Nonostante tutto… perfetti!

Di errori agli Snowdays ne abbiamo fatti. Io incluso. E ogni errore in un evento del genere ti pesa, o perché a posteriori ti dici che dovevi prevederlo o perché lo avevi previsto ma poi non sei riuscito a sistemare le cose in tempo. E se non ti sei accorto da solo di quello che puoi migliorare, allora ci sono i tuoi collaboratori e amici che te lo vengono a dire, non per farti stare peggio, ma per aiutarti a imparare dai tuoi errori.

Poi ci sono quelli che al contario non vengono a dire cosa hai sbagliato a te. Ma lo dicono agli altri prima. Cercano gli altri insoddisfatti e frustrati per non essere stati in grado di vedere quello che di bello c’era e insieme autoalimentano la loro tristezza umana. E si permettono di farlo perché, non avendo idea di come funzioni l’organizzazione di un evento simile, ogni piccolo intoppo diventa un’offesa alla loro elevata condizione di uomo pensante, ma non agente. E per vie indirette uno viene a sapere che c’è chi sta rovinando tutta l’atmosfera e che spala escremnti sul tuo operato.

Ma arrivano anche feedback positivi. E su questi costruisci la tua voglia di rimetterti in gioco. Così oggi mi ha fatto un enorme piacere leggere questa mail da alcuni studenti polacchi che hanno partecipato agli Snowdays:

We would like to thank you for the great time we had at Snowdays.
That was an unforgetable time for us in an awesome place with great people.
Just WOW!!!
Congratulations for the perfect organization.
The one thing you should consider next time is the duration. Snowdays should be looooonger 🙂

A quanto pare c’è chi vede la perfezione in qualcosa di diverso che in uno sterile flusso di eventi che scorre come previsto!

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