Molino Pellegrini, dal 1903 storia di un amore per l’artigianalità

Un
profumo particolare ti avvolge. Scopriremo poi, nel corso del nostro
viaggio in questo piccolo molino
che
si possono percepire leggere differenze olfattive del mais nei tre
stati: chicco, semilavorato e farina. Avvicinando il naso ai 3 tubi
di alluminio e attraverso dei piccoli buchi si arrivano a percepire i
diversi profumi!

Entrando
in questo edificio storico si percepisce subito che qualcosa di
magico avviene al suo interno.

Magia?
Realtà.

Al
Molino
Pellegrini

vi sembrerà di esser tornati indietro nel tempo. I rumori, i profumi
e sapori di buono di una volta rivivono ogni giorno a Varone,
Riva del Garda.

Il nostro percorso sensoriale inizia presto.

Ci
accoglie Alberto, erede di una tradizione di famiglia che con
orgoglio porta avanti assieme alla moglie Silvia.

Mi
emoziono ascoltando il suo racconto che parte dal lontano 1932 quando
la storia della famiglia Pellegrini e quella del Molino si
intrecciano diventano un’unica realtà.
Nonno
Bruno dapprima mugnaio, poi dipendente e infine proprietario del
Molino Pellegrini dà vita a quello che oggi è uno dei pochi mulini
ancora attivi in Trentino. Fino ad Alberto. Mi colpisce la
preparazione tecnica ma soprattutto la passione e l’amore che
traspaiono in ogni suo gesto, in ogni spiegazione che ci fornisce.

Il fascino del legno: il molino Pellegrini fra tradizione e innovazione

Pavimenti
in legno, travi antiche, scale e profumo di mais ovunque! I quattro
piani in cui si struttura il Molino si
compongono interamente in legno
,
così da assorbire, ci spiega Alberto, le continue vibrazioni dei
macchinari nelle fasi di macinazione e vagliatura. In effetti c’è
un gran trambusto che ricorda davvero il tempo dei nostri nonni! Al
piano terra troviamo una tavola con tante varietà di mais. Incredula
tocco con mano del granturco… blu! Il mais ha tantissimi colori, lo
sapevate? E non tutte le pannocchie sono adatte a diventare popcorn!
Sempre più incredula e affascinata proseguo il mio viaggio
all’interno del Molino.

Qui
si produce solo grano saraceno e mais, entrambi i cereali non
contengono glutine… un vero e proprio paradiso per gli
intolleranti!

I
piani del Molino Pellegrini sono, gradino dopo gradino, una vera e
propria scoperta. La consapevolezza del lavoro che c’è dietro ad
un prodotto artigianale è tutto per poterne poi apprezzare e capire
le proprietà ma anche il valore.

Polenta&co: Benvenuti in Trentino!

Non
dimentichiamo che un prodotto come il mais, dà vita ad uno dei
capisaldi della cucina trentina: la polenta! Le farine di Molino
Pellegrini vi permetteranno di creare la vostra polenta preferita:
Farina di Mais Bramata Gialla, quella integrale macinata a pietra, la
taragna, quella sottile (perfetta per farne gustosi biscotti
glutenfree), quella istantanea (per chi corre sempre!) e persino
quella di mais bianco! Tanti, tantissimi tipi di farine di mais e di
grano saraceno (deliziosa per la torta con la marmellata di ribes!)
per ricette golosissime, in cui la materia prima è di grande
eccellenza e qualità.

Arriviamo
in cima all’ultimo piano: il rumore aumenta e insieme ad esso la
meraviglia nel vedere macchinari antichi perfettamente funzionanti,
curati con amore e che regalano l’emozione di veder nascere un
prodotto artigianale come cent’anni fa.

Qui
dopo aver visto la parte finale della lavorazione e aver scoperto
insieme ad Alberto il percorso sensoriale, ci accomodiamo nell’angolo
ristoro dove terminiamo la nostra visita bevendo un buon caffè.

Anche
dall’esterno si percepisce la volontà della famiglia Pellegrini di
rispettare il passato, di fatti una caratteristica dell’edificio è
la presenza di uno scivolo in legno posto sulla facciata esterna, che
in passato serviva per il carico dei prodotti insaccati sui mezzi di
trasporto: a quel tempo erano carri trainati da cavalli. Lo scivolo è
un elemento storico caratterizzante, conservato e visibile tutt’oggi,
costruito probabilmente insieme al Molino stesso.

Una
visita al Molino
Pellegrino

è davvero un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Il
percorso didattico e quello sensoriale sono ambedue indispensabili
per comprendere il duro lavoro dietro a un semplice “pacco di
farina”.

Salutiamo
Alberto che ci omaggia con delle deliziose “Groste di polenta”,
uno snack incredibilmente sano e goloso. Le buone, vecchie tradizioni
di una volta, come quando da bambini si faceva a gara per mangiarle
direttamente dal paiolone in rame. Oggi le “groste di polenta”
potete acquistarle direttamente dal Molino Pellegrini e, ci
scommettiamo, hanno lo stesso sapore di una volta!




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