Tag: Servizi

Che panne!

Stasera proprio non mi vogliono far andare a Sesto, prima la chiusura della A22 e poi mi esplode la gomma posteriore della macchina, e pensare che prima di partire ero anche passato dal gommista a farle controllare. La sfiga è che la Touran non ha la gomma di scorta ma…

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http://blog.gigitaly.it/2009/09/che-panne.html

SANA21° Salone internazionale de Naturale

Questa sera alle 21.15, nel Centro di eccellenza della valle delle Cartiere, per il Toscolano Maderno Art Festival, va in scena lo spettacolo “I buchi nel cuore“, che racconta le violenze domestiche. Ingresso libero. Servizio di bus navetta, con partenza dal municipio tra le 20.30 e le 21.

11.30 all’ASL ancora tutto tace

Niente di fatto ancora sull’esito delle analisi sull’acqua dell’acquedotto di San Felice.
Alle 11.30 ho parlato con l’Assistente Sanitario dell’Ufficio Igiene dell’ASL di Salò ma mi ha detto di riprovare nel pomeriggio. Mannaggia.
Intanto il Sindaco Paolo Rosa mi ha detto che Garda Uno è partita oggi con la disinfezione della parte a lago dell’impianto dell’acquedotto e […]

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http://garda2o.wordpress.com/2009/06/19/11-30-allasl-ancora-tutto-tace/

MALORI A S.FELICE DEL BENACO

Ad oggi numerosi sono i casi di disturbi gastrointestinali che hanno interessato gli abitanti di S.Felice del Benaco. Si parla di una settantina di casi accertati che hanno manifestato nausea, vomito e diarrea, ma potrebbero essere anche molti di più. La causa più probabile sarebbe da ricercarsi nella fornitura idrica del paese. Da una prima serie di analisi sembra che il motivo sia la presenza di microrganismi nell’acquedotto, ulteriori e più approfondite ricerche sono tuttora in atto dalla ASL e i risultati si potrebbero avere tra un paio di giorni. In via cautelare il sindaco ha vietato l’uso alimentare dell’acqua dell’acquedotto e disposto in vari luoghi del comune un servizio di distribuzione di acqua potabile tramite autobotti e bottiglie.
L’acquedotto di San Felice riceve acqua dal lago di Garda come quelli di Manerba, Moniga, Padenghe, Desenzano e Sirmione, ma per ora non si segnalano casi di malori da comuni al di fuori di S.Felice e l’allarme gastroenterite resta circoscritto.
Claudio T.
LINK SU WWW.GARDAPANORAMA.IT

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http://gardapanorama.blogspot.com/2009/06/malori-sfelice-del-benaco.html

Aggiornamento sull’acqua di San Felice

Ho chiamato qualche minuto fa sia l’Ufficio Igiene dell’ASL che l’Ufficio Tecnico Comunale ma purtroppo non ci sono ancora gli esiti delle analisi fatte ieri sull’acqua dell’acquedotto.
Anche se non esiste quindi alcuna conferma, ci sono alcuni indizi che mi fanno temere che qualche problema ci fosse.
Innanzitutto mi risulta che ieri in serata Garda Uno ha “precettato” alcuni […]

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http://garda2o.wordpress.com/2009/06/17/aggiornamento-sullacqua-di-san-felice/

Internet a sbafo 4ever

Max Trisolino segnala su FriendFeed questo articolo del the New Blog Times che si riassume benissimo nella prima riga dello stesso:

Roma – I tempi della free Internet si stanno avvicinando al capolinea. Secondo Barry Diller, presidente e direttore di IAC

Non solo spero che questo non avvenga, ma credo anche che la previsione non sia azzeccata. Ovviamente la mia posizione è completamente irrilevante e non ho alcun dato ad avvallare la mia tesi. Ho però l’impressione che questa crisi finanziaria e blabla stia facendo perdere la fiducia di tutti in tutto.

Più che per contraddire il tipo sopracitato, il mio interesse è di illustrare brevemente i motivi che, IMHO, sono sufficienti a garantire la sopravvivenza ad un’enorme branca di servizi gratuiti: il web 2.0.

Ora viviamo la crisi di tutto, inclusa la pubblicità, che è il grande magnate oggigiorno di internet. Questa copre, o meglio copriva, principalmente i costi fissi della gestione dei server su cui sono ospitati i contenuti sviluppati dagli utenti. Questi fessi fanno tutto gratis, perché a quanto pare si divertono (io incluso, altrimenti non starei a scrivere questo post). Ora la pubblicità sembra non crederci più, perché è diventata più pessimista sempre a causa della crisi, come tutti gli altri.

Forse già prima non serviva a niente, ma oltre ad avvicinarci alla ripresa economica promessa da tutti i capoccia del mondo, gli stessi sistemi tecnologici di fare pubblicità stanno migliorando e miglioreranno moltissimo in futuro via via che si procede con la personalizzazione dei contenuti che ci vengono sbattuti sullo schermo del computer. Aggiungiamo a tutto ciò un considerevole aumento di persone connesse ad internet (per ovvi motivi di aumento di popolazione mondiale e ricchezza complessiva) e nel giro di qualche anno avremo ancora più investimenti in forma di pubblicità online a coprire le spese necessarie a garantire servizi gratuiti per tutti (o comunque molti).

Ora che abbiamo capito come si coprono i costi del web 2.0, passiamo alla fornitura dei contenuti, che si minaccia divenire a pagamento.
Io, utente generoso e altruista che mi impegno a creare contenuti a gratis in qualità di blogger o scrittore di Wikipedia, col cavolo che continuo a regalare lavoro a chi poi ci lucra direttamente sopra (tipo vendendo un mio post o una spiegazione di Wikipedia)! Sarò anche generoso, ma mica pirla. Ecco che pubblicherò i miei contenuti solo dove so che gli altri potranno leggerli a sbafo, altrimenti andavo a fare il giornalista o lo scrittore (o come si chiama) per la Treccani. Perché comunque io di robe da raccontare ne ho a badilate.

Per concludere e rendere la mia tesi comprensibile e sintetica:
La visione pessimista di Barry Diller non si avvererà. Online troveremo sempre contenuti gratuiti finché persisterà il cosiddetto web 2.0, perché i costi legati ad esso saranno coperti dal ritorno in forze della pubblicità online. Il web 2.0 persisterà, inoltre, perché il mondo è pieno di sfaticati che hanno voglia di metterci del proprio per la creazione di contenuti anche senza retribuzione, a patto che gli altri possano leggerle gratuitamente.

Giusto per citare un esempio a supporto della mia tesi: la radio
E, siccome sono una persona che guarda in faccia al nemico, un esempio a favore di Barry Diller: la (pay-)TV.

Se non siete d’accordo, prendetelo come un semplice esercizio di retorica.

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Prima riunione della Consulta Giovani

Mi intrometto in questo post scritto da Vladimiro solo brevemente per fare gli onori di casa. Il perché della mia scelta di aprire il mio blog ad un secondo autore è spiegata nell’introduzione del post. La mia speranza è di promuovere un po’ di trasparenza istituzionale e magari anche interazione tra chi è dentro la Consulta e chi ne è fuori. Lascio dunque la parola a Vlad.
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Dadi ha deciso di onorarmi con la possibilità di scrivere sul suo blog, visto che faccio parte della consulta giovani del comune mi ha chiesto di tenere aggiornato il blog prevalentemente su questo argomento. Con questo post vi racconto la prima riunione. La consulta doveva riunirsi inizialmente lunedì 4 maggio alle 17.00 ma il giorno stesso sono stato informato che sarebbe stata spostata a venerdì 8 alla stessa ora, per fortuna sono riuscito a riorganizzare i miei impegni, ci tenevo a partecipare.

I membri della consuta giovani sono ragazzi con meno di 30 anni presentati da diversi ambiti quali Università, Lavoro, Sport, Teatro (il sottoscritto), Disoccupati, e i consiglieri comunali aventi diritto.
La prima riunione abbiamo eletto l’Ufficio di Presidenza, nel quale sono stato eletto come membro. Era presente l’assessore alla cultura Giustacchini a guidare un attimo i lavori, era assente Savasi l’unico consigliere con meno di 30 anni dell’opposizione, invece i tre consiglieri di maggioranza aventi diritto, cioè con meno di 30 anni Maiolo (F.I.), Malinverni (A.N.) e Formentini (Lega) erano presenti.

I lavori si sono svolti in un clima cordiale anche se mi sembrava ci fosse poca motivazione, le due cose decise sono state che la consulta si riunirà con cadenza mensile, e che il primo punto all’ordine del giorno (presentato dal sottoscritto) la prossima riunione sarà come rendere agibile la biblioteca agli studenti la domenica e il lunedì.
Una soluzione che ci è sembrata buona è darla in mano a dei volontari che la tengano aperta come aula studio senza il servizio di prestito libri, ne discuteremo meglio.

Una piccola critica che mi sento a buon diritto di muovere all’assessore Giustacchini è questa, la consulta giovani è nata anche perché il comune di Desenzano ha vinto la possibilità di entrare in un programma di finanziamenti volti alla promozione delle attività giovanili. La prima riunione mi sembrava giusto capire la modalità e la consistenza di questi finanziamenti, purtroppo l’assessore ne mi ha saputo dare nessun dato (non li aveva sotto mano). Spero che la prossima riunione sia chiaro quanti sono questi soldi che sarebbero da indirizzare ad attività per i giovani e come sono da utilizzare.

Vi terrò aggiornati.

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Grande Federer!

Nadal (che, tra parentesi, mi sta antipatico) aveva rischiato già in semifinale … Ma contro i servizi di oggi di Federer nn c’era nulla da fare: 6-4 6-4!
Evvai!
Ps: scopro certamente l’acqua calda, ma nn avevo mai notato l’ossessione di Nadal x i rituali durante il cambio di campo: la racchetta sempre nella stessa posizione sopra […]

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Innovativo strumento tecnologico x le previsioni meteo!

Al rientro in Italia penso proprio che contatterò i servizi meteo x proporre la mia scoperta (oggi sono un po’ pitagorico ): ho trovato un metodo infallibile x azzeccare le previsioni meteo.
No, non è quello attualmente adottato dai tg, che prevedono: “da sereno a poco nuvoloso con possibilità di addensamenti sparsi e precipitazioni, anche […]

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Hotel Le Mauricia, Gran Baie … Non veniteci …

Se cercate il bel mare delle Mauritius. Il mare è decisamente brutto, i timori della partenza purtroppo sono stati confermati: l’acqua è stagnante e i mille motoscafi sono causa di un brutto inquinamento. Mi spiace, perché l’avevamo intuito prima di partire, ma eravamo stufi di analizzar proposte dell’agenzia e la struttura ci sembrava carina. In […]

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Mail al sindaco

Leggo ora su ilSole24Ore di oggi alla pagina 9 un articolo e sento chiamato in causa per due motivi. Il titolo è “L’email al sindaco resta senza risposta” e racconta che su 10 sindaci di capoluoghi provinciali italiani e due capitali europee (Londra e Parigi) solo il sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli ha risposto di proprio pugno alla mail di un cittadino che si lamenta.

Primo motivo per cui ne parlo nel post è che sto appunto a Bolzano. Leggere che il sindaco qui, anche se non “mio” visto che io resto residente a Desenzano, è così disponibile è un incoraggiamento a far sentire la propria opinione. Bolzano tra le città elencate è la più piccola, e forse anche per questo il sindaco si occupa delle mail che gli giungono. Londra è 70 volte più grande in quanto ad abitanti.

Il secondo motivo è più tecnico. A Desenzano esiste il Progetto E21. Continuo a scriverne perché ha i numeri per diventare un buon servizio anche se per quanto mi risulta, al momento è un po’ snobbato dai cittadini. Si può certamente migliorare, ma è già un passo avanti rispetto alle vecchie email.

Al sindaco dubito che interessi leggere se avete rispettato tutti i canoni di una lettera con tanto di intestazione, presentazione e chi più ne ha più ne metta, addobbando il tutto di formalità inutili. Meno tempo impiega a raggiungere il nocciolo della questione e a farsi un’idea di quanto il problema è sentito anche dagli altri cittadini e meglio è. E21 permette anche questo.

Un click per localizzare la discussione su una cartina Google Maps, e già puoi inserire il cosa non va. L’assessore competente se ne occuperà poi al più presto si spera. A tal proposito, ecco un consiglio che si legge sull’articolo del Sole quando parla di Obama: ogni pomeriggio il Presidente prende in considerazione 10 mail che gli vengono proposte.
A Desenzano ogni quanto il sindaco o gli assessori accedono al portale di E21? Ci sono garanzie? Sarebbe interessante, così mi regolo.

Quando ho fatto richiesta per gli atti di una seduta del Consiglio Comunale (che poi non mi hanno mai mandato perché non ho adempiuto alla procedura burocratica necessaria) la risposta è arrivata dopo due mesi. Non il documento, ma la risposta!

Penso che altri commenti siano inutili. Ora la parola a quelli di E21. Ci sono garanzie nella frequenza del portale da parte degli assessori?

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Conclusione dell’Alpencup – primo torneo di dibattito

Si è concluso oggi il primo torneo di dibattito a livello nazionale al giardino dei Cappuccini di Bolzano. Vincitrice ne esce una delle due squadre di Monaco che ha battuto nel finale la connazionale. Alla premiazione, verso l’ora di pranzo, il team vincitore ha annunciato che con ogni probabilità il secondo Alpencup si terrà proprio in Baviera. Si configura dunque ufficialmente la natura itinerante del torneo delle Alpi.

Tema del dibattito della finale è stata l’introduzione di servizio di volontariato obbligatorio 5 giorni l’anno per tutti i cittadini. Nonostante la conquista di solo uno dei tre oratori liberi, è stato il governo a totalizzare il numero maggiore di punti, aggiudicandosi così accanto alla coppa, anche un grembiule blu tipicamente altoatesino per ogni membro del trio. Il premio per il miglior oratore del torneo è andato invece a Florian Steininger (vedi foto), anch’egli di Monaco, ma nel team opposto.

Il team dell’organizzazione può dirsi molto soddisfatto per la riuscita dell’evento. Nonostante sia stato necessario tagliare la biciclettata dal programma di sabato, gli ospiti si sono complimentati e hanno ringraziato per l’accoglienza e l’organizzazione. Parte del successo è certamente dovuto anche al bel tempo, che ha permesso di tenere la finale sul “palco acquatico” dei Cappuccini. Scarsa invece la partecipazione del pubblico, ma del resto è comprensibile: questo è stato solo il primo vagito del dibattito sul piano nazionale.

Speriamo che la cultura di questo gioco retorico si estenda nei prossimi anni anche nel resto d’Italia e che magari dia luogo ad un torneo in lingua italiana e non tedesca come in questo primo tentativo.

Si ringrazia l’associazione kikero e la fondazione Cassa di Risparmio per il sostegno dato.

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http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/H_4qMe0cVQQ/conclusione-dellalpencup-primo-torneo.html

Banner del progetto E21

Del Progetto E21 ne avevo già parlato in più post. Dopo un “dilatato” scambio di email con Marziana, promoter di E21, cui avevo proposto la realizzazione di banner per la promozione del servizio desenzanese, ecco che oggi mi arrivano tre .jpg per email tra cui sceglierne uno.





Per inserirli come banner (non come sterile immagine sul vostro blog) potete copiare il codice html che pubblico qui di seguito.

Per il primo banner:
<a href=”http://e21.comune.desenzano.brescia.it/”><img border=”0″ style=”margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: auto; height: auto;” src=”http://2.bp.blogspot.com/_Sy9iYQADErM/SgLvQFRlviI/AAAAAAAABUY/rAxARndph00/s1600/e21-3.jpg”/></a>

Per il secondo:
<a href=”http://e21.comune.desenzano.brescia.it/”><img border=”0″ style=”margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: auto; height: auto;” src=”http://3.bp.blogspot.com/_Sy9iYQADErM/SgLvPzrzUFI/AAAAAAAABUQ/9fu2itgKypQ/s1600/e21-2.jpg”/></a>

Per il terzo:
<a href=”http://e21.comune.desenzano.brescia.it/”><img border=”0″ style=”margin: 0pt 0pt 10px 10px; float: right; cursor: pointer; width: auto; height: auto;” src=”http://1.bp.blogspot.com/_Sy9iYQADErM/SgLvPrQeTwI/AAAAAAAABUI/nr1nECO5OVI/s1600/DESE%2BE21%2Bbanner.jpg”/></a>

È aperto a tutti i blogger locali l’invito a promuovere il progetto sul loro blog, magari inserendo i banner pensati apposta, allo scopo di avviare una community attiva che dialoghi sui problemi comunali tra cittadini e con gli assessori competenti.
Chi decidesse di pubblicare un banner sul suo blog lasci un commento con il suo indirizzo a questo post. Provvederò poi ad inoltrarlo al team che inserirà i blog che collaborano su una lista all’interno del forum.

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http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/XP7a2G-G_QQ/banner-del-progetto-e21.html

Twitter, Friendfeed, long tail

Vorrei riprendere un interessante post di Mushin riguardo al successo di Twitter a scapito di Friendfeed. Avrei, infatti, qualche considerazione da fare che a voler essere articolata un poco non ci starebbe tra i commenti al post (e chi mi segue sa che la sintesi non è tra le mie doti quando scrivo).

Riassumo brevemente il post di Techcruch dal quale tutto parte.
FriendFeed is in danger of becoming the coolest application that no one uses.”
In base ai dati forniti da Comscore, Twitter conquista ogni mese più utenti di quanti non ne abbia Friendfeed in totale. Nonostante FF sia un aggregatore in continua crescita che offre servizi molto apprezzati non riesce a convincere gli utenti che con lui possono fare molto più che con Twitter. Cosa tra l’altro vera, tant’è che Facebook e altri network continuano a copiargli le idee (a volte anche male, aggiungo io).
Poi c’è poco altro, ma di scarso rilievo per il post di Mushin.

Ora invece un breve riassunto, attraverso alcune frasi originali, del post di Mushin.
E se fosse la conferma che la Coda Lunga sia solo una bella favola?
“Suggerire che Friendfeed sia peggiore di Twitter perché non ne ha i numeri, significa negare la possibilità di un modello basato sulla Coda Lunga, significa dire che l’importante è avere mercato di massa, non massa di mercati.”
“non credo che la questione sull’utilità di Friendfeed sia legata a quanti utenti usano friedfeed.”

Ora il mio post.
È vero, la qualità di un prodotto non va misurata in base al numero di utenti, ma ai servizi offerti. Eppure se il prodotto nel nostro caso è un social network, come si potrebbe definire Friendfeed, allora il numero di iscritti diventa rilevante. Facebook potrebbe anche essere il migliore SN del mondo, ma se non avessi un’alta probabilità di trovare vecchi amici e colleghi, non ci passerei il mio tempo. Il valore di un SN sta innanzitutto nel numero di partecipanti.

Dov’è la lunga coda? C’è e non c’è. Nel senso che c’è nella misura in cui c’è sempre stata da decenni. Perché i video li cerchi prevalentemente su YouTube? Perché ce ne sono a tonnellate, nonostante Vimeo, ad esempio, offra una qualità migliore. Perché quando voglio un libro posso essere sicuro che Feltrinelli è la scelta giusta? Perché lì ne hanno così tanti che se anche non avessi idea di cosa voglio, uno che mi piace lo trovo (e in genere uno tornerebbe a casa con la valigia piena di libri!). Perché Microsoft Office ha così tanto successo? Perché tutti i miei colleghi lo usano e mi torna utile per via dell’alta compatibilità.

E la coda lunga che fine ha fatto? È mascherata come un frattale. Ogni negozio, sito, social network, impesa, discoteca, bar, biblioteca ecc. avrà due tipi di prodotti: quelli che vanno per la maggiore, di largo consumo, e quelli di nicchia, che non vuole quasi nessuno. In pratica riproduce la coda lunga al suo interno, anche se per forza di cose non può essere poi tanto lunga.
A sua volta, questo piccolo rivenditore o quello che è, rientra in un sistema maggiore, collocandosi, ad esempio, sulla coda lunga dei negozi di una città, e poi ancora la città si colloca nel sistema provinciale, regionale e nazionale.

Con internet la lunga coda di accentua perché la rete riesce ad evitare alcuni vincoli fisici, ma alla fine anche qui i siti, i blog, i social network e altri strumenti si collocano ciascuno nella coda del proprio settore, ciascuna delle quali si aggrega producendone una nuova maggiore. E al loro interno hanno essi stessi delle code lunghe. Si guardi ai tag delle immagini su Flickr, alcuni più frequenti di altri. Si guardi all’elenco di etichette dei post dei blog.

Essendo poi che la qualità effettiva può aiutare ad incrementare il numero di utenti e questi a loro volta (portando risorse) permettono al servizio di crescere in quanto ad offerta, si scatenano continuamente nell’economia globale circoli viziosi e virtuosi che premiano e macellano rispettivamente non i migliori e i peggiori, ma quelli che hanno saputo anche solo presentarsi meglio all’inizio, dimostrando anche deboli vantaggi sui concorrenti, scartando quelli che non erano in cima al podio.

Tutto questo per dire che la coda lunga non compare né scompare. È una semplice necessità di mercato e c’è sempre stata. I numeri restano e saranno sempre dannatamente importanti nella scelta di un social network.

Il vero punto, IMHO, non è che Friendfeed sia meglio o peggio, più frequentato o meno, di Twitter. Io li uso entrambi. FF è molto più di Twitter e per questo motivo non credo che debba preoccuparsi della fetta di utenti in più che ha questo rispetto a sé, ma piuttosto aiutare ad integrare ancora meglio Twitter (con i suo dm… e @…) e promuoversi attraverso di esso. Io non li metterei neanche a confronto, se non fosse per una cosa, intelligentemente osservata da TechCrunch: “FriendFeed may just be too complicated for the average user to quickly understand”. Non che lo sia, ma mi rendo conto che il 95% delle persone che mi circondano (per lo più coetanei) sono restii a voler sperimentare cose nuove. Twitter invece è così facile e intuitivo che anche Britney Spears lo usa : )
E poi FF è fatto per gente che passa davvero le ore online e al momento non sono che una minoranza le persone che passano le giornate al computer. Alle volte sembra addirittura troppo prendere che la gente legga la mail una volta al giorno!

[Nell’immagine vedete un grafico che mostra il numero di utenti di Twitter rispetto a Friendfeed. Me lo sono arrubato da Techcrunch]

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http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/vxrNqmd9eAs/vorrei-riprendere-un-interessante-post.html

Nuovo e vecchio blog a Bolzano

Nel panorama del blogging bolzanino ho due novità. La prima riguarda il neonato blog di Michael scritto un po’ in inglese e un po’ in tedesco. È già pieno di contenuti per avere neanche un mese. Ammetto che mi fa un po’ specie vedere un blog senza contatore visite, ma così è : )
La seconda news in realtà lo è per me. È il blog ospitato sul sito della Provincia dell’Alto Adige nel quale chiunque può contribuire. L’ho scoperto pochi giorni fa e segnalato su Twitter, ma penso che l’idea meriti una presentazione un pelo più elaborata.

Il blog è più vecchio del mio, almeno a giudicare dal primo post accessibile dall’archivio che risale al 20 giugno 2006. Altro che novità, dunque. Sta di fatto che io l’ho scoperto lo scorso fine settimana e di blog simili non ne ho trovati molti in giro. Credo sia l’unico nel suo genere.

“Il Blog Alto Adige è uno spazio aperto creato per confrontarsi direttamente, per condividere esperienze e vacanze in Alto Adige, per farsi consigliare o per aiutare altri ad organizzare la propria vacanza in montagna. Non utilizzando filtri preventivi, ci appelliamo ad un comportamento corretto.” – [tratto dalle Regole]

A me pare un’idea molto carina. Per contribuire al blog, è sufficiente inserire alcuni dati propri insieme al contenuto del post. Nessuna iscrizione, nessun documento. C’è pure un concorso per incentivare la partecipazione, anche se non credo che sia il vero stimolo per gli scrittori.
Per la sua finalità, creare confronto e dialogo tra gli utenti, penso che un forum sarebbe più adatto, ma posso capire la scelta del blog, perché la cosa veramente importante è il resoconto della vacanza del primo scrittore e dunque il blog concede la giusta visibilità e formalità al contenuto principale. Il dialogo si sviluppa poi nei commenti, completamente autogestiti dagli utenti.

Per quanto riguarda produzione e consumo dei contenuti, credo che si fosse pensato ad un uso “mordi e fuggi”. Se questo fosse il caso, mi sembra che l’utenza si sia sviluppata nel senso opposto creando una piccola community intorno ad ogni post o a certe categorie di post (turismo culturale, sportivo, festaiolo …). A volte tra i commenti si trovano il botta e risposta solo di due o tre utenti.

Non so se lo strumento del blog sia proprio efficiente per gli obiettivi del servizio. Forse è il più efficiente tra i vari. La cosa più adatta che mi viene in mente è una struttura personalizzata simile a quella di Yahoo! Answers, ma richiederebbe un investimento elevato.
Sta di fatto che è un bel servizio e, se qualcuno ne conoscesse di simili, mi piacerebbe conoscerne degli altri.

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http://feedproxy.google.com/~r/blogspot/SCne/~3/xBIQGLElyHo/nuovo-e-vecchio-blog-bolzano.html