Tra zingari e manouche

La miscela Facebook e YouTube è esplosiva: basta che un amico pubblichi il link a un video musicale interessante che passando da un link all'altro scopro interi nuovi orizzonti musicali.

Stasera la "colpa" è di Marina che ha seguito un post di Filippo (e chi l'ha detto che un liutaio debba solo ascoltare Haydn e Mozart?) che ha postato il link al video di un gruppo di musica gitana Taraf de Haidouks e da lì scoprire poi Tchavolo Schmitt uno straordinario chitarrista degno erede di Django Rheinardt.

Da lì il salto anche a una collezione di Jazz Manouche era assolutamente indispensabile.

Tutta la musica zingara mi piace, è piena di influenze, è vitale, carica di passione, ne avevo già una buona collezione, con alcuni dischi di vera ricerca etnografica e poi via via tutti i generi musicali della zona balcanica fino alla Turchia e lungo la via della seta fino all'asia centrale dove la musica si dimentica di essere "classica", "folk", "occidentale", "orientale": serve solo per rallegrare il cuore.

Vai articolo originale: http://blog.gigitaly.it/2011/04/tra-zingari-e-manouche.html

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