Lode ai semplici

Io vorrei fare dei ringraziamenti ai leghisti. Davvero, ai leghisti. Sono un solido scoglio a cui aggrapparsi nell’infuriare della tempesta più cupa, o più prosaicamente una solida catena che ti ancora al terreno e ricordandoti che è li che vanno poggiati i piedi. E dire che ne ho dette parecchie contro di loro, cosa ci posso trovare di buono? ebbene, prendete le dichiarazioni odierne di Calderoli:

La mia proposta di sostituire, nel decreto sicurezza, la sospensione dei processi con la sospensione dei processi solo per le quattro più alte cariche dello Stato va in questa direzione: faccio quindi appello a Berlusconi e Veltroni, quali leader di maggioranza e opposizione, perché colgano questa mia proposta, figlia solo dal buon senso

Sono fatti così i leghisti, tu gli dai in mano un ministero inedito come quello della semplificazione legislativa e loro si inventano un know how che prima non esisteva, mettendoci sincero impegno. Se ci pensate è sublime: da una parte ci si incazza perchè Berlusconi vuole risolvere i suoi problemi invece di pensare a quelli dell’Italia senza preoccuparsi di causare danni irreparabili nel tentativo, dall’altra si risponde con strepiti indignati, negando che ci siano di mezzo gli interessi del Cavaliere e anzi prospettando scenari apocalittici di assalti togati al palazzo; Calderoli cosa fa? risponde come il più pratico e disincantato dei baristi, burbero e un po’ alticcio ma sempre pronto a frenare i voli pindarici degli avventori con un granitico (e un po’ ottuso) senso pratico.

“Ecco, tutti a dirmi che voglio sistemare gli affari miei sulla loro pelle! ma che sfacciati, toghe rosse! toghe rosse! ah, ma se pensano di sovvertire il voto degli italiani con questa…”
“Oh, abbassa il volume che io qui ho un bar da mandare avanti e se continui a fare chiasso qualcuno chiama i carabinieri…non puoi smetterla di trascinare tutti nei tuoi casini? e fatti una legge che blocca solo i tuoi processi, cosa ti costa? dai che tra mezzora chiudo e non abbiamo ancora sistemato i conti del mese”
“No! è importante per tutti gli italiani che vengano bloccati tutti quei processi che..che..”
“Dicevi?”
“Niente, spinamene un’altra e dimmi quanto ti devo”

Chiamare le cose col proprio nome, attività cui i berlusconiani sono storicamente poco avezzi e che forse porta loro qualche fastidio (basti pensare all’ormai patologica propensione alla bugia del Cavaliere).

Nel frattempo nemmeno Bossi si è negato un exploit da barista. Presente ad una festa della Lega (a proposito, io davvero ci vorrei andare a una festa della lega, per me ci si diverte un mondo se si è estimatori del trash) è andato dietro a Veltroni il quale al congresso socialista (stendiamo un velo pietoso sull’opportunità di andare a dare retta ai socialisti italiani) ha fatto la sparata: “questo governo non durerà 5 anni!”. Bossi, qui dovete immaginarlo col quarto grappino della serata in mano, ha subito replicato: “con ‘sto bordello che sta venendo fuori non duriamo no, Dio boia!” (non sono proprio le parole esatte, ma il senso è quello). Berlusconi può minimizzare quanto vuole (oggi ha detto che Bossi ogni tanto ama divertirsi), ma sembra sempre più evidente che la Lega in realtà lo tiene per le palle, il che non ho ancora capito se è un bene o un male.

Per me, se non si inventano in fretta qualcosa per spacciare il federalismo fiscale come fatto, il governo non dico crolla, ma passa perlomeno un brutto periodo. Ora che ci penso pure la proposta di Calderoli suona come un ultimatum: “facciamo che hai un anno di tempo per sistemare il federalismo fiscale, gli immigrati…insomma, le cose che servono a noi padani. Se ce la fai bene, si va avanti e ti sistemiamo i casini, sennò ciccia”. Non trovate? Sarà fantapolitica, ma a me i leghisti danno l’impressione di potere (e volere) essere letti come un libro aperto.

Vai articolo originale: http://paguropagano.blogspot.com/2008/07/lode-ai-semplici.html