Un momento di tensione ha scosso la serata di venerdì 27 settembre nel quartiere di Urago Mella, Brescia, quando un uomo di trent’anni ha minacciato di togliersi la vita dopo un acceso litigio con i nonni con cui vive. L’episodio si è verificato in via Lodrini, all’interno di una palazzina dell’Aler, e ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco per evitare il peggio.
Tutto è iniziato attorno alle 19:00, quando la lite tra il nipote e i suoi nonni è degenerata al punto che l’uomo ha minacciato di gettarsi nel vuoto dall’appartamento al quarto piano. Immediatamente, sono stati allertati i Vigili del fuoco, che hanno prontamente posizionato un tappeto pneumatico sotto le finestre per attutire un eventuale impatto. Considerato il pericolo di una possibile esplosione a causa della presenza di metano, sul posto sono giunti anche i tecnici per interrompere l’erogazione del gas.
Mentre la situazione diventava sempre più critica, i carabinieri delle Aliquote di Primo Intervento (Api) sono entrati in azione. Dopo aver messo in sicurezza i nonni del trentenne, i militari sono riusciti a bloccare l’uomo, prevenendo così un gesto estremo. La loro prontezza e professionalità sono state decisive per risolvere l’episodio senza conseguenze drammatiche.
Solo verso le 23:00, con l’uomo ormai al sicuro e trasportato in ospedale per le cure del caso, i residenti del quartiere, che nel frattempo erano scesi in strada per assistere alle operazioni, hanno potuto fare ritorno nelle loro abitazioni. La vicenda, riportata dal Giornale di Brescia, ha scosso profondamente la comunità, ma si è fortunatamente conclusa senza vittime grazie al tempestivo intervento delle autorità.
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