduto. Penso che dopo il libro “La filosofia del Dr. House” non possano più esserci libri che possano cogliere la mia attenzione. Su internet si trovano moltissimi commenti negativi nei riguradi di Euroclub Mondolibri e mi chiedo cosa aspettino a essere più trasparenti nei dettagli del contratto o fare qualcosa per smentire tutte le voci che girano. Perché se sperano di fare soldi ingabolando gente, allora fossi in loro mi aspetterei una class action.

Il contratto a me lo hanno fatto firmare in stazione a Brescia e mi pare di capire che succede così a molti. Dicono che ci sono molti vantaggi ad essere soci perché i libri che vendono sono molto scontati. La tessera socio può anche essere prestata a non soci, visto che non è nominale. Sono tra l’altro scontati dvd e cd. A quanto pare sembra tutto bello. Spediscono anche a domicilio le ordinazioni con € 3,50 in più, indifferentemente dal volume dell’acquisto.

Delle magagne uno se ne accorge quando dopo un po’ si rende conte che magari i suoi gusti non rientrano nella ristretta scelta che offrono, che in fondo si trovano sconti simili su internet senza la costrizione di un acquisto ogni due mesi (più o meno) e che la consegna impiega un casino di tempo (due settimane o più anche se non sono mai stato a cronometrare).

Dai titoli che propongono le varie riviste che vengono inviate a casa m pare di capire che gli unici titoli validi sono i romanzi best seller, gialli e simili. La saggistica non mi pare molto “classica”. Ruota più o meno intorno al libro citato prima come Dr. House e altri argomenti molto commerciali e poco scientifici.

Se uno avesse sottoscritto il contratto e poi non si trovasse d’accordo con i termini e le clausole può sempre disdire tutto entro 10 giorni dalla redazione del contratto. Altrimenti resterà vincolato per 10 acquisti o per due anni circa.

Personalmente devo dire di non essere stato molto soddisfatto del servizio. La disdetta l’ho mandata per e-mail dopo più di un anno. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano altri “soci”.
Qui il modulo di rescissione.

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Gardaline – l’aggregatore del lago

È quasi un mesetto che è funzionante Gardaline: uno spazio che aggrega i post dei vari blog presenti sulle coste del lago di Garda. Al suo interno la possibilità di selezionare un comune in modo da isolare i post scritti in una determinata zona. I post si inseriscono automaticamente una volta che il blog si iscrive a Gardaline e vengono taggati dall’amministratore, nonché creatore, Andrea Spedale.

Per il momento siamo ancora nella fase di test e quindi commenti e consigli immagino siano ben accetti. Il link che ho messo rimanda al post di presentazione del progetto. Penso che sia il posto più adatto per dire la propria opinione.
Per aggiungere il proprio blog fate riferimento a questo link. Il mio è già inserito con una sfilza di altri.

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Escursione intorno al Brenta

Per concludere i miei trip montani di agosto, l’altro ieri siamo andati in 6 ragazzi più il vecchio e il nuovo curato in val Brenta a scarpinare due giorni su e giù per i monti nel parco naturale. Siamo partiti per le 7 e qualcosina perché il don era un po’ in ritardo col pullimino, ma c’era la sorpresa del nuovo curato, don Daniele, cui è stato subito appioppato il soprannome di DonDì da parte di Enrico che facceva a cazzotti con il “lei” rispettoso con cui gli rivolgeva la parola.

Saranno state le dieci quando abbiamo parcheggiato al Vivaio Brenta da cui siamo partiti alla volta del rifugio Brentei e poi Alimonta, dove abbiamo dormito. Alle 4.30 il don (e con don intendo sempre don Luca) ci sveglia e in 5, inclusi i due preti, partiamo per la ferrata delle Bocchette centrali. Gli altri tre, furbetti!, hanno dormito placidamente ancora qualche oretta per poi aspettarci direttamente al Brentei.

Il nostro gruppetto di mattinieri, nonostante le prime difficoltà a seguire il sentiero nel buio in mezzo alla sassaia e a lingue di ghiaccio, raggiunge gli altri con un po’ di ritardo. In cambio abbiamo fatto un giro davvero bello e panoramico a 2700 m di altezza, beccando l’alba ormai in quota.

Per il ritorno, dal Brentei siamo scesi al Casinei, rispolverando gli “antichi ricordi” del mio primo camposcuola grazie al quale ho fatto consocenza con la val Brenta. Da lì poi ci siamo diretti per la via più breve al Vallesinella e poi, passando presso la vecchia casa parrocchiale, siamo scesi al furgone.

Mi è spiaciuto un po’ non vedere le varie cascate del Sarca (?) però il tempo stringeva e non potevamo permetterci molte deviazioni. La gita in sé è stata comunque molto bella.

Per le foto potete fare riferimento alla raccolta che il don ha fatto delle foto sue, di Matteo e mie, finché non si conclude il mese di agosto e io possa caricarne di nuove sul mio Flickr. Le due foto in fondo nel post credo le abbia scattate il don, la prima io.

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