OMS e partecipazione pubblica nella gestione dell’acqua

Nel 2011 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha pubblicato la 4^ edizione delle Linee Guida per la Qualità dell’Acqua Potabile.
Sono linee guida rivolte ai Governi perchè migliorino la qualità dell’acqua potabile adottando un programma di sicurezza, obbligando a valutare il rischio di agenti contaminanti nella fornitura d’acqua.

Quando implementato dai singoli paesi, ”questo approccio – spiega l’OMS – potrà dare miglioramenti significativi e sostenibili della salute pubblica”. Le linee guida costringono infatti i fornitori d’acqua a valutare il potenziale rischio di contaminanti, dal bacino fino ai consumatori, prendere provvedimenti di conseguenza e documentare il processo.

Scusate, ma pensando alla grave epidemia che ha colpito San Felice nel 2009, quando leggo quanto scrive l’OMS, mi viene da sorridere pensando alle nostre autorità e a Garda Uno, e al fatto che ancora non abbiamo alcuna informazione sulla qualità dell’acqua che beviamo, e che neppure si degnano di rispondere alla proposta dell’Open Day del Comitato Acqua Benaco che andava proprio nella direzione auspicata dall’OMS.

Leggete per credere un paio di estratti (scusate eventuali imprecisioni nella mia traduzione fatta al volo):

4.6 Documentation and communication
……

The right of consumers to health-related information on the water supplied to them for domestic purposes is fundamental. However, in many communities, the simple right of access to information will not ensure that individuals are aware of the quality of the water supplied to them; furthermore, the probability of  consuming unsafe water may be relatively high. The agencies responsible for monitoring should therefore develop strategies for disseminating and explaining the significance of health-related information.

4.6 Documentazione e comunicazione
……

Il diritto dei consumatori ad avere informazioni sanitarie in merito all’acqua loro fornita per finalità domestiche è fondamentale. Ad ogni modo, in molte comunità, il semplice diritto di accesso alle informazioni non assicura che le persone siano pienamente coscienti della qualità dell’acqua loro fornita; inoltre la probabilità di consumare acqua non sicura può essere relativamente alta. Le agenzie responsabili del monitoraggio dovrebbero quindi sviluppare strategie per divulgare e spiegare il significato delle informazioni sanitarie.

oppure questa che è ancora più sconvolgente

5.5.1 Interaction with community and consumers
The right of consumers to information on the safety of the water supplied to them for domestic purposes is fundamental

Community participation is a desirable component of surveillance, particularly for community and household drinking-water supplies. As primary beneficiaries of improved drinking-water supplies, community members have a right to take part in decision-making. The community represents a resource that can be drawn upon for local knowledge and experience.

They are the people who are likely to first notice problems in the drinking-water supply and therefore can provide an indication of when immediate remedial action is required. Communication strategies should include:

  • provision of summary information to consumers (e.g. through annual reports or the Internet);
  • establishment and involvement of consumer associations at local, regional and national levels.

In many communities, however, the simple right of access to information will not ensure that individuals are aware of the quality or safety of the water supplied to them.
The agencies responsible for surveillance should develop strategies for disseminating and explaining the significance of results obtained.

It may not be feasible for the surveillance agency to provide feedback information directly to the entire community. Thus, it may be appropriate to use community organizations, where these exist, to provide an effective channel for providing feedback information to users. Some local organizations (e.g. local councils and community-based organizations, such as women’s groups, religious groups and schools) have regular meetings in the communities that they serve and can therefore provide a mechanism of relaying important information to a large number of people within the community. Furthermore, by using local organizations, it is often easier to initiate a process of discussion and decision-making within the community concerning water quality.

5.5.1 Interazione con la comunità e i consumatori
Il diritto dei consumatori all’informazione sulla sicurezza dell’acqua loro fornita per finalità domestiche è fondamentale

La partecipazione della comunità è un auspicabile componente della sorveglianza, particolarmente per forniture di acqua potabile domestiche o di comunità. In qualità di beneficiari primari di migliori forniture di acqua potabile, i membri della comunità hanno il diritto di partecipare alle decisioni. La comunità rappresenta una risorsa che può essere sfruttata per la sua conoscenza ed esperienza locali.

Sono persone che con tutta probabilità rilevano per primi problemi nella fornitura dell’acqua potabile e quindi posso fornire una indicazione sulla necessità di rimedi immediati. Le strategie di comunicazione dovrebbero includere:

  • fornitura di una informazione riassuntiva ai consumatori (es. attraverso rapporti annuali o Internet);
  • individuazione e coinvolgimento di associazioni di consumatori a livello locale, regionale e nazionale.

Ad ogni modo, in molte comunità il semplice diritto di accesso alle informazioni non assicura che le persone siano pienamente coscienti della qualità o sicurezza dell’acqua loro fornita.
Le agenzie responsabili del controllo dovrebbero quindi sviluppare strategie per divulgare e spiegare il significato dei risultati ottenuti.

Potrebbe non essere fattibile per l’agenzia di controllo fornire informazioni direttamente all’intera comunità. Potrebbe quindi essere opportuno l’uso di oganizzazioni, dove esistono, per fornire un efficace canale per dare informazioni agli utenti. Alcune organizzazioni locali (es. amministazioni locali, organizzazioni comunitarie locali, come gruppi femminili, religiosi e scuole) organizzano incontri con la comunità e possono quindi essere un canale per convogliare importanti informazioni ad un gran numero di persone all’interno della comunità. Inoltre, usando organizzazioni locali, è spesso più semplice avviare un processo di discussione e decisione sulla qualità dell’acqua all’interno della comunità.

Dai, non viene da sorridere anche a voi?

Speriamo solo che prima o poi queste linee guida verranno accolte! :-(

Vai articolo originale: http://garda2o.wordpress.com/2012/01/31/oms-e-partecipazione-pubblica-nella-gestione-dellacqua/

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