Autore: Andrea_Volpi

«Borgo +39»

Brutte notizie per gli Azzolini di Arco che a Toscolano Maderno, dopo avere realizzato il primo tratto della passeggiata a lago, sono interessati all’operazione Borgo +39, assieme a Lorenzo Rizzardi, l’amministratore di Edilquattro, nonché preside…

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+39 Toscolano. Bravi Ragazzi.

Brutte notizie per gli Azzolini di Arco che a Toscolano Maderno, dopo avere realizzato il primo tratto della passeggiata a lago, sono interessati all’operazione Borgo +39, assieme a Lorenzo Rizzardi, l’amministratore di Edilquattro, nonché presidente del Circolo vela di Gargnano. La Corte d’appello di Trento ha aumentato le pene per una serie di appalti truccati: per il patron del gruppo, Enrico Azzolini, è salita da tre a quattro anni, per il fratello Luca tre anni e 10 mesi, ecc. Leggero sconto, invece, per Walter (da 16 a 12 mesi). Secondo l’accusa gli imprenditori si accordavano, scambiandosi e-mail e informazioni sui ribassi, per aggiudicarsi le gare pubbliche.
ATTENDONO risarcimenti i Comuni di Nago Torbole, Riva, Mori, Nomi, Trento, Drò, Cavedine, Campodenno, Ala, Brentonico, Cles, Revò, Mezzolombardo e la Provincia.

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«Borgo +39»

Brutte notizie per gli Azzolini di Arco che a Toscolano Maderno, dopo avere realizzato il primo tratto della passeggiata a lago, sono interessati all’operazione Borgo +39, assieme a Lorenzo Rizzardi, l’amministratore di Edilquattro, nonché presidente del Circolo vela di Gargnano. La Corte d’appello di Trento ha aumentato le pene per una serie di appalti truccati: per il patron del gruppo, Enrico Azzolini, è salita da tre a quattro anni, per il fratello Luca tre anni e 10 mesi, ecc. Leggero sconto, invece, per Walter (da 16 a 12 mesi). Secondo l’accusa gli imprenditori si accordavano, scambiandosi e-mail e informazioni sui ribassi, per aggiudicarsi le gare pubbliche.
ATTENDONO risarcimenti i Comuni di Nago Torbole, Riva, Mori, Nomi, Trento, Drò, Cavedine, Campodenno, Ala, Brentonico, Cles, Revò, Mezzolombardo e la Provincia.

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«Borgo +39»

Brutte notizie per gli Azzolini di Arco che a Toscolano Maderno, dopo avere realizzato il primo tratto della passeggiata a lago, sono interessati all’operazione Borgo +39, assieme a Lorenzo Rizzardi, l’amministratore di Edilquattro, nonché presidente del Circolo vela di Gargnano. La Corte d’appello di Trento ha aumentato le pene per una serie di appalti truccati: per il patron del gruppo, Enrico Azzolini, è salita da tre a quattro anni, per il fratello Luca tre anni e 10 mesi, ecc. Leggero sconto, invece, per Walter (da 16 a 12 mesi). Secondo l’accusa gli imprenditori si accordavano, scambiandosi e-mail e informazioni sui ribassi, per aggiudicarsi le gare pubbliche.
ATTENDONO risarcimenti i Comuni di Nago Torbole, Riva, Mori, Nomi, Trento, Drò, Cavedine, Campodenno, Ala, Brentonico, Cles, Revò, Mezzolombardo e la Provincia.

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Isteria pre-elettorale

Qualche giorno fa pedalando verso casa, mi ha superato il Defender (gippona da montagna) dell’Ufficio tecnico di Sirmione. Tralasciando l’utilità di un auto che fa 3km con un litro a Sirmione (quante montagne che abbiamo in riva al lago…) vorrei soffermarmi sul passeggero. Niente di meno che il candidato Sindaco Mattinzoli che gesticolava e indicava le buche da rattoppare agli operai. La fotografia sarebbe stata perfetta, frenesia pura.

Pochi giorni fa una squadra ben nutrità ha sistemato il parco pubblico in zona Frati, per fortuna che mi sono sognato di scattre qualche fotografia e di girare il video che ho poi pubblicato.

Per 10 anni ha dormito sugli ulivi, gli ultimi 10 giorni corre su e giù dalle palme, da poco piantumate. Giudicate voi se questa è serietà.

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La legge è uguale per tutti

Risposta del Candidato Sindaco Gugliemo Saggioro agli articoli apparsi sulla stampa locale:
“Mi aspettavo anche questo ennesimo attacco in funzione alla campagna elettorale, non commento lo stile e le strumentali e parziali verità che vengono spacciate per assolute col tentativo di creare disinformazione e confusione”.
La smentita del Sindaco Ferrari è tendenziosa oltreché scorretta.
Infatti, il Sindaco Ferrari si sofferma volutamente solo su alcuni aspetti, peraltro formalistici, della questione giudiziaria che ha coinvolto, suo malgrado, Guglielmo Saggioro. Il dato sostanziale, quello che dovrebbe interessare i cittadini, è che successivamente alla prima sentenza il Giudice ha stabilito che il fatto per il quale Guglielmo Saggioro era stato in principio condannato non
costituiva reato, quindi andava assolto. E non importa che il giudice lo abbia stabilito con sentenza della Corte d’Appello di Brescia del 28/11/2007, a seguito del ricorso del “coimputato”, poiché la legge consente di estendere gli effetti positivi della sentenza di assoluzione anche a chi, solo per non andare incontro a spese di difesa che non si poteva permettere, aveva rinunciato a impugnare il provvedimento.
Infatti, l’art. 587 del codice di procedura penale stabilisce che l’impugnazione proposta da uno degli imputati giova anche agli altri imputati.
Ciò significa che il giudice è nella condizione di disporre la modifica oppure l’annullamento della sentenza impugnata anche nei confronti del coimputato dello stesso procedimento, il quale non abbia presentato alcuna impugnazione o che non abbia partecipato al relativo giudizio
di impugnazione. In pratica, Guglielmo Saggioro si vedrà cancellata la sentenza di condanna che il Sindaco Ferrari ha definito irrevocabile, “perché il fatto non costituisce reato”.

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La pista ciclabile fantasma

L’imponente PGT, 2 anni di lavoro, fa acqua da tutte le parti. Ecco qui una pista ciclabile che esiste solo sulla carta (pallini arancioni). Complimenti!

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Mattinzoli-Wilde: tanto fumo e niente arrosto!

Professano una grande sensibilità ambientale, ecco in realtà come si presenta uno dei parchi pubblici di Sirmione. Siamo in zona Frati a Lugana, erba alta e materiali edili sparsi un po’ ovunque. Predicano bene, ma razzolano male!

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La voce della democrazia

Era tarda sera quando, nel Consiglio Comunale di Lunedì 29 Settembre ’08, è stata discussa la formazione di una commissione per la modifica dello Statuto comunale. Per capire meglio, però, sarà utile fare un passo indietro: nella scorsa estate il Coordinamento del Circolo PD di Sirmione ha chiesto ed ottenuto un incontro con la maggioranza guidata dal sindaco Maurizio Ferrari, allo scopo di presentare delle proposte sulla partecipazione democratica alle scelte che toccano tutti i cittadini di Sirmione. Ricevuti da alcuni rappresentanti della maggioranza tra cui Giordano Signori, Pierluigi Bianchi e il futuro candidato Sindaco della lista “Vivere Sirmione” Alessandro Mattinzoli, il gruppo PD ha esposto le richieste di modifica allo Statuto comunale. Il progetto dei Democratici Sirmionesi punta a rimettere in campo le commissioni sciolte dall’attuale amministrazione anni fa, istituire la figura del “Presidente del Consiglio Comunale” e portare il controllo democratico della minoranza nelle società comunali come la GE.PA (Gestione Patrimonio), in un’ottica di trasparenza verso un patrimonio che appartiene a tutti i cittadini. Queste sono le tre azioni fondamentali affinché la discussione e la partecipazione dei cittadini Sirmionesi alla vita pubblica torni ad essere vivace e valorizzata, dato che le scelte prese nel “Palazzo” hanno effetti su tutti noi. Inoltre l’arroganza di avere sempre la ricetta giusta è in contrasto con l’atteggiamento sperimentale, ovvero imparare quotidianamente anche dalle conseguenze delle proprie azioni. L’umiltà nel ritornare sui propri passi porta ad una condivisione e un’attenzione alle conseguenze delle scelte fatte, e molte volte anche a risparmiare denaro pubblico. Questo obbiettivo è raggiungibile solo attraverso un ascolto da parte delle istituzioni dei cittadini proprio attuando il progetto che il PD ha presentato all’Amministrazione, anche se in questi otto anni lo stesso Giordano Signori definiva, in consiglio comunale, la propria una “maggioranza bulgara”, quasi a dire che la discussione e il confronto politico sono una perdita di tempo, fastidi da eliminare per prendere le decisioni in tempi rapidi. La commissione si è riunita e ha chiuso i lavori, poi il silenzio tombale. Bella serietà!

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Bandiere blu: Sirmione bocciata anche stavolta

Oggi milioni di italiani leggeranno su tutti i giornali i nomi delle migliori 113 località balneari italiane, premiate con la Bandiera Blu. Ma nell’elenco il lago di Garda è assente, zero «bandiere». Uno smacco, per il secondo anno consecutivo.Non …

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Bandiere blu: Sirmione bocciata anche stavolta

Oggi milioni di italiani leggeranno su tutti i giornali i nomi delle migliori 113 località balneari italiane, premiate con la Bandiera Blu. Ma nell’elenco il lago di Garda è assente, zero «bandiere». Uno smacco, per il secondo anno consecutivo.
Non si può parlare oggi di una perdita, perché già lo scorso anno la Federazione europea per l’ambiente, la Fee, aveva revocato l’unica bandiera gardesana, quella di Sirmione, che era stata per anni in vetta alla hit parade delle località premiate per la loro qualità di acque, spiagge e servizi legati alla ricettività turistica.
SIRMIONE E LA RIVIERA del Garda insomma sono state cancellate tutto d’un colpo.
Il sindaco Maurizio Ferrari per ora preferisce non commentare la notizia, che certamente è di quelle che lasceranno il segno, dato che gli operatori turistici e la popolazione avevano sempre gradito di poter issare la bandiera blu. Anche se Ferrari per ora non intende parlare, rinviando ogni suo commento a una dichiarazione che farà entro pochi giorni, la ragione principale del mancato arrivo del riconoscimento non va ricercata tanto nella bocciatura del suo litorale, perché dopo tutto le spiagge sirmionesi sono state sempre premiate dall’Asl, quanto nella mancata adesione al bando di concorso.
Sembra che all’origine di tale scelta ci siano motivi di spesa perché i criteri di valutazione, stando al brevissimo commento del sindaco di Sirmione, da quest’anno erano ancora più rigidi degli anni passati ed occorreva, pertanto, mettere mano a nuovi servizi.
TRA L’ALTRO, Sirmione non ha ancora realizzata l’isola ecologica (la sua inaugurazione è prevista per fine mese) e, quindi, non avrebbe potuto in alcun caso chiedere la bandiera blu, che richiede servizi ben precisi anche in tema di trattamento dei rifiuti.
Non appare preoccupata nemmeno la Comunità del Garda che, per voce del suo segretario generale Lucio Ceresa, osserva che «anche se non ci sono sul Garda località con la bandiera europea, la qualità complessiva dell’offerta dei servizi sia nel settore pubblico che in quello privato, resta alta come del resto ha confermato giusto l’altro ieri il presidente dell’Enit Matteo Marzotto, intervenendo a Limone».
Ceresa, inoltre, fa notare che «le 125 spiagge dell’intero bacino del Garda da molti anni, tranne sporadiche eccezioni, sono balneabili».
I criteri imperativi per l’assegnazione della bandiera sono l’assoluta validità delle spiagge, l’efficienza della depurazione delle acque reflue, presenza di aree pedonali e piste ciclabili, e altri parametri.

Maurizio Toscano

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Bandiere blu: Sirmione bocciata anche stavolta

Oggi milioni di italiani leggeranno su tutti i giornali i nomi delle migliori 113 località balneari italiane, premiate con la Bandiera Blu. Ma nell’elenco il lago di Garda è assente, zero «bandiere». Uno smacco, per il secondo anno consecutivo.
Non si può parlare oggi di una perdita, perché già lo scorso anno la Federazione europea per l’ambiente, la Fee, aveva revocato l’unica bandiera gardesana, quella di Sirmione, che era stata per anni in vetta alla hit parade delle località premiate per la loro qualità di acque, spiagge e servizi legati alla ricettività turistica.
SIRMIONE E LA RIVIERA del Garda insomma sono state cancellate tutto d’un colpo.
Il sindaco Maurizio Ferrari per ora preferisce non commentare la notizia, che certamente è di quelle che lasceranno il segno, dato che gli operatori turistici e la popolazione avevano sempre gradito di poter issare la bandiera blu. Anche se Ferrari per ora non intende parlare, rinviando ogni suo commento a una dichiarazione che farà entro pochi giorni, la ragione principale del mancato arrivo del riconoscimento non va ricercata tanto nella bocciatura del suo litorale, perché dopo tutto le spiagge sirmionesi sono state sempre premiate dall’Asl, quanto nella mancata adesione al bando di concorso.
Sembra che all’origine di tale scelta ci siano motivi di spesa perché i criteri di valutazione, stando al brevissimo commento del sindaco di Sirmione, da quest’anno erano ancora più rigidi degli anni passati ed occorreva, pertanto, mettere mano a nuovi servizi.
TRA L’ALTRO, Sirmione non ha ancora realizzata l’isola ecologica (la sua inaugurazione è prevista per fine mese) e, quindi, non avrebbe potuto in alcun caso chiedere la bandiera blu, che richiede servizi ben precisi anche in tema di trattamento dei rifiuti.
Non appare preoccupata nemmeno la Comunità del Garda che, per voce del suo segretario generale Lucio Ceresa, osserva che «anche se non ci sono sul Garda località con la bandiera europea, la qualità complessiva dell’offerta dei servizi sia nel settore pubblico che in quello privato, resta alta come del resto ha confermato giusto l’altro ieri il presidente dell’Enit Matteo Marzotto, intervenendo a Limone».
Ceresa, inoltre, fa notare che «le 125 spiagge dell’intero bacino del Garda da molti anni, tranne sporadiche eccezioni, sono balneabili».
I criteri imperativi per l’assegnazione della bandiera sono l’assoluta validità delle spiagge, l’efficienza della depurazione delle acque reflue, presenza di aree pedonali e piste ciclabili, e altri parametri.

Maurizio Toscano

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Bandiere blu: Sirmione bocciata anche stavolta

da bresciaoggi.it:

“IL CASO. Escluse anche per il 2009 dalla Fondazione europea per l’educazione ambientale

Oggi milioni di italiani leggeranno su tutti i giornali i nomi delle migliori 113 località balneari italiane, premiate con la Bandiera Blu. Ma nell’elenco il lago di Garda è assente, zero «bandiere». Uno smacco, per il secondo anno consecutivo. Non si può parlare oggi di una perdita, perché già lo scorso anno la Federazione europea per l’ambiente, la Fee, aveva revocato l’unica bandiera gardesana, quella di Sirmione, che era stata per anni in vetta alla hit parade delle località premiate per la loro qualità di acque, spiagge e servizi legati alla ricettività turistica.
SIRMIONE E LA RIVIERA del Garda insomma sono state cancellate tutto d’un colpo.
Il sindaco Maurizio Ferrari per ora preferisce non commentare la notizia, che certamente è di quelle che lasceranno il segno, dato che gli operatori turistici e la popolazione avevano sempre gradito di poter issare la bandiera blu. Anche se Ferrari per ora non intende parlare, rinviando ogni suo commento a una dichiarazione che farà entro pochi giorni, la ragione principale del mancato arrivo del riconoscimento non va ricercata tanto nella bocciatura del suo litorale, perché dopo tutto le spiagge sirmionesi sono state sempre premiate dall’Asl, quanto nella mancata adesione al bando di concorso. Sembra che all’origine di tale scelta ci siano motivi di spesa perché i criteri di valutazione, stando al brevissimo commento del sindaco di Sirmione, da quest’anno erano ancora più rigidi degli anni passati ed occorreva, pertanto, mettere mano a nuovi servizi.
TRA L’ALTRO, Sirmione non ha ancora realizzata l’isola ecologica (la sua inaugurazione è prevista per fine mese) e, quindi, non avrebbe potuto in alcun caso chiedere la bandiera blu, che richiede servizi ben precisi anche in tema di trattamento dei rifiuti. Non appare preoccupata nemmeno la Comunità del Garda che, per voce del suo segretario generale Lucio Ceresa, osserva che «anche se non ci sono sul Garda località con la bandiera europea, la qualità complessiva dell’offerta dei servizi sia nel settore pubblico che in quello privato, resta alta come del resto ha confermato giusto l’altro ieri il presidente dell’Enit Matteo Marzotto, intervenendo a Limone».
Ceresa, inoltre, fa notare che «le 125 spiagge dell’intero bacino del Garda da molti anni, tranne sporadiche eccezioni, sono balneabili».
I criteri imperativi per l’assegnazione della bandiera sono l’assoluta validità delle spiagge, l’efficienza della depurazione delle acque reflue, presenza di aree pedonali e piste ciclabili, e altri parametri.

Maurizio Toscano”

Se è vero che all’origine di tale scelta ci sono motivi di spesa, si manifesta ancora una volta la scarsa capacità di programmazione dell’attuale amministrazione.
E’ indispensabile invertire la rotta e cambiare insieme.

Sirmione, nel tempo della crisi economica, non può permettersi il lusso di dormire sugli allori.

Noi vogliamo investire sul turismo perchè è la linfa vitale della nostra economia. Non è più tempo di amministratori pubblici che si arrabattano tra una giustificazione e l’altra, facendo perdere, per due anni consecutivi, il prezioso riconoscimento della “Bandiera Blu”.

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Sirmione, niente palme «I pini sono la nostra storia»

Già in bilancio 300 mila euro. Ambientalisti soddisfatti Rinaldi L’amministrazione non è stata in grado di motivare la ragioni dell’ abbattimento. Un paesaggista studierà il nuovo look SIRMIONE (Brescia) – «Niente palme, Sirmione non è Alassio»….

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