Autore: Carlo_Nicolini

Inviare una Sitemap a Google con XMap

XMap è un’estensione per Joomla! basata sulla popolare componente Joomap. Xmap permette di creare una mappa del sito utilizzando la struttura dei menu.

E’ possibile grazie a questa componente anche aggiungere una Sitemap a Google sfruttando gli strumenti per Webmaster messi a disposizione da Google.

Come aggiungere una Sitemap negli Strumenti per WebMaster con XMap:

1. Installare l’estensione XMap

2. Nella pagina di amministrazione, Componenti->XMap. Si aprirà la pagina di configurazione.

3. Aggiungiamo i menu d’interesse alla futura mappa del sito.

4. Clicchiamo sulla freccettina blu, Opzioni->Preferenze.

5. Nel campo XML Sitemap è presente un link. Clicchiamolo, si aprirà una pagina con un’indirizzo pieno di simboli e lettere. Copiamo la parte d’indirizzo subito dopo l’indirizzo della nostra pagina, per capirci la parte che comincia con /index.php.  Quella stringa di codice la dobbiamo inserire nell’indirizzo SiteMap di Google:

6. Andiamo alla pagina degli Strumenti per Webmasters di google. Accediamo alla bacheca indicante il sito di cui abbiamo creato la sitemap.

7. Dal menu SiteMaps, aggiungi Sitemap.

8. Scegliamo SiteMap generale nel menu a cascata.

9. Incolliamo il codice nel form dov’è indicato l’indirizzo del nostro sito (ricordarsi di aggiungere solo l’URL iniziato con index.php, non aggiungere l’URL completo!!!!) e clicchiamo “Aggiungi”

10. Entro qualche minuto Google analizzerà il nostro sito e di sicuro sarà possibile entrare nei risultati di ricerca del motore!

11. Yeah! Ci siamo!

 

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Informatica-e-Web/Varie/inviare-una-sitemap-a-google-con-xmap.html

Trance-addiction

Per gli appassionati del genere Vocal-Trance, Progressive Trance, Trance. Sul sito DragonMinded è possibile scaricare GRATUITAMENTE alcune bellissime compilation di alcuni Dj che le mettono a disposizione. La qualità sonora è alta (192 Kbps) e sono liberamente scaricabili in formato MP3.

Non pare neanche vero! Diffondete la notizia!

P.S. Consiglio personale, scaricatevi le Vocal Session a partire dalla 1 fino alla 25!

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Informatica-e-Web/Varie/trance-addiction.html

Il motore di ricerca CUIL

Cuil

http://www.cuil.com/

Cuil è il nuovo motore di ricerca creato da alcuni ex-dipendenti Google. Il termine, che deriva da una parola gaelica (da pronunciare come “cool”), ha il significato di “conoscenza”. Secondo l’annuncio dei creatori, e secondo quanto indicato nella stessa home page di Cuil, il nuovo search engine ha già indicizzato oltre 120 miliardi di pagine Web (contro il recente trilione annunciato da Google sul suo blog ufficiale).

La pagina iniziale

Visitando l’indirizzo http://www.cuil.com/ con il proprio browser Web, viene visualizzata una pagina contenente soltanto l’essenziale: il logo Cuil, un campo per le chiavi di ricerca, il bottone per il submit, il numero di pagine Web attualmente indicizzate ed alcuni piccoli link istituzionali. In netta contrapposizione con Google però, lo sfondo è totalmente nero. L’utilizzo dello sfondo nero potrebbe anche essere legato alle sue presunte proprietà anti-stress. (bah…preferisco usare un motore tipo google con schermata bianca che mi trova le cose in un clic piuttosto che uno a schermata nera che devo usare 3 o 4 volte per trovare quel che mi interessa…)

I risultati della ricerca

I risultati della ricerca di Cuil, sono frutto di un algoritmo che frutta sia la popolarità delle pagine Web (per Google questo algoritmo si chiama PageRank™, dal nome di Larry Page, uno dei due fondatori della grande G) sia l’attinenza dei contenuti delle pagine Web con le keywords scelte dagli utenti. Anche la pagina dei risultati della ricerca di Cuil è completamente diversa da quella del suo avversario. I risultati vengono disposti su due o tre colonne (a scelta dell’utente) e contengono il titolo della pagina Web (che fa da link per accedere alla risorsa), un breve riassunto (leggermente più esteso rispetto a quello di Google) ed un’immagine di preview, memorizzata tra le immagini disponibili all’interno della pagina trovata. Nell’ultima colonna a destra, nella parte superiore, c’è anche uno strumento per la navigazione a categorie. E per alcune parole chiave, vengono mostrate delle ricerche correlate.

L’idea di fondo alla base di Cuil, tiene conto di quattro aspetti fondamentali:

  • le dimensioni del Web sono importanti;
  • la popolarità delle pagine Web è utile, ma non sempre importante;
  • l’organizzazione delle informazioni è fondamentale;
  • la salvaguardia della privacy degli utenti.

 

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Informatica-e-Web/Varie/il-motore-di-ricerca-cuil.html

Bilance e scatole

Siamo in una prigione dove gli aguzzini si divertono a porci tranelli per prendersi gioco di noi.

L’aguzzino ci propone un enigma:

Abbiamo dieci scatole, contenenti ognuna 10 pezzi di pane. 9 Pezzi di pane pesano 100 gr, uno di questi 10 pezzi invece pesa 105 gr.

Possiamo avere il nostro pasto solamente se con una sola pesata a disposizione siamo capaci di determinare quale scatola contiene il pezzo da 105 gr.

Maledetti aguzzini…cosa diciamo?

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fisica-e-scienze/News-e-curiosita/bilance-e-scatole.html

Bilance e scatole

Siamo in una prigione dove gli aguzzini si divertono a porci tranelli per prendersi gioco di noi.

L’aguzzino ci propone un enigma:

Abbiamo dieci scatole, contenenti ognuna 10 pezzi di pane. 9 Pezzi di pane pesano 100 gr, uno di questi 10 pezzi invece pesa 105 gr.

Possiamo avere il nostro pasto solamente se con una sola pesata a disposizione siamo capaci di determinare quale scatola contiene il pezzo da 105 gr.

Maledetti aguzzini…cosa diciamo?

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fisica-e-scienze/News-e-curiosita/Bilance-e-scatole.html

Dave Hill

Un tutorial per creare immagini a metà fra illustrazione e fotografia. La tecnica è quella del fotografo Dave Hill.http://www.davehillphoto.com/Apriamo un’immagine, duplichiamo il livello.Ora scegliamo Filtro->Altri->Passa Alto. Inseriamo il va…

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fotografia/Tutorial-Fotografici/Dave-Hill.html

Matrice CKM

E’ notizia di questi giorni l’assegnazione del premio Nobel per la fisica ai tre fisici giapponesi Yoichiro Nambu1, Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa per scoperte nell’ambito della fisica nucleare.

Queste scoperte sono state ispirate però da un articolo apparso nel 1963 (Phys.Rev.Lett. 10 (1963) 531 ) ad opera dell’italiano Nicola Cabibbo. La scoperta dell’italiano è stata l’interpretazione di alcuni processi di trasformazione di quark (mescolamento). Quest’interpretazione, risalente al 1963, quando il concetto di quark non era stato ancora introdotto, tratta in termini algebrici le probabilità di transizione fra tipi di quark2

Più semplicemente possibile, cosa significa?

Parliamo in termini più moderni: possiamo raggruppare le 3 famiglie di quark, ovvero le particelle elementari fermioniche di carica frazionaria, secondo le loro cariche e masse,

\begin{pmatrix} u \\d \end{pmatrix} \begin{pmatrix} c \\s \end{pmatrix} \begin{pmatrix} t \\b \end{pmatrix}

dove le sigle u,d,c,s,t,b stanno rispettivamente per Up, Down, Charme, Strange, Top, Bottom e rappresentano le 6 tipologie di quark conosciuti. 

In interazioni deboli con scambio di correnti cariche, il “partner” di un autostato  di “sapore”  \left|d \right> non è soltanto l’autostato \left|u \right> ma piuttosto una combinazione lineare del tipo:

\left|d' \right> = \alpha_1 \left|u \right> + \alpha_2 \left|s \right>

Uno dei meriti di Cabibbo è stato capire che il mixing, ovvero la transizione da un quark q ad un quark q’ è descrivibile mediante una matrice di rotazione, infatti i coefficienti che compaiono nelle combinazioni lineari  \alpha_1,\alpha_2 possono essere scritti come il seno ed il coseno di un angolo \theta_C detto Angolo di Cabibbo. Quindi la matrice di Cabibbo risulta come:

\begin{pmatrix} \left| d' \right> \\ \left| s' \right> \end{pmatrix} = \begin{pmatrix} \cos \theta_C & \sin \theta_C \\ -\sin \theta_C & \cos \theta_C \end{pmatrix} \begin{pmatrix} \left| d \right> \\ \left| s \right> \end{pmatrix}

Cabibbo ha trattato complicati fenomeni descritti negli esperimenti e predetti poi dagli sviluppi della fisica teorica come semplici rotazioni di vettori, grazie al suo articolo breve, coinciso ed efficace.s

Tale matrice, descrivendo di fatto possibilità non nulle di transizione di quark da una famiglia all’altra è importante nello studio della violazione di carica e parità (Violazione CP).

La scoperta per cui sarà assegnato il premio Nobel ai giapponesi  Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa è stata la generalizzazione della suddetta matrice alla terza generazione di quark, ovvero Top e Bottom. Similarmente vengono descritte le probabilità di transizione con le probabilità espresse dal modulo quadro degli elementi di matrice coinvolti, ad esempio, la probabilità che in un’interazione debole avvenga una trasformazione da quark q -> q’ sarà data da \left| V_{qq'} \right|^2. Estendendo la matrice di Cabibbo, possiamo parlare di Matrice CKN (Cabibbo, Kobayashi, Maskawa)

I valori numerici dei coefficienti della matrice sono ora conosciuti con una certa precisione grazie a misure sperimentali.

Dopo tutto questo, sembra ovvio capire perchè resta l’amaro in bocca alla scienza italiana. L’incipit di Cabibbo non è stato valutato.

Note

1 Nambu è stato il primo a proporre la carica “colore” fondando di fatto la cromodinamica quantistica, ovvero lo studio della meccanica quantistica di particelle dotate oltre che di carica di massa e di carica elettrica, anche di una cosiddetta carica di colore (r,g,b). Nambu è stato uno dei fondatori della teoria delle stringhe.

2 Simili processi di mixing non sono mai stati osservati per processi leptonici, la conservazione del numero leptonico sembra non essere mai violata. Tale legge di conservazione potrebbe essere confutata qualora venisse misurata diversa da zero la massa del neutrino, ciò comporterebbe che gli autostati neutrinici tau, elettronico, muonico non sarebbero più tali e potrebbe verificarsi la transizione da un tipo all’altro. Alcuni esperimenti in giro per il mondo (laboratori del gran sasso) cercano di verificare l’ipotesi di massività del neutrino, per ora senza nessun risultato.

Referenze

Povh Rith Schelze, Particelle e nuclei, Bollati Boringhieri

N.Cabibbo, Phys.Rev.Lett. 10 (1963) 531

http://it.wikipedia.org/wiki/Matrice_CKM

S.Boffi – Da Laplace ad Heisenberg: un’introduzione alla meccanica quantistica ed alle sue applicazioni.  La Goliardica Pavese 1992.

http://prometeo.sif.it:8080/papers/online/sag/024/05-06/pdf/09.pdf

APPENDICE: 

Sono mostrati i protagonisti del modello standard della fisica delle particelle. I fermioni, particelle con spin semi-intero, rispondenti alla statistica di Fermi-Dirac sono i quarks ed i leptoni. I fermioni sono i costituenti della materia nelle sue varie formazioni, dai protoni ai neutroni. I fermioni si dividono in quark e leptoni. “Stranamente” quarks e leptoni sono 6 per tipo e raggruppati ognuno con il proprio partner.

I bosoni invece sono le particelle mediatrici delle forze e sono 4: il fotone responsabile dell’interazione elettromagnetica, protagonista delle elettrodinamica quantistica, il gluone, responsabile dell’interazione nucleare forte, quella che tiene insieme i nuclei atomici, portatore di carica di colore e quindi oggetto complesso che fa la sua parte nella complicata cromodinamica quantistica ed infine i due mediatori dell’interazione debole Z0 e W+- per la cui individuazione Carlo Rubbia ricevette il nobel nel 1984 (Mio anno di nascita!)

La scoperta delle classi di quarks è avvenuta di pari passo con la crescente energia disponibile negli acceleratori di particelle.

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fisica-e-scienze/Meccanica-quantistica/Matrice-CKM.html

Quesiti ingannevoli

 

Il treno A viaggia a 240 Km/h verso il treno B, che a sua volta viaggia verso A a 150Km/h.

Una mosca percorre la distanza tra i due treni a 300Km/h partendo da A e torna indietro non appena raggiunge il treno B, salvo subito invertire nuovamente la marcia e tornare indietro: continua così finché non viene spiaccicata tra i due treni che si scontrano giusto un’ora dopo la partenza della mosca.

Quale distanza ha percorso la mosca?

 

La soluzione è dietro l’angolo…

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fisica-e-scienze/News-e-curiosita/Quesiti-ingannevoli.html

Come scattare in HDR

La maggior parte delle fotocamere digitali sono capaci di catturare solo una parte limitate del range luminoso di un’immagine. Questo è il motivo per cui le immagini HDR sono create partendo da più scatti ognuno con livelli di esposizione diversi.

 Esistono alcune raccomandazioni da prendere in considerazione prima di scattare foto a diversi EV.

 1. Avvalersi di un treppiede o cavalletto. Facendo così si eviterà che le diverse immagini registrate siano relative ad una scena leggermente spostata.

2. Impostare la fotocamera sulla modalità manuale preferibilmente. Selezionare un’apertura adatta per la propria scena con il più basso livello ISO possibile. Questo accorgimento ridurrà notevolmente il rumore ISO che viene notevolmente accentuato durante la procedura di tone-mapping.

3. Misurare la luce nella zona più luminosa della scena, prenderne nota. Fare lo stesso per le zone di ombre più rilevanti.

4. Determinare il numero ed il valore di esposizioni necessarie a coprire il range dinamico della scena. Moltiplicare il tempo di esposizione per le zone luminose per 4 per trovare la prossima esposizione distante 2 EV. Moltiplicare di nuovo per 4 per aumentare di altri 2 EV.
Normalmente per una scena outdoor alla luce del giorno bastano 3 esposizioni spaziate di 2 EV.

5. Assicurarsi di non aver mosso la fotocamere fra un’esposizione e l’altra. Preferibilmente utilizzare l’autoscatto per evitare i micromossi

6. Se la propria fotocamera lo permette sfruttare la funzione Auto Exposure Bracketing. Le più avanzate reflex permettono anche 7 esposizioni spaziate fino a 2 EV.

 

Una volta prese le fotografie darle in pasto ad uno dei programmi descritti negli altri articoli.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/High-Dynamic-Range-Imaging-HDR/come-scattare-in-hdr.html

I programmi HDR

Esistono diversi programmi per creare immagini HDR, tuttavia i più famosi (e funzionanti) si contano sulle dita di una mano:

 

Photomatix: il migliore,manca però la possibilità di scegliere quale algoritmo di tone mapping utilizzare. I risultati tuttavia sono veloci e di alta qualità Questo software tuttavia è molto costoso e magari per togliersi certi sfizi conviene prima guardare i risultati con QtPfsGui.

Adobe Photoshop CS3: celeberrimo programma di fotoritocco. Incorpora anche la possibilità di creare immagini HDR e di eseguire il tonemapping. Sui dettagli fini si comporta meglio di PhotoMatix ma la resa cromatica non è così buona, e siccome con la fotografia HDR si cercano colori particolari consiglio di lavorare successivamente sull’immagine con gli strumenti che questo software di fotoritocco mette a disposizione.

QtPfsGui: progetto open-source, multipiattaforma. Permette la scelta dell’algoritmo di tone mappin. E’ scaricabile la versione completa ed anche il sorgente per chi ci volesse mettere mano.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/High-Dynamic-Range-Imaging-HDR/i-programmi-hdr.html

I programmi HDR

Esistono diversi programmi per creare immagini HDR, tuttavia i più famosi (e funzionanti) si contano sulle dita di una mano:

 

Photomatix: il migliore,manca però la possibilità di scegliere quale algoritmo di tone mapping utilizzare. I risultati tuttavia sono veloci e di alta qualità Questo software tuttavia è molto costoso e magari per togliersi certi sfizi conviene prima guardare i risultati con QtPfsGui.

Adobe Photoshop CS3: celeberrimo programma di fotoritocco. Incorpora anche la possibilità di creare immagini HDR e di eseguire il tonemapping. Sui dettagli fini si comporta meglio di PhotoMatix ma la resa cromatica non è così buona, e siccome con la fotografia HDR si cercano colori particolari consiglio di lavorare successivamente sull’immagine con gli strumenti che questo software di fotoritocco mette a disposizione.

QtPfsGui: progetto open-source, multipiattaforma. Permette la scelta dell’algoritmo di tone mappin. E’ scaricabile la versione completa ed anche il sorgente per chi ci volesse mettere mano.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fotografia/High-Dynamic-Range-Imaging-HDR/i-programmi-hdr.html

I programmi HDR

Esistono diversi programmi per creare immagini HDR, tuttavia i più famosi (e funzionanti) si contano sulle dita di una mano:

 

Photomatix: il migliore,manca però la possibilità di scegliere quale algoritmo di tone mapping utilizzare. I risultati tuttavia sono veloci e di alta qualità Questo software tuttavia è molto costoso e magari per togliersi certi sfizi conviene prima guardare i risultati con QtPfsGui.

Adobe Photoshop CS3: celeberrimo programma di fotoritocco. Incorpora anche la possibilità di creare immagini HDR e di eseguire il tonemapping. Sui dettagli fini si comporta meglio di PhotoMatix ma la resa cromatica non è così buona, e siccome con la fotografia HDR si cercano colori particolari consiglio di lavorare successivamente sull’immagine con gli strumenti che questo software di fotoritocco mette a disposizione.

QtPfsGui: progetto open-source, multipiattaforma. Permette la scelta dell’algoritmo di tone mappin. E’ scaricabile la versione completa ed anche il sorgente per chi ci volesse mettere mano.

Articolo originale? Eccolo, copia questo link:
http://carlonicolini.altervista.org/index.php/Fotografia/High-Dynamic-Range-Imaging-HDR/I-programmi-HDR.html

Qualche cenno alla tecnica HDR

HDR sta per High Dynamic Range imaging, è una tecnica fotografica abbastanza recente.

http://it.wikipedia.org/wiki/High_dynamic_range_imaging

Esistono molti tutorial sulla fotografia in HDR quindi non starò qua a spiegarvi come si fa, vi indico alcuni siti:

http://www.ai-net.it/tecnologia/foto_HDR_fotografia_immagine_creare_hdr.html

 

 

Si possono fare foto del genere…

Tuttavia io che non queste grandi capacità di fotografo sono riuscito a fare questi scatti, sul Lago di Garda in una mattina di agosto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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http://carlonicolini.altervista.org/index.php/High-Dynamic-Range-Imaging-HDR/qualche-cenno-alla-tecnica-hdr.html