pena e basta

La prima cosa che mi è venuta in mente leggendo le dichiarazioni di Mariastella Gelmini sul fatto della scuola di Adro non le posso scrivere. Di sicuro la Ministra di scuole statali non ne ha viste molte, se afferma che bisogna protestare per i simboli della sinistra presenti al loro interno.

Non mi è mai capitato di vedere scuole statali dove il comune (o la provincia o la regione o lo Stato) abbia fatto stampigliare “falce e martello” sulle vetrate, nei tetti o sui cestini.

In realtà una sola volta ho visto, tanti anni fà, la foto di un partigiano socialista appesa in molte aule: era il Presidente della Repubblica Sandro Pertini.

Quando accaduto ad Adro è allucinante.

Allucinante per l’offesa fatta ad una istituzione pubblica, e quindi di tutti compresi di quelli che non votano a sinistra. Mariastella parla di folklore ma il folklore è altra cosa. Questo è un vero e proprio assalto alla Repubblica. Una barbarie a cui un ministro dell’istruzione non sa dare risposta. Del resto…

Allucinante per l’uso che questo sindaco fa dei bambini, perchè di questo si tratta. Si utilizza un polo scolastico per farsi pubblicità o per ribbadire un concetto di una assurdità assoluta come può essere quello legato alla Padania. Parlavo di pubblicità, ma sarebbe più corretto parlare di indottrinamento subliminale dei bambini. Questo è, e basta!

Allucinante per l’uso che questo sindaco fa della religione. Ci siamo abituati a questi giochetti della Lega. Usano Dio e Gesù suo figlio a seconda della necessità. Si fanno portatori della parola del Cristo e poi si sposano con riti “celtici” e se la prendono con il più debole. Tutto sarebbe semplicemente ridicolo se non fosse che la Chiesa va dietro a questi personaggi. Nella scuola di Adro i crocefissi sono imbullonati e il prete la benedice.

Al sindaco di Adro bisognerebbe regalare un manifesto ricordando che non è apprezzato dal 50% dei suoi concittadini con diritto al voto e che quindi non può dire che tutti sono con lui.

Un tappeto con la scritta “‘Polo scolastico – Gianfranco Miglio’” nella scuola di Adro, nel Bresciano, dove tutto è segnato con il ”Sole delle Alpi”, marchio della Lega. foto Corriere.it

Hanno un bel dire ora che il simbolo utilizzato non è quello del partito della Lega Nord ma un simbolo che ricorre nell’iconografia di quel paese. Sarà ma la foto è abbastanza chiara e non lascia dubbio. Ormai in rete ci sono parecchi video sul questa scuola.

La forza della Lega sta solo nel controllo di stampo democristiano del potere (Asl, regioni e comuni). Potere che gli è stato regalato da Berlusconi il quale aveva (e ha ancora) bisogno dei voti leghisti per restare al potere per portare avanti i suoi piani. Tutto qui: il Potere.

Potere e (forse) bugie.

Nel caso specifico della scuola di Adro si legge nelle cronache che non è costata nulla.

Trovo difficile credere a questa affermazione.  Tuttavia prendiamola per buona anche se leggo qui, tra i commenti (nr. 11), una versione completamente diversa.

Questa storia di Adro non mi ha fatto incazzare ma ho provato molta pena.

Pena per questo poveretto di sindaco che cerca notorietà e magari un angolino di successo nel suo partito.

Pena per un ministro che non ha il coraggio di agire e non riesce nemmeno a dire No senza che ci sia il leghista di turno che la corregge e la rimette in careggiata (staremo a vedere quali azioni saranno intraprese dal ministro su questo tema).
Mariastella prima è contro e dopo l’intervento della Lega, nella persona del sig. Davide Caparini (parlamentare),ci ripensa e se la prende con i simboli di sinistra che riempiono le scuole!

Pena per quei elettori leghisti che si sentono “completati” dal simbolo di partito sui banchi di scuola dei bimbi in età da elementare. Provo pena per loro perchè li stanno indotrinando e fottendo sempre più e loro ringraziano.

Pena e basta. La rabbia e l’azione la lascio ad altri, ad esempio al Presidente della Repubblica che dovrebbe tutelare lo Stato e le Istituzioni tutte.

Vai articolo originale: http://www.simonezuin.it/wordpress/?p=1978

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