Rischio idrogeologico: esercitazione notturna in riva a lago

La colonna di undici mezzi di Protezione civile che ha attraversato il paese mercoledì sera a Manerba sul Garda ha destato curiosità e, in alcuni, un po’ di apprensione, fortunatamente solo momentanea. Giusto il tempo di realizzare che i circa 40 volontari del Gruppo Val Carobbio di Brescia, giunti al porto Torchio intorno alle venti, non erano lì per un’emergenza, ma per un’esercitazione notturna di prevenzione del rischio idrogeologico.

Sulla spiaggia della località lacustre, uomini e donne del gruppo hanno simulato un intervento in emergenza per allagamenti e caduta piante, così come purtroppo sempre più spesso capita di vederli impegnati a causa delle ormai troppo frequenti alluvioni e temporali che stanno colpendo il nostro territorio. Non ultime quelle avvenute pochi giorni fa in Valle Camonica e Valle Sabbia, che hanno causato qualche smottamento danneggiando un territorio già molto fragile dal punto di vista idrogeologico. 

Ottenuta la concessione dal parte del Comune, i volontari hanno potuto occupare l’area demaniale lacuale a ridosso di porto Torchio. «Con le acque del lago è stato semplice simulare gli allagamenti di cantine e sottopassi dove attivare le idrovore, srotolare le manichette e spostare enormi quantità d’acqua. Questo tipo di esercitazioni – spiega Mauro Rocca, presidente del gruppo – diventano sempre più importanti, visto gli avversi fenomeni meteorologici che non possono più essere considerati sporadici. Sono eventi ai quali dobbiamo abituarci e per questo diventa necessario prepararsi».

Per i volontari, molti dei quali alle prime armi – il gruppo Val Carobbio negli ultimi due anni vanta un cospicuo numero di innesti, anche molto giovani – sono state tre ore di vera e propria scuola, alle prese con aspetti teorici e pratici dell’idrodinamica, uso delle idrovore e delle Doa, le pompe ad immersione. Inevitabile anche imparare i primi rudimenti della motosega, strumento molto utilizzato (da chi ha apposito brevetto) in eventi di questo tipo per la caduta di piante e alberi. All’esercitazione hanno assistito turisti e residenti di Manerba, incuriositi da una situazione nuova che, si spera, rimanga sempre e solo una simulazione.

 

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