Più persone, più tutele, più indicazioni per agire in sicurezza: «La politica, il governo, il ministero devono dare risposte e le daranno». È così per il sottosegretario di Stato alla Giustizia Andrea Ostellari, intervenuto questo pomeriggio a Desenzano per la cerimonia regionale del 206esimo anniversario di fondazione del Corpo della Polizia penitenziaria.
Una «promessa» nazionale, che si rispecchia nell’auspicio locale: «La presenza del senatore Ostellari, ma anche le interlocuzioni con l’ente locale, il Comune di Brescia e il prefetto, dimostrano – per la direttrice degli Istituti penitenziari di Brescia, Francesca Paola Lucrezia – come ci sia tutto l’interesse da parte della politica e dell’amministrazione locale, sicuramente di quella penitenziaria, di superare una struttura che richiama una concezione penitenziaria che ormai non fa più parte dei nostri giorni».
Lo stesso Ostellari ha rimarcato «le condizioni inadeguate per numeri, protocolli e funzioni di un Corpo di cui si parla troppo poco. Un corpo coraggioso, leale e discreto». Per questo, per le condizioni in cui la Polizia penitenziaria si trova ad operare, l’Uspp (l’Unione sindacati di Polizia penitenziaria) ha dato forfait. Nessun rappresentante della segreteria regionale ha partecipato alla cerimonia, tornando a denunciare il fenomeno delle aggressioni, la compressione dei diritti del personale, l’invivibilità dell’ambiente di lavoro: «La Polizia penitenziaria – si legge in una nota – merita attenzione e rispetto ogni giorno dell’anno, non solo il giorno dell’anniversario».
A Desenzano, in piazza Cappelletti, hanno sfilato le specialità della Polizia penitenziaria, provenienti da tutta la Lombardia, con la parata aperta dal comandante di reparto della casa circondariale Nerio Fischione Raffaele Cristofaro. Ad ammirarle, un folto pubblico di autorità sul palco: dal sindaco di Desenzano Guido Malinverno (protagonista suo malgrado di una piccola caduta da cui si è subito ripreso, ma che ha richiesto l’intervento dei soccorritori della Croce rossa già presenti sul posto), fino al prefetto di Brescia, Maria Rosaria Laganà, e al questore, Eugenio Spina. Poi, la senatrice Maria Stella Gelmini, il presidente e il procuratore generale della Corte d’Appello di Brescia, Claudio Castelli e Guido Rispoli, il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Brescia, Monica Cali.
Le celebrazioni per il 206esimo anniversario sono state anche occasione per conferire alcuni riconoscimenti a personale del Corpo che si è particolarmente distinto. Tra questi, l’encomio assegnato all’assistente capo coordinatore di Polizia penitenziaria Stefano Signorelli, che nel giugno 2019, a Brescia, è intervenuto utilizzando l’estintore in dotazione all’auto di servizio per liberare una donna incastrata tra le macerie del proprio veicolo a seguito di un incidente stradale.
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