«Mostri! Se si fossero fermati, Greta forse sarebbe viva»

Gliel'hanno portata via. In cambio gli hanno lasciato un dubbio di quelli che scavano; che corrodono. E se si fossero fermati? Si chiede da due mesi il papà di Greta. Se l'avessero soccorsa? Magari ora… «Vivo con questo dubbio atroce. È insopportabile, continuo a pensarci, non riesco a darmi» ci dice l'uomo subito dopo aver visto da vicino il motoscafo che ha spezzato l'orizzonte della sua bambina.

«Saranno padri anche loro, avranno una . Nei loro confronti – gli fa eco la moglie, riferendosi ai due turisti tedeschi accusati dell'omicidio colposo della figlia e della sua omissione di soccorso – provo solo incredulità. Non mi capacito di come due cinquantenni, non due ragazzini, possano essersi comportati così. Hanno sbagliato e si dovevano prendere le loro responsabilità. Nemmeno gli animali si comportano come loro. Due mostri. Forse Greta non si salvava. L'omissione di soccorso è un fatto gravissimo».

Intollerabile come intollerabile, da due mesi a questa parte, è la vista del lago. «Lo amiamo è il nostro lago – ci hanno detto i genitori di Greta – ma non riusciamo più ad avvicinarci. Da quando è successo non ci siamo più stati, troppo doloroso. È uno strazio anche guardarlo da lontano».

Uno strazio cui nemmeno le numerose attestazioni di nei confronti di Greta e la vicinanza di tanti riesce a lenire. «Siamo circondati dall'affetto di tantissime persone – conclude la mamma -: gli amici di Greta sono eccezionali. Il dolore è tantissimo anche per loro. Mia figlia era un punto di riferimento per molti, le volevano bene tutti. Ha lasciato un grande vuoto in tutti noi».

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