Acqua: la medicina rassicura sulle conseguenze, ma con dubbi …

Gli scorsi venerdì 29 gennaio e giovedì 4 febbraio si sono tenuti due incontri in cui medici hanno affrontato il tema delle possibili conseguenze sanitarie a breve, medio e lungo periodo della grave epidemia che ha colpito San Felice del Benaco lo scorso giugno.

Venerdì 29 gennaio

Serata con la dott.ssa Silvia Lorenzotti, infettivologa dell’U.O. Malattie infettive, Ospedale Maggiore di Cremona.

Giovedì 4 febbraio

Serata dal titolo
Gastroenteriti acute di comunità: domande e risposte
tenuta dai Prof. Alberto Lanzini, Dott.ssa Barbara Zanini, Dott.ssa Chiara Ricci, Dott.ssa Bandera della Cattedra di Gastroenterologia dell’Università degli Studi di Brescia.

Premetto che entrambe le serate sono state interessanti, utili, chiare e chiarificatrici, ma (essì, perché a mio avviso un MA c’è) non hanno contribuito a chiarire tutti i dubbi ed a rassicurare completamente sulle conseguenze.

Ecco i miei dubbi:

  • Innanzitutto entrambe le serate sono partite dall’assunto che l’epidemia che ci ha colpito fosse solo da Norovirus “in purezza”.
    In realtà vari studi scientifici hanno provato che è stata causata da un “cocktail” di virus (con una maggiore incidenza di Norovirus) e di batteri, tra cui anche in parte enterovirus e clostridium che possono dare conseguenze mediche molto più problematiche dei Norovirus.
  • Altro punto deludente è stata la famosa indagine osservazionale (comunque importante e a cui tutti dovrebbero partecipare) che di fatto ho capito essere solo di tipo statistico sui sintomi e nient’altro, quindi niente considerazione di analisi di feci, sangue o altro.
  • Infine mi ha molto impressionato sentire il Prof. Alberto Lanzini dire che ne ASL ne Istituto Zooprofilattico hanno fornito loro alcun esito di analisi o alcun dato sui contagiati.
    Mah, dico io, come si può? Che validità medica può avere lo studio che stanno facendo se non partono dalle evidenze di analisi o da dati certi?
    Capisco poi tutti quei “con i dati in nostro possesso non sono in grado di dirlo” del Prof. Lanzini, ci credo, di fatto a parte i nostri questionari compilati non hanno dati!
    Mi chiedo: ma li avranno richiesti?

Con tutte queste premesse, in caso di epidemie da Norovirus le conclusioni della serata sono che le conseguenze sono in genere benigne e l’unico rapporto causa-effetto provato da documentazione scientifica è quella della cosiddetta Sindrome dell’intestino irritabile post-infettiva (IBS) con una percentuale sulla popolazione infettata tra il 4% e il 32%. Questa sindrome comunque in genere guarisce da sola entro 6 anni.

Per tutti quelli che non hanno potuto partecipare alla serata ecco le slide (formato PDF) molto chiare proiettate dalla dott.ssa Chiara Ricci proprio sulla Sindrome dell’intestino irritabile post-infettiva (IBS).

L’altra conclusione interessante delle serate è che tutte le epidemie da Norovirus documentate sono sempre causate da ingestione di acqua o cibo contaminati, che sono comunque virus di origine umana e che la maggiore causa è la contaminazione dell’acqua potabile, ma guarda un po’ ….

Vabbé, comunque anche se molto tardiva quella del Prof. Lanzini è stata una serata apprezzabile, speriamo che ora possa rimanere aperto un dialogo, anche se io ho provato più volte a contattarlo via email per chiedere un suo parere su mie affermazioni, ma non ho mai ricevuto alcuna risposta.

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