Valle delle Camerate a Toscolano, arrivano i sensori per monitorare la frana

In Valle delle Camerate arrivano i sensori per monitorare i movimenti delle frane cadute nel maggio del 2021. Serviranno a comprendere l’evolversi della situazione, capire se il dissesto si è stabilizzato o se è ancora in assestamento. Ma soprattutto forniranno indicazioni utili per progettare gli interventi necessari alla messa in sicurezza definitiva della zona, o meglio alla riduzione del rischio, e alla successiva riapertura della strada di fondo valle, particolarmente attesa dai cittadini di Toscolano Maderno.

Il primo lotto dei lavori di «mitigazione del rischio da frana in Camerate» è partito nei giorni scorsi. L’intervento, spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Vittoria Goi, consiste nella «posa di un sistema di rilevazione dei movimenti dello smottamento, indispensabile per una corretta valutazione del rischio e per capire se e come si sta evolvendo la situazione».

I sensori saranno installati sulla destra idraulica del torrente (vale a dire, salendo in valle, sul versante di sinistra) mentre sul versante opposto, sulla sinistra idraulica (quindi salendo a destra) è prevista la posa di reti paramassi.

Il termine dei lavori, che comporteranno una spesa di circa 650mila euro, è previsto per il 18 novembre. Il monitoraggio dovrà poi protrarsi per qualche tempo, almeno 5-6 mesi, per fornire indicazioni valide alla progettazione del secondo e definitivo lotto di mitigazione del rischio.

La situazione

La strada è chiusa dal maggio del 2021, quando, in due occasioni, dal fianco orografico destro della forra, ovvero dal versante del Pizzocolo, in località Buca di Sant’Antonio, nella zona che in paese chiamano «Scagna del diaol», si staccarono grandi quantità di rocce e massi di dimensioni importanti (in tutto almeno 25mila metri cubi), determinando la chiusura al traffico veicolare e pedonale della strada comunale, all’altezza della sorgente dell’Acqua Salata.

Tempi certi sulla riapertura della via che percorre la valle stretta tra il monte Castello e il monte Pizzocolo ancora non ce ne sono e i tanti utenti della strada dovranno pazientare ulteriormente. In Municipio l’attenzione su questa zona è massima: «È un intervento che ci sta a cuore – conclude il vicesindaco – e si lavora per riaprire la strada il prima possibile. Per questo abbiamo voluto avviare anche la progettazione del secondo lotto, che dovrà poi tenere conto dei responsi del monitoraggio». Per questa ulteriore tranche di lavori, la stima dei costi si aggira attorno ai 750mila euro. 

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