Tecnologica ed ecosostenibile: nuovi spazi per la «Bianchi Porro»

Prenderanno il via a settembre i lavori di riqualificazione e ampliamento della scuola elementare «Benedetta Bianchi Porro» di Sirmione, e saranno completati entro 491 giorni. Tanto ci vorrà per la costruzione del nuovo corpo principale, che sorgerà perpendicolarmente rispetto all’edificio esistente, nell’area ora occupata dal cortile e dal campo da calcio delle medie, e di una seconda struttura leggermente più alta, che prenderà il posto dell’attuale ingresso (poi demolito) e che fungerà da collegamento con la porzione dello stabile che invece sarà conservata.

Gli spazi. «I lavori procederanno per fasi – chiarisce Marco Cordini, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale -. Il primo a essere realizzato sarà il corpo principale, dove troveranno spazio 22 nuove aule. Una volta trasferiti qui gli alunni, si procederà con la demolizione e con la costruzione della seconda struttura, che includerà la palestra, la sala polivalente, l’auditorium, l’aula insegnanti, altre aule e laboratori». Sostenibilità. Il progetto del valore di 12,5 milioni di euro (di cui 5 erogati da Regione Lombardia) sarà realizzato con un partenariato pubblico-privato dall’associazione temporanea di imprese Wood Beton di Iseo, Coedil Srl di Bergamo e Diesse Electra Impianti di Ghedi, ed è stato sviluppato adottando il «Protocollo CasaClima School» (sarà la prima di nuova edificazione in Lombardia).

Una struttura all’avanguardia in legno e calcestruzzo, in classe energetica A4 grazie a 126Kw di fotovoltaico, pozzi geotermici, colonnine di ricarica per le auto e illuminazione a led autoregolante. Tecnologia. «Per noi è motivo di orgoglio realizzare un’opera ecosostenibile – commenta il vicesindaco Luisa Lavelli -, che possa far sperimentare tutti i giorni ai bambini la tutela dell’ambiente. In passato siamo stati attaccati perché la scuola era considerata sovradimensionata rispetto alle esigenze, ma nel frattempo le necessità didattiche sono cambiate». «Negli ultimi cinque anni siamo passati da 15 a 18 classi – aggiunge la dirigente scolastica Marta Mattiotti -. Inoltre, ora le aule devono essere modulabili in funzione delle nuove tecnologie. Già a settembre partrà una classe sperimentale basata su questa didattica innovativa».

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